Intervista raccolta da Gerlando Gatto
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Intervista raccolta da Gerlando Gatto
–Come sta vivendo queste giornate?
“In realtà nulla è cambiato dal punto di vista creativo… un pianista, compositore, arrangiatore e direttore d'orchestra vive da sempre solo con se stesso, il pianoforte, la partitura e la sua anima… vivo solo male la mancanza di libertà e l'incognita del domani…”.
-Come ha influito tutto ciò sul suo lavoro? Pensa che in futuro sarà lo stesso?
“Dal punto di vista professionale, come concertista, mi manca il contatto umano con i musicisti e con il pubblico, come docente riesco da casa a non abbandonare i miei allievi del conservatorio di Milano, facendo lezione on line più del dovuto e cercando di iniettare loro con convinzione più dose possibile di positività, coraggio e speranza per il futuro. Il futuro per ora è una incognita… ma la prima cosa per la quale combatterò in prima linea sarà una campagna “Anti-Distanziamento-Sociale” per riportare la gente a Teatro… senza questo non ci sarà mai una ripresa del nostro settore, incluso tutto l'indotto dell'industria culturale che è immensa e non sacrificabile…”.
-Come riesce a sbarcare il lunario?
“Io sono tra i fortunati che dopo 14 anni di precariato è riuscito a diventare di ruolo come docente di Composizione Jazz al Conservatorio di Milano. Ricevo comunque lo stipendio, sebbene sia nel nostro settore in Europa il più basso… comunque arriva… e non risento in maniera particolare questa crisi… ma la sento come concertista… poiché, se pur docente, la mia attività si estende prevalentemente nei teatri “affollati” e come direttore e pianista non ho mai smesso, né ho voglia di smettere di suonare… ho iniziato la mia carriera per il piacere di suonare e continuerò a farlo per tutta la mia vita…”.
-Vive da solo o con qualcuno? E quanto ciò risulta importante?
“Ho appena divorziato a Natale e quindi vivo da solo. In questo periodo avrei voluto condividere la quarantena con chi ti è caro… ma la vita ti mette sempre alla prova e nei momenti difficili ancora di più… noi Artisti, però, abbiamo riserve di Amore infinite… e sappiamo focalizzare e concentrare nella giusta direzione le nostre energie positive, con l'aiuto della Musica, per superare i momenti più complessi della nostra vita”.
-Pensa che questo momento di forzato isolamento ci indurrà a considerare i rapporti umani e professionali sotto una luce diversa?
“Non voglio neanche immaginarlo… e non ci penso nemmeno. Se tutto non tornerà come prima… andremo tutti a casa…perché la nostra attività senza le relazioni umane “Vere” non può andare avanti…. e tra l'altro non è tutelata da nessuno e poi, che facciamo con il Teatro San Carlo di napoli, L'Arena di Verona, La Scala di Milano, La Fenice di Venezia, Il Massimo di Palermo… insomma li facciamo andare in malora? Non ci penso neanche! Tutto deve tornare come e meglio di prima… anzi si dovrà pensare di investire di più in Cultura, Ricerca, Sanità ecc…”.
-Crede che la musica possa dare la forza per superare questo terribile momento?
“Ne sono pienamente convinto!!! Senza Se e senza Ma!!!”.
-Se non la musica a cosa ci si può affidare?
“Al buon senso… ma senza la Musica non ha “senso” “.
-Quanto c'è di retorica in questi continui richiami all'unità?
“La Politica!”.
-È soddisfatto di come si stanno muovendo i vostri organismi di rappresentanza?
“In parte… ma comprendo il peso e la responsabilità di scelte difficili e della ricerca disperata di soluzioni plausibili ed efficaci”.
-Se avesse la possibilità di essere ricevuto dal Governo, cosa chiederebbe?
“La Tutela economica e la considerazione professionale del nostro settore e di tutto l'indotto culturale, che serve a rendere grande l'Italia nel Mondo!”.
-Ha qualche particolare suggerimento di ascolto per chi ci legge in questo momento?
“Si. Ho 3 ascolti che coprono 3 generi musicali: Musica Jazz: Bill Evans Trio with Symphony Orchestra diretto e arrangiato da Claus Ogerman.
Musica Classica: il concerto in FA per pianoforte e orchestra di George Gershwin
Musica Pop: Mark Ronson – Uptown Funk ft. Bruno Mars (un Groove della Madonna e un Bruno Mars unico…)