Claudio Filippini presenta la masterclass online “Il pianoforte come un’orchestra” nell’ambito di Celano Jazz Convention

Sabato 15 maggio 2021, dalle ore 16 alle 19, Celano Jazz Convention presenta “Il pianoforte come un’orchestra”, una masterclass online condotta da Claudio Filippini.

La masterclass si svolgerà sulla piattaforma Zoom: la partecipazione costa 20€ e per iscriversi occorre prenotarsi con una mail all’indirizzo conferenze@celanojazzconvention.com con oggetto, obbligatorio, ”Prenotazione Seminario” e utilizzando un indirizzo mail valido, al quale poi sarà inviato il link di partecipazione al seminario.

Attraverso collaborazioni importanti, una discografia ricca e sfaccettata, una visione musicale capace di unire rispetto per la tradizione del jazz e dimensione acustica ed orchestrale del pianoforte con le sonorità elettriche e con l’attenzione ad altri linguaggi musicali, Claudio Filippini ha sviluppato, nel corso degli anni, un percorso musicale personale, ormai maturo e sempre capace di sorprendere l’ascoltatore con connessioni trasversali e con un’estrema capacità di sintesi.

Nato nel 1982, Claudio Filippini coltiva la passione per la musica sin da bambino quando all’età di 7 anni intraprende lo studio del pianoforte. A soli 11 anni si iscrive al corso di pianoforte jazz dell’Accademia Musicale Pescarese dove ha l’occasione di studiare prima con Angelo Canelli e in seguito con Marco Di Battista, terminando il suo corso quinquennale di studi diplomandosi con il massimo dei voti e la lode.

Dal 1997 segue corsi di perfezionamento sotto la guida di Kenny Barron, George Cables, Jimmy Owens, Cameron Brown, Steve LaSpina, Garrison Fewell, Giulio Capiozzo, Bobby Durham, Pete Bernstein, Keter Betts, Shown Monteiro, Enrico Pieranunzi, Stefano Battaglia, Franco D’Andrea, Otmaro Ruiz e Stefano Bollani. Nel 2004 consegue brillantemente il diploma di pianoforte presso il conservatorio “G.B. Pergolesi” di Fermo.

Sono numerosissimi i premi e le borse di studio vinte da Filippini, a partire dal primo premio assoluto al concorso Kamerton di Pescara per due anni consecutivi. Vince, poi, il terzo premio al “Baronissi Jazz” nel 2001, aggiudicandosi il primo posto l’anno successivo. È vincitore di diverse borse di studio al “Pescara Jazz”, a Siena e a Roma.

Sia con i progetti a suo nome che con prestigiose collaborazioni, ha suonato nei festival e nei club più importanti del panorama italiano ed internazionale. Ha condiviso il palco ed ha registrato con musicisti come, tra gli altri, Luca Bulgarelli, Marcello Di Leonardo, Max Ionata, Fabrizio Bosso, Palle Danielsson, Olavi Louhivuori, Maria Pia De Vito, Fulvio Sigurtà, Giovanni Guidi, Mirko Signorile, Stefano Di Battista, Roberto Gatto, Ares Tavolazzi, Rosario Giuliani, Aldo Romano e Mario Biondi.

Il percorso didattico online di Celano Jazz Convention, tracciato dal direttore artistico della rassegna Franco Finucci, prosegue nelle prossime settimane con i seminari condotti da alcuni tra i musicisti più importanti del panorama jazzistico italiano. Dopo gli appuntamenti dedicati alla voce (condotto da Ada Montellanico, sabato 24 aprile), alla batteria (tenuto da Roberto Gatto, sabato 8 maggio) e al pianoforte (questo con Claudio Filippini, in programma sabato 15 maggio), i prossimi incontri saranno tenuti dal chitarrista Umberto Fiorentino (sabato 22 maggio) e dal sassofonista Tino Tracanna (sabato 29 maggio).

I video dei grandi concerti storici di 30 anni di Udin&Jazz dal 21 marzo sul sito web di Euritmica!

La nostra testata lo segue da diversi anni e il nostro direttore lo considera “una delle manifestazioni più interessanti dell’intero panorama jazzistico italiano, per il giusto mix tra musicisti internazionali e italiani con una particolare attenzione verso gli artisti friulani, alla valorizzazione del territorio e dei relativi prodotti”. Stiamo parlando di Udin&Jazz, Festival Internazionale che compie quest’anno trent’anni. E in attesa della trentesima edizione, in programma (virus Covid-19 permettendo) tra giugno e luglio 2020, per ricordare i momenti più emozionanti e i grandi musicisti che nel corso degli anni si sono esibiti sui vari palchi della regione Friuli Venezia Giulia, Euritmica ha deciso di aprire il proprio archivio e di diffondere, a partire dal 21 marzo 2020, i video di alcuni tra i concerti più significativi dei suoi 30 anni di storia (tra questi Abdullah Ibrahim, Michel Petrucciani, Ornette Coleman, John Zorn, Charles Lloyd). Ne saranno felici, come lo siamo noi, i tanti jazzofili, costretti a casa in questo drammatico periodo per le misure atte a contenere la diffusione del corona virus, che potranno così gustare comodamente online alcune autentiche perle inedite di ottimo jazz.

Udine, 26.6.2005 – Abdullah Ibrahim – ph Luca A. d’Agostino

Si inizia il 21 marzo con il primo dei concerti, online dalle 12: Abdullah Ibrahim in Piano Solo, dal Teatro Palamostre di Udine il 26 giugno 2005 (XV edizione)
I concerti saranno visibili a rotazione, con cambio ogni due giorni, all’interno della sezione speciale sulla homepage del sito www.euritmica.it, mentre sulle pagine Facebook di Udin&Jazz ed Euritmica sono già disponibili quotidianamente pillole video di altri concerti jazz, con alcuni spezzoni di significative performance del Festival

Top jazz tra avanguardia e tradizione, grandi nomi internazionali e italiani, e molta attenzione alla valorizzazione dei talenti locali, fanno di Udin&Jazz un unicum culturale che, nel tempo, ha consentito anche la nascita di un vero e proprio movimento jazz in FVG. L’importante rassegna è da sempre organizzata da Euritmica, associazione culturale con sede a Udine che propone e realizza attività culturali e musicali in tutta la regione.

Udine, 27.6.2009, Ornette Coleman – ph Luca A. d’Agostino

Ricordiamo che nel corso di questi 30 anni, Udin&Jazz ha ospitato artisti del calibro di Max Roach, Stan Getz, Jim Hall, Michel Petrucciani, Paul Bley, Pat Metheny, James Brown, Cassandra Wilson, Bill Frisell, Michael Brecker, Bill Evans, Joe Zawinul, McCoy Tyner, Charlie Haden, Ahmad Jamal, B.B. King , Ornette Coleman, Charles Lloyd, Archie Shepp, John Zorn, Dionne Warwick, Paul Simon, Chris Cornell, Stefano Bollani, Paolo Fresu, Vinicio Capossela, Ezio Bosso, Mario Biondi e tanti, tantissimi altri, di alcuni dei quali sarà possibile, in questi tempi di forzato isolamento, gustare i concerti comodamente on line.

Oltre allo storico festival Udin&Jazz, Euritmica ha organizzato negli anni: Incontri Jazz a Gorizia, Jazz Terminal aTrieste, Jazz Time al teatro Verdi di Codroipo, Tra Miti e Sorgenti nella Bassa Friulana, Le vie della Musica, OndeSea, Festival del Cinema Mediterraneo a Grado, Onde Mediterranee (Medaglia d’Argento del Presidente della Repubblica per meriti culturali) e Lettere Mediterranee, ora a Cervignano ma per anni anche a Monfalcone e in diverse altre località, Note Nuove, a Udine e in vari centri della regione e MusiCarnia, a Tolmezzo e in varie località carniche. Euritmica cura inoltre, da quindici anni, la sezione musica della stagione artistica del Teatro Pasolini di Cervignano ed ha anche portato in regione grandi eventi in ambito diverso dal jazz tra Udine, Villa Manin (Codroipo) e Palmanova: Goran Bregovic, i Madredeus, Franco Battiato, Pino Daniele, Bob Dylan, Mark Knopfler, Andrea Bocelli, Paolo Conte, Renzo Arbore e la sua Orchestra…

Udine, 28/06/2004 – John Zorn Electric Masada – Foto Luca d’Agostino

dalla Redazione di A Proposito di Jazz

Crediti fotografici: Luca A. d’Agostino / Phocus Agency

 

Il Beppe Di Benedetto Concept Quartet in concerto al Rossini Jazz Club di Faenza

La stagione musicale del Rossini Jazz Club di Faenza prosegue, giovedì 14 marzo 2019, con il concerto del Beppe Di Benedetto Concept Quartet, formazione composta da Beppe Di Benedetto al trombone e all’euphonium, Gianluca Di Ienno al pianoforte, Giulio Corini al contrabbasso e Michele Morari alla batteria. La rassegna diretta da Michele Francesconi si presenta in questa stagione con due cambiamenti sostanziali: il Bistrò Rossini di Piazza del Popolo è il nuovo “teatro” per i concerti che si terranno di giovedì. Resta immutato l’orario di inizio alle 22. Il concerto è ad ingresso libero.

Un quartetto tutto nuovo per un progetto di musica originale: questa la formula che il trombonista Beppe Di Benedetto presenta nei brani di “Concept and Stories”, il progetto che porta in concerto al Rossini Jazz Club di Faenza. La musica, interamente composta dal leader negli ultimi mesi del 2016, raccoglie tutte le sue esperienze e le mette a confronto con le musiche del mondo, gli studi di nuovi linguaggi, il jazz europeo, americano ed italiano.

Beppe Di Benedetto ha voluto accanto a se una ritmica in grado di recepire le suggestioni date dalla scrittura ma allo stesso tempo musicisti con una grande personalità da mettere al servizio della musica. Ha trovato in Gianluca Di Ienno al pianoforte, Giulio Corini al contrabbasso e Michele Morari alla batteria, i compagni ideali per questo scambio di energie. La musica espressa dai quattro solisti prende cosi forma attraverso le suggestioni date dalla scrittura del leader mentre i momenti di improvvisazione sono caratterizzati da un grande interplay, il materiale sonoro è tratto dalla tradizione e dalle suggestioni del jazz contemporaneo oltre che dalla grande personalità dei musicisti.

Trombonista, compositore e arrangiatore, Beppe Di Benedetto ha condiviso il palco insieme a molti importanti protagonisti della scena nazionale ed internazionale, tanto nel jazz quanto in ambito pop, tra i quali, Eumir Deodato, Bob Mintzer, Burt Bacharach, Mario Biondi, Paul Anka, Dee Dee Bridgewater, Hengel Gualdi, Jovanotti, Antonella Ruggero, Fabrizio Bosso. In particolare, dal 2006 al 2013, Di Benedetto ha collaborato con Mario Biondi nei suoi tour in tutto il mondo come trombonista ed arrangiatore. Nel novembre 2011, Beppe Di Benedetto ha debuttato come leader con il disco “See The Sky”, progetto in cui ha concentrato conoscenze musicali ed emozioni acquisite attraverso tanti anni di musica, incontri e vita. Nel 2015, sempre con il Beppe Di Benedetto 5tet, è uscito “Another Point View”. Nel 2018, ha fondato la Jazz’ On Parma Orchestra di cui è direttore artistico e musicale.

La rassegna musicale diretta da Michele Francesconi, dopo oltre dieci anni, cambia sede e si sposta al Bistrò Rossini che diventerà, ogni giovedì, il Rossini Jazz Club: la seconda importante novità riguarda proprio il giorno della settimana, si passa appunto al giovedì come giorno “assegnato” ai concerti. Resta invece immutato lo spirito che anima l’intero progetto: al direttore artistico Michele Francesconi e all’organizzazione generale di Gigi Zaccarini si unisce, da quest’anno, la passione e l’accoglienza dello staff del Bistrò Rossini e l’intenzione di offrire all’appassionato e competente pubblico faentino una stagione di concerti coerente con quanto proposto in passato.

Giovedì 21 marzo 2019, sul palco del Rossini Jazz Club di Faenza si esibirà il Paolo Ghetti Melody Quartet, formazione guidata dal contrabbassista Paolo Ghetti con Alessandra Abbondanza alla voce, Massimiliano Rocchetta al pianoforte e Andrea Elisei alla batteria.

Il Bistrò Rossini è a Faenza, in Piazza del Popolo, 22.

Alessandro Scala Groovology Trio @ Rossini Jazz Club, Faenza

Giovedì 10 gennaio 2019, alle 22, la stagione del Rossini Jazz Club di Faenza riprende con il concerto dell’Alessandro Scala Groovology Trio, formazione composta da Alessandro Scala ai sassofoni, Sam Gambarini all’organo Hammond e Stefano Paolini alla batteria. La rassegna diretta da Michele Francesconi si presenta in questa stagione con due cambiamenti sostanziali: il Bistrò Rossini di Piazza del Popolo è il nuovo “teatro” per i concerti che si terranno di giovedì. Resta immutato l’orario di inizio alle 22. Il concerto è ad ingresso libero.

Un trio energico, di grande impatto e dallo stile immediatamente riconoscibile. Il Groovology Trio capitanato da Alessandro Scala è composto da tre musicisti di primo piano della scena del jazz italiano e internazionale e propone una efficace miscela di jazz, funk, bossanova e boogaloo. Il repertorio del trio è originale e si ispira in modo molto accattivante al sound Blue Note degli anni Cinquanta e Sessanta per arrivare alle sonorità più attuali del nujazz. Il tutto amalgamato con feeling sicuro, con l’esperienza maturata da Alessandro Scala, Sam Gambarini e Stefano Paolini e con l’interplay oramai collaudato della formazione.

Nella serata, verranno suonati i brani degli album più recenti pubblicati da Alessandro Scala a suo nome per Schema Records, Groovology e Viaggio Stellare, e brani inediti di nuova produzione.

Alessandro Scala è un valente sassofonista e compositore della scena jazz nazionale. È apprezzato per il suo sound personale e per l’attitudine versatile ed elegante con cui riesce passare dall’hard bop al soul jazz. Ha al suo attivo una lunga serie di collaborazioni, tanto negli album a suo nome quanto nei diversi progetti realizzati con altri musicisti. Nel corso degli anni, ha suonato, tra gli altri, con Bob Moses, Marylin Mazur, Steve Lacy, Fabrizio Bosso, Luca Mannutza, Flavio Boltro, Marco Tamburini, Sam Gambarini, Sam Paglia, Nico Menci, Stefano Paolini, Lorenzo Tucci, Roberto Gatto, Nigel Price, Antonello Salis, Gianluca Petrella, Mario Biondi, Cheryl Porter, Massimo Manzi, Paolo Ghetti,Gegè Munari, Rosalia De Souza, Giovanni Amato, Giovanni Falzone e molti altri. Tra le sue pubblicazioni, si segnalano l’ormai lontano album “Bossa Mossa” – positivamente recensito sulle riviste Jazz It, Musica jazz e sulla francese Jazz Hot – e poi “Viaggio Stellare” del 2013, presentato in modo convincente dalle note di copertina di Paolo Fresu. Nel 2015, invece, ha pubblicato, sempre per Schema Records, “Groove Island” affiancato da Flavio Boltro. Collabora in pianta stabile anche con le formazioni Organic Vibe e GB Project. Da anni, si esibisce con i progetti musicali a suo nome e come sideman nei jazz club, nei festival e nelle rassegne più significative del panorama nazionale.

La rassegna musicale diretta da Michele Francesconi, dopo oltre dieci anni, cambia sede e si sposta al Bistrò Rossini che diventerà, ogni giovedì, il Rossini Jazz Club: la seconda importante novità riguarda proprio il giorno della settimana, si passa appunto al giovedì come giorno “assegnato” ai concerti. Resta invece immutato lo spirito che anima l’intero progetto: al direttore artistico Michele Francesconi e all’organizzazione generale di Gigi Zaccarini si unisce, da quest’anno, la passione e l’accoglienza dello staff del Bistrò Rossini e l’intenzione di offrire all’appassionato e competente pubblico faentino una stagione di concerti coerente con quanto proposto in passato.

Il prossimo appuntamento con la stagione musicale del Rossini Jazz Club di Faenza propone un doppio concerto, giovedì 17 gennaio 2019: si esibirà dapprima “Migrazioni Musicali”, il duo formato da Yuri Ciccarese al flauto e Pepe Medri all’organetto diatonico, e si prosegue poi con il “Solo Act” della cantante e chitarrista Silvia Wakte.

Il Bistrò Rossini è a Faenza, in Piazza del Popolo, 22.

Il Rossini Jazz Club di Faenza ospita il Modern Vintage Trio di Stevie Biondi

Giovedì primo novembre 2018, la stagione del Rossini Jazz Club di Faenza prosegue con lo Stevie Biondi “Modern Vintage Trio” con Stevie Biondi alla voce, al synth drum, alla loop station, al beatbox e alle percussioni, Stefano Freddi al pianoforte e Lorenzo Pignattari al contrabbasso. La rassegna diretta da Michele Francesconi si presenta in questa stagione con due cambiamenti sostanziali: il Bistrò Rossini di Piazza del Popolo è il nuovo “teatro” per i concerti che si terranno di giovedì. Resta immutato l’orario di inizio alle 22. Il concerto è ad ingresso libero.

Pianoforte, contrabbasso e voce da una parte, synth drum, beatbox, loop station e percussioni dall’altra.

Due mondi apparentemente distanti, che invece messi assieme danno vita a qualcosa di inaspettato: vintage ma moderno, acustico ma elettronico, elegante ma “funky”. Dagli standard jazz e bossa più conosciuti, come quelli interpretati dal grande Frank Sinatra, ai classici del blues di Ray Charles, fino ai brani dei più noti artisti della musica soul e black degli anni ’60, ’70 e ’80 come Bill Withers, Marvin Gaye e Stevie Wonder, senza dimenticare il pop di tutte le epoche, dai Beatles a Bruno Mars e gli artisti italiani più “soulful”.

Stevie Biondi, all’anagrafe Stefano Fabio Ranno, nasce il 31 maggio del 1989 in provincia di Catania. Cresce in una famiglia di musicisti: la nonna in arte conosciuta come Tina Adolfi, cantava in teatro e per la EIAR (la futura RAI), il padre Giuseppe, in arte Stefano Biondi, era un cantautore molto noto in Sicilia e il fratello Mario Biondi è un cantante, autore, arrangiatore e produttore di fama internazionale. Il percorso di Stevie inizia con l’hip-hop e l’R&B: decide di fare della sua sconfinata passione per la musica il suo mestiere e comincia a girare i locali, emiliani e non, con una formazione, solitamente, di duo o trio con Michele Bianchi e Andrea “Satomi” Bertorelli proponendo cover e reinterpretazioni di brani soul, R&B e jazz. Dopo aver collaborato spesso come corista nei dischi di Mario Biondi, dal 2013 decide di dedicarsi maggiormente alla sua carriera solista, collaborando con grandi musicisti come Stefano Freddi, Jerry Popolo, Luca Florian, Beppe Di Benedetto e tanti altri. Nel 2016 viene contattato da Nerio “Papik” Poggi per collaborare alla realizzazione di un album tributo a Lucio Battisti, intitolato Cocktail Battisti, in cui canta “Con il nastro rosa”, ed ha la fortuna di avere con sé nel brano il grande Phil Palmer, l’originale chitarrista del brano tratto dall’album “Una giornata uggiosa” del 1980, del quale tutti ricordano l’indimenticabile assolo. Nel 2018 collabora con l’amico Andrea “Satomi” Bertorelli alla realizzazione dell’album tributo al grande artista italo-canadese Gino Vannelli “Ugly Man – The Gino Vannelli Song Book”.

La rassegna musicale diretta da Michele Francesconi, dopo oltre dieci anni, cambia sede e si sposta al Bistrò Rossini che diventerà, ogni giovedì, il Rossini Jazz Club: la seconda importante novità riguarda proprio il giorno della settimana, si passa appunto al giovedì come giorno “assegnato” ai concerti. Resta invece immutato lo spirito che anima l’intero progetto: al direttore artistico Michele Francesconi e all’organizzazione generale di Gigi Zaccarini si unisce, da quest’anno, la passione e l’accoglienza dello staff del Bistrò Rossini e l’intenzione di offrire all’appassionato e competente pubblico faentino una stagione di concerti coerente con quanto proposto in passato.

Giovedì 8 novembre, sempre alle 22, il Rossini Jazz Club ospita il Trio Eccentrico con Massimo Ghetti al flauto, Alan Selva al clarinetto e Javier Adrian Gonzalez al fagotto

Il Bistrò Rossini è a Faenza, in Piazza del Popolo, 22.

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Celano Jazz Convention. I concerti

Dal 26 al 29 luglio 2018, si terrà a Celano la prima edizione di Celano Jazz Convention. Il direttore artistico del festival, il chitarrista Franco Finucci, ha scelto una strada doppia per lanciare questa nuova iniziativa: da una parte con i concerti che si terranno sul palco di Piazza San Giovanni e, dall’altra, con le Masterclass dedicate ai giovani jazzisti. In entrambi i casi, la linea tracciata da Finucci propone un percorso di altissimo livello con la presenza di alcuni tra i nomi più eccellenti del panorama jazzistico italiano. Inoltre va sottolineata la mediapartnership con il webmagazine Jazz Convention.

Si comincia giovedì 26 luglio con Triology, concerto che vedrà impegnati Paolo Damiani, Rosario Giuliani e Francesco Merenda. Il repertorio si basa quasi interamente sulle composizioni dei tre solisti, andando a riprendere sia brani giù pubblicati nei lavori dei tre musicisti che inediti nati appositamente per la formazione. Pur essendo fortemente strutturate, le copmosizioni scelte permettono ai musicisti di generare spazi sonori aperti e flessibili grazie alle linee del contrappunto: in questo modo, il respiro e il gesto improvviso danzano liberamente. Si crea così un territorio di confine in cui la cantabilità delle composizioni non rinuncia mai alla ricerca, intesa soprattutto come ascolto curioso, invenzione e stupore. Paolo Damiani e Rosario Giuliani collaborano da tempo in duo ed entrambi hanno già avuto modo di collaborare con Francesco Merenda, batterista classe 1987, considerato senz’altro tra i giovani talenti più interessanti del panorama europeo.

Venerdì 27 luglio sarà il turno del trio guidato dal pianista Luca Mannutza. Il percorso disegnato da Mannutza affianca composizioni originali e standard riletti secondo una visione moderna del piano trio, insieme a Gabriele Pesaresi al contrabbasso e Marcello Di Leonardo alla batteria. Il pianista si è avvicina al jazz nel 1990, assecondando una naturale predisposizione all’improvvisazione e alla creatività. Sin dalle prime collaborazioni con il sassofonista argentino Hector Costita e il trombettista statunitense Andy Gravish e dai concerti tenuti al fianco dei migliori jazzisti italiani – tra cui Paolo Fresu, Emanuele Cisi, Maurizio Giammarco, Bebo Ferra – si riconosce uno stile sempre elegante e ricercato. Mannutza è tra i pianisti più in vista sul panorama italiano e internazionale come attestano gli incontri musicali con Max Ionata, Lorenzo Tucci, Luca Bulgarelli, Nicola Angelucci, Roberto Gatto, Mario Biondi, Enrico Rava, Fabrizio Bosso, Marco Tamburini, Rosario Bonaccorso, Jeremy Pelt, Steve Grossman e moltissimi altri, sia nelle formazioni guidate da lui che come sideman.

Sabato 28 luglio con il concerto del chitarrista Umberto Fiorentino in trio con Gabriele Pesaresi al contrabbasso e Marcello Di Leonardo alla batteria. Umberto Fiorentino, chitarrista e compositore, ha esordito negli anni settanta al fianco dei suoi coetanei dell’area romana come Roberto Gatto e Danilo Rea. Negli anni ottanta partecipa, soprattutto con la formazione Lingomania, a una innumerevole quantità di concerti, rassegne internazionali ed esibizioni radiofoniche e televisive italiane ed estere, riscuotendo grandi riscontri di pubblico e critica. In veste di Leader e side man ha avuto collaborazioni con grandi nomi quali: Paolo Fresu, Enrico Rava, Mike Stern, Manu Roche, Rita Marcotulli e moltissimi altri. Ha anche occasione di partecipare ad alcune importanti produzioni nell’ambito della musica pop e, in particolare, nei lavori di Mina. Ha pubblicato diversi libri, video e metodi di didattica musicale, ha collaborato alla rivista “Chitarre” pubblicando più di 80 articoli di carattere didattico e insegna da molti anni presso le più prestigiose scuole di musica italiane.

Celano Jazz Convention si concluderà infine, domenica 29 luglio, con l’esibizione di Sonic Latitudes, il duo formato da Marco Di Battista al pianoforte e Franco Finucci alla chitarra. L’esplorazione musicale di Finucci e Di Battista passa attraverso la conoscenza reciproca, la pratica del duo, l’interesse comune per la melodia: i due musicisti disegnano la tessitura di un dialogo maturo, coinvolgente dal punto di vista ritmico, sempre ricco di soluzioni armoniche raffinate. Il senso melodico si riflette in brani dalla concezione personale dove si uniscono gli spunti provenienti dal jazz contemporaneo e dall’attualità musicale con le necessità del supporto ritmico, dell’incrocio armonico, del sostegno alle improvvisazioni, delle questioni poste da una formazione esigente e scarna come il duo.

Ogni sera, poi, al termine dei concerti, si aprirà la jam session presso l’Osteria degli Artisti. Tutti i concerti sono ad ingresso gratuito e, in caso di pioggia, si svolgeranno presso l’Auditorium Enrico Fermi.

Come si diceva sopra, a fianco dei concerti delle jam session e delle attività collaterali, si sviluppa il percorso didattico voluto da Franco Finucci: tutti i musicisti presenti nel programma, infatti, condurranno masterclass di strumento e seminari sull’improvvisazione. In questo modo, durante i tre giorni del festival, Celano diventerà una vera e propria cittadella del jazz, con la presenza di jazzisti già affermati e di giovani talenti che verranno a studiare insieme a loro. La squadra dei docenti è di assoluto livello e annovera la presenza di Paolo Damiani, Marco Di Battista, Rosario Giuliani, Marcello Di Leonardo, Luca Mannutza, Umberto Fiorentino e Gabriele Pesaresi.

Una prima edizione di grande spessore. Il disegno del direttore artistico Franco Finucci di un punto di partenza sul quale costruire un percorso di lunga gittata, capace di unire qualità musicale, accoglienza e promozione del territorio.

Celano Jazz Convention
il programma dei concerti

giovedì 26 luglio
Paolo Damiani/Rosario Giuliani/Francesco Merenda. Triology

27 luglio 2018
Luca Mannutza Trio

28 luglio 2018
Umberto Fiorentino Trio

29 luglio 2018
Marco di Battista & Franco Finucci. Sonic Latitudes