Emilio Marinelli Dope 3 @ Rossini Jazz Club, Faenza

Giovedì 22 novembre 2018, il Rossini Jazz Club di Faenza propone il concerto di Emilio Marinelli Dope 3 con Emilio Marinelli al pianoforte e alle tastiere, Gabrielele Pesaresi al contrabbasso e al basso elettrico, Stefano Paolini alla batteria e al kaos pad e John Michael Mawushie al beat-box. La rassegna diretta da Michele Francesconi si presenta in questa stagione con due cambiamenti sostanziali: il Bistrò Rossini di Piazza del Popolo è il nuovo “teatro” per i concerti che si terranno di giovedì. Resta immutato l’orario di inizio alle 22. Il concerto è ad ingresso libero.

Il concerto dell’Emilio Marinelli Dope 3 è un viaggio musicali ricco di contaminazioni e suggestioni sonore tra jazz, elettronica e nuove tendenze della Black Music.

Il pianista Emilio Marinelli – jazzista, arrangiatore e compositore, con una solida esperienza di leader di formazioni e con un variegato e prestigioso ventaglio di collaborazioni nel suo curriculum – propone questo nuovissimo progetto con l’intento di avvicinare la tradizione jazz ad una contemporaneità raffinata ma fruibile, cercando di far convivere la gestualità e le intenzioni stilistiche di generi come hip-hop, rock, funk con la libertà espressiva e l’estemporaneità del jazz.

Pur discendendo dalla classicissima forma del trio jazz composto da pianoforte, contrabbasso e batteria, l’Emilio Marinelli Dope 3 evolve e potenzia la sua sezione ritmica con la presenza di John Michael Mawushie a.k.a JBEAT, laureatosi campione italiano di beat-box nel luglio 2018. Il meglio in circolazione sul suolo Italiano. Energia, ricerca sonora e groove sono le caratteristiche principali di questo combo, completato da una ritmica esperta e capace di straordinaria musicalità come sanno assicurare il contrabbassista Gabriele Pesaresi e il batterista Stefano Paolini, musicisti attivi nella scena jazz italiana e, a loro volta, entrambi già band leader e compositori.

La rassegna musicale diretta da Michele Francesconi, dopo oltre dieci anni, cambia sede e si sposta al Bistrò Rossini che diventerà, ogni giovedì, il Rossini Jazz Club: la seconda importante novità riguarda proprio il giorno della settimana, si passa appunto al giovedì come giorno “assegnato” ai concerti. Resta invece immutato lo spirito che anima l’intero progetto: al direttore artistico Michele Francesconi e all’organizzazione generale di Gigi Zaccarini si unisce, da quest’anno, la passione e l’accoglienza dello staff del Bistrò Rossini e l’intenzione di offrire all’appassionato e competente pubblico faentino una stagione di concerti coerente con quanto proposto in passato.

Giovedì 29 novembre, sempre alle 22, la stagione del Rossini Jazz Club di Faenza prosegue con Luca Ciarla Solorchestra, il concerto del violinista Luca Ciarla.

Il Bistrò Rossini è a Faenza, in Piazza del Popolo, 22.

Emanuele Coluccia in concerto a Parma con “Birthplace”

Venerdì 23 novembre Emanuele Coluccia torna sul palco nell’ambito del tour dedicato al suo album “Birthplace” prodotto da Workin’ Label con il sostegno di Puglia Sounds Records 2018. Alle 21.30 sarà difatti in concerto a Parma presso il Circolo Giovane Italia (via John Fitzgerald Kennedy, 7) in trio con il contrabbassista Giampaolo Laurentaci e il batterista Dario Congedo: info e prenotazioni al 320.1992273.
Emanuele Coluccia, che ha trascorso molti anni della sua carriera negli Stai Uniti, è una delle figure più talentuose e eclettiche del panorama musicale italiano: pianista, sassofonista, polistrumentista, arrangiatore, compositore, direttore d’orchestra, didatta, Coluccia ha condotto il suo percorso artistico parallelamente tra Europa e States, facendo definitivamente ritorno in Italia qualche anno fa.
Gli 8 brani originali di “Birthplace” (disponibili su Spotify al link http://bit.ly/spotifyBIRTHPLACE) segnano proprio la ricapitolazione di un percorso, un ritorno al luogo di origine, dove il potenziale è al massimo e le possibilità infinite, punto di partenza di una nuova vita. Nella tracklist anche la rivisitazione del celebre brano di Paolo Conte “Azzurro”:
“Il brano appartiene al mio immaginario infantile. Da piccolo lo ascoltavo su 45 giri e ci ballavo sopra. L’originale è musicalmente molto semplice e mi sono divertito molto a riarmonizzarlo, cambiandone il colore, che da azzurro diventa un colore molto misterioso.”
Nel disco, registrato con Luca Alemanno e Dario Congedo, anche un cameo della cantante Carolina Bubbico che ha prestato la sua voce in “Eagle’s Wish” per riportare il tema del brano alla sua natura originaria di canto libero, immediato, espressione del desiderio di un essere che conosce il volo come propria condizione naturale e quotidiana.
Improvvisatore, sempre teso alla sintesi delle esperienze e ispirato da una visione sincretica della vita e delle arti, Emanuele Coluccia è un musicista sui generis. Al centro della sua raffinata ricerca vi è il desiderio di cogliere il cuore delle cose: del suono, dell’ascolto, dell’azione musicale.
Le parti tematiche delle composizioni nascono da “appunti di viaggio”: note vocali prese al volo durante i frequenti viaggi o da momenti di ispirazione, in cui sembra che il canto e il suono siano una perfetta opportunità di relazione e conoscenza con se stessi. La parte armonica è realizzata con una tecnica mista (tonale, modale, atonale) nello sforzo costante di tenere vicini i rispettivi piani espressivi in una danza sempre più complessa e, allo stesso tempo, concreta.

BIO
Pianista e polistrumentista eclettico, Emanuele Coluccia conduce la sua carriera parallelamente tra Europa e Stati Uniti. Nel suoperiodo newyorkese, iniziato nel 1999, ha intrapreso un percorso molto attivo sia per quanto riguarda l’attività concertistica (Brooklyn Film Festival, Lincoln Center, University of Stoneybrook, WAX Studios, Consolato Tedesco, Brooklyn Museum of Art, Università di Princeton) sia per l’attività discografica. Negli USA ha collaborato con la cantautrice americana Myla Hardie, l’artista afro-jazz Alain Kodjovi, la cantante italiana Greta Panettieri, il trombettista/compositore tedesco Volker Goetze, il cantautore francese Chris Combette, e ha partecipato ai tour europei del trombettista newyorkese Greg Glassman e al tour in Andalusia con il trio Malesciana Folk.
Rientrato in Italia ha fondato con Claudio Prima e Redi Hasa Bandadriatica, progetto con cui ha all’attivo 4 lavori discografici, numerosi tour in Italia e all’estero e prestigiose collaborazioni (King Naat Veliov e la Kocani Orkestra, Eva Quartet). Negli anni ha condiviso il palco con moltissimi artisti, tra cui Fabrizio Bosso, Carolina Bubbico, Gabriele Mirabassi, Javier Girotto e Silvia Manco, e nel 2005 e nel 2006 è stato membro dell’Orchestra della Notte Della Taranta.
Collabora a diversi progetti multidisciplinari caratterizzati dall’interazione fra musica, danza, pittura e letteratura, prendendo parte a spettacoli, residenze artistiche e gruppi di ricerca con attori, pittori danzatori e performer. Affianca la sua attività di compositore con quella di arrangiatore e orchestratore per Bandadriatica e per la Giovane Orchestra del Salento.
Nella sua formazione spiccano le lezioni e i workshop di Joe Lovano, Joe Zawinul, Paul Motian, Bill Frisell, John MacLaughlin, George Garzone nell’ambito delle clinics del Berklee College of Music a Umbria Jazz. Proprio nell’edizione del 1999 del grande Festival umbro, ha partecipato a performance improvvisate con Jason Moran, Taurus Mateen, Eric Harland e Pat Metheny.

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