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Da quando una decina d'anni fa lanciai assieme a Simone Minzi questa testata, mai ho dato soverchia importanza ai “likes” anche rendendomi conto che si tratta di un parametro, sicuramente incompleto e non esaustivo, per tastare il polso dei lettori e cercare di capire quali sono gli argomenti di maggior gradimento.

Ciò premesso devo dire che sono rimasto particolarmente colpito – in modo assai positivo – dal fatto che il recente pezzo sulla nomina di Rita Marcotulli quale “Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica ” abbia ottenuto il più alto numero di likes da quando esiste “A proposito di jazz”. Likes che non sono rivolti alla bontà dell'articolo (un semplice resoconto cronachistico condito da qualche considerazione e ricordo personali) quanto all'affetto e alla stima che Rita Marcotulli ha saputo guadagnarsi in anni di strepitosa carriera condotta anche al di fuori dei confini nazionali (Svezia e Francia soprattutto). E la cosa, francamente, non mi stupisce più di tanto anche perché sono stato io stesso un estimatore ante litteram di Rita, da quando ebbi modo di ascoltarla, ancora giovanissima, accanto all'indimenticato e indimenticabile amico Mandrake.

E' quindi con grandissimo piacere che vi comunico una nuova grandiosa notizia: Rita Marcotulli ha ottenuto un'altra straordinaria onorificenza questa volta in ambito internazionale. L'antichissima e prestigiosa Royal Swedish Academy of Music le ha appena conferito il ruolo di membro, accanto a nomi importanti come Pat Metheny, Keith Jarret, Björk, Gustavo Dudamel, Riccardo Muti, , Marilyn Mazur e Bobo Stenson.

Istituita nella metà del 1700 per volere del Re Gustavo III di Svezia, la Royal Swedish Academy of Music assegna ogni anno il Polar Music Prize, uno dei più importanti riconoscimenti nel mondo della musica, assegnato nelle passate edizioni a grandi personalità come Quincy Jones, Paul McCartney, Ennio Morricone, Robert Moog, Karlheinz Stockhausen, Bruce Springsteen, Patti Smith.

In effetti, come si accennava, Rita può vantare frequenti collaborazioni con il mondo jazzistico del Nord-Europa; nel 1988 si trasferisce in Svezia dove ha modo di collaborare con i più grandi musicisti del Nord Europa: da Palle Danielsson a Jon Christensen, dai già citati Jan Garbarek a Bobo Stenson… solo per fare qualche nome. E che la pianista romana abbia lasciato un ricordo indelebile lo dimostra anche questa nuova onorificenza

La cerimonia ufficiale della nomina di Rita Marcotulli, avverrà il prossimo 25 novembre a Stoccolma presso la sede dell'Accademia.

E consentitemi di chiudere con una notazione personale: cara Rita ti esprimo le mie più sincere congratulazioni nella certezza che il pubblico del jazz, italiano e non, continuerà a seguirti con l'affetto e la stima che meriti.

Gerlando Gatto

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