Intervista raccolta da Marina Tuni

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Intervista raccolta da Marina Tuni

Antonio Onorato – ph Elia Falaschi / Phocus Agency – Udin&Jazz 2016

-Come sta vivendo queste giornate
“È un momento difficile per tutti. Mi sento in una sorta di spazio atemporale. Sto cercando comunque di fare le stesse cose che ho sempre fatto a casa: studiare, esercitarmi con la , leggere, scrivere. Devo ammettere però che mi risulta più difficile concentrarmi in questo momento di isolamento forzato”.

-Tutto ciò come ha influito sul suo lavoro?
“Ho perso molti concerti e molti soldi in questo periodo. Però ora sto pensando prima di tutto alla salute che è la prima cosa”.

-Pensa che nel prossimo futuro sarà lo stesso?
“Mi auguro che questa emergenza sanitaria rientri al più presto, altrimenti ci saranno molti problemi per i musicisti “on the road” come me, che vivono principalmente con i concerti”.

-Come riesce a sbarcare il lunario?
“In questo momento non potrei sbarcare il lunario. Non ho entrate. Per fortuna ho un po' di soldi da parte che mi permettono di resistere ancora per un po' e di non fare la fame”.

-Vive da solo o con qualcuno? E quanto ciò risulta importante?
“Vivo con mio figlio Gabriel che ha 23 anni e studia Economia all'Università. Sua mamma purtroppo è mancata qualche anno fa. Per me è molto importante”.

– Pensa che questo momento di forzato isolamento ci indurrà a considerare i rapporti umani e   professionali sotto una luce diversa?
“Me lo auguro. Che sia la buona volta che gli esseri umani imparino ad essere umani. A comprendere che siamo tutti ”Uno”, siamo tutti collegati e tutti sotto lo stesso cielo.  I nativi americani esprimevano tutto ciò con due parole: Mitakuye Oyasin”.

-Crede che la musica possa dare la forza per superare questo terribile momento?
“Certo. La Musica incarna la purezza dei sentimenti e la bellezza.  Sto parlando però della Musica e non degli esercizi musicali o la cacofonia che purtroppo ci circonda da anni. Quella serve solo a stordire e a confondere di più la gente.”

-Se non la musica a cosa ci si può affidare?
“La Musica e l'Arte in generale possono contribuire moltissimo all'evoluzione umana. Educare le persone all'Arte e alla Musica ingentilisce l'animo e sminuisce l'aggressività e la stoltezza umana”.

-Quanto c'è di inutile retorica in questi continui richiami all'unità?
“Molta retorica. L'Unità nell'attuale società sembra un concetto utopistico purtroppo”.

-È soddisfatto di come si stanno muovendo i vari organismi di rappresentanza?
“No… In Germania hanno cominciato ad aiutare gli artisti  con un bonifico di 5000 euro una tantum a fronte di quei miseri 600 euro che ha stanziato il nostro governo e che chissà se poi riusciremo realmente ad avere… Il governo tedesco lo sa benissimo che l'arte è fondamentale e non può essere fanalino di coda come purtroppo accade da troppi anni nella nostra bella Italia… Italia, da sempre terra di grandi artisti, che dovrebbe rappresentare nel mondo l'arte e la bellezza. Che tristezza e che vergogna”.

-Se avesse la possibilità di essere ricevuto dal Governo, cosa chiederebbe?
“Una maggiore attenzione rispetto alla categoria a cui appartengo. Il Governo dovrebbe capire che gli artisti hanno bisogno di Mecenati per poter esprimersi al meglio e per poter vivere dignitosamente del proprio ingegno, visto che solitamente non sanno darsi il giusto valore e sono pessimi imprenditori di se stessi. Un tempo i ricchi nobili e i reali hanno sempre foraggiato gli artisti meritevoli, dando loro lavoro e aiutandoli per l'immenso amore  che nutrivano  per l'arte e per la bellezza. Ora che non ci sono più costoro, le istituzioni statali dovrebbero prendere il loro posto e dare lustro agli artisti del nostro paese seguendo però un criterio meritocratico e non clientelare. Il problema è che spesso chi ricopre alte cariche nella pubblica amministrazione non è educato all'arte e alla bellezza e quindi non è in grado di fare la differenza tra un brano di Mozart e un brano di musica leggera del festival di Sanremo”

-Ha qualche particolare suggerimento di ascolto per chi ci legge in questo momento?
“Ascoltate Miles Davis e Mozart”.

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