Dalla Svezia. Febbraio apre le porte al mondo

Settetto Karokh

Continua l’avventura musicale del Brötz (http://www.brotznow.se), piccola scatola magica a ridosso di un silenzioso bosco, lo Slottsskogen, a Gothenburg, Svezia.

La programmazione di Febbraio verrà di certo ricordata come una delle più ”internazionali” mai avute nel corso dei 20 anni di attività di questa associazione che ogni mercoledì sera apre le danze in un piccolo club. Da sempre c’è una bella osmosi musicale fra Svezia e Norvegia. Si sa, fra vicini di casa è sempre più facile incontrarsi. I musicisti Norvegesi, inoltre, si muovono in Europa con estrema facilità, godendo di finanziamenti statali a dir poco generosi. I gruppi musicali, i progetti, le bands, vengono cosi finanziate quasi per intero per potersi promuovere lungo tours e concerti in tutta Europa e per poter acquistare strumentazione musicale adeguata. Aimè i soldi, inutile nasconderlo, contano moltissimo nella Musica sopratutto lì dove si ha la necessità di investire in comunicazione, qualità e concerti.

Ecco che allora il settetto Karokh (http://www.karokh.com/), arriva direttamente da Oslo con un furgone carico di strumenti.  La band è composta da giovani musicisti, quasi tutti studenti presso l’Academy of Music in Olso. I Karokh sono: Ina Sagstuen-voce, Thomas Husmo Litleskare- tromba, Christian Skår Winther- chitarra, Jonas Cambien- piano, synth and moog, Jan K Hovland- piano, synth and moog, Magnus Skavhaug Nergaard- basso, Jan Martin Gismervik- batteria. Ascoltando il settetto si entra in una dimensione che somiglia ad un concerto suite di matrice sicuramente rock / hard-rock, con ampie parti dedicate all’improvvisazione, forti venature elettroniche e noise. La musica è organizzata in maniera molto arrangiata e scritta alternata a sezioni improvvisate. Il risultato è uno spettacolo a metà strada fra un concerto rock con echi anni ’70, un concept con respiri improvvisativi, silenzi, ed un ammirabile equilibrio rivolto sempre all’elemento primario; il Suono. La grande abilità di questa band è senza dubbio l’eleganza di non saturare mai da un punto di vista compositivo e sonoro evitando la confusione, rischio che, con sette musicisti ”armati” di strumenti amplificati, è sempre in agguato.

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Brotz la musica improvvisata a Gothenburg

LUIGI BOZZOLAN:

Luigi Bozzolan

Pianista, didatta e compositore, Luigi Bozzolan ha una intensa attività concertistica che lo ha portato a suonare in numerosi festivals in Italia, Marocco, Gabon, Camerun, Polonia, Germania, Guatemala, Colombia, Peru’, Cile, Brasile, Argentina, Kenia, Francia, Danimarca e Svezia. Dal 2010 al 2012 ha vissuto in Svezia dove ha studiato Improvvisazione presso la Academy of Music and Drama di Gotheborg con Anders Jormin. Nel 2013 Luigi è risultato vincitore del progetto Working With Music 3 coordinato dalla Prof.ssa Lucia Di Cecca del Conservatorio di Musica di Frosinone. Da Gennaio a Giugno 2013 Luigi è cosi coinvolto in qualità di pianista e di staff member nell’associazione di musicisti improvvisatori Brötz di Gothenburg, in Svezia.

www.luigibozzolan.com

E’ con immensa gioia che presento il primo di una serie di cinque appuntamenti mensili riguardanti il Brötz. Il Brötz (www.brotznow.se) è un associazione di musicisti improvvisatori professionisti legalmente riconosciuta e finanziata dallo Stato Svedese. Totalmente autogestita da uno staff di musicisti, è attiva da oltre vent’anni con una programmazione settimanale di concerti, performances, readings e manifestazioni inerenti l’Improvvisazione. L’agenda ospita per lo più musicisti Svedesi, Norvegesi, Finlandesi e Danesi, ma non mancano piacevoli incursioni dal resto d’Europa e talvolta da paesi d’oltre Oceano.

Ho lavorato in questo splendido angolo di mondo durante i due anni in cui ero studente presso l’Academy of Music and Drama, e torno nuovamente a lavorarci da Gennaio a Giugno 2013 grazie alla borsa di studio del progetto Working With Music 3 (WWM3) coordinato dalla Prof.ssa Lucia Di Cecca del Conservatorio di Musica di Frosinone.

Ogni mese vi racconterò cosa accade, chi suona e come “vanno le cose” in questa scatola magica incastonata in un bosco della città.

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CHICAGO UNDERGROUND DUO presenta Boca Negra

Chicago Underground Duo

Chicago Underground Duo

Il Chicago Underground Duo si è formato nel 1997 da una costola del più ampio organico Chicago Underground Collective.

Il Duo è costituito da Rob Mazurek (cornetta, elettronica, pianoforte) e Chad Taylor (percussioni, elettronica, vibrafono, mbira e chitarra), entrambi sostenitori della vecchia corrente jazz di Chicago.

Il duo ha registrato sulla base delle vecchie creazioni del Chicago Underground Collective, in tutto cinque album, contando anche il nuovissimo Boca Negra (Thrill Jockey, 2010).

Questo duo è probabilmente anche il più musicalmente avventuroso tra le molteplici incarnazioni del Chicago Underground. Le performance sono basate sia su composizioni definite e composte da entrambi gli artisti, che sulla pura improvvisazione.

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AI CONFINI TRA SARDEGNA E JAZZ 2010

Albert Ayler

Albert Ayler

XXV EDIZIONE Dal 23 al 30 Agosto

L’edizione 2010 “Ai confini tra Sardegna e Jazz” introduce per la sua XXV edizione, la figura di un musicista visionario, che insieme a figure come Cecil Taylor, Don Cherry, John Coltrane ha stravolto i canoni della musica Jazz nel secolo appena trascorso. Ad Albert Ayler, l’associazione culturale “Punta Giara” deve, artisticamente e umanamente, moltissimo e la stessa identità artistica dell’associazione è figlia della musica e della storia personale del sassofonista Americano . Numerosi infatti, sono stati i musicisti che in questi venticinque anni di vita del nostro Festival hanno calcato questo prestigioso palco ed hanno condiviso con il sassofonista di Cleveland gioie e dolori, fama e disavventure. Musicisti come Alan Silva, Milford Graves, Bob Few, Warren Smith e Charles Gayle saranno i protagonisti della rassegna di quest’anno e testimonieranno direttamente la genialità del sassofonista scomparso tragicamente nel 1970. (altro…)

Il Brotz all’insegna del free

Dalla Svezia – Intervista a Jonny Wartel
di Luigi Bozzolan e Alessandra Bossa

Da quando siamo qui a Goteborg, in Svezia, abbiamo ascoltato molti e vari concerti e tra tutti i locali, club e teatri che abbbiamo frequentato quello con la più forte ideologia musicale è sicuramente il Brötz . Il locale si trova in uno dei padiglioni del Konstepidemin, (www.konstepidemin.com), un’ organizzazione no profit che fornisce luoghi di studio per artisti di ogni tipo: musicisti, attori, scrittori, pittori, scultori ed altro; si trova vicinissimo ad uno dei maggiori parchi della città, un posto incantevole che ancora di più esalta la bellezza dell’arte stessa.
Ed è al Brötz che abbiamo dedicato un pezzo con un’intervista sulla nascita, racconti, fatti, vicende e musicisti che potessero descrivere pezzi di storia musicale svedese partendo proprio dai racconti, personali e non, di tale Jonny Wartel uno dei primi fondatori. (altro…)

Free jazz dalla Svezia

Continuano le nostre ricerche nell’ambito della musica svedese

di Alessandra Bossa – Cerchiamo di seguire sia i grandi eventi che i piccoli in modo da valutare che tipo di considerazione sia culturale che sociale ci sia; dal Teatro dell’Opera (abbiamo visto una versione de “La bella addormentata nel bosco” celebre balletto di Tjajkovskij con coreografie di Mats Ek. :davvero notevole) alle serate del Neferetiti, dai Lunch concerts dell’Accademia ai concerti dei piccoli club.
E a questo proposito il Brotz, piccolo locale al centro di Goteborg, non finisce di stupirci. (altro…)