Trio Bobo dal vivo all’Elegance, quando il jazz incontra il progressive

“Pepper Games” è l’ultimo studio album del Trio Bobo, prodotto da Nadir Music e distribuito da Egea. Il Trio Bobo, in ormai più di quindici anni di intensissima attività live dalla punta al tacco dello stivale, ha ormai acquisito una solidissima fanbase, conquistando via via una sempre più vasta platea di “aficionados” che ne segue instancabilmente tutti i movimenti sia in Italia che all’estero. Miscelando sonorità tipicamente jazz a rock/progressive e ritmiche afro e brasiliane, il sound della band è assolutamente unico e personale, ormai davvero inconfondibile per chi lo ama. Un mix costituito da brani originali e cover, costruito in anni di collaborazione e crescita tra i tre super musicisti: Faso e Christian Meyer da un lato, che costituiscono da sempre l’ossatura ritmica degli Elio e le Storie Tese e Alessio Menconi dall’altro, uno dei chitarristi jazz più apprezzati in circolazione. “Pepper Games” è un album realizzato lentamente (come il pane buono che deve lievitare con il lievito madre, insomma) con grande dedizione e amore in tutte le sue fasi. Tantissime prove per comporre i brani, concerti per testarli, giornate per fare una buona pre-produzione, controlli sugli arrangiamenti e modifiche varie. “Solo allora siamo entrati in studio registrando tutto in soli tre giorni e scegliendo la migliore tra due o tre take al massimo. In seguito abbiamo trascorso molte serate nelle nostre rispettive case ad ascoltare e a fare overdub di basso, chitarra e percussioni perché volevamo un prodotto davvero “succulento” e pieno di speziate note musicali. Quindi sono intervenuti nel mix due grandissimi tecnici del suono: Foffo Bianchi e Andrea Pellegrini che hanno dato all’album un suono unico, potente, presente e spazioso. Un lavoro moderno ma realizzato come negli Anni ’70 di cui siamo assolutamente orgogliosi”.
Sul palco Faso (basso), Christian Meyer (batteria) e Alessio Menconi (chitarra).

Sabato 27 ottobre
ore 21 e ore 23.30 (doppio set)
Elegance Cafè Jazz Club
Via Francesco Carletti, 5 – Roma
Euro 25 (concerto e prima consumazione)
Infoline +390657284458

Summertime in Jazz 2018

Se cinque vi sembran pochi. Cinque anni di vita per Summertime in Jazz sono un bel traguardo, consentono di guardare a quanto finora fatto e ai risultati ottenuti con ragionevole soddisfazione, di tarare tutto quanto sperimentato nelle passate edizioni per calibrare al meglio la manifestazione sulla base delle risposte ricevute dal suo pubblico, di progettare andando a inserire ogni volta un tassello nuovo, perché una rassegna è una cosa viva e come tale ha bisogno di rinnovarsi, per continuare a raccogliere interesse e a proporsi come punto di riferimento per il territorio.

Nasce nel 2014 l’idea di creare una costola estiva del Piacenza Jazz Fest con una formula itinerante di concerti che andassero a valorizzare alcuni degli angoli più affascinanti delle valli dei fiumi Trebbia e Arda, vanto della nostra provincia. Partita dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, ente che ha a cuore la crescita continua del territorio e dei suoi abitanti – prodigandosi nel premiare le iniziative più meritevoli nei campi del sociale, dell’istruzione, dell’arte e della cultura – l’idea è stata fatta propria dall’associazione culturale Piacenza Jazz Club, che l’ha trasformata in uno dei suoi fiori all’occhiello.

Gli altri soggetti direttamente coinvolti in Summertime in Jazz sono tutti i Comuni che ne ospitano almeno una tappa e che collaborano attivamente alla sua realizzazione, offrendo il loro prezioso supporto. Tutti i sindaci, gli assessori, i delegati agli eventi, i volontari delle proloco e i tecnici dei vari comuni interessati dalla rassegna si sono rivelati da sempre dei fidati collaboratori, impegnati in prima linea per la buona riuscita dell’evento programmato nel loro paese.

Dieci gli appuntamenti musicali principali per questa quinta edizione, che si concentreranno tra la fine del mese di luglio e la prima metà di agosto, disseminati tra le perle della provincia con una sostanziosa anteprima in città ai primi di luglio. Completano il programma i tre concerti di Jazz SummerWine, che si svolgeranno in alcune tra le più rinomate cantine del territorio, e il concorso fotografico a premi “Le vie di Genova e il Piacenziano”. Ogni tassello è stato pensato come un modo peculiare per raccontare e beneficiare il più possibile delle diverse sfaccettature della bellezza e della ricchezza del nostro patrimonio artistico, culturale, paesaggistico ed enogastronomico.

Tutti i concerti e gli eventi del programma sono a ingresso libero, liberamente fruibili dunque e pensati per un pubblico eterogeneo, curioso di andare alla scoperta di attività e di musica sempre di qualità molto elevata.

Si parte dunque dalla città per il concerto d’anteprima, più precisamente dal cortile del nobile palazzo Rota Pisaroni che ospita la Fondazione di Piacenza e Vigevano, main partner della rassegna, lunedì 2 luglio alle 21.30 con un duo di grande attrazione e di caratura internazionale, composto dalla cantante coreana Youn Sun Nah, una maestra dell’improvvisazione dalla voce tanto sottile quanto potente e versatile, e dal leggendario chitarrista svedese Ulf Wakenius, per i più noto in particolare per essere stato l’ultimo chitarrista di Oscar Peterson.

A partire da sabato 21 luglio si snoderà poi a ritmi piuttosto serrati di 3, 4 concerti alla settimana la rassegna vera e propria, che andrà a concludersi, già in clima ferragostano, l’11 agosto.

Come sempre, l’attenzione degli organizzatori nella selezione delle proposte è stata molto alta; inoltre si è cercato di coniugare il luogo che ospita il concerto con la musica che più vi si adatta, in modo da creare una perfetta atmosfera, che andrà a caratterizzare ogni serata e che ne farà risaltare le specificità. Ogni concerto avrà così una sua speciale impronta, che esalterà lo spirito del luogo pronto ad accoglierlo.

Una peculiarità di questa quinta edizone è di aver predisposto inaugurazione e chiusura nelle due più alte località, rispettivamente della Val D’Arda (Morfasso) e della Val Trebbia (Cerignale). Per la Val d’Arda sono confermati gli appuntamenti quasi tutti nella prima settimana di rassegna a partire appunto da Morfasso sabato 21 luglio alle 21.30 con un gruppo di grande verve come i GEZZZ…, in una formazione speciale allargata a cinque elementi che ospiterà anche due strumenti a fiato; presso l’antica Pieve di Vernasca lunedì 23 luglio alle 21.30, dove si potrà assistere al dialogo di due anime a confronto: quella della vocalist Greta Panettieri, virtuosa cantante insieme al suo quartetto e quella di uno dei più grandi trombettisti italiani ormai sulla scena jazzistica mondiale da più di 15 anni, Flavio Boltro; a Cortemaggiore mercoledì 25 luglio alle 21.30 con la band dei No Smoking, guidata dall’istrionico Alan Farrington, nata con l’intento di fondere i migliori standard americani del ‘900 tra passato e presente, in una riuscitissima contaminazione che gioca tra lo swing e il groove contemporanei.

Si tornerà ancora in Val d’Arda per le tappe agostane di Castell’Arquato martedì 7 agosto alle ore 21.30 con un’altra importante band che furoreggia e porta divertimento ovunque si esibisca con il suo spettacolo ad alto tasso di Swing, cioè Vik and the Doctors of Jive, un vero inno alla gioia in versione Jazz; e ancora nel borgo di Vigoleno giovedì 9 agosto alle 21.30 con le atmosfere più raccolte e intimistiche del Tango, non prive di ruggenti zampate jazz, con i Triosphere, trio in purezza, fatto di bandoneón, chitarra elettrica e contrabbasso.

Le tappe che vedranno protagonista la Val Trebbia invece partono da quella assai suggestiva di domenica 29 luglio (unico caso in cui il concerto inizia alle 18.30) sulla Pietra Perduca con il Trio Amaranto, una formazione che, viaggiando tra il mito di Django e suggestioni folk, suonerà rigorosamente in acustico sul sagrato della chiesetta di S. Anna; per proseguire in piazza Trento a Travo mercoledì 1° agosto alle 21.30 con il quintetto che prende il nome dalla cantante Debora Lombardo che presenterà in quell’occasione il suo ultimo lavoro, uscito da pochissimo, dal titolo “Daydreams”, dedicato agli indimenticabili brani del passato che spaziano tra diversi generi; non può mancare nemmeno Rivergaro mercoledì 8 agosto, dove alle 21.30 in Piazza S. Agata andrà in scena lo spumeggiante Trio Bobo, composto dalla sezione ritmica di “Elio e le storie tese”, ovvero Faso al basso e Christian Meyer alla batteria, insieme a un chitarrista sopraffino come Alessio Menconi; insieme i tre promettono effetti speciali e faranno di certo scintille perché sono ottimi musicisti che si divertono molto quando suonano e sanno come trasmettere al pubblico, coinvolgendolo, lo stesso grado di divertimento. La rassegna si concluderà sabato 11 agosto alle 21.30 nel luogo che è la new entry di quest’anno, quel borgo di Cerignale situato nell’Alta Val Trebbia che festeggia proprio in quei giorni una delle sue ricorrenze più sentite, la “Festa della Transumanza”, con un concerto raffinato e suggestivo fatto dei “Sospiri sospesi” (titolo dell’omonimo CD) di “Tre ance libere”, in rigoroso ordine alfabetico i grandissimi Gianni Coscia alla fisarmonica, Max De Aloe all’armonica e fisarmonica e Daniele Di Bonaventura al bandoneón.

Quintetto Orobie e Stopping Trio al TrentinoInJazz

TRENTINOINJAZZ 2017
Ars Modi
e
TrentinoIn Jazz Club
presentano:

Sabato 2 dicembre 2017
ore 17.30,
Sala Sosat
Via Malpaga 17
Trento

QUINTETTO OROBIE

Domenica 3 dicembre 2017
ore 19.30
Circolo Operaio Santa Maria
Via S. Maria, 18
Rovereto (TN)

STOPPING TRIO

ingresso gratuito

Un nuovo, avvincente weekend al TrentinoInJazz con due imperdibili appuntamenti per la parte finale della lunga rassegna inaugurata lo scorso giugno. Sabato 2 dicembre nuovo concerto di Katharsis, organizzato dall’associazione Ars Modi (dir. artistica Edoardo Bruni), in collaborazione con Sonata Islands, Trentino Jazz, Associazione Bonporti, SOSAT e con il contributo di Provincia Autonoma di Trento, Fondazione Caritro, Regione Autonoma Trentino Alto Adige, BIM Adige, Comune di Trento, Cassa Rurale di Trento. Il concerto avviene sotto l’egida del TrentinoInJazz ed è mirato alla promozione della musica contemporanea “buona”, quella che coniuga complessità e comprensibilità: il Quintetto Orobie. Domenica 3 nuova data del TrentinoIn Jazz Club, la sezione del TrentinoInJazz 2017 che si svolge in vari club di Trento, Rovereto, Riva del Garda e Mori. Al Circolo Operaio Santa Maria di Rovereto arriva lo Stopping Trio.

Sabato 2 novembre a Trento ci sarà l’occasione per assistere al concerto di una delle formazioni colte italiane più apprezzate e competenti. Nato a Bergamo nel 2006 e guidato dal cornista Alessandro Valoti, il Quintetto di fiati Orobie si è rapidamente radicato nel territorio bergamasco fino ad imporsi come un’importante realtà artistica nazionale ed estera, come testimoniano le partecipazioni a rassegne prestigiose tra Losanna, Lugano, Milano e Brescia. Nel programma di Katharsis e Ars Modi il Quintetto Orobie, accompagnato al pianoforte da Patrizia Salvini, eseguirà musiche di tre grandissimi autori del Novecento: György Ligeti, Nino Rota, Francis Poulenc.

Domenica 3 dicembre si volta pagina, passando dalla musica colta del Novecento a un anomalo piano trio jazz, con la variante elettrica del Fender Rhodes: lo Stopping Trio è composto da Andrea Burani (batteria), Giacomo Marzi (contrabbasso) e Giulio Stermieri (piano Rhodes), artefice della formazione e figura di sintesi tra jazz, contaminazioni rock e musica del Novecento. Se nel rock si parla spesso di “supergruppi” per indicare le band composte da personalità già note per la militanza in organici famosi, per lo Stopping Trio potremmo usare un termine analogo. Il “super trio” infatti è il punto d’arrivo di tre percorsi distinti da parte di Stermieri, Burani e Marzi, già all’attivo con nomi del calibro di Stefano Battaglia, Francesco Cusa e Piero Bittolo Bon per Stermieri, Piero Odorici, Marco Tamburini, Carlo Atti Jimmy Villotti, Fabrizio Bosso per Burani, Mattia Cigalini ed Elio e le Storie Tese per Marzi.

Prossimo appuntamento: sabato 9 dicembre (Trento), Sonata Islands Quartet.

I NOSTRI CD. Una fresca ventata di buon jazz italiano

a proposito di jazz - i nostri cd

Bardoscia, Alborada, Marcotulli – “Trigono” – Tuk Music 12
Conosciamo Rita Marcotulli da quando ha cominciato a muovere i primi passi nel mondo della musica; l’abbiamo sempre seguita con affetto e stima e la pianista romana ci ha ricambiato con una carriera luminosa, ricca di splendidi episodi sia concertistici sia discografici. Anche questo album della Tuk Music si colloca su livelli molto alti grazie questa volta non solo a Rita ma anche all’ottimo contrabbassista Marco Bardoscia, allo straordinario quartetto d’archi Alborada nonché alla presenza, quali ospiti d’onore, di Maria Pia De Vito in “I’m a Dreamer” e della chitarra di Nguyên_Lê in “Andrea’s Milonga”, dove compare anche Paolo Fresu straordinariamente al pianoforte e ai battiti di mani. In repertorio tredici brani di cui sei a firma di Marco Bardoscia. L’atmosfera che i musicisti sono riusciti a creare è sorprendente: l’ascoltatore si lascia facilmente cullare dalle note proposte con naturalezza dal gruppo che riesce a far apparire semplici anche passaggi che facili non sono. Il sound creato con l’apporto degli strumenti a corda è ora poetico, ora inebriante, ora suggestivo ma sempre ben lontano da facili concessioni anche perché ad orecchie ben aperte non sfugge l’apporto di fonti ispirative diverse che vanno dalla classica, alla musica accademica contemporanea, dal folk al jazz. Si ascolti, ad esempio, con quanta pertinenza la chitarra di Nguyên_Lê e il pianoforte di Fresu si integrino nel tessuto connettivo disegnato dai compagni di viaggio in “Andrea’s milonga” mentre in “I’m a Dreamer” Maria Pia De Vito conferisce ulteriore spessore ad un ensemble di per sé già ottimo. Tra gli altri brani, uno più convincente dell’altro, ci ha particolarmente colpiti per la bellezza della linea melodica introdotta da Marco Bardoscia, “My Head” dello stesso contrabbassista.

Angiolini Bros Quartet – “JazzOmetrix” –
Due fratelli sardi, Alessandro e Andrea Angiolini, rispettivamente sax tenore e pianoforte, sono i co-leaders di un quartetto completato da Mattero Marongiu al contrabbasso e Roberto Migoni alla batteria. L’album, inciso nel febbraio del 2016 per l’etichetta cagliaritana ‘Claire de Lune’, si inserisce nel solco di quel modern mainstream che a sua volta prende le mosse da un hard-bop aggiornato e rivisto. Quindi un jazz robusto, muscolare ma allo stesso tempo raffinato, in cui scrittura e improvvisazione si legano perfettamente. Il tutto declinato attraverso un repertorio di dieci brani tutti composti a partire dalla metà degli anni ’90 fino ad oggi da Andrea Angiolini che denota una certa facilità e originalità di scrittura. Si ascolti, al riguardo, “Dear Astor”, un omaggio a Piazzolla in cui Angiolini è riuscito a ricreare un clima che in qualche modo ci rimanda al grande artista argentino senza far ricorso ad alcuno dei clichés che solitamente si adoperano per omaggiare Piazzolla. Evidentemente la bella riuscita dell’album è legata non solo alla valenza dei brani ma anche alla bravura degli esecutori. Alessandro Angiolini è sassofonista esperto, maturo ben consapevole delle eredità che gli hanno consegnato tenoristi del calibro di Gordon e Brecker ; Andrea Angiolini è pianista di squisita sensibilità, in possesso di una eccellente tecnica di base che gli consente, tra l’altro, un’assoluta padronanza della dinamica; l’intesa tra i due è perfetta segno evidente che i molti anni passati a provare, a suonare assieme non sono passati invano. Marongiu e Migoni costituiscono, infine, una brillante sezione ritmica propositiva e swingante.

Federica Colangelo – “Chiaroscuro” – Alfa Music 168
Delizioso album della pianista e compositrice Federica Colangelo alla testa di “Acquaphonica” formazione composta dall’olandese Joao Driessen sax soprano, dal tedesco Matthijs Tuijn chitarra acustica, dal bulgaro Mihail (Misho) Ivanov contrabbasso e dallo sloveno Kristijan Krajncan batteria e percussioni, insomma una sorta di multinazionale del jazz che raccoglie alcuni dei più luminosi talenti della scena europea. E già da questa composizione dell’organico si ha una prova della maturità raggiunta dalla Colangelo: le sue scelte risultano, infatti, assolutamente coerenti con le idee compositive che la stessa pone in essere dal momento che non si nota una solo attimo in cui il gruppo non si esprima con grande empatia seguendo alla perfezione le indicazioni della leader. Così ognuno ha la possibilità di mettersi in luce in un equilibrio costante tra pagina scritta e improvvisazione: si ascolti, ad esempio, Joao Driessen in “Croma” e “Contemporary Solution” o Matthijs Tuijn in “Graphic Work”. Dal canto suo la Colangelo si fa notare immediatamente fin dalla trascinante introduzione del primo brano “In bilico” per innervare tutto l’album del suo pianismo allo stesso tempo intenso e delicato, frutto di una profonda conoscenza dello strumento: ottima la padronanza della dinamica, leggero e scorrevole il flusso delle improvvisazioni senza alcuna forzatura, senza alcuna volontà di stupire con tecnicismi fuori luogo. Dal punto di vista compositivo, la sua musica è caratterizzata da una linea melodica frutto di varie influenze (musica classica, Karnatic Music ovvero la musica classica dell’India del Sud) che riesce a trasmettere sensazioni profonde.

Sade Farida – “La terra dei ciclopi” – Inner Circle Music 064
Un pianismo spumeggiante non scevro da reminiscenze classiche e folcloriche. Questa, in estrema sintesi, la carta d’identità stilistica di Sade Farida così come la si evince da questo album uscito a fine settembre per la Inner Circle Music, etichetta discografica newyorkese guidata da Greg Osby. “La Terra dei Ciclopi” è il primo album in piano solo di Sade Farida Mangiaracina, interprete e compositrice siciliana che si è fatta già conoscere in tutto il mondo , grazie a collaborazioni con artisti di fama internazionale come Fabrizio Bosso e Michael Rosen . Come si accennava, l’album è per piano-solo eccezion fatta per due brani , “Ballarò” e “Sugnu tutta pi tia”, in cui accanto alla pianista è possibile ascoltare uno strepitoso Luca Aquino impegnato alla tromba e al flicorno. Ma probabilmente il brano più interessante è “Ciuri Ciuri” che assieme a “Vitti ‘na crozza” è la canzone popolare siciliana più famosa di ogni tempo; composta da Francesco Paolo Frontini nel 1883, con testi d’autore ignoto, “Ciuri Ciuri” ha fatto parte del repertorio di qualunque artista abbia voluto affrontare con serietà il grande patrimonio della canzone popolare siciliana. Ne hanno fornito buone versioni, tra gli altri, Mina, Fiorello, Roy Paci e Otello Profazio cui si aggiunge, adesso, Sade Farida. La sua è una interpretazione sotto certi aspetti straniante: dopo una sorprendente introduzione, Sade intona il tema ma lo fa in modo assolutamente personale, innanzitutto ritardandolo all’inizio di molto rispetto alle esecuzioni cui siamo abituati per poi assumere un andamento più veloce sostenuto da un ostinato della mano sinistra; l’esecuzione prosegue alternando, in mirabile equilibrio, improvvisazione e fedele richiami all’originale.

Claudio Fasoli – “Inner Sounds” – abeat 158
Fasoli è uno di quei rari musicisti che, come si dice in gergo, mai sbaglia un colpo: lo conosco e lo seguo oramai da molto tempo e non ricordo una sola volta in cui un suo concerto, un suo disco mi abbiano deluso. E anche quest’ultimo album non sfugge alla regola: il sassofonista veneziano (ma oramai milanese d’adozione) si presenta alla testa di un doppio quartetto, il Quartetto “FOUR” ed il “SAMADHI 4et” , ad eseguire sette sue composizioni originali, ispirate a una raccolta di sette poemi (Horae Canonicae), le “ore canoniche” del poeta inglese Wystan Hugh Auden. Il percorso seguito da Fasoli, more solito, non è dei più semplici alternando momenti di grande apertura, liricità a situazioni più scure all’insegna della più assoluta imprevedibilità. Il perché è motivato assai bene dallo stesso Fasoli in una breve nota che accompagna il CD, laddove l’artista spiega che per poter dare ad ogni musicista la possibilità di esprimersi in un territorio sonoro scelto solo per lui, si è giunti ad una moltiplicazione delle situazioni musicali e a brani politematici; di qui la studiata volontà di accostare atmosfere le più lontane fra loro, di qui la possibilità di creare una serie di variabili strumentali che si alternano con grande fascino. Ed è proprio questo, a nostro avviso, il merito maggiore dell’album, vale a dire la capacità dell’inusuale organico di misurarsi, con successo, su partiture tutt’altro che semplici che testimoniano la volontà di Fasoli di mai fermarsi sugli allori, di sperimentare continuamente, di cercare sempre di dare sfogo alla propria creatività con una coerenza, un’onestà intellettuale che unanimemente gli viene riconosciuta. Il tutto impreziosito da una valentia strumentale che trova pochi eguali e non solo in ambito nazionale; il suo sound, il suo fraseggiare sia al tenore sia al soprano hanno una precisa riconoscibilità mentre le capacità compositive sono oramai talmente acclarate che riteniamo inutile ogni ulteriore commento. Insomma un gran bel disco che merita la massima attenzione. (altro…)

Antonella Ruggiero al TrentinoInJazz venerdì 29 luglio

Trentino Jazz
Fondazione CARITRO
Provincia autonoma di Trento
Regione Autonoma Trentino Alto Adige

presentano:

TRENTINOINJAZZ 2016
…il percorso del jazz…
8 giugno – 27 novembre 2016

Venerdi 29 Luglio 2016
ore 21.00
Piazza Chiesa
Palcoscenico Gradinata
Levico Terme (TN)

Antonella Ruggiero
con Trio Ruggieri-Di Sabatino-Di Sabatino

Antonella Ruggiero: voce
Renzo Ruggieri: fisarmonica
Paolo di Sabatino: piano
Glauco Di Sabatino: batteria (altro…)

Torna il PercFest® con una edizione lunga 8 giorni per il ventennale

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Bonaccorso palco foto Palmucci copia

Foto Palmucci

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Foto Crevena

Arrivare ai vent’ anni per un festival del Jazz è un traguardo importantissimo. E il PercFest vi è giunto inanellando in questi anni un successo dopo l’ altro. E’ lo stesso direttore artistico e creatore del Festival, Rosario Bonaccorso, a parlare in conferenza stampa della sua “creatura” e della particolare importanza dell’ edizione 2016.
“.. L’edizione di quest’anno ha una valenza ancora più significativa per l’anniversario che la caratterizza. Celebriamo il Festival  con 8 grandi concerti di Jazz e celebriamo vent’anni di Memorial Naco, nato per ricordare la figura di Giuseppe “Naco” Bonaccorso, mancato proprio all’indomani della prima edizione del 1996. Splendido, indimenticato e versatile artista, mio fratello Naco collaborò con figure della musica jazz e pop italiana del calibro di Paolo Fresu, Enrico Rava, Mina, Jovanotti, Fabrizio de André, Elio e le Storie Tese. Ho creato il Memorial Naco come un grande contenitore di cultura e didattica nato per diffondere col marchio di qualità la sua arte della percussione. In venti anni, grazie all’amore per le percussioni che qui si respira, abbiamo aperto le porte ad una nuova strada musicale per centinaia e centinaia di giovani musicisti ed abbiamo fatto conoscere il nascosto e magico mondo delle percussioni a migliaia di persone! Questa è una grande ed impagabile soddisfazione. Questo è diffondere cultura. Laigueglia è una porta sul mare, Percfest una porta sul mare della cultura

Ricchissimo il programma, con la direzione artistica di Rosario Bonaccorso e la direzione didattica di Giorgio Palombino che si svolgerà dal 12 al 19 giugno come sempre tra le piazze e le stradine suggestive di questa cittadina che si affaccia sul mare e che del mare ha il respiro:

I Corsi, i workshop, la didattica
Si comincia nel pomeriggio del 12 giugno, con lo spettacolo della Orchestra Cajon diretta da Marco Fadda e Marika Pellegrini. Un gruppo musicale contornato da decine e decine si suonatori di Cajon, strumento principe, che negli ultimi anni ha conquistato un posto di primo piano.
E da Lunedi 13 giugno si apre una settimana di Summer Camp di Percussioni e Batteria completamente gratuito! Corsi di Percussione del Campus Lunedì 13 giugno, la ventunesima edizione del PercFest accenderà le luci su una grande novità: il ritmo avvolgente e trascinante del samba. Tre famosi maestri della Scuola di Samba brasiliana ed europea, i brasiliani Serrinha Raiz e Chris Quade Couto, insieme al maestro italiano Marco Catinaccio, terranno per tutta la settimana un workshop di Escola do Samba. Un’occasione imperdibile per gli amanti del genere, quella di far parte di una vera Scuola di Samba che tutti i pomeriggi sfilerà nel centro storico di Laigueglia. A loro si uniranno due storici Tutor del Percfest Gilson Silveira e Giorgio Palombino.

Il Summer Camp è aperto a tutti i percussionisti che vogliano entrare in contatto con i molteplici strumenti che compongono le baterias e i blocos de samba. Per conoscere, praticare ed approfondire i linguaggi e le tecniche delle percussioni Afro brasiliane e Afro Cubane.
La prima parte del workshop, dal lunedì al giovedì, sarà dedicata nello specifico al Samba Carioca, tipico di Rio de Janeiro e culminerà nella presentazione della Scuola di Samba sul prestigioso palcoscenico del Percfest. Dal Giovedì alla Domenica il programma sarà integrato dalle lezioni tenute da Giorgio Palombino (in collaborazione con LP, Gretsch e Gibraltar) e da Gilson Silveira. All’interno della settimana sono previsti inoltre seminari di approfondimento dedicati al samba de raiz e samba pagode con gli strumenti tipici della tradizione Brasiliana e Cubana.
A completare il programma due Clinic tenute da Davide Merlino Vibrafonista già vincitore del concorso del PercFest, e da Benny Betthame percussionista australiano specializzato nel Handpan, il “disco Armonico”.

Corsi di Batteria del Campus
Gli insegnanti dei Corsi di Batteria del Campus saranno: Alfredo Golino, Ellade Bandini, Marco Iannetta, Phil Mer, Eric Cisbani, Silvano Pesce, Gilson Silveira, Giorgio Palombino. Prestigiosa come sempre la line-up degli insegnanti, anche quest’anno offre importanti presenze. Le lezioni partiranno Giov 16 con il Workshop di Alfredo Golino figura di spicco del panorama batteristico italiano con collaborazioni da Pino Daniele a Laura Pausini. Ellade Bandini è una pagina della storia della musica italiana, terrà appuntamenti quotidiani.
Eric Cisbani (Ornella Vanoni, Gigi Ciffarelli) percussionista diplomato al Conservatorio G.Rossini di Fermo (FM) e batterista raffinato terrà due clinic, in collaborazione con Drum Art e Evans, sul Tocco e l’Accordatura e il Batterista in Trio.
Marco Iannetta già vincitore del concorso del PercFest presenta, in collaborazione con DW e LP, il suo spettacolare set misto tra Batteria e Percussioni dove indipendenza e coordinazione si mischiano con una impressionante tecnica di pedali.
Phil Mer giovane rivelazione del drumming italiano vanta già numerosissime collaborazioni e attualmente è in tour con Enrico Ruggeri; in collaborazione con Gretsch terrà una clinic sulla batteria in viaggio tra il Rock e il Pop.
Il M° Silvano Pesce porterà il suo cliccatissimo corso on line (MusicOff) al PercFest: in collaborazione con DW terrà una clinic sui rudimenti e impostazione del Tamburo Rullante.
Gilson Silveira terrà tre interresanti clinic sulle ritmiche brasiliane riservato ai batteristi.
Giorgio Palombino spiegherà il percorso del Ritmo dalle radici allo shuffle di Jeff Porcaro e al Mozambique di Steve Gadd, partendo dall’Africa e arrivando ai giorni nostri passando dall’America Latina.
E ancora gli altri importanti appuntamenti del Memorial Naco, i seminari del Corso di Canto Jazz “Jazz is good for the Soul” (dal 15 al 19 giugno) diretti dalla Prof.ssa Danila Satragno, e a seguire gli Aperitjazz che dalle 19 alle 20, durante i giorni del seminario di canto, metteranno alla prova gli studenti del corso con esibizioni Live. Immancabili i corsi pomeridiani di Percussione per bambini e ragazzi (12-19 giugno) tenuti dalla Master Percussionista Marika Pellegrini e Per chiudere in bellezza , al termine dei concerti le Jam session arricchiranno la notte del magico PercFest.

I concerti Jazz
Qui di seguito il calendario completo dei concerti, altro piatto forte  di questa edizione, e che si svolgeranno  dal 16 al 19 giugno.

16 GIUGNO: Il Mondo Do Samba – SERRINHA RAIZ, CHRIS QUADE COUTO E MARCO CATINACCIO Concerto dei Maestri Sambisti che racconta in musica e ritmo la storia del Samba, permettendo all’audience di “vivere” in prima persona il Carnevale di Rio. Il Trio Kàla, RITA MARCOTULLI, ARES TAVOLAZZI, ALFREDO GOLINO Il Trio KALA nasce dalla creatività esplosiva della pianista Rita Marcotulli che ha riunito a sé il famoso contrabbassista Ares Tavolazzi e la star mondiale della batteria Alfredo Golino, apprezzato da musicisti pop come Eros Ramazzotti e Laura Pausini.

17 GIUGNO: LORENZO TUCCI Sparkle Trio, con LUCA MANNUTZA e MATTEO BORTONE Un trio spumeggiante ed effervescente che combina insieme artisti dalle doti uniche: Lorenzo Tucci, batterista e jazzista di fama internazionale che in questa occasione presenterà il suo nuovo CD in trio, Luca Mannutza, pianista virtuoso e Matteo Bortone, nuovo talento del contrabbasso italiano. The first Lady of European Jazz, il Trio di NORMA WINSTONE con GLAUCO VENIER e KLAUS GESING Altro trio apprezzatissimo e autorevole sulla scena jazz internazionale, composto da artisti dalle abilità stupefacenti che combinano meravigliosamente voce, pianoforte, clarinetto basso / sax soprano, con risultati acclamati da pubblico e critica.

18 GIUGNO: I Could Write a Book, SCOTT HAMILTON, ANDREA POZZA Scott Hamilton, uno dei sassofonisti più richiesti al mondo e Andrea Pozza, pianista eclettico e personalità affermata negli scenari nazionale ed internazionale, danno vita ad un progetto discografico jazz di altissimo livello. BILLY COBHAM as special guest of the The Italian All Star , con BILLY COBHAM, FRANCESCO LENTO, ALESSIO MENCONI, DADO MORONI, ROSARIO BONACCORSO, GIORGIO PALOMBINO Nel 1996 Billy Cobham con Rosario Bonaccorso e Dado Moroni aprirono la prima edizione del Festival Jazz di Laigueglia. Vent’anni dopo grandi artisti e leggende del jazz risuonano insieme per una serata speciale. di grande jazz.

19 GIUGNO: Dario Carnovale Trio, DARIO CARNOVALE, LORENZO CONTE, ALFRED KRAMER Virtuosismi, raffinatezza stilistica e senso del lirismo si uniscono in un’esibizione unica in cui piano (Dario Carnovale), contrabbasso (Lorenzo Conte) e batteria (Alfred Kramer) danno vita a melodie indimenticabili. RACHEL GOULD e LUIGI TESSAROLLO quartet Sonorità calde e vellutate, magistralmente interpretate dalla voce di Rachel Gould, accompagnate da uno dei migliori chitarristi jazz italiani, Luigi Tessarollo, e dai virtuosi Aldo Zunino, al contrabbasso, e Adam Pache, alla batteria, una sessione ritmica raffinata e coinvolgente.

Noi di A proposito di Jazz ci saremo con la nostra inviata Daniela Floris. W il Jazz!

Percfest – dal 12 al 19 giugno 2016 Sito ufficiale www.percfest.it

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