Nico Gori Sea Side Quartet e Stefania Tallini inaugurano il Festival ‘Jazz Sett’

Venerdì 14 luglio, alle ore 20.30, presso la Casa del Popolo di Settignano (Via San Romano 1 – FI), si inaugura la prima rassegna di concerti e cinema, il Festival ‘Jazz Sett’, sotto il patrocinio del Comune di Firenze e in collaborazione con l’Estate Fiorentina 2017.

Nato dall’idea di unire Cinema e Musica, attività ben radicate, sostenute e promosse dalla Casa del Popolo e da CinemAnemico, la prima edizione del Festival offre, per ogni fine settimana del mese di luglio, il doppio appuntamento culturale con le due Muse, la settima – Musica – e la decima – Cinema –.

Apre il Festival il Nico Gori Sea Side Quartet che si unirà alla proiezione del film di Franco Maresco ‘Io sono Tony Scott’.

L’Ensemble presenterà il suo ultimo album ‘Opposites’, prodotto dalla casa discografica Philology. Al polistrumentista fiorentino Nico Gori, che suonerà clarinetto/clarinetto basso e i sax soprano/alto/tenore, si uniranno il pianista Paolo Frassi, il contrabbassista Nino “Swing” Pellegrini e il batterista Vladimiro Carboni. ‘Opposites’ nasce quale atto d’amore, come affermato da Nico Gori, nei confronti dei grandi maestri del Jazz italiano ed internazionale. Due dischi, opposti l’uno rispetto all’altro – ecco il motivo del titolo –, uno dedicato ai tempi lenti, riflessivi, sognanti, titolato ‘Ballads’ e l’altro composto da brani veloci ed energici, titolato ‘Fire & Flames’ [Fuoco e Fiamme]. Potremo, dunque, ascoltare alcuni capolavori del Jazz contemporaneo e storico insieme. (altro…)

Ballad Caffè, anche a giugno il jazz non si ferma

Musica dal vivo per tutti i gusti, ristorante, cocktail bar, bistrot, aperitivi, birre artigianali e sala da tè. Questo il concept del nuovissimo locale Ballad Caffè, che sorge accanto alle Mura Aureliane del quartiere San Lorenzo e a pochi metri da Porta Maggiore. Aperto dalla mattina fino a tarda notte, il club propone un’ampia selezione di musica con particolare attenzione al jazz in tutte le sue sfumature. Un salotto accogliente, capace di ospitare il concerto per il grande pubblico ma anche la cena romantica a lume di candela. L’atmosfera raffinata e l’arredo curato convivono con lo spirito giovane e familare del locale.

Sabato 3 giugno – The Hoagy Carmichael Project
Una rivisitazione moderna per una leggenda musicale americana: The Hoagy Carmichael Project Per la prima volta in una carriera trentennale, il batterista e compositore John B Arnold, nipote del grande compositore Hoagy Carmichael (Stardust, The Nearness Of You, Skylark) lancerà le prime date di un tour dedicato alle canzoni più belle e alcune meno conosciute del nonno. Al suo fianco una formazione d’eccezione con un virtuoso del pianoforte come Ettore Carucci, la bassista e compositrice Federica Michisanti e la vocalist e violinista Valentina Pinto. Una rivisitazione ritmica e armonica dei brani più celebri come Stardust e Skylark, ma, anche la riscoperta di alcuni brani meno conosciuti come One Morning In May e Blue Orchids.
Sul palco John B Arnold (batteria), Ettore Carucci (piano), Valentina Pinto (voce e violino) e Dario Germani (contrabbasso).

Domenica 4 Giugno – Aquarela Do Jazz special guest Alfredo Paixão
Manuela Ciunna e Seby Burgio, progetto ormai assodato da più di cinque anni che vanta diverse collaborazioni con musicisti del panorama brasiliano e jazz, numerosi concerti in Italia e all’estero, vari premi e un disco all’attivo con la sassofonista carioca Daniela Spielmann. Il duo ospiterà il bassista brasiliano Alfredo Paixão, musicista che vanta illustri collaborazioni come Mike Stern, Bruce Forman, Karl Potter, Vicente Amigo, Nelson Faria, Rosa Passos Pino Daniele e tanti altri, con un repertorio che spazierà tra musica brasiliana, jazz e composizioni inedite in un gioco di interscambio di strumenti grazie alla poliedricità dei tre musicisti.
Sul palco Manuela Ciunna (voce, chitarra, pandeiro, cavaquinho), Seby Burgio (piano, tambourin, rebolo) e Alfredo Paixão (basso, voce, percussioni). (altro…)

Concerto jazz Paolo Botti “SOLO” | 30 aprile 2017

PAOLO BOTTI “Solo”

Concerto musica jazz

Paolo Botti / viola, dobro, banjo tenore, banjo 5 corde, violino di Stroh

Domenica 30 aprile 2017 ore 18,30

 

Concerto jazz Milano Paolo Botti

Torna l’ultimo appuntamento con IntimArte – rassegna di musiche trasversali, domenica 30 aprile si esibirà in concerto il musicista jazz Paolo Botti.

Spiega Paolo: “sono sempre stato convinto che ci sia una forte e preziosa continuità tra le forme più avanzate dell’improvvisazione di derivazione jazzistica e le fonti più arcaiche della musica afroamericana, per indagarle meglio e più a fondo negli ultimi anni ho approfondito lo studio delle testimonianze sonore che ci sono rimaste delle origini della musica nera americana (il blues del delta e il jazz di New Orleans in particolare) ed ho sentito il bisogno di allargare la mia strumentazione per avvicinarmi a quelle sonorità praticando strumenti come il banjo (nelle sue versioni a 4 e 5 corde) ed il dobro oggi in larga parte caduti in disuso (o relegati in ambiti di revival). La mia musica vuole essere una sorta di riflessione ad alta voce su questa continuità sonora, suoni che cercano di trovare un loro centro emotivo e strutturale nella concretezza e nella ‘ruvidità’ di sonorità arcaiche, sperando in ogni modo di rifuggire da esercizi calligrafici e di maniera.

Paolo Botti _ dopo rigorosi studi accademici come violista si dedica al jazz e alla, ha collaborato con molti musicisti tra cui ricordiamo Franco D’Andrea, Bruno Tommaso, Giorgio Gaslini, Dave Liebman, Tristan Honsiger, Dave Burrell, William Parker Keith Tippet, Karl Berger esibendosi in moltissimi festival e rassegne in Italia, Europa, ma anche in Cina e nel NordAfrica . Ha al suo attivo una quarantina di partecipazioni discografiche (tra cui sette dischi a suo nome) e si è esibito in molti importanti festival in Italia e all’estero, è stato più volte votato tra i migliori solisti sull’annuale referendum indetto dal mensile Musica Jazz. Il suo ultimo lavoro ‘The Lomax Tapes’ dedicato alla figura del grande musicologo di cui ricorrono i cento anni della nascita, è stato pubblicato dalla rivista Musica Jazz nel numero di Maggio 2015.

MAGGIORI INFO: http://www.linguaggicreativi.it/appuntamenti/paolo-botti-solo-concerto-musica-jazz-rassegna-intimarte/

QUANDO: domenica 30 aprile 2017.

ORARIO: 18.30 – a fine concerto verranno offerti tarallucci e vino

DOVE: Teatro Linguaggicreativi – Via Eugenio Villoresi, 26, Milano (MM2 Romolo).

PRENOTAZIONE FORTEMENTE CONSIGLIATA:

Tel. 0239543699 – 333.6213155, mail: promozione@linguaggicreativi.it.

BIGLIETTI:
– Intero 14€
– Ridotto allievi e convenzionati 10€

TESSERA: Per partecipare alle serate di Teatro Linguaggicreativi è obbligatorio avere la tessera associativa GRATUITA. Richiedila sul sito cliccando qui o inviando una email a promozione@linguaggicreativi.it.

La tromba di Fabrizio Bosso, il sax argentino di Javier Girotto e il pianoforte di Massimo Giuseppe Bianchi protagonisti a Musica a Rima 2016

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Giunge alla tredicesima edizione la rassegna musicale estiva “Musica a Rima”, organizzata dall’Associazione Turistica Pro Loco di Rima.
Rima è un piccolo paese di origine Walser ai piedi del Monte Rosa, in Valsesia, ed è una frazione del bellissimo comune di Rima San Giuseppe (VC), situato a ben 1417 metri di altitudine.

Questa stagione musicale, che in ogni edizione ha ottenuto un grande successo sia di critica che di pubblico, ha ospitato negli anni passati musicisti jazz come Enrico Pieranunzi, Fabrizio Bosso, Rosario Giuliani, Luciano Biondini, il pianista americano Jed Distler, Rita Marcotulli, Paolo Damiani, Paolino Dalla Porta, Bebo Ferra, Guido Manusardi, Sandro Gibellini, Pietro Tonolo, Peo Alfonsi e musicisti classici come Cristina Dancila, Antonio Ballista, Massimo Giuseppe Bianchi, l’orchestra d’archi Interpreti Italiani e altri ancora.

Ogni anno numerosi appassionati si ritrovano qui accomunati dalla passione per la montagna ma, soprattutto, da quella per la grande musica della quale la rassegna “Musica a Rima” è un’assoluta garanzia da tanti anni ormai.

Il programma completo prevede:
Domenica 7 agosto, concerto di musica classica con Massimo Giuseppe Bianchi al pianoforte
In programma: L. van Beethoven Sonata Op.13 “Patetica” R. Schumann Papillons Op. 2
 F. Chopin Scherzo n. 3 Op. 39 R. Schumann Carnaval Op. 9

Domenica 14 agosto, concerto jazz con il grande sassofonista argentino Javier Girotto e Claudio Farinone alla chitarra classica e baritono

Domenica 21 agosto concerto jazz con Fabrizio Bosso, premiato nel 2009 e 2010 come miglior trombettista jazz nel “Top jazz” , il premio della critica nazionale annualmente indetto dalla rivista “Musica Jazz”; al suo fianco suonerà il giovane e talentuoso pianista anglo-italiano Julian Oliver Mazzariello

I concerti si terranno nella Chiesa Parrocchiale di Rima con inizio alle ore 17.30 e ingresso a 10 euro. Ingresso gratuito ai minori di 16 anni.
L’organizzazione intende ringraziare sin d’ora gli sponsor che hanno aderito all’iniziativa ed in particolar modo la Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, sponsor principale.
Per qualsiasi informazione telefonare al numero 345 8095160 oppure scrivere a prolocorima@gmail.com
www.prolocorima.it

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Roberto Masotti ovvero l’arte in un clic

Keith Jarrett in Zurich - 1977 - Photo by Roberto Masotti

Keith Jarrett a Zurigo nel ’77 – Foto di Roberto Masotti – Inedita

Roberto Masotti è uno dei fotografi più importanti nel mondo della musica; artista sensibile, pronto a cogliere l’essenza di ogni scena che intende riprodurre, si è fatto conoscere e apprezzare attraverso una serie di immagini, alcune divenute davvero storiche e utilizzate per libri, riviste, copertine di dischi, soprattutto dalla ECM di Manfred Eicher. Celebri i suoi centoquindici ritratti di musicisti contemporanei raccolti nel lavoro “You Tourned the Tables on Me”, pubblicato nel 1995 ed esposto in numerose città europee. E’ quindi con vero piacere che vi proponiamo questa intervista.

-Direi di iniziare la nostra chiacchierata dall’ultima tua produzione, il bel libro “Keith Jarrett – Un ritratto” (arcana, euro 35.00). Se non sbaglio, si tratta della prima volta che dedichi un intero volume a un artista. Perché proprio Jarrett?
“Grazie dell’apprezzamento. Keith Jarrett è un personaggio che ho seguito molto nei decenni. Non sempre succede di approfondire a tal punto da poter dedicare un intero album fotografico a un artista. Di fatto capita di rado il costruire libri di questo tipo, non solo in Italia, tout court. Ho lavorato molto anche su personaggi come Cage, Battiato, Bennink, Stockhausen, Garbarek, Pärt, Lacy, giusto per citarne alcuni. Ad alcuni di essi, attraverso mostre, ho dedicato un ritratto”.

Cosa ha rappresentato Jarrett nella tua lunga attività di fotografo?
“Essendo stato uno dei primissimi che ho fotografato assieme a Ornette e Mingus ha sempre rappresentato il senso di una scoperta, musicale e fotografica nello stesso tempo. Paradossalmente sapevo cosa andavo ad ascoltare più di cosa e come fotografare. Quei tentativi furono segnati positivamente comunque e da lì iniziò tutto”.

-Devo dire che scorrendo le immagini si ha davvero la sensazione di rivivere l’attività artistica di questo straordinario musicista; è questo l’intento che ti prefiggevi?
“È da diversi anni che avevo la consapevolezza di aver raccolto buoni documenti sulla attività di Jarrett, foto d’azione, molti ritratti, sequenze, dittici e trittici che per la prima volta vengono restituiti per come sono stati concepiti all’origine. La cura e la passione messe nel comporre il quadro, il ritratto, hanno fatto il resto”.

-Qual è stata l’accoglienza della casa editrice quando hai proposto il progetto?
“Arcana e più precisamente Federico Pancaldi e Vincenzo Martorella hanno abbracciato un progetto, sicuramente affascinante ma complesso sotto tutti i punti di vista, con determinazione. C’è il progetto di fare altri album fotografici in associazione con Lelli e Masotti Archivio (che raggruppa le fotografie di Silvia Lelli e le mie). Dopo il mio Jarrett sarà la volta di Stratos e Area che uscirà in autunno come Lelli e Masotti appunto. Non è semplice ma è lecito provare, e convincere che la musica può essere così proposta e che anche la fotografia può essere intrisa di musica”.

-Una curiosità: quanta distanza c’è tra l’artista sul palco, specie negli ultimi tempi sempre più esigente, e l’uomo che hai avuto modo di conoscere in tanti anni di frequentazione, mi pare dal 1969?
“A parte la prima volta nel 1969, dal 1973 in poi Jarrett non è stato più un estraneo per me. Un’artista lontano, mai avvicinato, perso la sul palco. Ho avuto il privilegio con lui di essere sempre a distanza ravvicinata. Le volte che ho agito da lontano, come nel 1985 a Ravenna, la prima volta del trio in Europa, l’ho fatto per scelta, per avere il gruppo in azione secondo una visione normale, dal pubblico degli spalti della Rocca Brancaleone, luogo storico del jazz nella città romagnola in cui sono nato”.

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-Spesso si dice che la fotografia è un elemento oggettivo nel senso che riproduce una determinata scena in un determinato momento; a mio avviso, viceversa non c’è alcunché di più soggettivo rispetto ad una foto dal momento che la stessa dipende moltissimo da chi ha in mano l’apparecchio fotografico: inquadratura, luce, tempo di scatto… e via discorrendo. Qual è la tua opinione al riguardo?
“Luce e tempo sono gli elementi in gioco, la velocità di decisione sull’inquadratura determina la foto che altro non è che la risposta a ciò che stai osservando e ascoltando. Sempre che tu sia lì con intenzioni fotografiche. Una certa oggettività è sempre parte del documento che elabori, una foto “di scena” lo è certo di più di un particolare soggettivamente ritagliato. Essere in sintonia, sul tempo, non è sempre facile ma è la cosa più importante affinché l’immagine possa evocare e trasmettere qualcosa. Se quel qualcosa è riferibile alla personalità dell’artista o anche tua meglio ancora”.

Joe Pisto Trio “London Vibes” – Jazz Concert live in Rome

Roma, Giovedì 17 Aprile Studio Orizzonte apre le porte ad un trio di artisti internazionali per un interessante concerto jazz, protagonisti sul palco saranno “Joe Pisto Trio” e “Tre Toni Sotto”

Joe Pisto si presenta accompagnato da due importanti musicisti internazionali: Alex Boneham (Australia) al double bass e Adam Pache (Australia) alla Batteria, con i quali presenta un repertorio carico di swing e groove alternando arrangiamenti di standards a composizioni originali tratte dal suo album di debutto come contante “London Vibes” – Emarcy/Universal Music.

Eventi all’Orizzonte e Patrizia Messina (Elettrotangobar.com) regalano ai loro ospiti una piacevole serata per ascoltare musica jazz di qualità gustando il buffet e bevendo gli ottimi drink offerti dalla location. Il concerto inizia alle 21.00 e dopo le esibizione delle band partirà la Jam Session.

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