You’ll See, il nuovo album del pianista Federico Bonifazi registrato negli Stati Uniti

You’ll see” è il nuovo CD del talentuoso pianista e compositore Federico Bonifazi, splendida realtà del panorama jazz italiano, registrato a New York con Eric Alexander al sax tenore, tra i più importanti solisti dell’ultimo decennio; e due mostri sacri del top jazz di tutti i tempi John Webber al contrabbasso e Jimmy Cobballa batteria, musicisti con un enorme sensibilità, esperienza e di fama mondiale.

“You’ll see” nasce come tutte le più belle cose, grazie a degli incontri fortunati, ma anche voluti e cercati. Tutto inizia nel 2014 quando Bonifazi decide di partire oltreoceano per vivere da protagonista la scena jazz Newyorkese. Entra subito in contatto con artisti di fama mondiale che vedono in lui oltre alle doti di pianista e compositore, anche caparbietà e spirito di sacrificio. Ben presto si ritrova a suonare sullo stesso palco con alcuni tra i più importanti jazzisti della scena internazionale e contestualmente a registrare il suo primo album “74th Street” composto da brani originali per l’etichetta danese “SteepleChase Productions” con nomi del calibro di Philip Harper, John Webber, Lorenzo Sandi, Billy Kaye (uscita prevista 2017). Ma è solo l’inizio, perché proprio dagli USA arriva la richiesta di comporre nuovi brani per registrare un nuovo album sempre con John Webber ma questa volta in compagnia di Eric Alexander e il leggendario Jimmy Cobb. «Quando ripresi l’aereo per rientrare la prima volta in Italia – racconta Federico Bonifazi – speravo che l’aereo non precipitasse per poter ritornare e registrare con questi tre grandi musicisti».

Nasce così “You’ll See” (2016) otto tracce frutto dell’estro compositivo del pianista umbro, per la maggior parte composizioni inedite appositamente scritte da Bonifazi per questo cd oltre ad un noto brano di Luigi Tenco, Vedrai Vedrai, totalmente ri-arrangiato e divenuto la “Title track” dell’album.

Molti i richiami alla tradizione jazzistica internazionale da Coltrane a Bill Evans, ma anche alla musica colta con Chopin e Ravel. Bonifazi ha una facilità compositiva che gli permette il giusto equilibrio tra melodie cantabili e una fervida creatività armonica di stile moderno, a volte anche complessa.

“You’ll see” è un album degno di particolare attenzione, concepito e realizzato con forte personalità artistica e con un enorme generosità comunicativa, nel quale Bonifazi regge bene il confronto con i suoi compagni di viaggio che lo assecondano, lo seguono senza mai sovrapporsi, con l’umiltà e la discrezione che solo i grandi artisti posseggono e che rendono questo cd una vera e propria perla nella produzione musicale del pianista umbro.

Il CD “You’ll See” prodotto dall’etichetta “SteepleChase Productions” è disponibile su tutte le piattaforme digitali (ITunes, Amazon, ecc.) e nel classico formato fisico. (altro…)

Il jazz di Andrea Pozza in Tour nel Regno Unito al fianco del grande Harry Allen. Dal 15 al 27 novembre 2016

Una nuova tournée per il pianista jazz italiano Andrea Pozza che ritorna in Inghilterra per esibirsi al fianco della star internazionale Harry Allen, acclamato sassofonista newyorkese, degno erede di giganti del sax tenore come Stan Getz o Lester Young. La serie di concerti prenderà il via il prossimo martedì 15 e proseguirà fino a domenica 27 novembre senza soluzione di continuità, toccando le principali città del Regno Unito e i locali più prestigiosi, da Londra a Brentwood, da Marlow a Leicester.

Pozza sarà inoltre impegnato anche in due concerti a suo nome dove presenterà il cd appena pubblicato per l’etichetta inglese Trio Records dal titolo “Siciliana” un omaggio ai grandi pianisti compositori che hanno segnato in maniera indelebile la storia della musica, da Bach a Chick Corea, dal Seicento ai giorni nostri: il primo domenica 20 novembre al “The Engine” in occasione del BopFest 2016 di Londra in trio e la domenica successiva, 27 novembre, sempre a Londra ma questa volta in duo presso “Da Scalzo”.

La consolidata collaborazione tra Harry Allen e Andrea Pozza, è uno dei tasselli più recenti della  carriera artistica più che trentennale e in continua ascesa del pianista genovese attualmente riconosciuto dalla critica e dal pubblico come una delle personalità più rappresentative in ambito jazz attualmente in circolazione. Allen è considerato in assoluto il miglior sax-tenorista del jazz classico a livello mondiale: “Superbo”, “inventivo”, “mozzafiato”, “lirico”, sono soltanto alcuni degli aggettivi utilizzati dalla critica per descrivere il suo insuperabile talento. Artista capace di muoversi con agilità tra stili diversi, dal jazz tradizionale al bebop, Allen è soprattutto un sublime interprete di grandi standard del jazz, al punto che un critico americano l’ha definito “il Frank Sinatra del sax tenore”. Nato a Washington DC ma da anni residente a New York, Allen ha ricevuto numerosi premi, pubblicato oltre 30 album a suo nome e collaborato con una miriade di grandi artisti, fra i quali ricordiamo Tony Bennett, Hank Jones, Frank Wess, Scott Hamilton, John e Bucky Pizzarelli, Jeff Hamilton, Terry Gibbs, Warren Vache, Ray Brown, per citarne solo alcuni. (altro…)

Federico Bonifazi in Turchia per presentare “You’ll See” il suo nuovo album registrato negli Stati Uniti

Il pianista e compositore jazzFederico Bonifazi sarà protagonista di una serie di concerti in Turchia che lo vedranno impegnato dal prossimo 25 ottobre 2016 per quattro date al fianco del grande trombettista e star locale Tolga Bilgin. In questa occasione sarà presentato il nuovo cd “You’ll see” registrato dal pianista umbro a New York e uscito per l’etichetta danese “SteepleChase Productions” (2016). Il tour che debutta martedì 25 ottobre dall’“Alins Bornova” di Izmir, prosegue il giorno successivo, mercoledì 26 ottobre con due appuntamenti: il pomeriggio il duo si esibirà al Conservatorio “Eylül University” di Smirne e la sera all’Alins Bostanli. Giovedì 27 ottobre chiusura a Istanbul al “Nardis jazz club” dove Bonifazi sarà ospite proprio del sestetto del trombettista turco e in compagnia di Onden Focan chitarra, Batuhan Salliel contrabbasso e Ferit Odman batteria.

Federico Bonifazi, considerato uno dei nuovi talenti della scena musicale italiana degli ultimi anni, ha all’attivo diverse esperienze e tour che lo hanno portato a suonare in Europa e negli Stati Uniti con grandi nomi del panorama jazz nazionale ed internazionale tra cui Philip Harper, John Webber, Jimmy Cobb, Billy Kaye, Joel Frahm, Eric Alexander, Peter Giron, Paul Jeffrey, Antoine Banville, Emanuele Cisi, Aldo Zunino, Furio di Castri e molti altri ancora. L’invito ricevuto ad esibirsi in Turchia è testimonianza del considerevole apprezzamento di cui gode il pianista umbro la cui musica racchiude in se il giusto mix tra tradizione jazzistica internazionale e una creatività armonica di stampo moderno. (altro…)

Alessandro Florio tour in Belgio e concerto di beneficenza “Anversa per Amatrice”

Il chitarrista e compositore Jazz Alessandro Florio accompagnato dalla sua formazione italiana sarà protagonista di un tour in Belgio in programma dal prossimo 26 ottobre. Proprio la prima data del tour dal titolo “Anversa per Amatrice” sarà una serata di beneficenza a favore dei terremotati e si svolgerà presso l’Auditorium “De Nieuwe Vrede”. Il tour proseguirà il giorno successivo, giovedì 27 ottore ad Aarschot, presso il Buurman; e si concluderà venerdì 28 ottobre ad Hasselt, presso il Mon Cafè. A fianco del chitarrista di Amalfi saranno presenti Alessio Busanca al piano, Giampaolo Laurentaci e Armando Luongo alla batteria.

Per Florio è il secondo tour in Belgio a distanza di pochi mesi, indice del considerevole apprezzamento di cui gode oltralpe. In Belgio la formazione capitanata dal chitarrista della costiera amalfitana, propone standard della tradizione jazzistica internazionale oltre a brani tratti dagli ultimi cd “Taneda” e ‘Roots Interchange’, quest’ultimo realizzato tra l’Italia e gli USA con due tra i più importanti e quotati musicisti della scena jazzistica internazionale: Pat Bianchi all’hammond e Carmen Intorre alla batteria. Il 2016 ha visto Florio impegnato in numerosi concerti sia in Italia, sia all’estero e per il secondo anno consecutivo, protagonista della rassegna estiva “Amalfi in Jazz” sia affiancando la direzione artistica e l’amministrazione locale nella realizzazione dell’evento sia esibendosi dal vivo al fianco del suo trio americano.

“Roots Interchange”: un viaggio alla ricerca delle “radici” (Roots) del jazz, del soul e del blues che parte dall’Italia, prima verso il Nord Europa e poi verso gli USA dove Alessandro Florio conosce e coinvolge due famosi jazzisti italo-americani Pat Bianchi e Carmen Intorre. Il viaggio diventa uno “scambio” (interchange) culturale e musicale; e per i due artisti americani, anche un ritorno alle loro “radici” italiane. Nasce così l’idea di “Roots Interchange” un incontro tra la migliore tradizione jazzistica americana e la cultura mediterranea ed europea di concezione melodica. «Un grande disco – come sostiene Freddie Bryant (chitarrista, compositore, professore associate al Berklee College) nelle note di copertina – nell’accezione più classica del termine: un album di melodie con contrasti di stili e di groove differenti tra loro che coinvolgono l’ascoltatore dall’inizio sino alla fine. Suonato da una sezione ritmica stellare, si rifà alla tradizione degli organ trio con tanto di Boogaloo, blues e ballads». “Roots Interchange” è dedicato alla comunità italiana ed italoamericana nell’intento di rivendicare e sottolineare il ruolo chiave nella storia e nell’evoluzione del Jazz.

“Taneda”, album di esordio del chitarrista di Amalfi, è un omaggio alla musica di Thelonious Monk firmato dal chitarrista jazz Alessandro Florio in duo con il contrabbassista Mattia Magatelli. Otto tracce tra standard e composizioni originali in perfetto stile monkiano.

“Taneda” e “Roots Interchange” sono disponibili sulle principali piattaforme digitali (iTunes, Amazon, CdBaby, etc.) e nel classico formato in digipack tramite il sito internet ufficiale del chitarrista jazz: www.alessandroflorio.com.

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Andrea Pozza in tour con Bobby Watson

Andrea Pozza pianista genovese, riconosciuto dalla critica e dal pubblico come una delle personalità più rappresentative in ambito jazz attualmente in circolazione, sarà in tour con Bobby Watson, leggenda vivente del jazz americano, per tre appuntamenti che toccheranno Modena, giovedì 14 luglio, in occasione del Jazz Festival (Piazza XX Settembre, ore 21.00), in quartetto con Riccardo Fioravanti al contrabbasso e Matteo Rebulla alla batteria; Arese, in occasione della rassegna “La Piazza in Jazz” organizzata dal Bollate Jazz Meeting, venerdì 15 luglio, sempre in quartetto; e Comacchio, in duo, ai Lidi di Ferrara, in occasione delle Conversazioni Musicali, Bar Ragno, sabato 16 luglio.

Il pianismo di Pozza è caratterizzato da uno stile elegante, attento ai colori, alle sfumature, in perfetto equilibrio fra la solidità di un impianto formale di stampo europeo e l’inventiva fresca e ammaliante di un sound oltre oceanico. Andrea Pozza ha una solida carriera nazionale ed internazionale che lo ha visto protagonista in Estremo Oriente, in America ed in Europa. Musicista eclettico capace di affrontare con grande disinvoltura qualsiasi repertorio, è sia leader carismatico sia partner ideale per grandi artisti che trovano in lui empatia e innato interplay. Andrea Pozza è inoltre protagonista di numerosi progetti discografici a suo nome. L’album più recente in trio si intitola “Siciliana” ed è realizzato con Andrew Cleyndert al contrabbasso e Mark Taylor alla batteria, per l’etichetta inglese Trio Records (2016) ed è un omaggio ai grandi pianisti-compositori che hanno segnato in maniera indelebile la storia della musica, da Bach a Chick Corea. Composto da undici tracce tra nuove composizioni dello stesso Andrea Pozza, “Siciliana” comprende brani tratti dai più diversi repertori, dalla musica classica al pop, dalla bossa nova a, naturalmente, l’immenso song book degli standard jazz.

Per più di tre decenni Watson ha contribuito, con la sua sensibilità ed intelligenza, a ridefinire il nuovo e moderno lessico jazz. Con il suo immenso talento è oggi considerato un vero e proprio veterano, Watson ha pubblicato circa 30 registrazioni come leader e oltre 100 in qualità di co-leader o guest di altri musicisti. Non semplicemente un esecutore, ma anche un fervido compositore di oltre un centinaio di composizioni originali tra cui la musica per la colonna sonora di “Bronx”, film che segna l’esordio da regista di Robert De Niro (1993). Numerose composizioni di Watson sono diventate classici come il suo “Time Will Tell”, “In Case You Missed It” e “Wheel within a Wheel” che vengono interpretate da numerosi musicisti sui palchi in ogni parte del mondo. (altro…)

“Siciliana” il nuovo album di Andrea Pozza

“Siciliana” è il nuovo album di Andrea Pozza pubblicato a gennaio 2016 per l’etichetta l’inglese Trio Records e realizzato in trio con Andy Cleyndert al contrabbasso e Mark Taylor alla batteria, due tra i più importanti e quotati musicisti della scena jazzistica inglese ed americana.  I tre musicisti collaborano assieme in Inghilterra da oltre 5 anni e si sono esibiti nei più importanti teatri e club londinesi – dal Ronnie Scott’s, al “606”, al Bull’ s Head e molti altri ancora. Nel 2016 il trio girerà l’Italia per una serie di concerti per presentare il nuovo album nei principali jazz club del territorio nazionale.

Il repertorio live comprende i brani presenti nel nuovo album “Siciliana”, undici tracce tra nuove composizioni dello stesso Andrea Pozza scritte appositamente per questa formazione – fortemente voluta dal pianista genovese – ed ispirate dalle caratteristiche stilistiche dei suoi due partner, al sound d’oltremanica e nord europeo, sia brani tratti dai più diversi repertori, dalla musica classica al pop, dalla bossa nova all’immenso song book degli standard jazz.

Andrea Pozza ha una solida carriera nazionale ed internazionale che lo ha visto protagonista in Estremo Oriente, in America ed in Europa. Pianista genovese è attualmente riconosciuto dalla critica e dal pubblico come una delle personalità più rappresentative in ambito jazz attualmente in circolazione. Musicista eclettico capace di affrontare con grande disinvoltura qualsiasi repertorio, è sia leader carismatico sia partner ideale per grandi artisti che trovano in lui empatia e innato interplay. Andrea Pozza ha debuttato a soli 13 anni e da allora si è esibito al fianco di alcuni “mostri sacri” della storia del jazz: Harry “Sweet” Edison, Bobby Durham, Chet Baker, Al Grey, George Coleman, Charlie Mariano, Lee Konitz, Sal Nistico, Massimo Urbani, Luciano Milanese e molti altri ancora. Intensa la sua attività concertistica che lo porta costantemente in tour in Italia e in Europa, dalla Gran Bretagna alla Svizzera, dalla Germania al Portogallo, alla guida delle formazioni a suo nome. Pozza collabora stabilmente, tra gli altri, con Enrico Rava, Fabrizio Bosso, Scott Hamilton, Steve Grossman, Tullio DePiscopo, Dado Moroni, Ferenc Nemeth, Bob Sheppard, Antony Pinciotti, Furio Di Castri e tanti altri. Andrea Pozza è inoltre protagonista di numerosi progetti discografici a suo nome. Gli album più recenti sono “I Could Write a Book” (Gennaio 2014) e “Who cares?” (Dicembre 2014) in super audio cd e vinile, in duo con Scott Hamilton, sassofonista americano, di una straordinaria eleganza, noto per il suo impeccabile fraseggio e innata dolcezza; e “A Jellyfish From The Bosphorus” (ABEAT REC, 2013) inciso tra l’Italia ed il Regno Unito in trio con Aldo Zunino al contrabbasso e Shane Forbes alla batteria. Del 2011 è invece il suo esordio discografico con l’Andrea Pozza European Quintet, intitolato “Gull’s Flight”(ABEAT REC, 2011) e che coinvolge i musicisti inglesi, Christian Brewer al sax alto e Shane Forbes alla batteria, e gli olandesi Dick DeGraaf al sax tenore e soprano e Jos Machtel al contrabbasso. Il quintetto, ha riscosso un grandissimo successo di pubblico e di critica.

Andrew Cleyndert. Appassionato di musica da sempre, dopo aver suonato diversi strumenti, si avvicina in giovane età al jazz e allo studio del contrabbasso e grazie alle sue impressionanti doti artistiche calca molto presto le scene musicali jazzistiche inglesi. Il suo precoce talento lo porta immediatamente alla ribalta delle più quotate formazioni inglesi e non solo, molti infatti i “mostri sacri” americani che lo ingaggiano per le proprie tournée, tra questi Art Farmer, Teddy Edwards, Red Rodney etc. Andrew Cleyndert ha fatto parte del Ronnie Scott Sextet che gli ha dato l’opportunità di accompagnare artisti internazionali del calibro di George Coleman e James Moody, in una lunga tournée mondiale con Ronnie Scott.

Negli anni ’90, Cleyndert entra in società con Stan Tracey, “Il Padrino del Jazz Britannico” con il quale fonda l’etichetta discografica Trio Records e con la quale pubblica una quarantina di album, che vede protagonisti, per la maggior parte noti musicisti tra cui Gene Harris, Junior Mance, Benny Green etc. Intensa la sua attività live che lo porta tuttora ad esibirsi in festival in tutto il mondo.

La lista di artisti con la quale Mark Taylor ha lavorato nel corso della sua carriera riunisce le personalità più in vista del panorama jazz di tutti i tempi e copre un ampio range di stili che vanno dal Dixieland al Mainstream, al Be-Bop e molto altro. Mark Taylor ha suonato in oltre settantacinque album uno dei quali gli è valso nel 2001 la nomination al Grammy: si tratta dell’album edito da Blue Note Records con il leggendario pianista, cantante e compositore Mose Allison intitolato “The Mose Chronicles” Volume 1.  Intensa la sua attività concertistica che lo ha portato a suonare in tutta America da Nord a Sud, in Europa, in Medio Oriente e in Asia con i più importanti artisti jazz a livello mondiale. Mark Taylor ha inoltre fatto parte del Trio e del Quartetto di Monty Alexander dal 1999 al 2004. Dal 1982 è membro del trio di Lew Tabackin, sassofonista tenore e flautista ed è membro del Toshiko Akiyoshi Trio dal 2003.

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