Nasce l’ANSJ, l’Associazione nazionale scuole jazz e musiche audiotattili

Realtà del terzo settore e istituzioni pubbliche in dialogo per un nuovo modo di fare didattica: in aprile coinvolti 70 scuole pubbliche e 7.500 studenti durante il Jazz Day.

Si è costituita il 18 marzo scorso, con sede a Bergamo, l’Associazione nazionale scuole jazz e musiche audiotattili: l’ANSJ è un consorzio nazionale che, sulla spinta di numerose organizzazioni no profit, scuole di musica, reti pubbliche e realtà del terzo settore, rappresenta più di 6.000 associati tra studenti, docenti, dirigenti scolastici e operatori della didattica musicale no profit del nostro Paese.

Il direttivo, eletto unanimemente dall’assemblea, è composto dal presidente Claudio Angeleri (rappresentante del CDpM Europe di Bergamo), dal vicepresidente Diego Borotti (direttore didattico della Jazz School Torino), dal segretario Roberto Cuccia (Fondazione Orchestra Jazz Siciliana The Brass Group), Walter Donatiello (CEMM di Bussero, in provincia di Milano), Franco Caroni (Associazione Jazzistica Senese), Beppe Di Benedetto (Jazz’On Parma Orchestra), Matteo Bonti (Scuola Bonamici di Pisa), Andrea Rubini (Ama, Associazione Musica Artistica Pianengo, in provincia di Cremona) e Franca Lensi (associazione culturale Professional Drum di Collegno, nel Torinese).
Afferma Claudio Angeleri, presidente della neonata associazione e del CDpM, il Centro Didattico Produzione Musica di Bergamo: «L’ANSJ nasce per dare il via a un nuovo percorso culturale, basato sul dialogo per il “sistema” della didattica musicale in Italia con il concorso delle realtà del terzo settore e di quello pubblico, superando contrapposizioni e subalternità». Un percorso nato quindi dal basso, che chiede attenzione e riconoscimenti per le attività e i servizi svolti da parte della politica, degli organi ministeriali preposti e del legislatore. Il tutto in base agli orientamenti comunitari incentrati sulla didattica per competenze e sulla loro certificazione secondo il quadro europeo delle qualificazioni e il sistema di accumulazione e trasferimento dei crediti (EQF ed ECTS).

Al centro dell’azione educativa – secondo i promotori della neonata associazione – c’è la persona, con i suoi bisogni e le sue diversità, che variano da individuo a individuo, ma c’è anche la complessità dei processi di apprendimento con finalità educative, professionalizzanti, terapeutiche e di inclusione. Diverse esperienze innovative provengono proprio dalla didattica jazz e delle musiche audiotattili: lo studio dell’improvvisazione e del rapporto dialettico con il tempo interiore, la ricerca timbrica e del suono finalizzata alla costruzione di una propria identità sonora e il dialogo tra i musicisti sono processi che permettono all’esecutore non solo di eseguire la musica di altri, ma di autografare con originalità ogni tipo di materiale musicale.
Uno studio condotto lo scorso novembre dall’Università di Bologna per conto dell’Associazione italiana delle Scuole di Musica, a cui l’ANSJ intende aderire da subito, ha fotografato i contorni dell’offerta formativa musicale nel nostro Paese, che conta 100.000 insegnanti e un milione di studenti, di cui 25.000 con disabilità e 50.000 di origine straniera. Si tratta di un bacino di rilievo assoluto, a cui attinge e fa riferimento anche il sistema educativo pubblico per dare un titolo di studio a un percorso avviato (e spesso concluso) già nelle scuole di musica.
La stessa filiera dello spettacolo, dei festival, dei concerti e dei lavoratori del settore musicale è debitrice all’associazionismo per l’importante funzione culturale e sociale svolta nella creazione e nel rinnovamento del pubblico. Sotto il profilo occupazionale, il terzo settore rappresenta un importante ambito lavorativo per i musicisti e i neodiplomati. Infine, anche il mondo della scuola si affida, in virtù del decreto sull’autonomia scolastica del 1999, alla consulenza e alla collaborazione degli esperti delle associazioni per creare, ampliare e qualificare l’offerta formativa in musica per tutti gli studenti.

L’Associazione nazionale scuole jazz e musiche audiotattili è stata subito operativa realizzando in concomitanza all’International Jazz Day UNESCO nel mese di aprile grazie alla rete nazionale Jazz Mood School, associata ad ANSJ di oltre settanta istituti pubblici, diverse lezioni/concerto e momenti formativi, seminari e occasioni di confronto con il concorso di amministrazioni locali e regionali con la partecipazione più di 7.500 studenti. Inoltre, su iniziativa dell’Università di Scienze della Formazione di Roma Tre collabora alla realizzazione del Master accademico di II Livello sulla Musica d’Insieme ad indirizzo jazz con la partecipazione di Enrico Intra, Gianluigi Trovesi, Paolo Damiani, Tullio de Piscopo, Claudio Angeleri per la parte pratica mentre i proff. Raffaele Pozzi, Vincenzo Caporaletti, Francesca Borruso, Lorenzo Cantatore, Stefano Mastandrea, Luca Tedesco per l’area musicologica e didattica delle scienze umane.

L’obiettivo è la formazione dei docenti nei vari ambiti della didattica musicale pubblica e del terzo settore.

Intanto si apprende che una delegazione dell’Associazione Nazionale Scuole Jazz e Musiche Audiotattili composta dal presidente Claudio Angeleri, dal vicepresidente Diego Borotti, e dal consigliere Franco Caroni ha incontrato in collegamento telematico con il Ministero dell’Università e Ricerca la dott.ssa Alessandra Gallone, Consigliera del Ministro dell’Università con delega AFAM, Anna Maria Bernini e il dott. Gianluigi Consoli della Direzione generale dell’internazionalizzazione e della comunicazione MUR. Nel corso dell’incontro si è delineata la normativa vigente in materia di riconoscimento dei titoli di studio musicali in Italia con specifico riferimento al sistema EQF European Qualification Framework inaugurando un proficuo dialogo con il Ministero finalizzato all’inclusione delle scuole nazionali di musica del terzo settore nel processo di riconoscimento dei titoli di studio.

Il Beppe Di Benedetto Concept Quartet in concerto al Rossini Jazz Club di Faenza

La stagione musicale del Rossini Jazz Club di Faenza prosegue, giovedì 14 marzo 2019, con il concerto del Beppe Di Benedetto Concept Quartet, formazione composta da Beppe Di Benedetto al trombone e all’euphonium, Gianluca Di Ienno al pianoforte, Giulio Corini al contrabbasso e Michele Morari alla batteria. La rassegna diretta da Michele Francesconi si presenta in questa stagione con due cambiamenti sostanziali: il Bistrò Rossini di Piazza del Popolo è il nuovo “teatro” per i concerti che si terranno di giovedì. Resta immutato l’orario di inizio alle 22. Il concerto è ad ingresso libero.

Un quartetto tutto nuovo per un progetto di musica originale: questa la formula che il trombonista Beppe Di Benedetto presenta nei brani di “Concept and Stories”, il progetto che porta in concerto al Rossini Jazz Club di Faenza. La musica, interamente composta dal leader negli ultimi mesi del 2016, raccoglie tutte le sue esperienze e le mette a confronto con le musiche del mondo, gli studi di nuovi linguaggi, il jazz europeo, americano ed italiano.

Beppe Di Benedetto ha voluto accanto a se una ritmica in grado di recepire le suggestioni date dalla scrittura ma allo stesso tempo musicisti con una grande personalità da mettere al servizio della musica. Ha trovato in Gianluca Di Ienno al pianoforte, Giulio Corini al contrabbasso e Michele Morari alla batteria, i compagni ideali per questo scambio di energie. La musica espressa dai quattro solisti prende cosi forma attraverso le suggestioni date dalla scrittura del leader mentre i momenti di improvvisazione sono caratterizzati da un grande interplay, il materiale sonoro è tratto dalla tradizione e dalle suggestioni del jazz contemporaneo oltre che dalla grande personalità dei musicisti.

Trombonista, compositore e arrangiatore, Beppe Di Benedetto ha condiviso il palco insieme a molti importanti protagonisti della scena nazionale ed internazionale, tanto nel jazz quanto in ambito pop, tra i quali, Eumir Deodato, Bob Mintzer, Burt Bacharach, Mario Biondi, Paul Anka, Dee Dee Bridgewater, Hengel Gualdi, Jovanotti, Antonella Ruggero, Fabrizio Bosso. In particolare, dal 2006 al 2013, Di Benedetto ha collaborato con Mario Biondi nei suoi tour in tutto il mondo come trombonista ed arrangiatore. Nel novembre 2011, Beppe Di Benedetto ha debuttato come leader con il disco “See The Sky”, progetto in cui ha concentrato conoscenze musicali ed emozioni acquisite attraverso tanti anni di musica, incontri e vita. Nel 2015, sempre con il Beppe Di Benedetto 5tet, è uscito “Another Point View”. Nel 2018, ha fondato la Jazz’ On Parma Orchestra di cui è direttore artistico e musicale.

La rassegna musicale diretta da Michele Francesconi, dopo oltre dieci anni, cambia sede e si sposta al Bistrò Rossini che diventerà, ogni giovedì, il Rossini Jazz Club: la seconda importante novità riguarda proprio il giorno della settimana, si passa appunto al giovedì come giorno “assegnato” ai concerti. Resta invece immutato lo spirito che anima l’intero progetto: al direttore artistico Michele Francesconi e all’organizzazione generale di Gigi Zaccarini si unisce, da quest’anno, la passione e l’accoglienza dello staff del Bistrò Rossini e l’intenzione di offrire all’appassionato e competente pubblico faentino una stagione di concerti coerente con quanto proposto in passato.

Giovedì 21 marzo 2019, sul palco del Rossini Jazz Club di Faenza si esibirà il Paolo Ghetti Melody Quartet, formazione guidata dal contrabbassista Paolo Ghetti con Alessandra Abbondanza alla voce, Massimiliano Rocchetta al pianoforte e Andrea Elisei alla batteria.

Il Bistrò Rossini è a Faenza, in Piazza del Popolo, 22.

Sleego @ Rossini Jazz Club, Faenza

Giovedì 7 marzo 2019, il Rossini Jazz Club di Faenza ospita le sonorità irlandesi con il concerto di Sleego, trio formato da Manuel Vignoli al violino, Lucio Altieri alla chitarra acustica e al bouzouki irlandese e Domenico Strippoli alle percussioni. La rassegna diretta da Michele Francesconi si presenta in questa stagione con due cambiamenti sostanziali: il Bistrò Rossini di Piazza del Popolo è il nuovo “teatro” per i concerti che si terranno di giovedì. Resta immutato l’orario di inizio alle 22. Il concerto è ad ingresso libero.

Gli Sleego sono un trio strumentale nato con l’intento di rivisitare le melodie tradizionali celtiche in chiave moderna. Il progetto prende vita nell’estate del 2015 e, ad oggi, ha già all’attivo moltissimi concerti con feedback estremamente positivi da parte di pubblico e critica. Nel corso degli anni, il trio si è esibito in diverse regioni italiane ed ha vinto alcuni riconoscimenti degni di nota, tra cui il primo premio al concorso nazionale “Folk Nuove Generazioni” conferitogli dal “Li Ucci Festival” di Cutrofiano (Lecce) e il Premio della Giuria a “La Musica nelle Aie” di Faenza.

A giugno 2016 è uscita la prima produzione dal titolo “Inspire”, contenente otto brani tradizionali da loro rivisitati, più due tracce remixate create in collaborazione con il maestro e compositore Paolo Castelluccia, autore di colonne sonore per la RAI e per SKY. Nel 2018, invece, è venuto alla luce il secondo album della band, “Metamorphosis”, composto unicamente da brani inediti. Questo lavoro rappresenta una evoluzione nel percorso del gruppo, frutto di una ricerca sonora rivolta a cercare un connubio tra le sonorità celtiche e la world music: ritmi incalzanti, sonorità etniche e melodie romantiche creano un mondo intimo e immaginifico in cui avvolgere l’ascoltatore.

La rassegna musicale diretta da Michele Francesconi, dopo oltre dieci anni, cambia sede e si sposta al Bistrò Rossini che diventerà, ogni giovedì, il Rossini Jazz Club: la seconda importante novità riguarda proprio il giorno della settimana, si passa appunto al giovedì come giorno “assegnato” ai concerti. Resta invece immutato lo spirito che anima l’intero progetto: al direttore artistico Michele Francesconi e all’organizzazione generale di Gigi Zaccarini si unisce, da quest’anno, la passione e l’accoglienza dello staff del Bistrò Rossini e l’intenzione di offrire all’appassionato e competente pubblico faentino una stagione di concerti coerente con quanto proposto in passato.

La rassegna musicale del Rossini Jazz Club di Faenza prosegue, giovedì 14 marzo 2019, con il concerto del Beppe Di Benedetto Concept Quartet, formazione composta da Beppe Di Benedetto al trombone e all’euphonium, Gianluca Di Ienno al pianoforte, Giulio Corini al contrabbasso e Michele Morari alla batteria.

Il Bistrò Rossini è a Faenza, in Piazza del Popolo, 22.

Il Rossini Jazz Club di Faenza ospita il Modern Vintage Trio di Stevie Biondi

Giovedì primo novembre 2018, la stagione del Rossini Jazz Club di Faenza prosegue con lo Stevie Biondi “Modern Vintage Trio” con Stevie Biondi alla voce, al synth drum, alla loop station, al beatbox e alle percussioni, Stefano Freddi al pianoforte e Lorenzo Pignattari al contrabbasso. La rassegna diretta da Michele Francesconi si presenta in questa stagione con due cambiamenti sostanziali: il Bistrò Rossini di Piazza del Popolo è il nuovo “teatro” per i concerti che si terranno di giovedì. Resta immutato l’orario di inizio alle 22. Il concerto è ad ingresso libero.

Pianoforte, contrabbasso e voce da una parte, synth drum, beatbox, loop station e percussioni dall’altra.

Due mondi apparentemente distanti, che invece messi assieme danno vita a qualcosa di inaspettato: vintage ma moderno, acustico ma elettronico, elegante ma “funky”. Dagli standard jazz e bossa più conosciuti, come quelli interpretati dal grande Frank Sinatra, ai classici del blues di Ray Charles, fino ai brani dei più noti artisti della musica soul e black degli anni ’60, ’70 e ’80 come Bill Withers, Marvin Gaye e Stevie Wonder, senza dimenticare il pop di tutte le epoche, dai Beatles a Bruno Mars e gli artisti italiani più “soulful”.

Stevie Biondi, all’anagrafe Stefano Fabio Ranno, nasce il 31 maggio del 1989 in provincia di Catania. Cresce in una famiglia di musicisti: la nonna in arte conosciuta come Tina Adolfi, cantava in teatro e per la EIAR (la futura RAI), il padre Giuseppe, in arte Stefano Biondi, era un cantautore molto noto in Sicilia e il fratello Mario Biondi è un cantante, autore, arrangiatore e produttore di fama internazionale. Il percorso di Stevie inizia con l’hip-hop e l’R&B: decide di fare della sua sconfinata passione per la musica il suo mestiere e comincia a girare i locali, emiliani e non, con una formazione, solitamente, di duo o trio con Michele Bianchi e Andrea “Satomi” Bertorelli proponendo cover e reinterpretazioni di brani soul, R&B e jazz. Dopo aver collaborato spesso come corista nei dischi di Mario Biondi, dal 2013 decide di dedicarsi maggiormente alla sua carriera solista, collaborando con grandi musicisti come Stefano Freddi, Jerry Popolo, Luca Florian, Beppe Di Benedetto e tanti altri. Nel 2016 viene contattato da Nerio “Papik” Poggi per collaborare alla realizzazione di un album tributo a Lucio Battisti, intitolato Cocktail Battisti, in cui canta “Con il nastro rosa”, ed ha la fortuna di avere con sé nel brano il grande Phil Palmer, l’originale chitarrista del brano tratto dall’album “Una giornata uggiosa” del 1980, del quale tutti ricordano l’indimenticabile assolo. Nel 2018 collabora con l’amico Andrea “Satomi” Bertorelli alla realizzazione dell’album tributo al grande artista italo-canadese Gino Vannelli “Ugly Man – The Gino Vannelli Song Book”.

La rassegna musicale diretta da Michele Francesconi, dopo oltre dieci anni, cambia sede e si sposta al Bistrò Rossini che diventerà, ogni giovedì, il Rossini Jazz Club: la seconda importante novità riguarda proprio il giorno della settimana, si passa appunto al giovedì come giorno “assegnato” ai concerti. Resta invece immutato lo spirito che anima l’intero progetto: al direttore artistico Michele Francesconi e all’organizzazione generale di Gigi Zaccarini si unisce, da quest’anno, la passione e l’accoglienza dello staff del Bistrò Rossini e l’intenzione di offrire all’appassionato e competente pubblico faentino una stagione di concerti coerente con quanto proposto in passato.

Giovedì 8 novembre, sempre alle 22, il Rossini Jazz Club ospita il Trio Eccentrico con Massimo Ghetti al flauto, Alan Selva al clarinetto e Javier Adrian Gonzalez al fagotto

Il Bistrò Rossini è a Faenza, in Piazza del Popolo, 22.

p { margin-bottom: 0.25cm; direction: ltr; color: rgb(0, 0, 0); line-height: 120%; }p.western { font-family: “Liberation Serif”, “Times New Roman”, serif; font-size: 12pt; }p.cjk { font-family: “Noto Sans CJK SC Regular”; font-size: 12pt; }p.ctl { font-family: “FreeSans”; font-size: 12pt; }a:link { }

Il Rossini Jazz Club raccoglie il testimone dello Zingarò di Faenza

Il Rossini Jazz Club raccoglie il testimone dello Zingarò di Faenza

La rassegna diretta da Michele Francesconi si apre giovedì 20 settembre con Banana Boat

Giovedì 20 settembre 2018, si apre una stagione importante per la rassegna musicale diretta da Michele Francesconi. Dopo oltre dieci anni, i concerti cambiano sede e si spostano al Bistrò Rossini che diventerà, ogni giovedì, il Rossini Jazz Club: la seconda importante novità riguarda proprio il giorno della settimana, si passa appunto al giovedì come giorno “assegnato” ai concerti. Resta invece immutato lo spirito che anima l’intero progetto: al direttore artistico Michele Francesconi e all’organizzazione generale di Gigi Zaccarini si unisce, da quest’anno, la passione e l’accoglienza dello staff del Bistrò Rossini e l’intenzione di offrire all’appassionato e competente pubblico faentino una stagione di concerti coerente con quanto proposto in passato.

Banana Boat, il progetto di Bruno Orioli e Francesco Plazzi, è la formazione scelta per un’apertura dedicata alle sonorità ancora estive e rilassate del soul, del reggae e del calypso, un viaggio musicale verso i Caraibi e l’America Latina. Come di consueto, secondo le linee seguite dalle scelte di Francesconi, sarà possibile ascoltare alcuni tra i progetti più interessanti sulla scena nazionale a fianco dei musicisti che animano la vita jazzistica del territorio, si alterneranno formazioni che affrontano il jazz nella maniera più tradizionale e gruppi che attraversano i confini tra i generi musicali per portare altre sonorità e grammatiche nel linguaggio del jazz.

E quindi si passa dall’attenzione per la vocalità con la presenza in cartellone, ad esempio, di Francesca Bertazzo, Tati Valle, Stevie Biondi, Lisa Manara e Francesca Ajmar alle aperture contemporanee della musica di Carla Bley riletta da Andrea Massaria e Bruce Ditmas, dall’incrocio con il mondo classico e con la world music proposto da Trio Eccentrico, Tango Minas, Giò Belli Jazz Manouche Trio e Luca Ciarla Solorchestra alle linee più squisitamente jazz delle formazioni capitanate da Emilio Marinelli, Alessandro Scala, Beppe Di Benedetto e Paolo Ghetti.

Si aggiunge inoltre anche lo sguardo alle nuove generazioni e alla didattica con i due appuntamenti previsti nella parte finale della stagione con il Laboratorio sul Piano Trio e la serata dedicata agli Allievi della Scuola Sarti.

Tutti i concerti si terranno il giovedì con inizio alle 22 e con ingresso libero. Il Bistrò Rossini è a Faenza in Piazza del Popolo, 22.

web: www.bistrorossini.it
social: facebook.com/rossini.jazzclub; twitter.com/rossinijazzclub; instagram.com/rossinijazzclub

Rossini Jazz Club, Faenza
programma dei concerti

Giovedì 20 Settembre
Banana Boat

Giovedì 27 Settembre
Lisa Manara Quartet “L’urlo dell’Africanità”

Giovedì 4 Ottobre
Love Sick Duo

Giovedì 11 Ottobre
Sax Four Fun “Opera Remix”

Giovedì 18 Ottobre
Alan Bedin. T&nCò

Giovedì 25 Ottobre
Michele Francesconi & Francesca Bertazzo Quartet “The Jimmy Van Heusen Songbook”

Giovedì 1 Novembre
Stevie Biondi “Modern Vintage Trio”

Giovedì 8 Novembre
Trio Eccentrico

Giovedì 15 Novembre
Tango Minas

Giovedì 22 Novembre
Emilio Marinelli Dope 3

Giovedì 29 Novembre
Luca Ciarla Solorchestra

Giovedì 6 Dicembre – doppio concerto
Mattia Parissi Trio
Oligo

Giovedì 13 Dicembre
Andrea Massaria & Bruce Ditmas “The Music of Carla Bley”

Giovedì 10 Gennaio
Alessandro Scala Groovology Trio

Giovedì 17 Gennaio – doppio concerto
Yuri Ciccarese & Pepe Medri “Migrazioni Musicali”
Silvia Wakte “Solo Act”

Giovedì 24 Gennaio
Musicanti Di Braina

Giovedì 31 Gennaio
Diego Frabetti Quartet

Giovedì 7 Febbraio
Daniele Ciuffreda Organ Trio

Lunedi 11 Febbraio
Concerto Di Chiusura di Fiato al Brasile

Giovedì 14 Febbraio San Valentino
Tati Valle Solo

Giovedì 21 Febbraio
Francesca Ajmar Quintet feat. Hector “Costita” Bisignani

Giovedì 28 Febbraio
Giò Belli Jazz Manouche Trio

Giovedì 7 Marzo
Sleego

Giovedì 14 Marzo
Beppe Di Benedetto Concept Quartet

Giovedì 21 Marzo
Paolo Ghetti Melody Quartet

Giovedì 28 Marzo
Laboratorio Piano Trio feat. Walter Paoli & Stefano Senni

Giovedì 4 Aprile
The Latin Quarters

Giovedì 11 Aprile
Allievi Scuola Sarti

JAZZITFEST QUINTA EDIZIONE – FELTRE

Questo è il fotoreportage di Carlo Mogavero che, nei momenti di libertà dalla residenza creativa a Palazzo Guarnieri con Daniela Floris, ha scattato per realizzare un racconto per immagini di un evento eccezionale come il JazzitFest. Una Expo del Jazz in cui il lavoro di tutti i volontari concorre all’incontro tra musicisti, artisti e operatori del settore. Dove un’intera città si apre all’accoglienza ospitando nelle proprie case centinaia di persone provenienti da tutta Italia, aprendo bellissimi edifici storici per ospitare le residenze creative e i concerti previsti da un programma fittissimo e variegato.

Luciano Vanni definisce gli ultimi dettagli insieme ai volontari durante la riunione finale la sera prima dell’inaugurazione

Luciano Vanni, una volontaria ascolta le ultime direttive prima dell’apertura

Allestimenti in città: volontari al lavoro

Preparativi e allestimenti

Il sorriso dei volontari

Le tavolate chilometriche di una comunità creatasi in tre soli giorni

L’ufficio organizzativo nella bellissima Piazza Maggiore

Le chiacchiere in piazza: Pasquale Innarella, Francesco Truono

Musicisti con strumenti e passeggini in giro per le vie di Feltre

Gli artisti al JazzitFest di Feltre non sono solo musicisti: ecco Silvia Decet, scultrice, ceramista, al lavoro nel suo bellissimo laboratorio. Anche lei ha aperto la sua casa: Daniela Floris è stata la fortunata ad essere ospitata.

Il Maestro Enrico Intra. E il fotografo Michele Mari in azione

Due artisti della fotografia: da sinistra Paolo Galletta e Francesco Truono

Pianista donna: Cettina Donato

Pianista uomo: Enrico Pieranunzi

Beppe di Benedetto, trombonista

Bruno Marini, sax, Giuseppe Bassi, contrabbasso

Dettaglio

Pasquale Innarella, sassofonista

Giulio Stermieri