Leonardo De Lorenzo e il “Meet and Reel”, un crowfunding innovativo

Ogni tanto ci si chiede come si possa riavvicinare il Jazz ad un pubblico più ampio, e magari anche ad un pubblico di giovani. Due settimane fa mi sono trovata ad assistere ad una tra le soluzioni più efficaci: una nuova forma di crowfunding, il “Meet and Reel”.
Questa “raccolta fondi” (di questo parliamo) per finanziare l’uscita di un disco è avvenuta a Napoli, al Godfather Studio, per la registrazione del nuovo lavoro in trio del batterista Leonardo De Lorenzo, in trio con Ettore Carucci al pianoforte e Marco De Tilla al contrabbasso.
Due giorni di sessione aperta al pubblico, ovvero: come nasce un disco di Jazz, registrato live, senza sovraincisioni? Come nasce una musica così complessa eppure così di impatto, che i non avvezzi e non addetti ai lavori percepiscono troppo spesso come tutta improvvisazione e niente regole?
Sold out (il che vuol dire che l’iniziativa – pur nuovissima dalle nostre parti, attira la curiosità di molti) per assistere ad ognuna delle due serate a circa quattro ore di registrazione live e per di più non digitale ma su preziosi nastri analogici, della durata ognuno di mezz’ ora, governati con maestria dal padrone di casa, Massimiliano Pone.
Si entra nel vivo già dalla prima “take”. I musicisti cominciano a suonare un brano soft, per scaldarsi. Alla fine del brano si svela quanta sia l’attenzione ai particolari, quali le difficoltà, quale la complessità della trama, quanto lavoro ci sia a monte e quanto ancora ne occorra per tramutare un’idea in un disco: non c’è modo più efficace di spiegare la musica. Di svelarne i segreti. Di aprire gli occhi su un qualcosa che si è di solito abituati ad ascoltare (come è giusto che sia) come prodotto fatto e finito.
Attenzione: quando i musicisti arrivano in sala registrazione i pezzi naturalmente li hanno già studiati, provati più volte. Non si assiste dunque ad un lavoro ancora in fieri, per quanto, nel Jazz, come sappiamo, anche il fatto che esistano enormi spazi per gli assoli improvvisati ha sempre quel suo lato di imprevedibilità che altri generi musicali non hanno. Si assiste invece al perfezionare, alle fermate per inevitabili imprecisioni da limare, ai dialoghi tra musicisti sul perché quella take vada registrata ancora. Si capisce quale sia la struttura di un brano, cosa voglia dire la cura quasi maniacale sulle dinamiche, quale grado espressivo si voglia raggiungere attraverso pause, crescendo, scambi, quanto sia importante la musica scritta, quanta preparazione occorra anche per improvvisare su quelle parti.
Non c’è forma migliore per la comprensione di quel mistero che è la musica, e di quel doppio mistero che è il Jazz. Ma non è un disvelare meccanico, che ci toglie il fascino dell’ascolto. Anzi, quel fascino aumenta perché si comprendono finalmente lo spessore, la complessità, ed anche la ferrea volontà dei musicisti di esprimere il meglio possibile il significato profondo di ciò che stanno suonando, di arrivare a chi ascolta attraverso quelle sottigliezze che non si immaginava nemmeno esistessero, ma che sono il motivo fondante dell’impatto spesso emozionante di molta musica che si ascolta per la prima volta: solo che non se ne ha consapevolezza. E’ dunque una forma importante di alfabetizzazione musicale, per chi è al di fuori da questo mondo, raggiunta con l’ascolto, con il guardare il lavoro mentre nasce, con la presa di coscienza che la musica, il Jazz, è tutt’altro che una improvvisazione senza regole e senza costrutto.
Il cd del quale ho assistito ad una parte della registrazione si intitolerà “The Ugly Duckling” e vi posso anticipare che ho ascoltato brani originali molto accattivanti, quasi tutti scritti per l’occasione, che è un Jazz denso di swing, di particolarità ritmiche e di giri armonici complessi ma niente affatto ostici, che non mancano assoli di alto livello che il feeling tra De Lorenzo, Carucci e De Tilla è notevole. Che vi saranno anche brani in sestetto (che purtroppo non ho potuto ascoltare) e che l’uscita del disco è prevista a breve.
L’augurio è che questa forma particolare di autofinanziamento prenda sempre più piede: è utile per i musicisti che debbano finanziare la loro musica, ma è estremamente utile anche per far conoscere ed amare il Jazz. In bocca al lupo a Leonardo De Lorenzo per questa nuova avventura.

Leonardo De Lorenzo Trio “Entropia : un meet & reel per il nuovo cd “The ugly ducking”

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Dopo dieci anni esatti Leonardo De Lorenzo, batterista Napoletano, ripropone l’organico del trio, organico che rappresentò il suo battesimo col  primo cd intitolato proprio “entropia” pubblicato nel 2006 con l’etichetta Domanimusica.
Dopo diversi lavori discografici pubblicati ad oggi, lavori in cui gli organici si sono via via allargati fino a diventare ensemble di nove-dieci e più elementi con sezioni fiati e sezioni archi, il ritorno alla formula più intima del gruppo jazz: il trio pianistico, dove le composizioni sono affidate alla capacità dei musicisti di esprimere interplay e soluzioni interpretative interessanti.
Ad accompagnarlo, il pianista Ettore Carucci ed il contrabbassista Marco de Tilla.
Il trio suonerà un repertorio di composizioni originali scritte da Leonardo.

È in corso d’opera la realizzazione di un cd con queste musiche fresche e moderne dal colore internazionale.

Il nuovo cd intitolato “The ugly duckling” sarà presentato in varie anteprime nazionali prima della registrazione prevista per il 3-4 Dicembre presso lo studio “Godfather”- via Zanfagna,  Napoli dove si terrà il “meet & reel”.
Cos’è“meet & reel”?
Il “meet & reel” è una nuova forma di produzione discografica che si attua  invitando il pubblico a prendere parte alle session di registrazione, come fosse presente ad un normale concerto.

Lo studio è il Godfather studio a Via Enea Zanfagna 7, Napoli, zona Fuorigrotta.
È previsto un open bar che offrirà aperitivi con vini e degustazioni e la possibilità di ascoltare il concerto-registrazione sia nella sala di ripresa che comodamente seduti in un salottino attiguo, dotato di monitor audio ad alta fedeltà e video, così da poter seguire la sessione pur chiacchierando senza vincoli, cosa che in sala di ripresa ovviamente, non sarà possibile.
Il pubblico, diventerà così parte integrante della produzione, contribuendo con una piccola quota all’ingresso, alla realizzazione della registrazione, alla fine della quale, avrà diritto ad una copia firmata dall’autore, una volta pubblicato il cd.
Questo disco sarà particolare per diversi motivi a prescindere dalla presenza del pubblico.
La strumentazione per la registrazione infatti, è tutta vintage, e le riprese saranno effettuate in modalità analogica, con prestigiosi registratori a nastro.
Sono previsti due giorni di lavorazione con sessioni di mezz’ora l’una, a causa della durata vincolata delle “pizze” di nastro, le bobine per i registratori analogici.
Questo implicherà una diversa “energia” da parte dei musicisti che dovranno suonare come si faceva negli studi prima dell’avvento del digitale.
Inoltre, suonando in modalità “live” cioè tutti insieme e senza pannelli isolanti tra uno strumento e l’altro, se dovessero verificarsi errori durante l’esecuzione, si dovrà rifare tutto il brano da capo.
Questa eventualità, del tutto normale per i musicisti abituati a registrare musica, è invece quasi del tutto sconosciuta a chi in uno studio discografico non è mai entrato.
La particolarità del “meet & reel” sta proprio nella possibilità di poter assistere ad una sessione di registrazione come fosse un concerto ma con tutti i rischi ed i problemi che una  normale sessione senza pubblico comporta. Attacchi sbagliati, qualche sbavatura nell’interpretazione di una frase tematica o improvvisativa, un’esecuzione non particolarmente brillante, potrebbero portare i musicisti a decidere di rifare il pezzo in corso.
Tutto questo ed altri dettagli interessantissimi, fanno del “meet & reel” un’esperienza unica per gli amanti della musica di qualità.
Sarà inoltre girata una serie di video promozionali da caricare sul web, come  documento della registrazione.
La registrazione avrà luogo Sabato 3 Dicembre (take#1) e Domenica 4 Dicembre (take#2).

Per info e prenotazioni scrivere a meetandreel@gmail.com

 

CONCERTI CAMPANI IN DICEMBRE PER EMANUELE CISI

cisi

Appena rientrato da un fortunato tour statunitense, il tenor sassofonista Torinese Emanuele Cisi sarà ospite di quattro concerti partenopei, accompagnato da alcuni tra i migliori musicisti del circuito jazz campano ed internazionale. La ritmica sarà costituita infatti dal chitarrista Giacinto Piracci e dal batterista Leonardo De Lorenzo. Ai contrabbassi si avvicenderanno Aldo Vigorito, Antonio De Luise e Marco de Tilla.

Cisi, jazzista rinomato di fama mondiale, proporrà un programma di standards ed alcune sue composizioni tratte dal vastissimo repertorio costituito dalle tante registrazioni discografiche a suo nome.
Per il primo concerto, che si svolgerà all’auditorium Maria Aprea , presso l’Accademia Musicale Giuseppe Verdi di Volla, è prevista anche una clinic pomeridiana aperta a tutti i sassofonisti.

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I nostri CD

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LORENZO HENGELLER TRIO IN CONCERTO AL MICCA CLUB

Lorenzo Hengeller

Lorenzo Hengeller

Giovedì 21 aprile Lorenzo Hengeller sarà l’ospite di Dé-Canté: degustazione di vini e concerti d’autore in scena al Micca club per presentare il CANZONIERE MINIMO LEGGERO, terzo album del vulcanico e ironico, pianista napoletano, a dispetto del suo stesso cognome. Hengeller torna nella Capitale a distanza di quattro anni per travolgere e (con)fondere generi, stili, autori e citazioni con una raffica di nuove, divertite e irresistibili “canzonette”.

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