TrentinoInJazz 2017: l’unione fa… il jazz!

TRENTINOINJAZZ 2017
L’unione fa… il jazz!
1 giugno – 25 novembre 2017

1 giugno – 25 novembre: TrentinoInJazz 2017 – L’unione fa… il jazz! Con la sua Sesta Edizione torna TrentinoInJazz, una delle rassegne dedicate al jazz più originali, significative e lunghe del panorama musicale italiano ed europeo: un cartellone che copre due stagioni all’insegna di un networking tra enti locali e organizzatori. Sei mesi di musica, oltre 70 concerti, centinaia di musicisti, addetti ai lavori e promoter coinvolti, un’organizzazione che mette in comunicazione alcuni dei comuni e dei luoghi tra i più suggestivi d’Europa, attivati per l’accoglienza di protagonisti del jazz, di spettatori e turisti. La Associazione Trentino Jazz – soggetto coordinatore del Festival presieduto da Chiara Biondani – è un circuito di festival, fino al 2011 solo un cartellone di manifestazioni affini e dal 2012 riunite finalmente in un percorso comune, una vera rete dal nome TrentinoInJazz, che si snoda nel corso di quasi tutto l’anno e sull’intero territorio della provincia di Trento.

Nato dunque come “federazione” di rassegne preesistenti, TrentinoInJazz rafforza l’unitarietà organizzativa e la fisionomia artistica puntando sulle diverse espressioni del jazz contemporaneo, sia italiano che straniero. TrentinoJazz rilancia per il sesto anno il progetto del percorso comune che non annulli l’autonomia dei singoli eventi, con un cartellone esteso fino alla fine di novembre, ingressi gratuiti per la maggior parte delle serate, un’attenzione da parte delle istituzioni pubbliche trentine per il turismo e la cultura. Anche quest’anno TrentinoInJazz sottolinea la sua peculiarità di “rassegna network”, di festival che fa sistema e rete, unificando infatti varie iniziative nate in autonomia sul territorio e ora federate sotto la sigla TIJ. Nello specifico del 2017, TrentinoInJazz è articolato in otto “microfestival” dislocati nelle varie aree della provincia, ognuno con la sua peculiarità artistica e con la sua connotazione territoriale: TrentinoIn Jazzclub (partito in anticipo il 18 marzo 2017 con live di anteprima), Valsugana Jazz Tour (partito il 5 maggio), Ars Modi Jazz (dal 13 maggio), Suoni d’acqua, suoni di vini (dal 4 giugno), Lagarina Jazz (dal 16 giugno), Panorama Music (dal 2 luglio), Valli del Noce Jazz (dal 15 luglio), Ai confini ed oltre (dal 29 settembre). (altro…)

Piacenza Jazz Fest XIV edizione dal 26 febbraio all’8 aprile

Il concerto inaugurale dell’edizione 2017 del Piacenza Jazz Fest si terrà domenica 26 febbraio come da tradizione allo Spazio Rotative e vedrà protagonista al pianoforte affiancata da tre fidati musicisti: l’americana Sarah McKenzie, studi al Berklee college grazie a una fortunata esperienza all’Umbria Jazz, giovane astro nascente di grande carattere, con stile da vendere e piglio da leader, che presenterà il suo ultimo disco freschissimo di stampa (è uscito a metà gennaio) dal titolo “Paris in the rain”.

Tra le interazioni tra le arti quella tra fotografia e musica rigorosamente dal vivo, rimane tra le più suggestive e riesce a dare vita a delle performance di grande intensità, quale si prospetta anche questa novità “Il tempo in posa – Storie mediterranee” che andrà in scena giovedì 2 marzo con ingresso libero nella cornice già di per sé molto suggestiva della Sala dei Teatini di Piacenza. Sulle note di Danilo Rea, pianista di grande sensibilità e portato per le sperimentazioni, scorreranno le immagini del fotografo Pino Ninfa selezionate per raccontare delle storie che hanno al centro un luogo che appartiene a tutti noi e a molti altri popoli: il Mediterraneo.

Il primo grande appuntamento in collaborazione con Jazz Network – Crossroads si terrà domenica 5 marzo, quando il saxofonista Kenny Garrett in formazione quintetto dal palcoscenico del Teatro President cercherà di trasformare la sala, coinvolgendola direttamente, chiedendo agli spettatori di abbandonare le loro poltrone e, in accordo con quello che trasmetterà loro la musica del suo quintetto, lasciarsi trasportare e muoversi liberamente, proprio come recita il titolo del suo ultimo album “Do Your Dance!”. Un concerto quello al President che promette di infondere una grande energia e una buona dose di ottimismo, proprio come l’album che prende il titolo dal progetto.

Ai vincitori delle diverse sezioni del concorso nazionale “Chicco Bettinardi”, oltre a una somma in denaro, viene offerto un ingaggio per il Piacenza Jazz Fest dell’anno successivo, accanto ai più rinomati artisti che fanno grande la musica Jazz. Presente e futuro si incontrano così idealmente nell’intenzione degli organizzatori, il Piacenza Jazz Club. Giovedì 9 marzo con ingresso libero nella stupenda cornice della Sala dei Teatini sarà il momento dei giovani e più meritevoli talenti che si sono distinti lo scorso anno. Si esibiranno i vincitori delle tre categorie dell’edizione 2016: il saxofonista Claudio Jr. De Rosa, trionfatore tra i solisti, con il suo quartetto; Playground Project, distintosi tra i gruppi; e la fiorentina Sara Battaglini, vincitrice della sezione cantanti, sempre accompagnata da un trio di musicisti.

L’unica trasferta avverrà in un teatro che ospita il festival fin dai suoi albori: il suggestivo Teatro “Verdi” di Fiorenzuola d’Arda dove sabato 11 marzo si esibiranno i Quintorigo che per questo progetto hanno accolto nel loro ensemble anche il batterista Roberto Gatto. Li unisce l’amore per l’improvvisazione, la contaminazione nei suoni e la voglia di accettare le sfide. Quale sfida più ardua che reinterpretare tre mostri sacri come Monk, Hendrix e Zappa alla loro maniera? E infatti vi riescono benissimo, il risultato è lo spettacolo “Trilogy”, provare per credere. (altro…)

Tutto Paul Bley nel nuovo numero di JAZZiT

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E’ in distribuzione il nuovo numero di “JAZZiT” la rivista bimestrale edita da “VanniEditore srl”.La copertina contiene una bella foto di Paul Bley e proprio al pianista è dedicato il pezzo portante dell’intero numero: un approfondimento di oltre quaranta pagine, ad opera di Sergio Pasquandrea , con due contributi ulteriori rispettivamente di Giulio Stermieri (‘Le nuove direzioni di Paul Bley’) e Greg Burk (‘Paul Bley insegnante’).
Come abitudine della rivista, la personalità artistica del personaggio in oggetto vienepresa in esame nei molteplici aspetti che la compongono sì da averne un quadro esauriente.
Ma non è solo questo il motivo di interesse del nuovo numero di “JAZZiT”. In particolare la rivista si apre con una stimolante intervista a Danny Melnick, da poco diventato produttore del leggendario festival jazz di Newport.
Restando sempre sul terreno delle interviste, ecco, in rapida successione, le voci del trombettista inglese Gerard Presencer da sei anni stabilitosi in Danimarca, del contrabbassista Massimiliano Rolff, di Herb Alpert, personaggio che non ha bisogno di ulteriori presentazioni, del chitarrista Roberto Cecchetto, del sassofonista Emanuele Cisi, dell’altista Kenny Garrett, di Chris Illingworth pianista dei ‘GogoPenguin’, dell’organista Dr. Lonnie Smith, di Antonello Salis.
Di grande interesse il saggio di Maurizio Franco su “L’estemporizzazione” nel jazz mentre il sempre puntuale Roberto Spadoni esamina per noi “Venus de Milo” il bran ocomposto e arrangiato da Gerry Mulligan e registrato il 22 aprile del ’49 dal nonettocapitanato da Miles Davis.

Completano il numero le recensioni discografiche .

Buona lettura.

Michela Lombardi e Piero Frassi a Il Gusto del Jazz

Michela Lombardi, per anni menzionata nella sezione “Miglior Voce” di Top Jazz della rivista Musica Jazz, ha ricevuto tre candidature agli Italian Jazz Awards. Arriva in Calabria, a Castiglione Cosentino per la rassegna Il Gusto del Jazz, il prossimo sabato 12 marzo, per una tappa unica, accompagnata al pianoforte dal maestro Piero Frassi.

Nella sua carriera ha fatto tutto al massimo: Laureata con lode, diplomata con il massimo dei voti al trienno jazz del Conservatorio di Firenze, ad oggi insegna nei conservatori di Sassari e La Spezia.

Dal 1999 ad oggi ha inciso 10 dischi a suo nome, dei quali due assieme a Renato Sellani e due con Phil Woods (Michela Lombardi & Phil Woods “Sing And Play The Phil Woods Songbook, vol. 1 & vol. 2”, Philology, 2010), che l’ha voluta per incidere una raccolta di sue composizioni.

Ha firmato un brano con Burt Bacharach.

Ha cantato in importanti festival in Italia, Francia, Germania, Belgio e Israele. Un grande onore averla nella rassegna “Il Gusto del Jazz” che il prossimo sabato 12 marzo, la vedrà calcare la scena con il progetto “Old & New Standards”, accompagnata dal maestro Piero Frassi, già pianista di artisti come Karima Ammar, Tullio De Piscopo e Linda Wesley, ha aperto i concerti italiani di Burt Bacharach, Seal, Simply Red, Kenny Garrett e Whitney Houston.

Il duo Lombardi – Frassi è affiatato e ben collaudato grazie a diciotto anni di concerti insieme, coronati da numerose incisioni, tra le quali una che vede i due talenti, cimentarsi con i nuovi standard di compositori come Johnny Mandel e Michel Legrand.

Queste ed altre melodie di autori contemporanei, come l’amato Burt Bacharach, si intrecciano nel loro repertorio con grandi classici del jazz e della bossanova, dando vita ad un caleidoscopico viaggio tra canzoni accomunate da melodie solide e testi di valore letterario, in cui la voce di Michela Lombardi è supportata dal timing formidabile di Piero Frassi, la cui inventiva ritmica non fa sentire la mancanza di altri strumenti.

Si ricorda che la serata, comprende oltre al concerto anche una cena con degustazione di vini, al prezzo di euro 12 a persona. Sono disponibili abbonamenti che prevedono 6 concerti con cena a 60 euro.

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Ici France. Ici Paris. JAZZ/ROCK. Festival dell’estate. I fratelli della Costa

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E’ a Nizza che un giorno del febbraio 1948 ha avuto luogo il primo festival del jazz al mondo con, all’epoca, un super cast : Louis Armstrong, Django Reinhardt, Stéphane Grappelli, Claude Luter e Yves Montand.

Dopo più di venti anni, ecco la nascita nel 1974 della “Grande Parade du Jazz”, coprodotta da Simone Ginibre e George Wein, creatore del “Newport Jazz Festival” negli Stati Uniti nel 1954. Fino a quando, nel 1994, viene creato il “Nice Jazz Festival”.

Ripresa in consegna dalla città di Nizza – il cui sindaco è il deputato repubblicano Christian Estrosi – nel 2011, la manifestazione abbandona il sito romano delle“Arènes de Cimiez” per raggiungere il centro città e il “Jardin Albert 1er”. Oggi, sotto la guida del suo direttore artistico Sébastien Vidal (TSF Jazz), il festival, grazie a due scene, può offrire il meglio del jazz di oggi e aprirsi alle musiche “urbane”, al soul, al funky e al r&b. Dopo l’apertura del giovane cantante inglese Jamie Cullum, il festival ospiterà alcune vere e proprie leggende del jazz quali Charles Lloyd (77 anni), il sottile pianista Kenny Barron (72 anni conosciuto anche come l’ “ultimo” pianista di Stan Getz) , ma anche – e soprattutto – i migliori esponenti della nuova generazione di tastieristi jazz e veri giganti odierni del piano quali Omer Klein, Brad Mehldau, Eric Legnini, Jason Moran e Roberto Fonseca. Senza dimenticare importanti vocalist come Kurt Elling et Hugh Coltman. Dal punto di vista della cosiddetta “musica urbana” sono attese parecchie rivelazioni dalle origini diverse come il fenomeno vocale e pianistico inglese Benjamin Clementine, consacrato dalle recenti “Vittorie della Musica” (categoria Rivelazioni) nonché i cantanti Indra Rios Moore et Hindi Zahra. Quanto ai grossi calibri del funky gli stessi si chiamano Larry Graham, The Roots e ancora Kool and the Gang … insomma grosse vibrazioni in arrivo.

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Ici France, Ici Paris. Parigi il 30 aprile capitale mondiale del jazz

Nico Morelli2Hancock

Trad. Gerlando Gatto – In occasione della quarta edizione della giornata Internazionale del Jazz, il 30 aprile Parigi diventerà la capitale mondiale del jazz.

Proclamata sotto l’egida dell’UNESCO e con Herbie Hancock elevato al rango di “ambasciatore di buona volontà”, questa giornata eccezionale, co-organizzata dal Thelonious Monk Institute of Jazz (di cui H. Hancock è il presidente), sarà celebrata in circa 185 altri Paesi.

La citta di Parigi sarà quindi l’ospite di queste celebrazioni che si iscrivono nel quadro delle festività del 70° anniversario dell’UNESCO e il clou sarà un concerto internazionale che si terrà presso la sede dell’organizzazione e che verrà trasmesso nel mondo intero. Questo concerto riunirà sulla scena artisti di rinomanza internazionale; oltre Herbie Hancock ci saranno, infatti, come vocalist Dee Dee Bridgewater (il cui ultimo CD, « Dee Dee’s Feathers » registrato con la New Orleans Jazz Orchestra diretta dal trombettista Irvin Mayfield è appena uscito), Annie Lennox (ex-Eurythmics), Diane Reeves e Al Jarreau, mentre tra gli strumentisti vanno segnalati Kenny Garrett (alto-sax), Marcus Miller e Avishai Cohen (contrabbasso), Eliane Elias (piano),

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