Con le masterclass di Roberto Gatto e Roberto Tarenzi, torna in presenza la didattica jazz di Celano Jazz Convention

Venerdì 27 agosto 2021, dalle 14 alle 17, Celano Jazz Convention torna alla didattica in presenza con due incontri di altissimo spessore. Il batterista Roberto Gatto e il pianista Roberto Tarenzi condurranno infatti due masterclass dedicate ai rispettivi strumenti, trasmettendo ai partecipanti l’importanza e il valore delle loro esperienze musicali, sia quelle più strettamente tecniche sia quelle maturate suonando dal vivo come leader di formazioni o al fianco dei più importanti protagonisti del jazz italiano ed internazionale.

Gli incontri si svolgeranno a Celano, nelle sale di Palazzo Don Minozzi. Per iscriversi, occorre prenotarsi inviando una mail all’indirizzo conferenze@celanojazzconvention.com. Il costo di iscrizione a ciascuna delle due masterclass è di 35€.

Roberto Gatto si esibirà in concerto, poi, nella serata di venerdì 27 agosto, sempre a Celano, alla guida del suo quartetto e con la presenza di Beatrice Gatto come ospite alla voce.

Roberto Gatto è sicuramente il più rinomato batterista italiano all’estero e vanta importanti partnerships con artisti del mondo del jazz e non solo. Nato a Roma il 6 ottobre 1958, il suo debutto professionale risale al 1975 con il Trio di Roma (insieme a Danilo Rea ed Enzo Pietropaoli) e da allora ha suonato in tutta Europa e nel mondo con i suoi gruppi e a fianco di artisti internazionali. È stato inoltre componente di Lingomania, una delle formazioni più importanti della storia jazz italiano. Oltre ad una ricerca timbrica raffinata e a una tecnica esecutiva perfetta, i gruppi a suo nome sono caratterizzati dal calore tipico della cultura mediterranea: questo rende senza dubbio Roberto Gatto uno dei più interessanti batteristi e compositori in Europa e nel mondo. Nella sua carriera musicale, Roberto Gatto ha collaborato come sideman con i più importanti interpreti della storia e dell’attualità del jazz internazionale: da Chet Baker a Freddie Hubbard e Lester Bowie, da Gato Barbieri a Kenny Wheeler e Randy Brecker e poi con Enrico Rava, Ivan Lins, Vince Mendoza, Kurt Rosenwinkel, Joey Calderazzo, Bob Berg, Steve Lacy e moltissimi altri.

Come leader ha registrato molti album: Notes, Fare, Luna, Jungle Three, Improvvisi, Sing Sing Sing, Roberto Gatto plays Rugantino, Deep, Traps, Gatto-Stefano Bollani Gershwin and more, A Tribute to Miles Davis Quintet, Omaggio al Progressive, The Music Next Door, Roberto Gatto Lysergic Band, Remebering Shelly, fino ai più recenti Sixth Sense, Now e My Secret Place. Nel corso degli anni ha composto musica per il cinema, in particolare insieme a Maurizio Giammarco la colonna sonora di “Nudo di donna” per la regia di Nino Manfredi, e, in collaborazione con Battista Lena, le colonne sonore di “Mignon e Partita”, che ha ottenuto cinque David di Donatello, “Verso Sera” e “Il grande cocomero”, tutti diretti da Francesca Archibugi.

Nel 1993 ha realizzato due video didattici “Batteria vol. 1 e 2”. È stato il direttore artistico di Jazz in progress presso il Teatro dell’Angelo a Roma. Per oltre dodici anni ha insegnato batteria e musica d’insieme presso i seminari di Siena Jazz. Ha frequentato il Conservatorio di Santa Cecilia a Roma e il Conservatorio de L’Aquila. Roberto Gatto è titolare della cattedra di batteria jazz al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma.

Dopo lo studio del pianoforte classico, iniziato all’età di otto anni, Roberto Tarenzi scopre il jazz nell’adolescenza e studia con Enrico Intra e Roberto Pronzato ai Civici Corsi di Jazz di Milano, dove ottiene il diploma nel 1999, e frequenta i seminari della Berklee School a Umbria Jazz e i corsi di Siena Jazz.

Nel 1995 entra a far parte della Big Band diretta da Enrico Intra con cui incide quattro dischi e accompagna, tra gli altri, Dave Liebman, Max Roach, Bobby Watson, Bob Brookmeyer, Franco Cerri, Enrico Rava, Franco Ambrosetti. All’inizio del 2006 si trasferisce a New York per sei mesi, dove svolge un’intensa attività concertistica nei club e registra con la cantante Alice Ricciardi, Gaetano Partipilo, Franco Ambrosetti e Michele Bozza. Al ritorno dagli Stati Uniti, viene scelto assieme ad altri undici pianisti in tutto il mondo (tra cui Aaron Parks e Gerald Clayton) per partecipare al prestigioso “Thelonious Monk International Piano Competition”, esibendosi di fronte ad una giuria presieduta da Herbie Hancock e comprendente, tra gli altri, Danilo Perez e Andrew Hill. Nel 2008 si trasferisce a Roma e inizia una intensissima attività concertistica al fianco di Stefano Di Battista e Rosario Giuliani, collaborando altresì con Roberto Gatto, Maurizio Giammarco, Dario Deidda, Fabio Zeppetella, Fabrizio Bosso, Max Ionata e praticamente tutti i migliori musicisti della scena italiana.

A suo nome ha pubblicato diversi lavori discografici, tra i quali “Other Digressions”, “Trio Live”, “Love and Other Simple Matters” e “11 Little Things”, mentre con Cues Trio, formato insieme a Lucio Terzano e Tony Arco, ha inciso”Introducing Cues trio” e “Feel” con David Liebman come ospite.

Insegna stabilmente presso il Saint Louis College of Music di Roma, il Conservatorio di Latina, oltre a tenere seminari e workshop di improvvisazione.

Il percorso didattico di Celano Jazz Convention, tracciato dal direttore artistico della rassegna Franco Finucci, torna in presenza dopo aver continuato le attività online durante il periodo della pandemia. Sia l’edizione 2020 della rassegna che le iniziative promosse nel corso dell’inverno si sono tenute in rete e hanno proposto i seminari condotti da alcuni dei protagonisti più rilevanti della scena jazz italiana come Marco Di Battista, Max Ionata, Giovanni Falzone, Luca Mannutza, Marcello Di Leonardo, Ada Montellanico, Claudio Filippini, Umberto Fiorentino, Roberto Gatto e Tino Tracanna e con un ospite di assoluto rilievo internazionale come Jerry Bergonzi.

Esce “I Siciliani”, l’album di Ninni Bruschetta e Cettina Donato

Reduci dai successi e dai sold out teatrali de “Il mio nome è Caino” di Claudio Fava, torna in un nuovo sodalizio artistico la vulcanica coppia Ninni Bruschetta-Cettina Donato. Una sinergia unica, entusiasmante. Dopo aver interpretato un testo di teatro civile come una jam session per pianoforte e voce commuovendo il pubblico dei teatri di tutta Italia, il duo propone adesso un’altra faccia della Sicilia, quella poetica e letteraria.
A fare da sfondo all’ispirazione artistica stavolta è lo stretto di Messina, patria comune, passaggio che ha condotto i due artisti sui palcoscenici di tutta Italia e all’estero. Lo stesso varco è stato attraversato molte volte dallo scrittore Antonio Caldarella, originario di Avola e cresciuto tra Napoli, Messina e il resto del mondo.

È la sua poesia che nell’album “I Siciliani”, in uscita il 14 maggio 2021 – e disponibile in streaming e nei digital store https://believe.ffm.to/isiciliani – torna a vivere nella travolgente interpretazione di Ninni Bruschetta, in equilibrio tra recitazione e canto, e le suggestive composizioni originali firmate da Cettina Donato accompagnata da un quartetto jazz e gli archi della BIM Orchestra. Ad anticipare la pubblicazione del disco, il singolo “Alcol”, uscito venerdì 16 aprile https://youtu.be/aSOt_yvGuAI.

Il disco, prodotto dall’etichetta AlfaMusic, è una suite di 8 brani e 3 preludi per pianoforte, tutti composti e arrangiati da Cettina Donato, impegnata in questo disco al piano e – nel brano che dà il titolo al disco “I siciliani” – alle percussioni.
Con la sezione archi della BIM Orchestra unita al quartetto jazz, Cettina Donato torna al suo antico amore per il large jazz ensemble: a completare la formazione il sassofonista Dario Cecchini (Lee Konitz, Natalie Cole Band, Kenny Wheeler Hot Eleven, Funk Off, Paolo Fresu, Enrico Pieranunzi, Dave Liebman), il contrabbassista Dario Rosciglione (Cedar Walton, Joe Lovano, Randy Brecker, Phil Woods, Tony Scott, Danilo Rea) e il batterista Mimmo Campanale (Paolo Fresu, Bob Mintzer, Phil Woods, Lee Konitz, Randy Brecker, Dee Dee Bridgewater).
Le Siciliane è interpretata dall’attrice e cantante Celeste Gugliandolo (seconda a X Factor 2011 con I Moderni). Ninni Bruschetta presta la voce a tutti gli altri brani, che così descrive:
I Siciliani è un’idea moderna.
Le Siciliane è un’idea antica.
Alcol è un’ubriacatura di acquavite di Sardegna: Filu ‘e ferru malidittu!
Amico Fragile l’aveva scritta per me, ma mi disse di no. Io ero a Belgrado il giorno del suo funerale e lui l’aveva già scritto.
Amore Segreto è per chi sa amare tutte le donne insieme, ma una alla volta.
Amuri miu è solo questo.
Ninna Nanna è una profezia.
Vorrei nuotare… nel tuo stesso mare. E dove sennò?

Attore di teatro, cinema e tv, Ninni Bruschetta ha firmato più di 40 regie teatrali, dirigendo, tra gli altri, Anna Maria Guarnieri, Claudio Gioè, Donatella Finocchiaro, Roberto Citran, David Coco, Edy Angelillo e Angelo Campolo.E’ stato per due volte direttore artistico dell’EAR Teatro di Messina. Tra cinema e televisione ha preso parte a quasi cento titoli, spaziando dalle grandi serie generaliste (Squadra Antimafia, Borsellino, Distretto di Polizia,I bastardi di pizzo falcone) al cinema d’autore (Luchetti, Giordana, Corsicato, Guzzanti, Pif, Von Trotta, Woody Allen, Paolo Sorrentino) al record di incassi di “Quo Vado?” di G. Nunziante, con Checco Zalone. E’ uno dei protagonisti della serie cult “Boris” e del relativo film di Ciarrapico, Torre e Vendruscolo nonché dell’ultimo capolavoro televisivo di Mattia Torre (La linea verticale). Premio Tony Bertorelli alla carriera nel 2018. Ha pubblicato tre sceneggiature con Sellerio e due saggi critici sul lavoro dell’attore con Bompiani e Fazi.

Pluripremiata pianista, compositrice e direttore d’orchestra, Cettina Donato da anni è annoverata tra i migliori arrangiatori italiani al Jazzit Award. Conduce la sua carriera concertistica prevalentemente tra Europa e Stati Uniti. Docente di jazz in diversi Conservatori italiani, ha ricoperto il ruolo di International President del Women of Jazz del South Florida. Ha diretto diverse orchestre italiane, mentre a Boston ha fondato big band a suo nome con musicisti provenienti dai cinque continenti. Nella sua carriera ha collaborato con importanti solisti del panorama jazz nazionale e internazionale, pubblicando cinque album a suo nome.

Antonio Caldarella (1959 – 2008), attore, poeta e pittore, è nato ad Avola ed è cresciuto a Napoli, a Messina e in giro per il mondo. In teatro ha lavorato con Antonio Neiwiller, Mario Martone, Elio De Capitani, Ninni Bruschetta e al cinema con Daniele Luchetti, Francesco Calogero, K.M. Brandauer e altri. Le sue poesie sono edite da piccole Case Editrici Siciliane che avevano capito il suo genio, senza che lui si sforzasse di fare qualcosa di più che non fosse scriverle. Persino Jean Paul Manganaro ha scritto parole meravigliose su di lui. Ma dev’essere stato un caso. Forse si erano parlati una sera davanti al mare. I suoi quadri, gli acquerelli e persino i bigliettini da visita dipinti a mano, sono sparsi nelle case di amici e conoscenti che li custodiscono gelosamente.
Il disco “I Siciliani” è dedicato a Stefania Marazzita.

CONTATTI
Ufficio Stampa (Italy): Fiorenza Gherardi De Candei – www.fiorenzagherardi.com
email: info@fiorenzagherardi.com – tel. +39.328.1743236

Booking & Management: Marcella Crivellenti
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Roberto Gatto presenta la masterclass online “Stili ed Evoluzioni del Jazz Drumming” nell’ambito di Celano Jazz Convention

Sabato 8 maggio 2021, dalle ore 16 alle 19, Celano Jazz Convention presenta “Stili ed Evoluzioni del Jazz Drumming”, una masterclass online condotta da Roberto Gatto: nel corso dell’incontro, il grande batterista romano ripercorrerà la storia della batteria e, in generale, delle soluzioni ritmiche che hanno caratterizzato il jazz, fino ad arrivare alle esperienze dei più importanti batteristi di oggi.

La masterclass si svolgerà sulla piattaforma Zoom: la partecipazione costa 20€ e per iscriversi occorre prenotarsi con una mail all’indirizzo conferenze@celanojazzconvention.com con oggetto, obbligatorio, ”Prenotazione Seminario” e utilizzando un indirizzo mail valido, al quale poi sarà inviato il link di partecipazione al seminario.

Roberto Gatto è sicuramente il più rinomato batterista Italiano all’estero e vanta importanti partnerships con artisti del mondo del jazz e non solo. Nato a Roma il 6 ottobre 1958, il suo debutto professionale risale al 1975 con il Trio di Roma (Danilo Rea, Enzo Pietropaoli) e da allora ha suonato in tutta Europa e nel mondo con i suoi gruppi e a fianco di artisti internazionali. Oltre ad una ricerca timbrica raffinata e a una tecnica esecutiva perfetta, i gruppi a suo nome sono caratterizzati dal calore tipico della cultura Mediterranea: questo rende senza dubbio Roberto Gatto uno dei più interessanti batteristi e compositori in Europa e nel mondo.

Nella sua carriera musicale, Roberto Gatto ha collaborato come sideman con i più importanti interpreti della storia e dell’attualità del jazz internazionale: da Chet Baker a Freddie Hubbard e Lester Bowie, da Gato Barbieri a Kenny Wheeler e Randy Brecker e poi con Enrico Rava, Ivan Lins, Vince Mendoza, Kurt Rosenwinkel, Joey Calderazzo, Bob Berg, Steve Lacy, Johnny Griffin, George Coleman, Dave Liebman, Phil Woods, James Moody, Steve Grossman, Lee Konitz, Barney Wilen, Ronnie Cuber, Sal Nastico, Michael Brecker, Jed Levy, George Garzone, Tony Scott, Paul Jeffrey, Bill Smith, Joe Lovano, Curtis Fuller, Kay Winding, Albert Mangeldorff, Cedar Walton, Tommy Flanagan, Kenny Kirkland, Stefano Bollani, Mal Waldron, Ben Sidran, Enrico Pieranunzi, Dave Kikosky, Franco D’Andrea, John Scofield, John Abercrombie, Billy Cobham, Bobby Hutcherson, Didier Lockwood, Richard Galliano, Christian Escoude, Joe Zawinul, Bireli Lagrene, Palle Danielsonn, Scott Colley, Eddie Gomez, Giovanni Tommaso, Paolo Damiani, Emmanuel Bex, Pat Metheny, Adam Rogers, Rita Marcotulli, Niels Henning Pedersen, Mark Turner, Lew Tabackin, Chris Potter, Mike Moreno, Dado Moroni.

Come leader ha registrato molti album: Notes, Fare, Luna, Jungle Three, Improvvisi, Sing Sing Sing, Roberto Gatto plays Rugantino, Deep, Traps, Gatto-Stefano Bollani Gershwin and more, A Tribute to Miles Davis Quintet, Omaggio al Progressive, The Music Next Door, Roberto Gatto Lysergic Band, Remebering Shelly, fino ai più recenti Sixth Sense e Now.

Nel corso degli anni ha composto musica per il cinema, in particolare insieme a Maurizio Giammarco la colonna sonora di “Nudo di donna” per la regia di Nino Manfredi, e, in collaborazione con Battista Lena, le colonne sonore di “Mignon e Partita”, che ha ottenuto cinque David di Donatello, “Verso Sera” e “Il grande cocomero”, tutti diretti da Francesca Archibugi.

Nel 1983, è stato eletto il primo batterista Italiano dal sondaggio della rivista mensile Fare Musica. Nel 1983 e nel 1987 con il gruppo Lingomania ha vinto il referendum Top Jazz della rivista Musica Jazz nella categoria miglior gruppo. Nel 1988, 1989, 1990 è stato al primo posto della categoria batteristi dei “vostri preferiti” di Guitar Club. Nel 2007, 2009 e 2010 è stato votato come il miglior batterista dal referendum Top Jazz della rivista Musica Jazz.

Nel 1993, ha realizzato due video didattici “Batteria vol. 1 e 2”. È stato il direttore artistico di Jazz in progress presso il Teatro dell’Angelo a Roma. Per oltre dodici anni ha insegnato batteria e musica d’insieme presso i seminari di Siena Jazz. Ha frequentato il Conservatorio di Santa Cecilia a Roma e il Conservatorio de L’Aquila.

Nel 1997, il direttore Laurent Cugny della francese Orchestre National de Jazz lo chiama per un tour in Francia ed alcune date in Italia. Ultimamente si dedica all’attività solistica e suona spesso con la formazione del trombettista Enrico Rava.

Roberto Gatto è titolare della cattedra di batteria jazz al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma.

Il percorso didattico online di Celano Jazz Convention, tracciato dal direttore artistico della rassegna Franco Finucci, prosegue nelle prossime settimane con i seminari condotti da alcuni tra i musicisti più importanti del panorama jazzistico italiano. Dopo gli appuntamenti dedicati alla voce (condotto da Ada Montellanico, sabato 24 aprile) e alla batteria (questo con Roberto Gatto, in programma sabato 8 maggio), i prossimi incontri sarano tenuti dal pianista Claudio Filippini (sabato 15 maggio), dal chitarrista Umberto Fiorentino (sabato 22 maggio) e dal sassofonista Tino Tracanna (sabato 29 maggio).

Cettina Donato e Ninni Bruschetta pubblicano “Alcol”: primo singolo del loro album “I Siciliani”

Un incontro artistico di successo, all’insegna della poesia e dell’impegno civile: è quello tra la pluripremiata pianista, compositrice e direttore d’orchestra Cettina Donato (che ha collaborato con grandi nomi tra cui Eliot Zigmund, Fabrizio Bosso, Stefano Di Battista) e uno dei più amati attori italiani, Ninni Bruschetta, diventato noto al pubblico soprattutto per le sue celebri interpretazioni in Boris, I cento passi, I Bastardi di Pizzofalcone.
Dopo i sold out ottenuti a teatro con due spettacoli di “Il Giuramento” e “Il mio nome è Caino”, Cettina Donato e Ninni Bruschetta sono entrati in studio di registrazione per uno speciale progetto discografico: l’album “I Siciliani”, che omaggia l’arte e la poesia di Antonio Caldarella, grande scrittore siciliano, recentemente scomparso.

Ispirata dai suoi versi Cettina Donato ha sviluppato il concept del disco, componendo e arrangiando per ensemble 8 brani e 3 preludi per pianoforte densi di emozione e pathos, nei quali Ninni Bruschetta magistralmente recita e canta le poesie di Caldarella.
Cettina Donato: “Scrivendo e arrangiando nuova musica sui suoi meravigliosi versi, ho conosciuto Antonio Caldarella, pur non avendolo mai incontrato. Ciò che di noi è più bello, rimane immortale.”
Prodotto ed edito dall’etichetta AlfaMusic e distribuito da Believe Digital – EGEA Distribution, il disco sarà pubblicato il 14 maggio, mentre venerdì 16 aprile uscirà il primo singolo “Alcol” – disponibile nei principali digital store e sulle piattaforme streaming al link https://backl.ink/145533332 – accompagnato dalle immagini girate da Francesco Bruschetta (https://youtu.be/aSOt_yvGuAI) in una location speciale, storico tempio del jazz italiano: l’Alexanderplatz Jazz Club di Roma.
Ninni Bruschetta: “La poesia “Alcol” scritta da Antonio Caldarella è un’ubriacatura di acquavite di Sardegna: Filu ‘e ferru malidittu! Con la musica scritta da Cettina, abbiamo cantato il viaggio e il sogno visionario di un grande artista.”

L’intero disco è disponibile in formato cd, per ora in pre-order, sul sito www.cettinadonato.com. Nel comporre e arrangiare gli 8 brani, Cettina Donato ha voluto attorno a sè un grande cast di musicisti: dagli archi della BIM Orchestra diretta da Giuseppe Tortora, ad un trio jazz formato da eccellenti musicisti, il sassofonista Dario Cecchini (Lee Konitz, Natalie Cole Band, Kenny Wheeler Hot Eleven, Funk Off, Paolo Fresu, Enrico Pieranunzi, Dave Liebman), il contrabbassista Dario Rosciglione (Cedar Walton, Joe Lovano, Randy Brecker, Phil Woods, Tony Scott, Danilo Rea) e il batterista Mimmo Campanale (Paolo Fresu, Bob Mintzer, Phil Woods, Lee Konitz, Randy Brecker, Dee Dee Bridgewater). A completare l’ensemble, l’attrice e cantante Celeste Gugliandolo (seconda a X Factor 2011 con I Moderni), interprete di uno dei brani del disco.

Attore di teatro, cinema e tv, Ninni Bruschetta ha firmato più di 40 regie teatrali, dirigendo, tra gli altri, Anna Maria Guarnieri, Claudio Gioè, Donatella Finocchiaro, Roberto Citran, David Coco, Edy Angelillo e Angelo Campolo.E’ stato per due volte direttore artistico dell’EAR Teatro di Messina. Tra cinema e televisione ha preso parte a quasi cento titoli, spaziando dalle grandi serie generaliste (Squadra Antimafia, Borsellino, Distretto di Polizia,I bastardi di pizzo falcone) al cinema d’autore (Luchetti, Giordana, Corsicato, Guzzanti, Pif, Von Trotta, Woody Allen, Paolo Sorrentino) al record di incassi di “Quo Vado?” di G. Nunziante, con Checco Zalone. E’ uno dei protagonisti della serie cult “Boris” e del relativo film di Ciarrapico, Torre e Vendruscolo nonché dell’ultimo capolavoro televisivo di Mattia Torre (La linea verticale). Premio Tony Bertorelli alla carriera nel 2018. Ha pubblicato tre sceneggiature con Sellerio e due saggi critici sul lavoro dell’attore con Bompiani e Fazi.
Pluripremiata pianista, compositrice e direttore d’orchestra, Cettina Donato da anni è annoverata tra i migliori arrangiatori italiani al Jazzit Award. Conduce la sua carriera concertistica prevalentemente tra Europa e Stati Uniti. Docente di jazz in diversi Conservatori italiani, ha ricoperto il ruolo di International President del Women of Jazz del South Florida. Ha diretto diverse orchestre italiane, mentre a Boston ha fondato una big band a suo nome con musicisti provenienti dai cinque continenti. Nella sua carriera ha collaborato con importanti solisti del panorama jazz nazionale e internazionale, pubblicando cinque album a suo nome.

Antonio Caldarella (1959 – 2008), attore, poeta e pittore, è nato ad Avola ed è cresciuto a Napoli, a Messina e in giro per il mondo. In teatro ha lavorato con Antonio Neiwiller, Mario Martone, Elio De Capitani, Ninni Bruschetta e al cinema con Daniele Luchetti, Francesco Calogero, K.M. Brandauer e altri. Le sue poesie sono edite da piccole Case Editrici Siciliane che avevano capito il suo genio, senza che lui si sforzasse di fare qualcosa di più che non fosse scriverle. Persino Jean Paul Manganaro ha scritto parole meravigliose su di lui. Ma dev’essere stato un caso. Forse si erano parlati una sera davanti al mare. I suoi quadri, gli acquerelli e persino i bigliettini da visita dipinti a mano, sono sparsi nelle case di amici e conoscenti che li custodiscono gelosamente.

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Paolo Fresu, Ramberto Ciammarughi, Fabrizio Bosso special guest del Norma Ensemble in concerto per la Rassegna Around Jazz al Parco Archeologico dell’Appia Antica

Cresce l’entusiasmo per la Rassegna musicale “Dal Tramonto all’Appia – Around Jazz” promossa dal Parco Archeologico dell’Appia Antica – Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo con il sostegno della Regione Lazio e la direzione artistica di Fabio Giacchetta.
Dopo il sold out e il pienone delle scorse settimane, sono molto attesi i quattro concerti di venerdì 25 e sabato 26 settembre al Casale di Santa Maria Nova nel complesso archeologico della Villa dei Quintili (in via Appia Antica 251 – Maps https://maps.app.goo.gl/XQQfntJRQ7zSpB3h6), che avranno come grandi protagonisti il noto trombettista Fabrizio Bosso ospite del Norma Ensemble e l’incredibile duo, una novità assoluta, formato celebre trombettista Paolo Fresu e da uno dei grandi geni della musica italiana, Ramberto Ciammarughi.

Venerdì 25 settembre si terrà il primo concerto della Rassegna ambientato al Casale di Santa Maria Nova nel complesso della Villa dei Quintili, con il Norma Ensemble special guest Fabrizio Bosso. L’evento originariamente era previsto presso il Mausoleo di Cecilia Metella, ma date le previsioni meteo riportanti maltempo per tutto il weekend, l’organizzazione ha predisposto una speciale copertura del sito di Santa Maria Nova che permetterà un regolare svolgimento di tutti i prossimi concerti in programma.
I due live – il primo alle ore 18.30 e la replica alle 20.30 – segnano un incontro particolarmente interessante tra uno dei più amati e importanti musicisti del panorama italiano e internazionale, Fabrizio Bosso, e il jazz dalla spiccata matrice europea del Norma Ensemble, in cui si fondono le diverse identità culturali e creative dei quattro affermati componenti: il sassofonista Marcello Allulli, il pianista Enrico Zanisi, il contrabbassista Jacopo Ferrazza e il batterista Valerio Vantaggio. Ad Around Jazz reinterpreteranno brani originali racchiusi nell’album “Revelation”, pubblicato dall’Ensemble nella primavera 2020.

Sabato 26 settembre uno degli eventi clou della manifestazione, sempre presso il Casale di Santa Maria Nova con la formula del doppio concerto alle 18.30 e alle 20.30: protagonista l’attesissimo duo del celebre trombettista Paolo Fresu – uno dei massimi esponenti del jazz nazionale e internazionale – insieme ad uno dei grandi geni della musica italiana, Ramberto Ciammarughi. Un incontro, caldeggiato dagli amanti del jazz, che fonde due raffinate anime arrivando a toccare livelli compositivi unici. Fresu ha all’attivo con una moltitudine di progetti che lo vedono impegnato in centinaia di concerti all’anno in tutto il mondo. Ha registrato oltre 450 dischi di cui circa 90 a proprio nome spesso lavorando con progetti ‘misti’ come jazz-musica etnica, world music, musica contemporanea, musica leggera, musica antica, etc, collaborando tra gli altri con M. Nyman, E. Parker, Farafina, O. Vanoni, Alice, T. Gurtu, G. Schüller, Negramaro.
Ramberto Ciammarughi è una delle personalità più creative e profonde della musica italiana. Ha collaborato con Randy Brecker, Billy Cobham, Steve Grossman, John Clark, Dee Dee Bridgewater, Vinnie Colaiuta, Jimmie Owens ed altri. Nel 2004 è presente nel quartetto di Miroslav Vitous insieme a B. Mintzer, A. Nussbaum, D. Gottlieb, M. Giammarco. Ha suonato più volte all’estero ed è un pregiato autore per radio, cinema e televisione. Molto amato come mentore e didatta, tiene da anni richiestissimi corsi e seminari in tutta Italia.
Nel live, brani originali reinterpretati con quella poesia che testimonia la fecondità e l’alto valore di questo incontro tra due grandi artisti.

Venerdì 2 ottobre dalle 19.00 protagonista il Blue Note Quartet feat. Daniele Scannapieco, con il grande e carismatico batterista Gegè Munari insieme al pianista Domenico Sanna, al trombettista Francesco Lento e al contrabbassista Vincenzo Florio. La tradizione dello swing e del bebop sono le linee guida di questo gruppo di star del jazz italiano, perfettamente condotte dal maestro di lungo corso Gegè Munari, memoria storica del jazz italiano che non poteva mancare in questa rassegna.
A seguire, una grande jam session con alcuni dei musicisti della rassegna e tanti ospiti: un evento speciale dedicato a Marco Massa, ideatore della rassegna scomparso prematuramente. Sarà una delle serate più emozionanti di “Around Jazz”, all’insegna della grande musica e dei grandi valori, per ricordarlo insieme a tutti gli amici e agli artisti che hanno avuto l’onore di conoscerlo.

Un messaggio di speranza che guarda alle sonorità del futuro nei concerti finali della Rassegna, sabato 3 ottobre: alle 18.30 spazio alla sperimentazione con il duo della cantante Alice Ricciardi e del pianista Pietro Lussu, compagni nel progetto e nella vita, con le sonorità di ricerca del loro album “Catching a Falling Star” in cui si ritrova tutta la sintonia umana e musicale della coppia di artisti. Alle 20.30 protagonista l’Hammond Trio formato da alcuni tra i più interessanti musicisti del panorama jazz italiano: l’hammondista Leonardo Corradi, il contrabbassista Luca Fattorini e il batterista Marco Valeri. Una band dal grande interplay che si fonda intorno all’intrigante sound dell’organo Hammond, terreno fertile per l’improvvisazione. La loro è una musica che vuole tracciare una strada, così come la via Appia Antica su cui si svolge la manifestazione è traccia del mondo antico, che ancora oggi ci permette di percorrere un viaggio tra memoria e presente.

L’ingresso ai concerti è acquistabile in prevendita su TICKET ITALIA (https://ticketitalia.com/concerti/around-jazz). L’organizzazione metterà comunque a disposizione un dispositivo elettronico sul luogo dell’evento per consentire un eventuale acquisto in autonomia dei biglietti fino a qualche minuto prima dell’inizio concerto. Per favorire i più giovani e gli studenti iscritti a scuole musicali il Parco Archeologico dell’Appia Antica riserva un ingresso ridotto a €6 per gli under 18 e per gli iscritti a Conservatori statali e Istituti Superiori di Studi Musicali.

Il Casale di Santa Maria Nova, sito nell’area archeologica della Villa dei Quintili in via Appia Antica 251 (Maps https://maps.app.goo.gl/XQQfntJRQ7zSpB3h6), è raggiungibile percorrendo la via Appia Antica da via Erode Attico – via di Tor Carbone in direzione GRA. L’ingresso si trova sulla sinistra dell’Appia Antica, dopo circa 500 metri dall’incrocio con via Erode Attico – via di Tor Carbone. Si segnala la presenza di tratti di basolato romano. In alternativa il Casale è raggiungibile dalla via Appia Pignatelli, prendendo la strada sterrata al civico 454.
Per chi viene dall’Appia Nuova, la strada si trova a circa 200 metri dall’incrocio con l’Appia Nuova. Per chi percorre l’Appia Pignatelli da via dell’Almone, la strada si trova subito dopo il vivaio Flower’s village. Si segnala che il fondo stradale è molto dissestato. Alla fine della strada sterrata, in prossimità del Casale, è presente un’area demaniale nella quale in occasione degli eventi sarà possibile parcheggiare il proprio automezzo, per la sola durata del concerto.

Biglietto unico €12
Ridotti €6 (under 18 e iscritti a Conservatori statali di musica e Istituti Superiori di Studi Musicali)
Carnet 5 concerti intero €50 – ridotto €25
Carnet 2 concerti per le date con due spettacoli intero €20 – ridotto €10.

L’ingresso è subordinato alla misurazione della temperatura corporea, che dovrà essere inferiore a 37.5 °C. Per accedere alle location è necessario indossare la mascherina, coprendo naso e bocca e mantenere una adeguata distanza interpersonale.

Info e contatti
www.parcoarcheologicoappiaantica.it
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Ufficio Stampa “Around Jazz”
Fiorenza Gherardi De Candei
tel. +39 328.1743236 info@fiorenzagherardi.com

Ufficio comunicazione e promozione
Parco Archeologico Appia Antica
Lorenza Campanella
tel.+39 333.6157024
pa-appia.comunicazione@beniculturali.it

Dalla scena jazz newyorkese, il nuovo album di Martin Wind “White Noise” con due icone della musica europea: Philip Catherine e Ack van Rooyen

E’ uscito il 28 agosto con l’etichetta tedesca Laika Records “White Noise” il nuovo album del contrabbassista e compositore Martin Wind.
Originario di Flensburg, in Germania, da quasi 25 anni Wind si è affermato nella scena jazz di New York, dove vive, collaborando con grandi artisti come Pat Metheny, Sting, John Scofield, Toots Thielemans, Michael e Randy Brecker, Phil Woods, Hank Jones, Michel Legrand, Clark Terry, Slide Hampton, Vanguard Jazz Orchestra. Attivo siamo come compositore che come strumentista, ha pubblicato a suo nome 11 dischi, è autore e interprete di colonne sonore di celebri film ed è docente alla Facoltà di Jazz della New York University Steinhardt e alla Hofstra University di Long Island.
Il precedente lavoro “Light Blue” (inciso con Anat Cohen, Ingrid Jensen, Maucha Adnet e Duduka DaFonseca) ha ricevuto le “four stars” su Downbeat Magazine, e Paquito D’Rivera ha definito “disgustosamente bello” il suo disco del 2014 “Turn out the Stars – music written or inspired by Bill Evans” inciso con un quartetto completato da Scott Robinson, Bill Cunliffe e Joe La Barbera, e con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana.

Per la registrazione del suo nuovo lavoro “White Noise” – disponibile anche nei principali digital stores e su Spotify, Martin Wind ha fortemente voluto l’incontro con due icone del jazz europeo: Philip Catherine, considerato dai critici il chitarrista più autorevole d’Europa dopo John McLaughlin, e l’olandese Ack van Rooyen, il cui timbro caldo e morbido su flicorno e tromba è l’inconfondibile marchio di fabbrica.
Il concept del nuovo album segue il noto principio del “less is more”: “Il silenzio è diventato sempre più un lusso, con “White Noise” ho voluto creare un polo acustico opposto. Una sorta di oasi sonora in cui il pubblico può rilassarsi e godere la musica fino alla sua massima espressione”.

I tre musicisti sono legati da una profonda amicizia, oltre che da una lunga collaborazione.
“Per me, Philip e Ack sono tra i più grandi artisti melodici che il jazz abbia mai avuto.
Entrambi fanno davvero cantare i loro strumenti, ed è ciò che voglio dimostrare con questo album. A 17 anni, l’album “The Viking” di Philip insieme al bassista danese Niels-Henning Ørsted Pedersen è stata una rivelazione e mi ha influenzato per decenni. Lavorare con lui mi è sembrata una vera e propria “ricongiunzione”, il suo sound per me risuona davvero familiare”.
Il legame tra Wind e van Rooyen ha invece avuto origine nella Bundesjazzorchester (BuJazzO), dove si incontrarono come studente e insegnante. “Ack è ancora incredibilmente concentrato e riflessivo. In studio ogni sua singola nota è stata assolutamente perfetta. Con questo album ho voluto ricordare al pubblico la sua incredibile abilità e mostrare tutta la sua “divinità”, accanto ad una grande umiltà, dedizione alla musica e ad un raffinato senso dell’umorismo!”

La titletrack “White Noise” è stata scritta da Martin Wind per i suoi due compagni. Con raffinati effetti di riverbero e distorsione sulla sua Gibson vintage, Catherine riesce a dare a questa composizione un carattere fluttuante. Così commenta il grande chitarrista belga: “Il brano, così come l’intero album, trasmette messaggi musicali chiari: è onesto, trasparente e, grazie alla sua semplicità, molto efficace. Martin è la quintessenza del groove e dell’interplay. Trasmette una costante sensazione di vicinanza, sia a livello ritmico che melodico.”

“White Noise” è stato registrato in Belgio, a Mechelen, in una splendida atmosfera come ricorda van Rooyen: “Gli studi non sono il mio posto preferito dove esprimermi al meglio, ma grazie ad un eccellente sound engineer e al feeling che si è creato con Martin e Philip, mi sono sentito davvero a mio agio. Loro sono musicisti che non devono dimostrare più nulla, ma continuano a suonare come se dovessero.”

Oltre a standard come la meravigliosamente swing “Everything I Love” (Cole Porter) o “But Beautiful” (Jimmy van Heusen/Johnny Burke), nella tracklist del disco vi è la ballata di van Rooyen “Autumn Bugle”, così come altre due composizioni di Martin Wind: “The Dream”, dedicato al primo incontro con Pat Metheny nel 2003, dove hanno suonato per l’opening concert del festival “Jazz Baltica” di Kiel, e “A Genius and a Saint” dedicato al bassista Bob Bowen, amico e collega scomparso per un tragico incidente in bicicletta a New York City. Brani dal contenuto biografico e molto personale, che hanno affascinato sia Catherine che Van Rooyen.

In Italia Martin Wind è stato ospite di molti festival nel trio della cantante e pianista Dena DeRose, con il pianista Bill Mays, nella band di Matt Wilson “Arts & Crafts” feat. Gary Versace e Ron Miles e con i pianisti Benny Green e Rita Marcotulli, ed ha registrato due album con Massimo Morganti.
Insieme a Rita Marcotulli e Matt Wilson ha inciso un pregiato disco in vinile “The Very Thought Of You – Remembering Dewey Redman” che ha presentato alla Casa del Jazz: una produzione dall’etichetta Go4 Records nata da una idea di Ancona Jazz.
E’ attivo anche in ambito classico, collaborando con diversi artisti tra cui il violoncellista e direttore d’orchestra Mstislav Rostopowitch, il violinista Guidon Kremer e i Christoph Eschenbach, Lalo Schifrin and Valery Gergiev. Negli ultimi 5 anni ha accompagnato grandi star mondiali, tra cui James Taylor, Aretha Franklin e Reneé Fleming, sul palco del prestigioso Kennedy Center Honors Galà.

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Teaser: http://bit.ly/TeaserWhiteNoise
Spotify https://bit.ly/SpotifyWhiteNoise
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Laika Records: www.laika-records.com

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