Double Cut al TrentinoInJazz 2019

Venerdì 28 giugno
ore 21.30
Cortile di Palazzo Libera
Villa Lagarina (TN)

TINO TRACANNA DOUBLE CUT

Ingresso 10 Euro

Secondo appuntamento per il Lagarina Jazz, una delle sezioni “storiche” del TrentinoInJazz, venerdì 28 giugno a Villa Lagarina: uno dei concerti più attesi dell’intero programma della rassegna, quello dei Double Cut di Tino Tracanna, venerdì 28 giugno. E’ un graditissimo ritorno al TrentinoInJazz, dopo la loro partecipazione nel 2017, per Tino Tracanna (sax tenore e soprano, melodica), Massimiliano Milesi (sax tenore e soprano), Giulio Corini (contrabbasso) e Filippo Sala (batteria).

Double Cut, doppio taglio, si riferisce alla presenza nel quartetto di due sax tenori, che all’occorrenza diventano soprani. Un raddoppio delle prospettive, dei punti di vista, che nella musica di Tino Tracanna acquista un particolare senso di moltiplicazione, di intreccio in cui il contrasto e l’empatia ricevono uguale attenzione. Ma il doppio taglio può anche essere riferito alla presenza, all’incontro di due generazioni, che la regia di Tracanna mette in grado di esprimersi in modo multiforme e sfaccettato. Le parole dello stesso leader sono illuminanti: “Due segni non delimitano uno spazio ma ne moltiplicano il senso, generando infiniti rimandi e collegamenti. Così è la musica oggi, carica di un immenso passato con la necessità immediata di coniugarne la complessità o riscoprirne la perduta semplicità”.

Il quartetto ha due cd all’attivo: Mappe, pubblicato da Parco della Musica Records, è uno dei lavori più importanti del 2018. La rilevanza di Tracanna nella scena italiana è evidente: lo troviamo già giovanissimo nei gruppi di Franco D’Andrea e da più di trent’anni è componente dello storico quintetto di Paolo Fresu. I suoi lavori personali si collocano tra le cose più significative del jazz contemporaneo in Italia. Massimiliano Milesi è stato allievo di Tracanna e ne ha declinato con nuova linfa il rigore, la capacità di sviluppare un discorso musicale coerente. Giulio Corini è tra i più apprezzati esponenti della nuova scena nazionale ed ha collaborato tra l’altro con Enrico Rava, John Abercrombie, Ralph Alessi. Filippo Sala ha suonato con diversi solisti internazionali, tra cui Ralph Alessi, Sabir Mateen e Giovanni Falzone.

Prossimo appuntamento: sabato 29 giugno Stefano Colpi Atrio a Ala (TN).

Si chiude con successo la XXXVII Edizione del Roccella Jazz Festival!

La XXXVII edizione del Roccella Jazz Festival ha chiuso i battenti oltre la mezzanotte di giovedì 24 agosto con le note del pianoforte di Claudio Cojaniz, confermando il segno lasciato nella lunga storia della manifestazione, la cui direzione artistica è adesso opera di Vincenzo Staiano: produzioni originali, prime assolute, valorizzazione di nuovi talenti e ricerca di sonorità nuove ed elettrizzanti. Lo ha confermato anche il primo dei protagonisti dell’ultima serata, ovvero lo spiritato trombettista Jonathan Finlayson a capo del suo Sicilian Defense, un ensemble ad alta gradazione di talento, che prende il nome da una storica contromossa d’apertura del gioco degli scacchi.

Dichiara il direttore artistico Staiano: “Risultati oltre le aspettative per la XXXVII edizione del Festival, visto il ritardo con il quale è stata annunciata la manifestazione. Folta la partecipazione di pubblico con circa 9.500 spettatori che hanno seguito la manifestazione, secondo una prima stima approssimativa. Hanno superato il banco di prova anche le master class, i workshop e i seminari, che sono stati ripristinati quest’anno con successo. Il Comune di Roccella Jonica (unico ente organizzatore del Festival) ha saputo solo agli inizi di agosto che il Festival era stato finanziato dalla Regione Calabria, essendo risultato uno dei vincitori del bando grandi eventi che assegna contributi triennali. Erano 15 i partecipanti e il progetto di Roccella Jazz è risultato tra i primi cinque, precedendo anche i grandi comuni calabresi. La macchina organizzativa del Festival si è subito messa in movimento ed è riuscita ad attivare tutte le procedure necessarie per garantire i concerti e le altre attività grazie anche al fatto che il programma della manifestazione era già pronto da tempo”.

La XXXVII Edizione del Festival ha visto nella prima settimana, dal titolo Jamming Around & New Talents, i concerti dei nuovi talenti che, sottolinea Staiano, “hanno dimostrato tutto il loro valore a partire dalla bassista polacca Kinga Glyk, un’autentica rivelazione. Di grande spessore le performance del Francesco Orio Trio, dei Red Basica e dei Raw Frame. Hanno fatto la loro parte anche Thomas Umbaca, il trio Ophir, il duo Gennai-Cosentino e il trio Ammendola-Brissa-Scopelliti. Bello l’esordio del Carafa Quartet di Francesco Loccisano. Sono risultati una conferma musicisti come Ettore Castagna e gruppi come The South Project e Rhythm Permutations, che hanno suonato a Siderno, e il Gabriele Buonasorte Quartet, The Dave Howard Initiative e la Freak-out Band. Il fotografo Pino Ninfa, dopo anni di assenza, è tornato a Roccella con un bel progetto legato ai suoi recenti viaggi”.

Fiore all’occhiello della rassegna due produzioni originali dedicate a Rino Gaetano, che hanno riscosso particolare attenzione. Ricorda nuovamente il direttore artistico: “La prima, quella elaborata dal grande Giovanni Tommaso, è stata accolta con grande favore dal pubblico che ha affollato fino all’inverosimile gli spalti del Teatro al Castello. E’ stata la bella Jasmine Tommaso a dare voce agli arrangiamenti jazzistici delle canzoni di Rino fatte dal padre Giovanni. Vista l’assoluta originalità del progetto, la registrazione del concerto, probabilmente, sarà riversata su Cd. La seconda, invece, è stata un’operazione all’insegna del più sapiente istrionismo e ha avuto come protagonista Massimo Donà che ha presentato il suo progetto “Pitagorino”, suggerito dalla passione che Rino Gaetano aveva per le numerologie e Pitagora. Il grande filosofo e trombettista veneto ha dato una divertente chiave di lettura del rapporto tra Pitagora e la musica”.

Grandi attenzioni anche per i big italiani e stranieri scelti da Staiano, orgoglioso della risonanza avuta: “Non ha deluso le aspettative della vigilia la tanto attesa prima e unica tappa europea di Jonathan Finlayson and the Sicilian Defense. Il giovane trombettista statunitense ha dimostrato di possedere un proprio spessore stilistico lontano da imitazioni e espressioni stereotipate. Anche il Roccella Quartet, che si è formato nell’ambito della manifestazione, ha messo in luce grandi individualità come quelle di Alexander Hawkins, Sabir Mateen, John Edwards e Steve Noble. Già scontato, invece, il grande successo di musicisti come Tuck & Patti, Antonella Ruggiero, Antonio Faraò e la Med Free Orkestra. Un po’ di commozione, invece, per il ritorno su un palcoscenico di Luca Aquino dopo un fermo di due mesi a causa di un infortunio: il trombettista campano ha suonato con l’ausilio di strumenti elettronici e ha dimostrato di essere sulla via della guarigione. Molto coinvolgente il concerto del quartetto di James Taylor che è riuscito far ballare la quasi totalità del pubblico con un organo Hammond che sembrava uscito da un museo. Molto apprezzati il Quartetto guidato da Tino Tracanna e quello di Claudio Cojaniz, i due gruppi che hanno chiuso il Festival”.

Appuntamento allora al Roccella Jazz Festival 2018, per l’edizione n. 38.

Roccella Jazz:
http://www.roccellajazz.org/

Red Basica, Hawkins-Mateen-Edwards-Noble, Antonella Ruggiero al Roccella Jazz Festival

Il Comune di Roccella Jonica (RC)

è lieto di presentare:
ROCCELLA JAZZ FESTIVAL 2017 – RUMORI MEDITERRANEI

XXXVII EDIZIONE
“A me piace il sud”

Original Tribute to Rino Gaetano

Direzione Artistica: Vincenzo Staiano
20 – 24 agosto

Rumori Mediterranei

Domenica 20 agosto 2017

ore 18.00

Auditorium Comunale “Unità D’Italia”

Via Cristoforo Colombo 2:
RED BASICA:”Facialized”
ingresso € 7 intero / € 5 ridotto (per under 25/over 60)

ore 21.15

Teatro Al Castello:
SABIR MATEEN, ALEXANDER HAWKINS, JOHN EDWARDS, STEVE NOBLE
ingresso € 10 intero / € 7 ridotto (per under 25/over 60)

ore 22.30

Teatro al Castello:
ANTONELLA RUGGIERO: “Concerto Versatile”
ingresso € 10 intero / € 7 ridotto (per under 25/over 60)

Ore 24.00

Teatro al Castello:
MIDNIGHT JAZZ READING

Domenica 20 agosto 2017. Dopo la prima settimana di programmazione, ribattezzata Jamming Around & New Talents, con il main event di Tuck & Patti la sera di ferragosto, la XXXVII Edizione del Roccella Jazz Festival passa alla seconda settimana di cartellone con Rumori Mediterranei, che proseguirà fino a giovedì 24 agosto con un calendario di rilevanza internazionale.
Domenica 20 in Auditorium apre il trittico di concerti la formazione cosentina dei Red Basica, guidata dal sassofonista e compositore Mirko Onofrio. Il sestetto, composto da Massimo Garritano (Chitarra), Carlo Cimino (Basso), Giuseppe Oliveto (Trombone), Emanuele Calvosa (Tromba) e Massimo Palermo (Batteria), torna dopo una pausa con organico rimaneggiato e un nuovo progetto live dal titolo Facialized, all’insegna della fusione tra jazz-rock, progressive di ispirazione psichedelica e musica colta, in una variopinta dimensione dialettica tra singoli e collettivo.

Si passa al Teatro al Castello per un quartetto di fama internazionale, la formazione composta da Alexander Hawkins (Pianoforte), Sabir Mateen (Sassofono Tenore e Clarinetto), John Edwards (Contrabbasso) e Steve Noble (Batteria). Una formazione di musicisti diversi per età, estrazione e percorsi, un colosso del jazz d’avanguardia americano, un giovane ma affermatissimo protagonista del piano jazz internazionale, una sezione ritmica inglese ammirata e versatile: una combinazione da non perdere, in pratica un’evoluzione del trio Decoy con l’aggiunta dell’esperienza di Mateen.

In chiusura, una delle grandi e amatissime voci della musica italiana, versatile come il concerto che porta a Roccella: Antonella Ruggiero. La conosciamo per la militanza nei Matia Bazar e dagli anni ’90 per la sua eccezionale e originale attività solista: interprete sempre attenta all’evoluzione, curiosa e onnivora tra pop, musica colta, world music e canzone d’autore, Antonella Ruggiero è una voce che unisce tradizioni, culture e generi. Il “concerto versatile” è un vero e proprio viaggio di rilettura accorta e sorprendente dei suoi principali successi, con due figure straordinarie, autentiche colonne della musica nostrana: Mark Harris al pianoforte, Roberto Colombo al vocoder e synth bass. Al termine della serata, il Midnight Jazz Reading di Nicola Procopio.

Da domenica 20 a giovedì 24 agosto torna un’antica tradizione del Roccella Jazz Festival, le master classes che da quest’anno si svolgeranno nelle prestigiose sale del Palazzo Carafa, recentemente restaurato. I docenti saranno proprio sei tra i musicisti partecipanti alla rassegna: Giovanni Tommaso (contrabbasso), Francesco Bearzatti (clarinetto), Dave Howard (armonia e composizione), Jasmine Tommaso (canto), Francesco Loccisano(chitarra battente), Claudio Cojaniz (pianoforte). Nella stessa settimana sarà possibile partecipare anche a interessanti seminari e corsi di formazione: monitoraggio di palco (Enzo Barchitta), “suono, ergo sono” (Piera Recchini), fotografia (Pino Ninfa), passeggiate musicali (Eleonora Bilotta, Francesca Bertacchi, Francesco Rosa), tecnica moderna per fisarmonica(Virginio Aiello), “il contraccolpo nel jazz” (Massimo Donà).

Lunedì 21 agosto la serata clou del Festival, legata al tema conduttore del sud e alla figura di Rino Gaetano: prima assoluta e produzione originale di RJF, “Original Tribute To Rino” – Jasmine Tommaso Sings The Songs Of Rino Gaetano With Giovanni Tommaso Apogeo Quintet. Una straordinaria rilettura del patrimonio di Rino Gaetano da parte di un grande del jazz italiano e internazionale, quel Giovanni Tommaso noto non solo ai cultori del jazz di tutto il mondo, ma anche agli amanti della discografia del cantautore scomparso. Prima del concerto di Tommaso, il progetto tra fotografia e musica di Pino Ninfa Sulla Rotta Delle Storie. Un Omaggio Al Mediterraneo – Da Roghudi A Leptis Magna e il sestetto jazz-funk Antonio Faraò Eklektik.

Roccella Jazz:

http://www.roccellajazz.org/

I nostri CD

Acquaphonica – “Private Enemy” – Buma Stemra

Acquaphonica – “Private Enemy”E’ una sorta di multinazionale del jazz quella che si esibisce sotto l’insegna di “Acquaphonica”: vi fanno parte la pianista e leader Federica Colangelo, il sassofonista e clarinettista americano Jon Bittman, il chitarrista olandese Matthijs Tuijn, il batterista lettone Kaspars Kurdeko, e il bassista bulgaro Mihail Ivanov. Motore del gruppo è senza dubbio Federica Colangelo: forte di una solida preparazione di base (ha studiato sia pianoforte classico sia jazz) dal 2004 risiede all’estero affinando gli studi di Composizione Contemporanea ed è nella duplice veste di compositrice ed esecutrice che si presenta al pubblico del jazz con questo suo album d’esordio. Nove i brani eseguiti, tutti di sua composizione, nove brani che offrono uno spettro abbastanza ampio di come la Colangelo intenda e senta la musica. I suoi pezzi sono caratterizzati da una bella ricerca melodica, da un forte senso descrittivo e dalla capacità di trasmettere emozioni, il tutto impreziosito da un eccellente senso della costruzione e da un mirabile equilibrio tra parti scritte ed improvvisate. Dal punto di vista esecutivo, nessun inutile virtuosismo ma uno stile ed un linguaggio assolutamente coerenti con le idee che si vogliono esprimere. Si parlava di senso della costruzione; si ascolti il brano che dà il titolo all’intero album: dopo una bella introduzione a tre (pianoforte, batteria, contrabbasso), un serrato scambio tra Colangelo, Bittman e Kurdeko determina una crescente tensione che viene sciolta dalla stessa pianista e chiusa da Bittman; ancora, “Mare aperto” si apre sulle note del basso su cui si innesta un sognante bellissimo assolo di Bittman dopo di che entra la batteria seguita in ultimo dal pianoforte; a seguire il quintetto si esprime nella sua interezza. Interessante per la dolce linea melodica “Violet, Blue, Light Blue, Orange”. In ultimo da sottolineare l’eccellente lavoro svolto dai compagni d’avventura, tutti artisti più volte premiati in concorsi internazionali: di Bittman si è già detto, la sezione ritmica è precisa e pulsante mentre per quanto concerne il chitarrista lo si ascolti soprattutto in “Away” dialogare splendidamente con Kurdeko e Ivanov.