I Musicanti di Braina dal vivo al Rossini Jazz Club di Faenza

Giovedì 24 gennaio 2019, la stagione musicale del Rossini Jazz Club di Faenza prosegue con il concerto de I Musicanti Di Braina, trio formato da Valeria Sturba (voce, violino elettrico, theremin, elettronica, giocattoli), Vincenzo Vasi (voce, theremin, basso, elettronica, giocattoli, percussioni) e Dimitri Sillato (voce, violino, tastiere, elettronica).La rassegna diretta da Michele Francesconi si presenta in questa stagione con due cambiamenti sostanziali: il Bistrò Rossini di Piazza del Popolo è il nuovo “teatro” per i concerti che si terranno di giovedì. Resta immutato l’orario di inizio alle 22. Il concerto è ad ingresso libero.

Tre musicisti – del tutto diversi fra loro, per forma e per età – che navigano a vista in percorsi improvvisativi per poi sbucare in brani conosciuti e sconosciuti in un gioco in cui l’inaspettato è la loro meta. I Musicanti di Braina nascono in una casa in Via della Braina a Bologna, dove vivevano Valeria Sturba, Vincenzo Vasi e Dimitri Sillato: una fatina dei campi magnetici dall’ugola d’oro, manipolatrice di suoni elettronici nonché ammaliatrice del violino elettrico; un lupo triste che doma il vento, percuote fulmini e, a volte, ululando, intona una canzone d’amore; un violino satiro e pianoforte romantico crea alchimie minimaliste nel suo pentolone elettronico. Tre musicisti spinti da un’estrema incoscienza e senza alcuna vergogna, decidono di suonare insieme qualsiasi musica, quella bella e quella brutta, senza distinzione di genere, e di mescolarla con suoni e rumori di varia provenienza.

La rassegna musicale diretta da Michele Francesconi, dopo oltre dieci anni, cambia sede e si sposta al Bistrò Rossini che diventerà, ogni giovedì, il Rossini Jazz Club: la seconda importante novità riguarda proprio il giorno della settimana, si passa appunto al giovedì come giorno “assegnato” ai concerti. Resta invece immutato lo spirito che anima l’intero progetto: al direttore artistico Michele Francesconi e all’organizzazione generale di Gigi Zaccarini si unisce, da quest’anno, la passione e l’accoglienza dello staff del Bistrò Rossini e l’intenzione di offrire all’appassionato e competente pubblico faentino una stagione di concerti coerente con quanto proposto in passato.

Il prossimo appuntamento con il Rossini Jazz Club di Faenza è per giovedì 31 gennaio 2019, quando si esibirà il Diego Frabetti Quartet, formazione costituita da Diego Frabetti alla tromba, Nico Menci al pianoforte, Francesco Angiuli al contrabbasso e Marco Frattini alla batteria.

Il Bistrò Rossini è a Faenza, in Piazza del Popolo, 22.

Candiani Groove settembre-ottobre 2016

CANDIANI GROOVE 2016
settembre–ottobre

Giovedì 29 Settembre, ore 21.00
SATOKO FUJII & TATSUYA YOSHIDA
“Toh–Kichi”
Satoko Fujii (pianoforte)
Tatsuya Yoshida (batteria)
Ingresso: intero € 10, ridotto € 7

 

Venerdì 7 Ottobre, ore 21.00
ALESSIA OBINO CORDAS
“Deep changes”
Alessia Obino (voce), Dimitri Sillato (violin, effetti), Giancarlo Bianchetti (chitarre), Enrico Terragnoli (banjo, podophone), Reda Zine (guembrì, voce), Danilo Mineo (percussioni)
AISHA RUGGIERI QUINTET
“Southlitude”
Gianluca Carollo (tromba, flicorno), Aisha Ruggieri (pianoforte, Rhodes, tastiere), Lorenzo Calgaro (contrabbasso), Marco Andrighetto (batteria), Antonio José Molinas (percussioni)
Ingresso: intero € 10, ridotto € 7

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Il nuovo Album di Alessia Obino Cordas su Bandcamp

ALESSIA OBINO CORDAS “Deep changes”
CALIGOLA 2211
Foto di copertina di © Mr D. Gorton
Artwork di © Giorgio Finamore

 

Alessia Obino CORdas: tradizione acCORdata al presente

“Deep changes” è già disponibile su iTunes, sulle principali piattaforme di scarico digitale,
su Bandcamp e nello shop Caligola Records.
La distribuzione è un’esclusiva I.R.D. Srl

Sono molteplici le corde di “Deep changes”, nuovo album del progetto CORdas guidato dalla cantante, compositrice e arrangiatrice Alessia Obino che, con Dimitri Sillato al violino, Giancarlo Bianchetti alla chitarra ed Enrico Terragnoli al banjo forma un quartetto di musicisti noti nel panorama jazzistico italiano.

Il disco che esce per l’etichetta veneta Caligola Records, è una sintesi dell’anima inclusiva di Obino. Proprio la peculiarità della formazione ne denota i caratteri e le direzioni: voci stralunate, violino, banjo, chitarre acustiche ed elettriche danno – infatti – una forte connotazione timbrica alla musica.

CORdas si muove nel territorio della tradizione, esplorandolo, facendolo proprio e a tutti gli effetti oltrepassandolo con un approccio personale: dal Dixieland ai classici di Hoagy Carmichael, sino ai brani di Charles Mingus, Kurt Weill e Duke Ellington, il quartetto tuttavia non disdegna incursioni nell’ambito delle composizioni originali.

Il progetto è narrato da Obino sul sito dell’etichetta Caligola Records: http://www.caligola.it/2016/05/18/esce-deep-changes-di-alessia-obino-cordas/

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Esce il nuovo album di Alessia Obino CORdas, “Deep Changes” (Caligola Records)

 

Alessia Obino CORdas: quando la tradizione si acCORda al presente
Sono molteplici le corde di “Deep Changes”, nuovo album del progetto CORdas guidato dalla cantante, compositrice e arrangiatrice Alessia Obino che, con Dimitri Sillato al violino, Giancarlo Bianchetti alla chitarra ed Enrico Terragnoli al banjo, forma un quartetto di musicisti noti nel panorama jazzistico italiano.
Il disco esce per l’etichetta veneta Caligola Records in questi giorni e sarà portato in tour dal 10 aprile p.v. con un concerto presso il Laboratorio I’M di Abano Terme (PD), via Brustolon 3 (ore 20.00).
La peculiarità della formazione denota caratteri e direzioni: voci stralunate, violino, banjo, chitarre acustiche ed elettriche danno – infatti – una forte connotazione timbrica alla musica.
CORdas si muove nel territorio della tradizione, esplorandolo, facendolo proprio e a tutti gli effetti oltrepassandolo con un approccio personale: dal Dixieland ai classici di Hoagy Carmichael, sino ai brani di Charles Mingus, Kurt Weill e Duke Ellington, il quartetto tuttavia non disdegna incursioni nell’ambito delle composizioni originali.
La musica segue dunque una rotta non lineare, rimaneggiando e riproponendo differenti stili fatti di melodie cantabili, influenze e citazioni del passato, di fatto ‘riacCORdandoli al presente’. Un “jazz di repertorio” il loro che intreccia profondità nelle ricerche filologiche ed esigenze espressive individuali.

ALESSIA OBINO CORDAS “DEEP CHANGES” (CALIGOLA RECORDS, 2209)

Alessia Obino, voce
Dimitri Sillato, violino
Giancarlo Bianchetti, chitarra
Enrico Terragnoli, banjo

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Moris Pradella Trio @ Zingarò Jazz Club, Faenza

Moris Pradella Trio
Moris Pradella. chitarra, piano, voce
Andrea Taravelli. basso, Moog
Matteo Monti. batteria

Mercoledì 13 gennaio 2016. ore 22

Zingarò Jazz Club
Faenza (RA). Via Campidori, 11.
web: www.twitter.com/zingarojazzclub ; www.ristorantezingaro.com

Mercoledì 13 gennaio, alle 22, sarà il Moris Pradella Trio ad aprire il nuovo anno dello Zingarò Jazz Club. Con il cantante e chitarrista saranno sul palco del club faentino anche Andrea Taravelli al basso elettrico e Matteo Monti alla batteria. Il concerto avrà inizio alle 22 ed è ad ingresso libero.

Moris Pradella, cantante, chitarrista, pianista e autore, propone al pubblico dello Zingarò Jazz Club il suo repertorio a cavallo tra funky e soul: un vero e proprio trampolino per il suo stile e per le sue caratteristiche peculiari, vale a dire la sua voce, potente e calda, e le sue capacità chitarristiche. Ad accompagnarlo due musicisti di brillante esperienza come Andrea Taravelli al basso e Matteo Monti, batterista dallo stile incalzante e impeccabile.

Le collaborazioni che hanno visto coinvolti i tre musicisti sul palcoscenico e nei dischi svelano in modo evidente il percorso e il livello delle loro carriere. Moris Pradella è la voce solista dei Quintorigo nel loro progetto dedicato a Jimi Hendrix, oltre ad essere stato corista per Mario Biondi. Andrea Taravelli, dal canto suo, ha portato il groove e la propulsione ritmica delle sue linee di basso nei progetti di un ampio spettro di musicisti, tra i quali le cantanti Cheryl Porter e Crystal White, il chitarrista blues Rudy Rotta e l’hammondista Brian Auger, interpreti brasiliani quali Rogerio Tavares, Roberto Taufic e Rosa Emilia, jazzisti di alto livello come Bob Franceschini e cantautori come Fabio Concato. Matteo Monti, invece, negli anni è stato già batterista di formazioni come Jestofunk, Gem Boy e Mash Machine. (altro…)

Ferrara in Jazz 2015 – 2016

Ferrara in Jazz 2015 – 2016
XVII Edizione
16 ottobre 2015 – 30 aprile 2016

COMUNICATO STAMPA
Forte dell’abbrivio di successi e riconoscimenti delle scorse stagioni, il Jazz Club Ferrara si appresta ad inaugurare la XVII edizione di Ferrara in Jazz che si svolgerà, dal 16 ottobre 2015 al 30 aprile 2016, tra le storiche mura del Torrione San Giovanni, bastione rinascimentale iscritto nella lunga lista dei beni UNESCO e tra le location per il cinema di Emilia-Romagna Film Commission.
L’apprezzata rassegna concertistica, organizzata da Jazz Club Ferrara con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Ferrara, Endas Emilia-Romagna e Banca di Romagna – Gruppo Cassa di Risparmio di Cesena, assembla le tessere di un articolato mosaico musicale in cui convivono tutte le cangianti sfumature del linguaggio jazzistico. Il varo della kermesse, che assume sempre più la qualità e le proporzioni di un vero e proprio festival della durata di ben sei mesi, spetta – venerdì 16 ottobre – al quintetto di un fuoriclasse del panorama
internazionale, il trombettista statunitense Wallace Roney.
Sempre più ampio sarà l’articolato network di co-produzioni grazie a cui Ferrara in Jazz acquista ulteriore prestigio e visibilità in ambito regionale e nazionale. Quest’anno, oltre al Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara, Ferrara Musica, Bologna Jazz Festival e Crossroads Jazz e altro in Emilia-Romagna, il Jazz Club Ferrara accoglie il ritorno di Ferrara Arte, della Fondazione Siena Jazz e il nuovo ingresso di Jazz Network.
Riconfermando la formula data dall’equazione di tre concerti settimanali (venerdì, sabato e lunedì), il pubblico potrà godere di oltre trenta Main Concerts che vedranno il susseguirsi di grandi protagonisti della musica afroamericana come Uri Caine, Wallace Roney, Rob Mazurek, Gary Bartz, Tim Berne, Eumir Deodato, Kevin Hays, Bill Carrothers, Gabriele Mirabassi, Michael Formanek, Bennie Maupin, Dave Binney, Drew Gress, Ray Anderson, Zhenya Strigalev, Eric Harland, Marc Ribot, James Carter, Nir Felder, Trio Da Paz, Pat Martino, Ralph Alessi, Donny McCaslin, Kenny Werner, Joey DeFrancesco e molti altri.
Ad arricchire la ricca stagione sarà il “pit stop” sul prestigioso palcoscenico del Teatro Comunale Claudio Abbado che quest’anno ospita Volcan, magmatico ed irruente quartetto guidato dal pianista cubano Gonzalo Rubalcaba.
Mentre con Monday Night Raw si rinnova la veste dei lunedì del Torrione che, con un focus sul contemporaneo e le immancabili jam session, propone quanto di nuovo è in circolazione scandagliando tra giovani protagonisti del panorama nazionale ed internazionale, di gusto sempre più ricercato sono gli appuntamenti firmati Somethin’Else, volti all’esplorazione di itinerari etnici gastronomico-musicali lungo rotte geografiche sempre nuove, dall’Asia di Jen Shyu al Brasile di Gabriele Mirabassi.
Dopo il successo di The Unreal Book, primo ciclo didattico ideato da Jazz Club Ferrara, inizia The Tower Jazz Workshop Orchestra, secondo capitolo caratterizzato da nuove clinics tenute da docenti di prima fascia, che mireranno alla creazione della prima resident band del Torrione. Restando nell’ambito della formazione, sotto la sigla Jazz Goes To College, si svilupperanno invece due appuntamenti realizzati in collaborazione con il Conservatorio estense e con la Fondazione Siena Jazz.
Consueto è anche l’appuntamento del Jazz Club con l’arte contemporanea. Ospite di quest’anno è Birds in Jazz, personale di Donald Soffritti e Simone di Meo – due tra i più giovani e immaginifici illustratori Disney – che con le loro curiose “paperizzazioni” trasformeranno autentiche icone del jazz per mostrarvele come non le avete mai immaginate.
Spazio infine alla solidarietà insieme ad A.C.A.RE.F, fondazione impegnata da sempre a sostegno della ricerca sull’atassia spinocerebellare. (altro…)