Con Pippo Matino la noia non è ammessa

Pippo Matino (Foto Luigi Orrù)

Pippo Matino (Foto Luigi Orrù)

Pippo Matino, lo sappiamo bene, è un virtuoso del basso elettrico ed ha alle spalle e davanti a se molti progetti , grazie anche al suo gusto per vari generi di musica, che si può permettere di affrontare con disinvoltura proprio in virtù della totale padronanza che ha  dello strumento .

E’ di pochi giorni fa il concerto (sold out)  al “Backroom” con il suo “BassVoice project” che lo vede accanto alla cantante romana Silvia Barba, con la quale ha presentato il nuovo cd “Love & Groove” e che ha avuto come guest Fabrizio Bosso, Javier Girotto e Nicola Angelucci: un mix di pop, jazz e musica d’ autore nonché brani originali. Ma è anche in uscita il suo cd live registrato alla Casa del Jazz “Joe Zawinul Tribute” , e gira l’ Italia con diversi progetti ancora, jazzistici, funky: insomma stiamo parlando di un musicista versatile, propositivo, curioso.
All’ Alexanderplatz ha voluto dunque proporre un’ altra idea ancora: l’ inedito quartetto formato da Antonello Salis alla fisarmonica, Lorenzo Tucci alla batteria, Domenico Sanna al piano Rhodes e, naturalmente,  il suo basso elettrico.
I quattro hanno proposto brani di Pat Metheny, Joe Zawinul, dello stesso Pippo Matino dando grandissimo spazio all’ improvvisazione.

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Pippo Matino – Silvia Barba: “Bassvoice Project”

Pippo Matino

Pippo Matino

Le potenzialita’ del contrasto sonoro tra basso e voce femminile

Silvia Barba e Pippo Matino collaborano fruttuosamente oramai da due anni esplorando le potenzialita’ sonore del rapporto tra voce femminile e basso elettrico, eseguendo diversi brani in duo ma avvalendosi anche della collaborazione di altri musicisti quando serva un clima musicale piu’ prettamente jazzistico.
All’ Alexanderplatz,  la sera del 20 gennaio scorso, la performance in questo senso e’ stata completa, e quasi due ore di concerto sono piacevolmente trascorse tra brani d’ autore (principalmente eseguiti in duo, come “Anna e Marco” semplice ma efficace rilettura di un famoso brano di Lucio Dalla, o “La musica che gira intorno” di Ivano Fossati, o “My baby shot me down”, un classico della musica leggera degli anni 70), e brani piu’ propriamente jazz inscrivibili nel jazz (un accattivante “Summertime” che tende irresistibilmente al latin fino a sfociare in “Mas que nada, o composizioni dello stesso Matino, che ha una vena creativa oramai nota e che firma arrangiamenti mai banali).

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Musica di qualità all’Arciliuto Jazz Festival

di Lorenzo Gentile

E’ in corso dal 7 ottobre per concludersi il 16 dicembre la prima edizione del «Teatro Arciliuto Jazz Festival», presso il Teatro dell’Arciliuto di Roma, Sala Anfiteatro, con il patrocinio dell’assessorato alle Politiche culturali del comune di Roma e dell’assessorato Cultura, Spettacolo e Sport della regione Lazio.

Dodici concerti in cui si esibiscono gruppi di altissimo livello, attivi nel panorama musicale nazionale e internazionale.

Jazz, ma non solo. Motivo ispiratore di questa neonata rassegna musicale è infatti la contaminazione fra linguaggi musicali diversi.

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I nostri CD

cd

  • Pierluigi Balducci – “Stupor mundi” – Dodicilune Dischi Ed250
  • Massimo Barbiero, Maurizio Brunod, Alexander Balanescu, Claudio Cojaniz – “Marmaduke” – Splasch Records CDH 2524.2
  • Claudio Fasoli – “Venice Inside” – Blue Serge 019
  • Roberta Gambarini , Andrea Donati – “Under Ityalian Skies” – 2 CD – Kind of Blue 10033
  • Emilio Merone, Luca Nostro, Scott Colley, Antonio Sanchez – “SYS2 QUARTET “ELEMENT” – 008.2 Saint Louis Jazz collection
  • Pippo Matino – “Joe Zawinul tribute” – Wide Sound – WD 179
  • Marc Sinan – “Fasil” – ECM 2076
  • Vassilis Tsabropoulos – “The Promise” – ECM 2081
  • Nils Økland – “Monograph” – ECM 2069

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