Ferrara in Jazz 2017/18. Al via la seconda parte di stagione

Dopo la consueta pausa natalizia, il Jazz Club Ferrara – incluso per il terzo anno consecutivo tra le migliori jazz venues al mondo secondo lo statunitense DownBeat Magazine – si appresta ad inaugurare la seconda parte della diciannovesima edizione di Ferrara in Jazz che si svolgerà, dal 22 gennaio al 28 aprile 2018, all’interno dell’incantevole Torrione San Giovanni, bastione rinascimentale iscritto nella lunga lista dei beni UNESCO e location per il cinema di Emilia-Romagna Film Commission.
L’apprezzata rassegna concertistica, organizzata da Jazz Club Ferrara con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Ferrara, Endas Emilia-Romagna ed il prezioso sostegno di numerosi partners privati, riserva a un pubblico trasversale, e in costante crescita, altri tre mesi di grande musica per tre serate alla settimana (venerdì, sabato e lunedì), con oltre 40 concerti animati da protagonisti assoluti del jazz nazionale ed internazionale, serate dedicate a talenti emergenti e novità discografiche, nuovi itinerari musicali, il live mensile della Tower Jazz Composers Orchestra (l’orchestra residente del Jazz Club Ferrara), cinema ed esposizioni, che offrono una panoramica globale dell’idioma musicale afroamericano tra avanguardia e tradizione, incroci geografici e interculturalità.
Il 2018 dà il benvenuto a nuove collaborazioni con il Cinema Boldini, l’Anzola Jazz Club Henghel Gualdi ed il Premio Farben, mentre riconferma i collaudati sodalizi con Ferrara Musica, Crossroads jazz e altro in Emilia-Romagna, il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara, Reverb, Produzione Culturale e Teatro Off.
Sono 20 i Main Concerts che vedranno passare il testimone tra le mani di autentiche stelle della musica come Anat Cohen e Marcello Gonçalves, Dado Moroni e Luigi Tessarollo, Bill Frisell e Thomas Morgan, Ben Wendel, Kneebody, Wayne Escoffery, Linda Oh, Antonio Faraò, Logan Richardson, Grégoire Maret, Lionel Loueke, Chris Speed, Scott Henderson, Chihiro Yamanaka, Flavio Boltro, New York Gipsy All Stars, David Murray, Eddie Gomez, Ethan Iverson, Joe Sanders, Jorge Rossy e Vincent Herring.
A queste serate si aggiungono i nuovi appuntamenti firmati Somethin’Else, che dal jazz spaziano alla musica da camera; il live mensile della Tower Jazz Composers Orchestra, l’apprezzata big band del Torrione composta dagli oltre 20 elementi diretti da Alfonso Santimone e Piero Bittolo Bon, e gli immancabili lunedì del Jazz Club firmati Monday Night Raw, arricchiti da infuocate jam sessions e dedicati alla scoperta di nuovi talenti e progetti musicali.
Il grande jazz sul grande schermo è ciò di cui potrà godere il pubblico del Torrione grazie alla neonata sinergia con il Cinema Boldini, che nei mesi di febbraio, marzo e aprile proietterà tre “pellicole” a tema.
Consueto è infine l’appuntamento del Jazz Club Ferrara con le arti figurative. Ad animare le nicchie del Torrione per tutta la seconda parte di stagione, saranno le illustrazioni ed i fumetti dei finalisti al Premio Farben 2017. “Disegnare il jazz” è stato il tema di questa quarta edizione atta a celebrare il centenario dell’uscita del primo album jazz, registrato a New York il 26 febbraio 1917 dalla Original Dixieland Jass Band di Nick La Rocca.

Il PALINSESTO di questa seconda parte di stagione si riallaccia ai primi mesi di programmazione per riaprire, lunedì 22 gennaio, con il format del Jazz Club Ferrara più apprezzato dai giovani: MONDAY NIGHT RAW. Sotto questa sigla, mutuata dal colorito vocabolario del wrestling americano, i lunedì sera del Torrione si trasformano da sempre in un autentico ring sul quale si sfidano fino all’ultimo match giovani protagonisti della scena europea, seguiti come di consueto da infuocate jam sessions. Protagonista della serata (22/01) sarà la miscela di neo-bop, funk, musica folklorica, avanguardia e melodia mediterranea del trio MAT guidato dal sassofonista Marcello Allulli e completato da Francesco Diodati alla chitarra ed Ermanno Baron alla batteria. In apertura di serata, in collaborazione con Arci Bologna, sarà inoltre inaugurata la mostra collettiva “Disegnare il Jazz” che vede esporre le illustrazioni e i fumetti dei finalisti al Premio Farben 2017. La quarta edizione del premio, atta a valorizzare le connessioni che possono scaturire dall’incontro tra linguaggio musicale e disegno, ha celebrato infatti il centenario dell’uscita del primo album jazz, registrato a New York il 26 febbraio 1917 dalla Original Dixieland Jass Band di Nick La Rocca. Dopo il concerto del MAT trio il pubblico potrà godere del primo Tip of The Day dell’anno, ovvero dell’apertura della jam session a cura degli allievi e dei docenti del Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara. Ecco i Monday Night Raw 2018 da appuntare in agenda: The Smogs (29/01); Andrea Massaria – Bruce Ditmas Duo (05/02); Michele Polga & The Bridge (12/02); Stefano Tamborrino Don Karate (19/02); Cal Trio (26/02); O.N.G Crash + Ken Wandermark (05/03); Periscopes + 1 (12/03); Hobby Horse (19/03); Francesco Cusa Trio Meets Carlo Atti (26/03); Rex Kramer (09/04); Frank Martino Disorgan Trio (16/04); Quilibrì (23/04).

Ai lunedì del Jazz Club Ferrara si alternano, nelle serate di venerdì e sabato, i concerti di punta della stagione che attingono dall’universo jazzistico statunitense di area prevalentemente newyorchese, e dal miglior jazz nazionale. Numerose sono le occasioni d’ascolto che, scandagliando le ORIGINI dell’idioma jazzistico, pervengono ad originali soluzioni in perfetto equilibrio tra tradizione e modernità. La prima è sabato 3 febbraio con Blue Velvet, formazione inedita in cui il giovane e talentuoso pianista Alessandro Lanzoni incontra tre pesi massimi dell’odierno panorama statunitense come Ben Wendel (sax), Joe Sanders (contrabbasso) e Greg Hutchinson (batteria). L’elenco dei quartetti che promette di stupire è ancora lungo: sabato 17 febbraio è la volta del Wayne Escoffery Quartet featuring Ralph Peterson; a seguire, venerdì 23 febbraio, il quartetto del pianista Antonio Faraò, che si avvale di un virtuoso dell’armonica cromatica come Grégoire Maret e del propulsivo drumming di Gary Husband; sabato 17 marzo il palcoscenico del Torrione ospita infine Soul Chemistry, quartetto guidato dal sassofonista statunitense Vincent Herring, preceduto – venerdì 16 marzo – dalla versatilità di una triade straordinaria che vede Ethan Iverson (ex Bad Plus) al piano, Joe Sanders al contrabbasso e Jorge Rossy alla batteria. Anche il mese di aprile apre (sabato 7) con un eccellente trio, alla cui testa è Eddie Gomez, un maestro assoluto del contrabbasso che ha militato al fianco di Bill Evans per oltre un decennio. Tutti italiani sono infine il trio del trombettista Flavio Boltro, che propone (venerdì 13 aprile) un viaggio tra elettronica, jazz e aperte improvvisazioni, ed il duo pianoforte-chitarra, carico di swing, formato da Dado Moroni e Luigi Tessarollo (sabato 27 gennaio). Di più ampio respiro è poi il quintetto del sassofonista originario di Kansas City Logan Richardson (sabato 24 marzo), oggi artista di casa Blue Note e tra i più rappresentativi della musica nera contemporanea.

Anche gli appassionati della SEI CORDE potranno godere di tre appuntamenti di altissimo livello che abbracciano i generi più disparati. Si parte sabato 24 febbraio con il trio di Lionel Loueke, forse il più interessante talento che l’Africa abbia mai prestato al jazz americano degli ultimi anni. La sua chitarra, di volta in volta, si trasforma in una kora, un talking drum o un synth, e non è certo un caso che del suo personalissimo approccio allo strumento si siano avvalsi musicisti come Herbie Hancock, Wayne Shorter e Chick Corea. Venerdì 30 marzo, in collaborazione con Produzione Culturale, è tempo di lasciarsi travolgere dal torrenziale fraseggio di uno dei chitarristi fusion più geniali, Scott Henderson; mentre martedì 24 aprile – in collaborazione con Ferrara Musica – il Torrione potrà godere dell’incontro tra due dei più ispirati musicisti della nostra epoca, Bill Frisell (chitarra) e Thomas Morgan (contrabbasso), che presenteranno il recente cd dal titolo Small Town.

Jazz in PINK è quello del Chihiro Yamanaka Electric Female Trio (sabato 21 aprile). La talentuosa pianista giapponese sarà di ritorno in Europa per presentare The Spheres, a capo di una sezione ritmica tutta al femminile, dal sound dinamico e potente. À rebours, venerdì 26 gennaio, il delizioso lirismo e la coinvolgente presenza scenica della clarinettista israeliana Anat Cohen incontrerà uno dei massimi chitarristi brasiliani di oggi, Marcello Gonçalves. Ultimo talento “rosa” da scoprire è Linda May Han Oh, contrabbassista malesiana, poco più che trentenne, conosciuta per una serie di pregevoli album solisti e per la collaborazione con il chitarrista Pat Metheny. La si potrà ascoltare, a capo del suo quartetto, sabato 31 marzo, in collaborazione con Crossroads jazz e altro in Emilia-Romagna.

DI TAGLIO CONTEMPORANEO sono anche gli altri due appuntamenti in collaborazione con la prestigiosa kermesse itinerante. Il primo, Platinum on Tap, è l’ultimo lavoro del sassofonista Chris Speed che, accompagnato da Chris Tordini al contrabbasso e Dave King alla batteria, sarà di scena al Jazz Club venerdì 2 marzo; il secondo vede il Lunar Trio, guidato dal pianista di Detroit Greg Burk e completato da Marc Abrams (contrabbasso) ed Enzo Carpentieri (batteria), dialogare con un solista di fama mondiale, il sassofonista californiano David Murray (sabato 10 marzo). Particolarmente intriganti sono altresì le due nuove serate realizzate in collaborazione con REVERB che vedono succedersi sul palcoscenico del Torrione i Kneebody (sabato 10 febbraio) – una delle band più acclamate in circolazione, il cui massiccio utilizzo dell’elettronica amplia una tavolozza timbrica già densa di jazz e incalzanti beat hip-hop – e i New York Gipsy All Stars (sabato 3 marzo), con quella sorta di world music che unisce ritmi metropolitani, hip-hop e funk alla musica tradizionale balcanica, armena e indiana, producendo uno show magmatico dal groove torrenziale.

Sotto la sigla ONE MORE è infine il doppio concerto che sancisce il gemellaggio con l’Anzola Jazz Club Heghel Gualdi. Apre la serata lo Standard Duo composto da Lorenzo Simoni al sax alto e Antongiulio Foti al pianoforte. A seguire il Marcello Molinari Quartet, formazione attiva da una decina di anni, nata in seno al club di Anzola, che ha collaborato con grandi jazzisti italiani e stranieri quali Joe Locke, Jessie Davis, Jim Rotondi, Flavio Boltro, Fabrizio Bosso e Marco Tamburini (venerdì 2 febbraio).

Prosegue l’appassionante avventura della TOWER JAZZ COMPOSERS ORCHESTRA, l’apprezzata resident band del Torrione. Gli oltre 20 venti elementi che la compongono, diretti da Alfonso Santimone e Piero Bittolo Bon, continueranno ad arricchire il palinsesto con un’esibizione mensile, proponendo composizioni originali e accattivanti rivisitazioni di brani della tradizione afroamericana, e dando spazio ai talentuosi elementi di sperimentare e mettere in gioco le proprie idee musicali con creatività e sorprendente empatia. Le date in programma sono il 16/2, 23/3 e 27/4.

Nell’ambito degli appuntamenti firmati SOMETHIN’ELSE, il vivace sodalizio con Teatro Off e Progetto LAUTER propone Il Salotto di Clara. Il salotto di Robert e Clara Schumann era sicuramente un luogo speciale, dove musica e poesia non sono mai state così vicine. Musicisti e poeti, oggi leggendari, si incontravano lì alternandosi a suonare proprie e altrui composizioni, recitando poesie. Venerdì 9 marzo vivremo l’atmosfera magica e familiare di quel salotto grazie ad Elisabeth Brauß al pianoforte, Nicola Bruzzo al violino e a letture selezionate per l’occasione da Teatro Off. Esattamente un mese prima (venerdì 9 febbraio) avremo modo, infine, di esplorare l’universo bachiano attraverso il talento del clavicembalista Matteo Messori. Evento a cura di Tonino Rappoccio.

La parola “jazz” appare per la prima volta sugli schermi cinematografici nel 1927 con “Il cantante di jazz”, primo film sonoro diretto da Alan Crosland. Quasi dagli albori quindi, e copiosamente, il CINEMA ha fatto uso di questo linguaggio musicale, e oggi, come allora, sono numerosi i registi che si avvalgono sia d’intramontabili standards, sia della creatività di apprezzati jazzisti per la realizzazione di colonne sonore ad hoc. Grazie alla neonata collaborazione con il Cinema Boldini, il Jazz Club Ferrara si propone di divulgare il patrimonio musicale afroamericano anche attraverso la settima arte. Nei mesi di febbraio, marzo e aprile, infatti, saranno proiettate nella sala di via Previati tre “pellicole” a tema, i cui titoli saranno comunicati a breve.

L’Associazione Culturale Jazz Club Ferrara consente di ampliare la propria base sociale attraverso il TESSERAMENTO a Endas che riserva ai propri soci numerose agevolazioni su scala nazionale, insieme alla possibilità di fruire di un sempre crescente numero di appuntamenti di indiscusso valore culturale. Il Jazz Club è inoltre parte integrante del circuito MyFe (la carta turistica della città estense) ed è stato recentemente inserito tra i luoghi di interesse di USE IT, la neonata mappa di Ferrara – inclusa nel circuito europeo www.use-it.travel – rigorosamente made by locals e concepita per giovani viaggiatori alla scoperta autentica della città.

PROGRAMMA

MAIN CONCERTS
Venerdì 26 gennaio, ore 21.30
Anat Cohen & Marcello Gonçalves
Anat Cohen, clarinetto
Marcello Gonçalves, chitarra

Sabato 27 gennaio, ore 21.30
Moroni – Tessarollo Duo
Dado Moroni, pianoforte
Luigi Tessarollo, chitarra

Venerdì 2 febbraio, ore 21.30
One More in collaborazione con Anzola Jazz Club Henghel Gualdi
Marcello Molinari Quartet
Andrea Ferrario, sassofono
Claudio Vignali, pianoforte
Giannicola Spezzigu, contrabbasso
Marcello Molinari, batteria

Opening Act
Lorenzo Simoni – Antongiulio Foti Duo
Lorenzo Simoni, sax alto
Antongiulio Foti, pianoforte

Sabato 3 febbraio, ore 21.30
Blue Velvet
Ben Wendel, sax tenore
Alessandro Lanzoni, pianoforte
Joe Sanders, contrabbasso
Greg Hutchinson, batteria

Sabato 10 febbraio, ore 21.30
In collaborazione con REVERB
Kneebody
Shane Endsley, tromba ed elettronica
Ben Wendel, sassofoni ed elettronica
Adam Benjamin, tastiere
Kaveh Rastegar, basso elettrico
Nate Wood, batteria

Sabato 17 febbraio, ore 21.30
Wayne Escoffery Quartet feat. Ralph Peterson
Wayne Escoffery, sax tenore
Danny Grisset, pianoforte
Ugonna Okegwo, contrabbasso
Ralph Peterson, batteria

Venerdì 23 febbraio, ore 21.30
Antonio Faraò Special Quartet feat. Grégoire Maret & Gary Husband
Grégoire Maret, armonica cromatica
Antonio Faraò, pianoforte e tastiere
Heiri Kaenzig, contrabbasso
Gary Husband, batteria e tastiere

Sabato 24 febbraio, ore 21.30
Lionel Loueke Trio
Lionel Loueke, chitarra
Massimo Biolcati, contrabbasso
Ferenc Nemeth, batteria

Venerdì 2 marzo, ore 21.30
In collaborazione con Crossroads jazz e altro in Emilia-Romagna
Chris Speed Trio
Chris Speed, sax tenore
Chris Tordini, contrabbasso
Dave King, batteria

Sabato 3 marzo, ore 21.30
In collaborazione con REVERB
New York Gipsy All Stars
Ismail Lumanovski, clarinetto
Tamer Pinarbasi, kanun
Marius van den Brink, tastiere
Panagiotis Andreou, basso elettrico
Engin Gunaydin, batteria

Sabato 10 marzo, ore 21.30
In collaborazione con Crossroads jazz e altro in Emilia-Romagna
Lunar Trio Meets David Murray
David Murray, sassofono
Greg Burk, pianoforte
Marc Abrams, contrabbasso
Enzo Carpentieri, batteria

Venerdì 16 marzo, ore 21.30
Iverson – Sanders – Rossy
Ethan Iverson, pianoforte
Joe Sanders, contrabbasso
Jorge Rossy, batteria

Sabato 17 marzo, ore 21.30
Vincent Herring Soul Chemistry
Vincent Herring, sax alto
David Kikoski, pianoforte
Essiet Okon Essiet, contrabbasso
Joris Dudli, batteria

Sabato 24 marzo, ore 21.30
Logan Richardson Quintet
Logan Richardson, sax alto
Justus West, chitarra
Igor Osypov, chitarra
DeAndre Manning, basso
Ryan Lee, batteria

Venerdì 30 marzo, ore 21.30
In collaborazione con Produzione Culturale
Scott Henderson Trio
Scott Henderson, chitarra
Romain Labaye, basso elettrico
Archibald Ligonnière, batteria

Sabato 31 marzo, ore 21.30
In collaborazione con Crossroads jazz e altro in Emilia-Romagna
Linda May Han Oh
Greg Ward, sax alto
Matthew Stevens, chitarra
Linda May Han Oh, contrabbasso e basso elettrico
Artur Hnatek, batteria

Sabato 7 aprile, ore 21.30
Eddie Gomez Trio
Salvatore Bonafede, pianoforte
Eddie Gomez, contrabbasso
Eliot Zigmund, batteria

Venerdì 13 aprile, ore 21.30
Flavio Boltro BBB Trio
Flavio Boltro, tromba e elettronica
Mauro Battisti, contrabbasso
Mattia Barbieri, batteria e percussioni

Sabato 21 aprile, ore 21.30
Chihiro Yamanaka Electric Female Trio
Chihiro Yamanaka, pianoforte e piano elettrico
Dana Roth, basso elettrico
Karen Teperberg, batteria

Martedì 24 aprile, ore 21.30
In collaborazione con Ferrara Musica
Bill Frisell – Thomas Morgan Small Town Duo
Bill Frisell, chitarra
Thomas Morgan, contrabbasso

***

MONDAY NIGHT RAW
Sotto la sigla Monday Night Raw, mutuata dal colorito vocabolario del wrestling americano, i lunedì sera del Torrione si trasformano in un autentico ring sul quale si sfideranno, fino all’ultimo match, giovani protagonisti della scena jazzistica contemporanea nazionale ed internazionale. In apertura di serata l’accattivante selezione musicale di Willygroove, France, Andreino e Gil Dj farà da sfondo al goloso aperitivo a buffet del wine-bar del Torrione. Segue il concerto Tip of The Day, la jam session aperta dagli allievi e dai docenti del Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara.

Lunedì 22 gennaio, ore 21.30
Vernissage
In collaborazione con Arci Bologna
PREMIO FARBEN 2017 “DISEGNARE IL JAZZ”

+

Live
Lunedì 22 gennaio, ore 21.30
MAT
Marcello Allulli, sax tenore
Francesco Diodati, chitarra
Ermanno Baron, batteria

A seguire…

Tip of The Day
In collaborazione con il Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara
Valeria Burzi, voce
Andrea Bonetti, pianoforte
Stefano Galassi, basso
Riccardo Guidarini, batteria

Lunedì 29 gennaio, ore 21.30
The Smogs
Federico Pierantoni, trombone
Beppe Scardino, sax baritono
Marco Benedetti, contrabbasso
Bernardo Guerra, batteria

A seguire…

Tip of The Day
In collaborazione con il Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara
Federico Rubin, pianoforte
Stefano Galassi, contrabbasso
Fausto Negrelli, batteria

Lunedì 5 febbraio, ore 21.30
Andrea Massaria – Bruce Ditmas Duo
Andrea Massaria, chitarra e elettronica
Bruce Ditmas, batteria

A seguire…

Tip of The Day
In collaborazione con il Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara
Davide Silimbani, violino
Andrea Bondi, chitarra
Fabio Mazzini, chitarra
Lorenzo Baroni, contrabbasso

Lunedì 12 febbraio, ore 21.30
Michele Polga & The Bridge
Michele Polga, sax tenore
Claudio Filippini, pianoforte
Lorenzo Conte, contrabbasso
Anthony Pinciotti, batteria
A seguire…

Tip of The Day
In collaborazione con il Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara
Chiara Morreale, voce
Riccardo Sindona, chitarra
Stefano Galassi, basso
Francesco Bressan, batteria

Lunedì 19 febbraio, ore 21.30
Stefano Tamborrino Don Karate
Pasquale Mirra, vibrafono e synth
Francesco Ponticelli, basso elettrico e synth
Stefano Tamborrino, batteria ed elettronica

A seguire…

Tip of The Day
In collaborazione con il Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara
Jacopo Salieri, pianoforte
Nicola Govoni, contrabbasso
Fausto Negrelli, batteria

Lunedì 26 febbraio, ore 21.30
Cal Trio
Domenico Caliri, chitarra
Stefano Senni, contrabbasso
Marco Frattini, batteria

A seguire…

Tip of The Day
In collaborazione con il Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara
Antonio Cavicchi, chitarra
Matteo Balcone, basso elettrico
Gianfilippo Invincibile, batteria

Lunedì 5 marzo, ore 21.30
O.N.G. Crash + Ken Vandermark
Gabriele Mitelli, tromba e elettronica
Ken Vandermark, sax tenore
Enrico Terragnoli, chitarra
Gabrio Baldacci, chitarra baritono
Cristiano Calcagnile, batteria

A seguire…

Tip of The Day
In collaborazione con il Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara
Roberto Manuzzi, sax
Davide Fasulo, tastiere
Lorenzo Locorotondo, tastiere
Daniele Nieri, basso elettrico
Riccardo Guidarini, batteria

Lunedì 12 marzo, ore 21.30
Pericopes + 1
Emiliano Vernizzi, sax tenore
Alessandro Sgobbio, pianoforte e piano elettrico
Nick Wight, batteria

A seguire…

Tip of The Day
In collaborazione con il Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara
Carletto Spanò, chitarra
Francesco Zaccanti, contrabbasso
Lorenzo Gollini, batteria

Lunedì 19 marzo, ore 21.30
Hobby Horse
Dan Kinzelman, sax tenore, clarinetto ed elettronica
Joe Rehmer, contrabbasso ed elettronica
Stefano Tamborrino, batteria ed elettronica

A seguire…

Tip of The Day
In collaborazione con il Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara
Andrea Bonetti, pianoforte
Fabio Mazzini, chitarra
Stefano Pesare, basso elettrico
Pietro Vicentini, batteria

Lunedì 26 marzo, ore 21.30
Incontro con l’autore
Presentazione di “Racconti molesti” di Francesco Cusa

+

Live
Francesco Cusa Trio Meets Carlo Atti
Carlo Atti, sax tenore
Gianni Lenoci, pianoforte
Ferdinando Romano, contrabbasso
Francesco Cusa, batteria

A seguire…

Tip of The Day
In collaborazione con il Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara
Chiara Morreale, voce
Lorenzo Locorotondo, tastiere
Riccardo Sindona, chitarra
Stefano Galassi, basso elettrico
Francesco Bressan, batteria

Lunedì 9 aprile, ore 21.30
Rex Kramer
Piero Bittolo Bon, sax alto
Stefano Dallaporta, contrabbasso
Andrea Grillini, batteria

A seguire…

Tip of The Day
In collaborazione con il Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara
Arrangers Night a cura della Classe di Arrangiamento Jazz del professor Morgante

Lunedì 16 aprile, ore 21.30
Frank Martino Disorgan Trio
Frank Martino, chitarra ed elettronica
Claudio Vignali, pianoforte e tastiere
Niccolò Romanin, batteria e batteria elettronica

A seguire…

Tip of The Day
In collaborazione con il Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara
Antonio Cavicchi, chitarra
Matteo Balcone, basso elettrico
Gianfilippo Invincibile, batteria

Lunedì 23 aprile, ore 21.30
Quilibrì
Andrea Ayace Ayassot, sax soprano
Enrico Degani, chitarra classica
Claudio Riaudo, percussioni

A seguire…

Tip of The Day
In collaborazione con il Dipartimento Jazz del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara
Claudio Francica,chitarra
Francesco Zaccanti, contrabbasso
Pietro Vicentini,batteria

***

SOMETHIN’ELSE
Incursioni al di fuori della consueta programmazione jazzistica con serate dedicate ad altri linguaggi espressivi, dalla musica classica, al teatro musicale, all’elettronica.

Venerdì 9 febbraio, ore 21.30
A cura di Tonino Rappoccio
Matteo Messori Solo Bach
Matteo Messori, clavicembalo

Venerdì 9 marzo, ore 21.30
In collaborazione con Teatro Off e Progetto LAUTER
Il salotto di Clara
Elisabeth Brauß, pianoforte
Nicola Bruzzo, violino
Letture a cura di Ferrara Off

***

THE TOWER JAZZ COMPOSERS ORCHESTRA
La Tower Jazz Composers Orchestra nasce come naturale reazione a catena ed evoluzione di due progetti pilota che hanno preso forma durante le scorse stagioni (The Tower Jazz Workshop Orchestra e The Unreal Book), ne consegue che il progetto rappresenti una sintesi dei precedenti, ma con una formazione e un repertorio più definiti. Sotto la direzione di Piero Bittolo Bon e Alfonso Santimone, il progetto mira alla realizzazione di una big band “elastica” che permetta ai singoli musicisti di sperimentare collettivamente la propria vena compositiva e le proprie idee musicali.

Venerdì 16 febbraio, Sabato 23 marzo, Venerdì 27 aprile, ore 21.30
The Tower Jazz Composers Orchestra
Marta Raviglia, voce
Alfonso Santimone, direzione, pianoforte ed elettronica
Piero Bittolo Bon, direzione, sax alto, clarinetto basso e flauti
Sandro Tognazzo, flauto
Glauco Benedetti, tuba
Mirko Cisilino, Pasquale Paterra, Gabriele Cancelli, trombe
Filippo Vignato, Federico Pierantoni, Lorenzo Manfredini, tromboni
Gianluca Fortini, clarinetti e sax alto
Tobia Bondesan, sax tenore
Filippo Orefice, sax tenore, clarinetto e flauto
Beppe Scardino, sax baritono, sax alto e flauto
Luca Chiari, Riccardo Morandini, chitarra
Federico Rubin, piano elettrico
Alessandro Garino, pianoforte
Stefano Dallaporta, contrabbasso e basso elettrico
Andrea Grillini, Simone Sferruzza, batteria
William Simone, percussioni

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Infoline e prenotazione cena 0532 1716739 (dalle 12.30 alle 19.30)

Tranne ove diversamente specificato, tutti i concerti si svolgono al Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara.

Il Jazz Club Ferrara è affiliato a Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

PRESIDENZA
Andrea Firrincieli

DIREZIONE ARTISTICA
Francesco Bettini

Ferrara in Jazz. Al via la XIX edizione

Ferrara in Jazz 2017 – 2018
40° anno – XIX Edizione
06 ottobre 2017 – 30 aprile 2018

Il 26 aprile 1977 il “Circolo Amici del Jazz” (che in seguito diverrà Associazione Culturale Jazz Club Ferrara) iniziava la propria attività di promozione del patrimonio musicale afroamericano. Da allora sono trascorsi quarant’anni senza alcuna interruzione, durante i quali Ferrara e il suo territorio sono stati teatro delle esibizioni di tutti i più importanti jazzisti nazionali e internazionali. A metà di questa storia si colloca Ferrara in Jazz, rassegna che si svolge nella suggestiva sede del Torrione San Giovanni (bastione rinascimentale iscritto nella lunga lista dei beni UNESCO e location per il cinema di Emilia-Romagna Film Commission), che si appresta ad inaugurare la XIX edizione con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Ferrara, Endas Emilia-Romagna ed il prezioso sostegno di numerosi partners privati.
Con alle spalle un’estate densa di appuntamenti in Riviera, l’inclusione nella guida alle migliori jazz venues al mondo da parte dell’internazionale DownBeat Magazine, la vittoria del bando S.I.A.E “S’illumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”, e quella dei Jazzit Awards 2016 nella categoria “Jazz Club Italia” per il sesto anno consecutivo, Ferrara in Jazz prende il via venerdì 06 ottobre 2017 con la contagiosa energia dell’apprezzata Tower Jazz Composers Orchestra, la resident band del Torrione formata da oltre 20 elementi, diretta da Alfonso Santimone e Piero Bittolo Bon. (altro…)

Lost Songs al TrentinoInJazz 2016!

TRENTINOINJAZZ 2016
…il percorso del jazz…
Autumn Edition: 21 settembre – 11 dicembre 2016

Venerdì 21 ottobre 2016
ore 20.30,
Saletta rossa della Comunità di valle
Piazzetta Ceschi, 1
Borgo Valsugana (TN)

LOST SONGS

Marta Raviglia: voce, elettronica
Simone Sassu: pianoforte, elettronica

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Mirano Oltre 2016

Associazione Culturale Buonvento
in collaborazione con Libreria Mondadori di Mirano e Circolo Culturale Caligola
con il patrocinio della Regione Veneto e del Comune di Mirano

MIRANO OLTRE
libri & musica 2016
VIII^ edizione

giovedì 23 giugno, Giardino di Villa Belvedere
“Ballate per il Nord Est”
Vasco Mirandola e Piccola Bottega Baltazar
Vasco Mirandola (voce recitante)
Giorgio Gobbo (chitarre, voce)
Sergio Marchesini (fisarmonica, tastiere)
Riccardo Marogna (clarinetti, sassofoni)
Antonio De Zanche (contrabbasso, basso elettrico)
Graziano Colella (batteria, percussioni)

mercoledì 29 giugno, Giardino di Villa Belvedere
“Ratatuja … e altro”
Francesco Maino (voce recitante)
Mike Dillon (vibrafono, tablas)
Fabrizio Puglisi (pianoforte)
Marcello Benetti (batteria)

martedì 5 luglio, Calle Ghirardi
“La linea apparente”
lettura con musica dai racconti di Dino Buzzati
Riccardo Maranzana (voce recitante)
Marco Castelli (sassofoni, live electronics)

martedì 12 luglio, Calle Ghirardi
“Vocione”
Tony Cattano (trombone)
Marta Raviglia (voce)

MIRANO (VE), inizio spettacoli ore 21.15 INGRESSO GRATUITO. In caso di pioggia presso il Teatro di Villa Belvedere

Informazioni
www.caligola.it
info@caligola.it
https://www.facebook.com/pages/Caligola-Circolo-Culturale/198558337034
https://www.facebook.com/MiranoOltre
tel. 3403829357 – 3356101053

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Comacchio e Lidi in Jazz 2016

Comacchio e le sue valli, la rigogliosa pineta, il lungo litorale e la visionaria architettura della Casa Museo Remo Brindisi costituiscono lo straordinario proscenio di “Comacchio e Lidi in Jazz”, rassegna concertistica itinerante organizzata dall’Associazione Culturale Jazz Life con il sostegno di Comune di Comacchio e Camera di Commercio di Ferrara.
Giunta quest’anno alla seconda edizione, la kermesse – inclusa nell’ampio contenitore di eventi firmato “Aspettando la Sagra dell’Anguilla” – condurrà, a partire da sabato 25 giugno, alla scoperta del territorio comacchiese attraverso un articolato mosaico musicale. Sette gli appuntamenti per sette differenti location che, da Gorino Ferrarese, ripercorreranno i Sette Lidi fino a Spina.
Si parte quindi (sabato 25 giugno ore 19.00) con “Un Po di jazz al tramonto con la Rosa delle Sabbie”: escursione a bordo della Motonave Principessa che approderà al Faro di Gorino, passando per la romantica Isola dell’Amore. Ammirando tenui nuances crepuscolari fuse alle note del Jazzlife Trio formato da Livia Boattini alla voce, Alessandro Scala al sassofono e Luca di Luzio alla chitarra, sarà possibile gustare il goloso aperitivo realizzato in collaborazione con Tenuta Garusola – Cooperativa Giulio Bellini e Strada dei Vini e dei Sapori della Provincia di Ferrara. Attraverso un’originale miscela fatta di blues, soul, funky e naturalmente jazz, il trio affronta brani di maestri assoluti quali Irving Berlin, Duke Ellington, George Gershwin e Richard Rodgers, che rivivono animati da moderne sonorità, laddove il virtuosismo viene meno per lasciare spazio a toccanti vibrazioni (per informazioni e prenotazioni 339 6274052 – 340 8844687).
Giovedì 7 luglio (ore 20.30), la rassegna tocca l’antica Magnavacca (Porto Garibaldi) dove il ristorante “Quelli di Flip” ospiterà il quartetto capitanato dal sassofonista romagnolo Alessandro Scala. Atmosfere vintage, che riconducono alle mitiche incisioni Blue Note anni ’60, rivivono nel repertorio che alterna celebri standard a composizioni originali. Personalità eclettica, Scala ama spaziare tra diversi generi musicali che vanno dal jazz alla bossa nova, dal funk al blues con grinta e creatività. Presenza stabile nei migliori jazz club e rassegne nazionali, Scala vanta collaborazioni con artisti quali Flavio Boltro, Marilyn Mazur, Fabrizio Bosso, Mario Biondi e Ares Tavolazzi tra gli altri. Il Ristorante propone un menù di pesce a tema accompagnato dai “Vini delle Sabbie” del Bosco Eliceo. È consigliata la prenotazione al 346 7289388.
Dopo Porto Garibaldi è la volta del Lido di Volano con Pineta in Jazz dove, in occasione del Santo Patrono dei Forestali, si terrà – martedì 12 luglio alle ore 21.00 alla Chiesa di S. Giovanni Gualberto – il concerto dei Quarti di luna, quartetto classico formato da Domenico Banzola e Mariangela Brignani al flauto traverso, Consuelo Castellari al violino e Lucia Ragazzini al pianoforte. La formazione ripercorrerà alcune pagine musicali del ’900, da Piazzolla a Morricone e ai Beatles, attraverso arditi arrangiamenti originali che non disdegnano contaminazioni pop-rock. A partire dalle ore 20.00 sarà possibile degustare una selezione di vini scelti dalla Strada dei Vini e dei Sapori della Provincia di Ferrara. (Ingresso libero. Per informazioni 335 1340537).
Il Lido delle Nazioni, invece, rende omaggio (martedì 26 luglio alle ore 21 in Lungomare Italia) all’Italia della Dolce Vita e al grande cinema con l’emozionante concerto di Monia Angeli, con cui la storia della canzone italiana rivivrà attraverso brani indimenticabili come “Malafemmena” e “Roma non far la stupida stasera”.
Per l’occasione, la jazz singer sarà accompagnata da Stefano Nanni al pianoforte, Giorgio Fabbri al contrabbasso e Gianluca Nanni alla batteria. Talento precoce, Monia Angeli inizia a cantare professionalmente all’età di 17 anni calcando numerosi palchi del Belpaese. Il carattere eclettico la conduce ben presto a spaziare e ad esplorare, oltre al canto, i territori del musical e della composizione dopo aver studiato pianoforte e sassofono.
Venerdì 5 agosto (ore 20.30) si torna a Porto Garibaldi, al Ristorante Cantinon al Mare – Bagno Apollo 72, per lasciarsi trasportare dal trascinante groove dei Duck Juice, jazz-funk band formata da Gian Piero Benedetti (sassofono), Luca Chiari (chitarra) Lorenzo Locorotondo (tastiere), Emanuele Locorotondo (batteria) e Guglielmo Campi (percussioni), che presenterà l’omonimo album di debutto. Per l’occasione lo chef propone un menù degustazione a base di carne alla griglia accompagnata da vino Fortana. È consigliata la prenotazione allo 0533 311458.
La notte di San Lorenzo (mercoledì 10 agosto, alle ore 20.00), potremo puntare il naso all’insù e godere della magia delle stelle cadenti tra i rigogliosi vigneti del Bosco Eliceo, in compagnia di un buon calice di “vini delle sabbie” e delle note del Luca di Luzio Blue(s) Room Trio. La formazione, guidata dall’apprezzato chitarrista pugliese e completata da Sam Gambarini all’organo Hammond e Max Ferri alla batteria, trae ispirazione dal sound dei mitici organ trio anni ’60 corroborato da protagonisti quali Grant Green, Kenny Burrell, Jimmy Smith e Jack McDuff. Il repertorio alternerà brani della tradizione afroamericana a pezzi contemporanei sapientemente arrangiati dall’estro del band leader (ingresso libero. Per informazioni 335 1340537).
L’articolata rassegna chiude in bellezza – venerdì 19 agosto, alle ore 21.00 – con il quintetto capitanato dalla talentuosa Livia Boattini, nel suggestivo giardino della Casa Museo Remo Brindisi al Lido di Spina.
Nel ripercorrere alcuni salienti capitoli della storia della musica afroamericana, la vocalist sarà accompagnata da Luca Quadrelli al sassofono, Luca di Luzio alla chitarra, Onorino Tiburzi al contrabbasso e Max Ferri alla batteria.
Livia Boattini (Faenza, 1989) si avvicina al canto esplorando in primis il panorama della musica leggera e pop, per poi laurearsi in Canto Jazz al Conservatorio “A. Buzzolla” di Adria, con una tesi dedicata alla figura Billie Holiday curata da Marta Raviglia e Ada Montellanico. Successivamente, partecipa a numerosi workshop tenuti da artisti del calibro di Antonio Sanchez e Marco Tamburini. Il suo esordio discografico risale al 2010 con “Respiro e Aspiro” per Edizioni Settenote (ingresso libero. Per informazioni 335 1340537).

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Massimo Barbiero: “Mantis” ed “Odwalla – Uomo invisibile”

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Massimo Barbiero, Mantis, autoproduzione 2016
Massimo Barbiero: batteria, marimba, vibrafono, glockenspiel, timpani, bodhrán, gong, percussioni, electronic drums

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Odwalla, Uomo invisibile, autoproduzione 2015
Massimo Barbiero: marimba, vibrafono, percussioni
Matteo Cigna: vibrafono, percussioni
Stefano Bertoli: batteria
Alex Quagliotti: batteria, percussioni
Doudù Kwateh: percussioni
Doussu Tourrè: djembè
Andrea Stracuzzi: percussioni
Israel Varela: percussioni
Marta Raviglia, Sabrina Oliveri, Gaia Mattiuzzi, Manuel Attanasio: voce

Quando si ascolta Massimo Barbiero, specie se lo si ascolta in solo, bisogna far precedere all’ ascolto una manciata di secondi di concentrazione sul silenzio.
E’ importante dire questo, perché Barbiero sembrerebbe ascoltare prima di tutto proprio il silenzio, che diventa parte fondamentale della sua profonda e continua ricerca di suoni. Una ricerca prima di tutto emotiva, una ricerca di significati tutt’altro che solo estetizzanti. Ma è anche una ricerca che vuole essere espressiva, che vuole arrivare a chi ascolta, colpirlo, renderlo empatico.
Barbiero suonando insegue se stesso e cerca di arrivare a chi ascolta. E’ un flusso di suoni che respirano anche di rarefatti silenzi che diventano suoni anch’essi, incorniciando, sottolineando, sfumando e parlando intrecciati ai metalli, ai legni, alle pelli.
Mantis è composta da una suite, ” La via di Morgana“, che si dipana in tredici brani ma che si può decidere anche di ascoltare senza soffermarsi sulla sua segmentazione, facendo diventare musica anche i silenzi che separano un brano dall’ altro.

Perché il bello è passare dai metalli che tintinnano e si contrappongono alle pelli nel registro grave, come due facce della stessa medaglia (Cerchi), fatte di domande e risposte con incursioni reciproche, all’atmosfera sospesa ed onirica di Nausicaa, che ti culla con la sua struttura pentatonica. Passare dagli intervalli di quarte e di quinte e i timbri a contrasto di Circe alla marimba, così congeniale a Barbiero, del Canto di Ismene, con il suo incipit lieve ed il suo progressivo intensificarsi e di nuovo diradarsi, tanto da apparire come un continuo riflettere su idee musicali che nascono e vengono amorevolmente accudite, mai dilapidate subito. Dai battiti così melodici de L’ Ultima Strega, accompagnati dal ritmo incalzante della batteria, all’ atmosfera fiabesca de La Rete, con un glockenspiel tutt’ altro che tonale, ma piuttosto indefinito e magico. E così trasportati dal Bodram, dai Gong, dai metalli che prevalgono sulle pelli in Yavonna al vibrafono di Tempus Fugit, si approda alle note prima potenti poi rarefatte, ma anche alla ricerca continua degli armonici nelle note lunghe, in quegli “strascici” indefiniti di suoni che sono essi stessi musica, come il silenzio che li separa l’ uno dall’ altro. In meno di un’ ora che potrebbe essere un minuto come un giorno, ti ritrovi al leit motiv della musica di Barbiero, quel Cristiana che hai sentito in ogni suo disco e che pure è così cangiante, ogni volta.

Barbiero in solo è intimista eppure fortemente espressivo.
Barbiero con Odwalla, ovvero con la sua formazione più nutrita di musicisti, strumenti, suoni, arti, voci, movimenti è espressivo eppure fortemente intimista.
Odwalla è il contrario del solo. Ascoltare “Odwalla uomo invisibile”, ispirato nei testi recitati da Marta Raviglia al romanzo “Uomo invisibile” di Ralph Waldo Ellison, è compiere un altro viaggio, diverso, deflagrante, che non puoi solo sognare da solo nel silenzio ma che devi anche guardare, nel quale ti devi sdoppiare – e non basta – tra musica, testi (e se hai assistito allo spettacolo) danze, musicisti, perché è quasi un urlo collettivo che scuote da quel sentirsi invisibili. Collettivo eppure così intimo, anch’esso. Ognuno è uomo singolo, e quell’ invisibilità è solitudine: si torna al solo, al bisogno di esprimersi, di uscire da se stessi e comunicare.
Ecco cosa rende l’ ascolto della musica di Massimo Barbiero un’ esperienza che avvince e frastorna, e scuote, anche: è il suo bisogno, contagioso, di fermarsi a riflettere ma è anche il suo desiderio urgente di incontrare gli altri per comunicare. Da solo con i suoi battiti e con le sue melodie, o con tutti i suoi strumenti e musicisti e danzatori e voci: ma il suo è un richiamo, al quale è quasi impossibile non rispondere, e per il quale è impellente trovare una risposta esistenziale.