Florio Laurentaci Fiore Trio live a Milano e Monza

Al via giovedì 8 dicembre dal “Mocambo Art Music Bar” di Inzago (Via Marchesi 16, ore 20.30, Milano), il tour del nuovo progetto jazz che vede coinvolti tre giovani e talentuosi artisti: ALESSANDRO FLORIO (chitarra), GIAMPAOLO LAURENTACI (contrabbasso) e PASQUALE FIORE (batteria). La serie di concerti proseguirà il giorno successivo venerdì 9 dicembre al “Cicco Simonetta” (Via Cicco Simonetta 16, h22, Milano), sarà poi la volta del Circolo Mingus Live di Carnate (Via Roma 27, Monza) dove il trio si esibirà domenica 11 dicembre alle ore 19.00. Il tour si concluderà lunedì 12 dicembre 2016 a “Le Trottoir alla Darsena” sempre a Milano alle ore 22.30 (P.zza XXIV Maggio,1).

Il trio di recente costituzione, riunisce tre artisti che a dispetto della loro giovane età calcano oramai da diverso tempo e con disinvoltura i palchi nazionali ed internazionali.

Tra i nomi più interessanti della nuova leva jazzistica nazionale, Florio, Laurentaci e Fiore, uniscono le loro energie in una formazione che fa della compattezza sonora e dello swing trascinante i principali punti di forza. Il repertorio, interessante e coinvolgente, comprende brani originali che attingono a piene mani dalla più profonda tradizione jazzistica d’oltre oceano e trascinerà il pubblico in un evento live che si preannuncia ricco di carica emotiva.  Il calendario di eventi live dei tre giovani artisti si andrà ad arricchire con altre date previste nel nuovo anno e che saranno il preludio per la realizzazione di un nuovo progetto discografico la cui uscita è prevista nel 2017.

ALESSANDRO FLORIO (chitarra)

Il 2016 ha visto Florio impegnato in numerosi concerti sia in Italia, sia all’estero e per il secondo anno consecutivo, protagonista della rassegna estiva “Amalfi in Jazz” sia affiancando la direzione artistica e l’amministrazione locale nella realizzazione dell’evento sia esibendosi dal vivo al fianco del suo trio americano. Alessandro Florio ha pubblicato due album, “Taneda”, ispirato alla musica di Thelonious Monk, realizzato in duo con il contrabbassista Mattia Magatelli; e “Roots Interchange” realizzato tra l’Italia e gli USA con due tra i più importanti e quotati musicisti della scena jazzistica internazionale: Pat Bianchi all’Hammond e Carmen Intorre alla batteria.

Dopo essersi diplomato diciannovenne alla “Civica Scuola di Jazz” di Milano dove ha studiato tra gli altri con Franco Cerri ed Enrico Intra, importanti musicisti della scena Jazz italiana, Alessandro Florio ha presto intrapreso l’attività concertistica in Italia esibendosi per un breve periodo col Guitar Ensemble di Franco Cerri e per quattro anni con l’Urban Jazz Trio, formazioni basate su repertori di brani originali. Trasferitosi in Olanda nel 2008 per studiare al Prins Claus Conservatorium (prestigioso conservatorio musicale jazz con corpo docente americano) dove ha ottenuto una laurea in chitarra, arrangiamento e composizione, ha poi conseguito un Master in Jazz Performance studiando tra l’Olanda e New York sotto la guida di Freddie Bryant, Mark Whitfield, Paul Bollenback, Ed Cherry, Frank Wingold. Nello stesso periodo ha avuto occasione di collaborare ed esibirsi in Europa e negli USA con musicisti straordinari, tra questi Alex Sipiagin, Mark Gross, David Berkman, Gene Jackson, Don Braden, Pat Bianchi, Carmen Intorre, Bruce Williams, Jerry Weldon e molti altri. Si è esibito, sia in qualità di leader sia di sideman, in USA, Olanda, Belgio, Germania, Austria, Lettonia, Estonia, Lituania, Romania, Svizzera, Grecia e Indonesia.

GIAMPAOLO LAURENTACI (contrabbasso)

Giampaolo Laurentaci contrabbassista e compositore Jazz ha il suo primo contatto con la musica all’età di sette anni quando intraprende se lo studio del violino sotto la guida del M° Stefan Biro. All’età di quindici anni grazie all’interesse per la musica afroamericana, intraprende lo studio del basso elettrico frequentando seminari con Lincoln Goines, Marco Siniscalco, Vito di Modugno, Leopoldo Sebastiani e Massimo Moriconi. Affascinato dalla musica Jazz, inizia a suonare e studiare il contrabbasso. Ha frequentato numerosi seminari tra cui quello di Perugia (Umbria Jazz), Roma (St. Louis school of music) e l’Orsara Jazz Festival, dove ha vinto una serie di concerti presso la Cantina Bentivoglio di Bologna e l’ammissione presso Il Prins Claus Conservatorium qualificandosi come miglior contrabbassista del seminario. Nel 2007 si trasferisce in Olanda a Groningen per frequentare il corso di Musica Jazz presso il Prins Claus Conservatorium. In quel periodo ha avuto la possibilità di ricevere lezioni e di esibirsi con musicisti quali: Joris Teepe, Alex Sipiagin, Paul Burner, Mark Gross, Don Braden, David Berckman, Freddy Briant, Dena De Roese e Ralph Peterson. Nel 2009 si trasferice a Barcellona in Spagna dove consegue la laurea in Musica Jazz presso l’ESMUC (Escola Superior de Musica de Catalunya). In questo periodo Giampaolo è stato membro della Big Band dell’ESMUC diretta dal noto sassofonista iberico Perico Sambeat.

Durante la sua carriera artistica, ha avuto la possibilità di esibirsi in svariati contesti internazionali in Paesi come Italia, Olanda, Russia, Romania, Inghilterra, Germania, Turchia, Belgio e Spagna collaborando con musicisti del calibro di: Bill McHenry, Jorge Rossy, Kekko Fornarelli, Albert Vila, Marco Mezquida, Enrico Intra, Roger Mas, Raffaele Casarano, Francesco Bearzatti, Ettore Carucci, Marcello Nisi e molti altri.

PASQUALE FIORE (batteria)

Dal 2009 al 2013 studia batteria jazz tra gli altri con Gregory Hutchinson, Antonio Sanchez e Roberto Gatto.

Pasquale Fiore vanta numerosi concerti in Italia e all’estero: nel 2007 si esibisce con l’orchestra ritmico sinfonico lucana in una tournée in Portogallo e Francia suonando a Coimbra, O’porto, Nimes, Saint Germain. Nel 2008 si esibisce con la stessa ad Aosta e Bolzano. Nel 2008 vince con la band Linea D’ombra il festival “Tolve Live” e nello stesso anno prende parte al tour music festival. Durante il suo percorso artistico partecipa e vince il Concorso Nazionale di Caramanico Terme (Pescara) suonando con Brass Jazz Quintet, suona con la big band jazz del Conservatorio di musica di Matera a Villa Celimontana (Roma). Di particolare rilievo è la sua partecipazione al Jazz festival degli Alburni suonando con la Big Band diretta da Attilio Troiano. Vince il Basilijazz music contest 2013 con Nicola Pannarale quartet e a marzo 2013 partecipa al Tuscia jazz festival di Ronciglione (VT), tenendo seminari con Gegè Munari, Giorgio Rosciglione, Rita Marcotuli e Nunzio Pietropaoli. Nel 2014 vince il I° premio al Tuscia in Jazz Summer.  Ha partecipato come sideman ai più importanti festival jazz italiani (Pozzuoli Jazz Festival, Umbria Jazz, Orsara Jazz Festival, Peperoncino Jazz Festival, BasiliJazz Festival). Nel 2016 ha suonato in Albania e India (Tour con Giuliana Soscia nelle ambasciate italiane di Kolcata, Mombai, New Dheli) ed è stato docente di batteria jazz per Orsara Jazz Festival 2016.  Ha collaborato con: Enrico Rava, Scott Hamilton, Fabrizio Bosso, Dado Moroni, Anita Wardell, Antonio Faraò, Tino Tracanna, Paolo Belli, Marco Armani, Silvia Mezzanotte, Thomas Kircpatrick, Stepko Gut, Daniele Scannapieco, Giovanni Amato, Tommaso Scannapieco, Dario Deidda, Michael Supnik, Guido Di Leone, Joy Garrison, Federico Malaman, MIchel Pastre e molti altri ancora.

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Andrea Pozza & Mattia Cigalini @ Zingarò Jazz Club, Faenza

Andrea Pozza & Mattia Cigalini
Andrea Pozza. pianoforte
Mattia Cigalini. sassofoni

Mercoledì 7 dicembre 2016. ore 22

Zingarò Jazz Club
Faenza. Via Campidori, 11
web: www.twitter.com/zingarojazzclub

Mercoledì 7 dicembre 2016, lo Zingarò Jazz Club conclude la prima parte della stagione 2016/2017 con il concerto di un duo di assoluto prestigio nel panorama nazionale: il palco del club faentino ospiterà infatti Andrea Pozza e Mattia Cigalini, rispettivamente al pianoforte e al sassofono, in un dialogo musicale di grande classe e spessore intepretativo. Gli i concerti riprenderanno mercoledì 11 gennaio 2017 con il Vince Vallicelli Project. Il concerto avrà inizio alle 22 con ingresso libero.

Un duo consolidato e capace di utilizzare al meglio la grande intesa che naturalmente unisce Andrea Pozza e Mattia Cigalini. Un incontro di alto livello – e, forse, inevitabile – trova senza dubbio terreno fertile nella letteratura degli standard del jazz e si manifesta anche nei brani originali composti dai due musicisti. Mattia Cigalini è, infatti, uno dei più acclamati giovani talenti degli ultimi anni, Andrea Pozza è un pianista di grande esperienza, riconosciuto come uno degli interpreti più solidi dell’intero panorama europeo come testimonia la sua carriera ultraventennale, che l’ha visto suonare e confrontarsi con i massimi jazzisti dei due continenti.

Nel loro incontro si rivela l’ispirazione che entrambi raccolgono dai padri nobili del jazz e si manifesta l’intenzione di sviscerare i linguaggi della tradizione, l’attitudine swing e il senso profondo del bop per arrivare a mostrare la propria voce personale. Una prova che accosta il gusto e l’equilibrio dell’esposizione con una pronfonda cultura jazzistica. (altro…)

Il jazz di Andrea Pozza in Tour nel Regno Unito al fianco del grande Harry Allen. Dal 15 al 27 novembre 2016

Una nuova tournée per il pianista jazz italiano Andrea Pozza che ritorna in Inghilterra per esibirsi al fianco della star internazionale Harry Allen, acclamato sassofonista newyorkese, degno erede di giganti del sax tenore come Stan Getz o Lester Young. La serie di concerti prenderà il via il prossimo martedì 15 e proseguirà fino a domenica 27 novembre senza soluzione di continuità, toccando le principali città del Regno Unito e i locali più prestigiosi, da Londra a Brentwood, da Marlow a Leicester.

Pozza sarà inoltre impegnato anche in due concerti a suo nome dove presenterà il cd appena pubblicato per l’etichetta inglese Trio Records dal titolo “Siciliana” un omaggio ai grandi pianisti compositori che hanno segnato in maniera indelebile la storia della musica, da Bach a Chick Corea, dal Seicento ai giorni nostri: il primo domenica 20 novembre al “The Engine” in occasione del BopFest 2016 di Londra in trio e la domenica successiva, 27 novembre, sempre a Londra ma questa volta in duo presso “Da Scalzo”.

La consolidata collaborazione tra Harry Allen e Andrea Pozza, è uno dei tasselli più recenti della  carriera artistica più che trentennale e in continua ascesa del pianista genovese attualmente riconosciuto dalla critica e dal pubblico come una delle personalità più rappresentative in ambito jazz attualmente in circolazione. Allen è considerato in assoluto il miglior sax-tenorista del jazz classico a livello mondiale: “Superbo”, “inventivo”, “mozzafiato”, “lirico”, sono soltanto alcuni degli aggettivi utilizzati dalla critica per descrivere il suo insuperabile talento. Artista capace di muoversi con agilità tra stili diversi, dal jazz tradizionale al bebop, Allen è soprattutto un sublime interprete di grandi standard del jazz, al punto che un critico americano l’ha definito “il Frank Sinatra del sax tenore”. Nato a Washington DC ma da anni residente a New York, Allen ha ricevuto numerosi premi, pubblicato oltre 30 album a suo nome e collaborato con una miriade di grandi artisti, fra i quali ricordiamo Tony Bennett, Hank Jones, Frank Wess, Scott Hamilton, John e Bucky Pizzarelli, Jeff Hamilton, Terry Gibbs, Warren Vache, Ray Brown, per citarne solo alcuni. (altro…)

“Siciliana” il nuovo album di Andrea Pozza

“Siciliana” è il nuovo album di Andrea Pozza pubblicato a gennaio 2016 per l’etichetta l’inglese Trio Records e realizzato in trio con Andy Cleyndert al contrabbasso e Mark Taylor alla batteria, due tra i più importanti e quotati musicisti della scena jazzistica inglese ed americana.  I tre musicisti collaborano assieme in Inghilterra da oltre 5 anni e si sono esibiti nei più importanti teatri e club londinesi – dal Ronnie Scott’s, al “606”, al Bull’ s Head e molti altri ancora. Nel 2016 il trio girerà l’Italia per una serie di concerti per presentare il nuovo album nei principali jazz club del territorio nazionale.

Il repertorio live comprende i brani presenti nel nuovo album “Siciliana”, undici tracce tra nuove composizioni dello stesso Andrea Pozza scritte appositamente per questa formazione – fortemente voluta dal pianista genovese – ed ispirate dalle caratteristiche stilistiche dei suoi due partner, al sound d’oltremanica e nord europeo, sia brani tratti dai più diversi repertori, dalla musica classica al pop, dalla bossa nova all’immenso song book degli standard jazz.

Andrea Pozza ha una solida carriera nazionale ed internazionale che lo ha visto protagonista in Estremo Oriente, in America ed in Europa. Pianista genovese è attualmente riconosciuto dalla critica e dal pubblico come una delle personalità più rappresentative in ambito jazz attualmente in circolazione. Musicista eclettico capace di affrontare con grande disinvoltura qualsiasi repertorio, è sia leader carismatico sia partner ideale per grandi artisti che trovano in lui empatia e innato interplay. Andrea Pozza ha debuttato a soli 13 anni e da allora si è esibito al fianco di alcuni “mostri sacri” della storia del jazz: Harry “Sweet” Edison, Bobby Durham, Chet Baker, Al Grey, George Coleman, Charlie Mariano, Lee Konitz, Sal Nistico, Massimo Urbani, Luciano Milanese e molti altri ancora. Intensa la sua attività concertistica che lo porta costantemente in tour in Italia e in Europa, dalla Gran Bretagna alla Svizzera, dalla Germania al Portogallo, alla guida delle formazioni a suo nome. Pozza collabora stabilmente, tra gli altri, con Enrico Rava, Fabrizio Bosso, Scott Hamilton, Steve Grossman, Tullio DePiscopo, Dado Moroni, Ferenc Nemeth, Bob Sheppard, Antony Pinciotti, Furio Di Castri e tanti altri. Andrea Pozza è inoltre protagonista di numerosi progetti discografici a suo nome. Gli album più recenti sono “I Could Write a Book” (Gennaio 2014) e “Who cares?” (Dicembre 2014) in super audio cd e vinile, in duo con Scott Hamilton, sassofonista americano, di una straordinaria eleganza, noto per il suo impeccabile fraseggio e innata dolcezza; e “A Jellyfish From The Bosphorus” (ABEAT REC, 2013) inciso tra l’Italia ed il Regno Unito in trio con Aldo Zunino al contrabbasso e Shane Forbes alla batteria. Del 2011 è invece il suo esordio discografico con l’Andrea Pozza European Quintet, intitolato “Gull’s Flight”(ABEAT REC, 2011) e che coinvolge i musicisti inglesi, Christian Brewer al sax alto e Shane Forbes alla batteria, e gli olandesi Dick DeGraaf al sax tenore e soprano e Jos Machtel al contrabbasso. Il quintetto, ha riscosso un grandissimo successo di pubblico e di critica.

Andrew Cleyndert. Appassionato di musica da sempre, dopo aver suonato diversi strumenti, si avvicina in giovane età al jazz e allo studio del contrabbasso e grazie alle sue impressionanti doti artistiche calca molto presto le scene musicali jazzistiche inglesi. Il suo precoce talento lo porta immediatamente alla ribalta delle più quotate formazioni inglesi e non solo, molti infatti i “mostri sacri” americani che lo ingaggiano per le proprie tournée, tra questi Art Farmer, Teddy Edwards, Red Rodney etc. Andrew Cleyndert ha fatto parte del Ronnie Scott Sextet che gli ha dato l’opportunità di accompagnare artisti internazionali del calibro di George Coleman e James Moody, in una lunga tournée mondiale con Ronnie Scott.

Negli anni ’90, Cleyndert entra in società con Stan Tracey, “Il Padrino del Jazz Britannico” con il quale fonda l’etichetta discografica Trio Records e con la quale pubblica una quarantina di album, che vede protagonisti, per la maggior parte noti musicisti tra cui Gene Harris, Junior Mance, Benny Green etc. Intensa la sua attività live che lo porta tuttora ad esibirsi in festival in tutto il mondo.

La lista di artisti con la quale Mark Taylor ha lavorato nel corso della sua carriera riunisce le personalità più in vista del panorama jazz di tutti i tempi e copre un ampio range di stili che vanno dal Dixieland al Mainstream, al Be-Bop e molto altro. Mark Taylor ha suonato in oltre settantacinque album uno dei quali gli è valso nel 2001 la nomination al Grammy: si tratta dell’album edito da Blue Note Records con il leggendario pianista, cantante e compositore Mose Allison intitolato “The Mose Chronicles” Volume 1.  Intensa la sua attività concertistica che lo ha portato a suonare in tutta America da Nord a Sud, in Europa, in Medio Oriente e in Asia con i più importanti artisti jazz a livello mondiale. Mark Taylor ha inoltre fatto parte del Trio e del Quartetto di Monty Alexander dal 1999 al 2004. Dal 1982 è membro del trio di Lew Tabackin, sassofonista tenore e flautista ed è membro del Toshiko Akiyoshi Trio dal 2003.

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PercFest di Laigueglia: la terza serata e Billy Cobham

La terza serata vede la piazza di Laigueglia gremita di gente già molto prima del concerto. E’ sabato sera, l’aria è dolce, i ragazzi della Escola de Samba passano per le vie portando in giro i loro ritmi festosi. Davanti all’ Albatros, il locale dove si svolgono le Jam Session notturne è stata allestita una passerella dove si svolge la sfilata di moda delle stiliste Flavia Bonaccorso e Manuela Guasco (Flauel).
Magliette e abiti. Le magliette indossate dai musicisti presenti oggi al PercFest. Chi sono? Tutti! Ellade Bandini, Nicola Angelucci, Bebo Ferra, Francesco Gimignani, Tullio De Piscopo, Alessio Menconi, Gilson Silveira, Francesco Lento, Rosario Bonaccorso e … Billy Cobham! Che percorre la passerella giocando, facendosi ammirare, voltandosi su se stesso con la sua maglietta rosso fuoco: il più fotografato di tutti, naturalmente, ride e scherza tra due ali di pubblico praticamente incredule, compresa la sottoscritta .

I concerti cominciano in anticipo: la partita la si gioca sempre con il maltempo. E’ prevista pioggia in nottata, ma vi faccio lo spoiler subito: vince Rosario Bonaccorso 3 a 0, perché comincia a piovere solo dopo l’ultima nota del secondo concerto (e comunque la musica continua all’ Albatros).

Alle 21:30 comincia il concerto di Andrea Pozza e Scott Hamilton in duo.

Andrea Pozza, pianoforte

Scott Hamilton, sax tenore

Un tuffo ristoratore nel mainstream più elegante, questo concerto di Scott Hamilton e di Andrea Pozza: ogni tanto è bello ritrovare suoni e atmosfere rassicuranti, un timbro caldo di sax tenore e un pianoforte che costruisce lo sfondo armonico ritmico per esaltarne i fraseggi.
E’ un Jazz tranquillo, scorrevole, fatto di esposizione del tema, sviluppo, assoli, scambi ogni quattro battute in forma di domanda – risposta, di feeling e grande interplay.
Andrea Pozza suona garantendo linee di basso fondanti, accordi corposi presentati anche in modo percussivo quando serve l’apporto ritmico che darebbe la batteria: ma non si esime da improvvisazioni gradevoli e divertenti.
“You’ve changed” è accarezzata dal sound inconfondibile del sax di Hamilton , che trasforma un tema melodico in una sorta di racconto emotivo affascinante e che provoca il pericoloso effetto collaterale che canteresti insieme a lui, disturbando il vicino che ascolta accanto a te: tanto più che lo faresti accompagnata da un pianoforte che sa bene come va trattata una ballad, in questo tipo di Jazz.
Il Blues non fa eccezione ed è trascinante come deve essere un Blues, decretando il successo di un duo pregevole, che la piazza dimostra con grande, grande calore.

 

Ore 22:30 Billy Cobham & Italian All Star

Dado Moroni, pianoforte
Francesco Lento, tromba
Francesco Gimignani, sax
Alessio Menconi, chitarra
Rosario Bonaccorso, contrabbasso
Giorgio Palombino, percussioni

Presenta: Tullio De Piscopo

Il concerto viene introdotto dal grande Tullio De Piscopo, batterista a dir poco epico, non solo in Italia, che intrattiene il pubblico giocando con il suo stile inconfondibile e presentando uno ad uno i musicisti di questo eccezionale settetto guidati da un gigante del Jazz nero americano, Billy Cobham.
Il palco si popola velocemente e la musica esplode all’istante.
Billy Cobham aveva aperto la prima edizione del Festival, vent’anni fa: Rosario Bonaccorso ha voluto fortemente ricostituire la Band di allora, che vedeva insieme lo stesso Rosario, Cobham, Moroni e Menconi. Ed è riuscito nell’impresa regalando più di un’ora di un Jazz traboccante di energia, groove, sonorità possenti e assoli incredibili.
Non è la prima volta che ascolto e guardo Cobham dal vivo: ma ero sempre capitata ai concerti in cui il suo drumset era fantasmagorico, sovradimensionato, con cento tamburi cento ride cento elementi e mille accessori.
Ieri sera a Laigueglia ho assistito al concerto di Cobham in versione “side man” nonostante fosse il leader della formazione: una formazione di star, musicisti e solisti bravissimi, che hanno creato un palco da brivido. E Cobham anche in questa versione (che non posso definire minimal, perché Cobham per fortuna è sempre Cobham) mi è piaciuto moltissimo.
Un drumming potente ed esplosivo, lo sappiamo tutti, che ha però la capacità di armonizzarsi con il contesto: e, reciprocamente, la sicurezza di musicisti capaci di rapportarsi ad una personalità musicale deflagrante come quella di Cobham, batterista che ha fatto e fa la storia del Jazz americano, no, anzi, mondiale.
Un timing entusiasmante, più che perfetto sovrumano: inarrestabile sia nelle parti libere che negli accompagnamenti, così come negli obbligati. Gli assoli di Cobham non ve li devo descrivere io: sono momenti da cardiopalma, raffiche infinite sul rullante, evoluzioni impressionanti su tamburi e piatti, sequenze di battiti ripetuti fino a quando l’orecchio quasi si abitua, ed è lì che parte l’improvviso cambio sonoro che ti fa sussultare. Ogni assolo è improvvisazione pura ma non è mai casuale: Cobham nella testa ha un percorso ben preciso, e dunque costruisce fraseggi musicali compiuti, non certo bordate a destra e a manca per dimostrare quanto può essere veloce e potente un batterista.
Dado Moroni è il pianista splendido che chi ama il Jazz conosce bene: il suo stile ricco di pathos è quello che ci vuole in un’occasione come questa. E Rosario Bonaccorso tira fuori dal suo contrabbasso la solidità ed il suono necessari a contribuire alla massa sonora importante per trovare la sintonia con la batteria.
La sezione fiati ha dato un apporto ottimo: il sempre più bravo trombettista Francesco Lento, solo apparentemente intimidito da un sound così pieno, e il giovane sassofonista Francesco Gimignani hanno strappato molti applausi con il loro rigore ma anche con le loro improvvisazioni ed i loro scambi. Alessio Menconi è apparso elemento fondamentale nella costruzione del tessuto sonoro ma anche negli assoli che si sono stagliati nettamente sulla imponente mole di suoni in cui si inserivano. E Giorgio Palombino non ha fatto che esaltare, con le sue percussioni, l’atmosfera esuberante e gioiosa che ci si aspettava da un settetto simile e che puntualmente si è avverata.
Vi avevo dato già un accenno di spoiler, ed ora vi svelo esattamente l’accaduto : appena l’ultima nota si è librata nell’aria si è materializzato acquazzone pazzesco. Il tempo si è sicuramente adeguato al timing sovrumano di Cobham… sovrumano come l’intuito incredibile di Rosario Bonaccorso, che ha anticipato il concerto del numero di minuti esatti per evitare il disastro. Quanti saranno stati? 19? 13? 17? 23? Non si sa. Secondo me, un numero primo: una magia!

 

Torna il PercFest® con una edizione lunga 8 giorni per il ventennale

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Foto Palmucci

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Foto Crevena

Arrivare ai vent’ anni per un festival del Jazz è un traguardo importantissimo. E il PercFest vi è giunto inanellando in questi anni un successo dopo l’ altro. E’ lo stesso direttore artistico e creatore del Festival, Rosario Bonaccorso, a parlare in conferenza stampa della sua “creatura” e della particolare importanza dell’ edizione 2016.
“.. L’edizione di quest’anno ha una valenza ancora più significativa per l’anniversario che la caratterizza. Celebriamo il Festival  con 8 grandi concerti di Jazz e celebriamo vent’anni di Memorial Naco, nato per ricordare la figura di Giuseppe “Naco” Bonaccorso, mancato proprio all’indomani della prima edizione del 1996. Splendido, indimenticato e versatile artista, mio fratello Naco collaborò con figure della musica jazz e pop italiana del calibro di Paolo Fresu, Enrico Rava, Mina, Jovanotti, Fabrizio de André, Elio e le Storie Tese. Ho creato il Memorial Naco come un grande contenitore di cultura e didattica nato per diffondere col marchio di qualità la sua arte della percussione. In venti anni, grazie all’amore per le percussioni che qui si respira, abbiamo aperto le porte ad una nuova strada musicale per centinaia e centinaia di giovani musicisti ed abbiamo fatto conoscere il nascosto e magico mondo delle percussioni a migliaia di persone! Questa è una grande ed impagabile soddisfazione. Questo è diffondere cultura. Laigueglia è una porta sul mare, Percfest una porta sul mare della cultura

Ricchissimo il programma, con la direzione artistica di Rosario Bonaccorso e la direzione didattica di Giorgio Palombino che si svolgerà dal 12 al 19 giugno come sempre tra le piazze e le stradine suggestive di questa cittadina che si affaccia sul mare e che del mare ha il respiro:

I Corsi, i workshop, la didattica
Si comincia nel pomeriggio del 12 giugno, con lo spettacolo della Orchestra Cajon diretta da Marco Fadda e Marika Pellegrini. Un gruppo musicale contornato da decine e decine si suonatori di Cajon, strumento principe, che negli ultimi anni ha conquistato un posto di primo piano.
E da Lunedi 13 giugno si apre una settimana di Summer Camp di Percussioni e Batteria completamente gratuito! Corsi di Percussione del Campus Lunedì 13 giugno, la ventunesima edizione del PercFest accenderà le luci su una grande novità: il ritmo avvolgente e trascinante del samba. Tre famosi maestri della Scuola di Samba brasiliana ed europea, i brasiliani Serrinha Raiz e Chris Quade Couto, insieme al maestro italiano Marco Catinaccio, terranno per tutta la settimana un workshop di Escola do Samba. Un’occasione imperdibile per gli amanti del genere, quella di far parte di una vera Scuola di Samba che tutti i pomeriggi sfilerà nel centro storico di Laigueglia. A loro si uniranno due storici Tutor del Percfest Gilson Silveira e Giorgio Palombino.

Il Summer Camp è aperto a tutti i percussionisti che vogliano entrare in contatto con i molteplici strumenti che compongono le baterias e i blocos de samba. Per conoscere, praticare ed approfondire i linguaggi e le tecniche delle percussioni Afro brasiliane e Afro Cubane.
La prima parte del workshop, dal lunedì al giovedì, sarà dedicata nello specifico al Samba Carioca, tipico di Rio de Janeiro e culminerà nella presentazione della Scuola di Samba sul prestigioso palcoscenico del Percfest. Dal Giovedì alla Domenica il programma sarà integrato dalle lezioni tenute da Giorgio Palombino (in collaborazione con LP, Gretsch e Gibraltar) e da Gilson Silveira. All’interno della settimana sono previsti inoltre seminari di approfondimento dedicati al samba de raiz e samba pagode con gli strumenti tipici della tradizione Brasiliana e Cubana.
A completare il programma due Clinic tenute da Davide Merlino Vibrafonista già vincitore del concorso del PercFest, e da Benny Betthame percussionista australiano specializzato nel Handpan, il “disco Armonico”.

Corsi di Batteria del Campus
Gli insegnanti dei Corsi di Batteria del Campus saranno: Alfredo Golino, Ellade Bandini, Marco Iannetta, Phil Mer, Eric Cisbani, Silvano Pesce, Gilson Silveira, Giorgio Palombino. Prestigiosa come sempre la line-up degli insegnanti, anche quest’anno offre importanti presenze. Le lezioni partiranno Giov 16 con il Workshop di Alfredo Golino figura di spicco del panorama batteristico italiano con collaborazioni da Pino Daniele a Laura Pausini. Ellade Bandini è una pagina della storia della musica italiana, terrà appuntamenti quotidiani.
Eric Cisbani (Ornella Vanoni, Gigi Ciffarelli) percussionista diplomato al Conservatorio G.Rossini di Fermo (FM) e batterista raffinato terrà due clinic, in collaborazione con Drum Art e Evans, sul Tocco e l’Accordatura e il Batterista in Trio.
Marco Iannetta già vincitore del concorso del PercFest presenta, in collaborazione con DW e LP, il suo spettacolare set misto tra Batteria e Percussioni dove indipendenza e coordinazione si mischiano con una impressionante tecnica di pedali.
Phil Mer giovane rivelazione del drumming italiano vanta già numerosissime collaborazioni e attualmente è in tour con Enrico Ruggeri; in collaborazione con Gretsch terrà una clinic sulla batteria in viaggio tra il Rock e il Pop.
Il M° Silvano Pesce porterà il suo cliccatissimo corso on line (MusicOff) al PercFest: in collaborazione con DW terrà una clinic sui rudimenti e impostazione del Tamburo Rullante.
Gilson Silveira terrà tre interresanti clinic sulle ritmiche brasiliane riservato ai batteristi.
Giorgio Palombino spiegherà il percorso del Ritmo dalle radici allo shuffle di Jeff Porcaro e al Mozambique di Steve Gadd, partendo dall’Africa e arrivando ai giorni nostri passando dall’America Latina.
E ancora gli altri importanti appuntamenti del Memorial Naco, i seminari del Corso di Canto Jazz “Jazz is good for the Soul” (dal 15 al 19 giugno) diretti dalla Prof.ssa Danila Satragno, e a seguire gli Aperitjazz che dalle 19 alle 20, durante i giorni del seminario di canto, metteranno alla prova gli studenti del corso con esibizioni Live. Immancabili i corsi pomeridiani di Percussione per bambini e ragazzi (12-19 giugno) tenuti dalla Master Percussionista Marika Pellegrini e Per chiudere in bellezza , al termine dei concerti le Jam session arricchiranno la notte del magico PercFest.

I concerti Jazz
Qui di seguito il calendario completo dei concerti, altro piatto forte  di questa edizione, e che si svolgeranno  dal 16 al 19 giugno.

16 GIUGNO: Il Mondo Do Samba – SERRINHA RAIZ, CHRIS QUADE COUTO E MARCO CATINACCIO Concerto dei Maestri Sambisti che racconta in musica e ritmo la storia del Samba, permettendo all’audience di “vivere” in prima persona il Carnevale di Rio. Il Trio Kàla, RITA MARCOTULLI, ARES TAVOLAZZI, ALFREDO GOLINO Il Trio KALA nasce dalla creatività esplosiva della pianista Rita Marcotulli che ha riunito a sé il famoso contrabbassista Ares Tavolazzi e la star mondiale della batteria Alfredo Golino, apprezzato da musicisti pop come Eros Ramazzotti e Laura Pausini.

17 GIUGNO: LORENZO TUCCI Sparkle Trio, con LUCA MANNUTZA e MATTEO BORTONE Un trio spumeggiante ed effervescente che combina insieme artisti dalle doti uniche: Lorenzo Tucci, batterista e jazzista di fama internazionale che in questa occasione presenterà il suo nuovo CD in trio, Luca Mannutza, pianista virtuoso e Matteo Bortone, nuovo talento del contrabbasso italiano. The first Lady of European Jazz, il Trio di NORMA WINSTONE con GLAUCO VENIER e KLAUS GESING Altro trio apprezzatissimo e autorevole sulla scena jazz internazionale, composto da artisti dalle abilità stupefacenti che combinano meravigliosamente voce, pianoforte, clarinetto basso / sax soprano, con risultati acclamati da pubblico e critica.

18 GIUGNO: I Could Write a Book, SCOTT HAMILTON, ANDREA POZZA Scott Hamilton, uno dei sassofonisti più richiesti al mondo e Andrea Pozza, pianista eclettico e personalità affermata negli scenari nazionale ed internazionale, danno vita ad un progetto discografico jazz di altissimo livello. BILLY COBHAM as special guest of the The Italian All Star , con BILLY COBHAM, FRANCESCO LENTO, ALESSIO MENCONI, DADO MORONI, ROSARIO BONACCORSO, GIORGIO PALOMBINO Nel 1996 Billy Cobham con Rosario Bonaccorso e Dado Moroni aprirono la prima edizione del Festival Jazz di Laigueglia. Vent’anni dopo grandi artisti e leggende del jazz risuonano insieme per una serata speciale. di grande jazz.

19 GIUGNO: Dario Carnovale Trio, DARIO CARNOVALE, LORENZO CONTE, ALFRED KRAMER Virtuosismi, raffinatezza stilistica e senso del lirismo si uniscono in un’esibizione unica in cui piano (Dario Carnovale), contrabbasso (Lorenzo Conte) e batteria (Alfred Kramer) danno vita a melodie indimenticabili. RACHEL GOULD e LUIGI TESSAROLLO quartet Sonorità calde e vellutate, magistralmente interpretate dalla voce di Rachel Gould, accompagnate da uno dei migliori chitarristi jazz italiani, Luigi Tessarollo, e dai virtuosi Aldo Zunino, al contrabbasso, e Adam Pache, alla batteria, una sessione ritmica raffinata e coinvolgente.

Noi di A proposito di Jazz ci saremo con la nostra inviata Daniela Floris. W il Jazz!

Percfest – dal 12 al 19 giugno 2016 Sito ufficiale www.percfest.it

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