Ex Aequo: Mattiuzzi e Mirra al TrentinoInJazz

TRENTINOINJAZZ 2018
e
TrentinoIn Jazz Club
presentano:

Domenica 2 dicembre 2018
Ore 20.30
Bar Circolo Operaio Santa Maria
Via Santa Maria 8
Rovereto (TN)

EX AEQUO:
GAIA MATTIUZZI & PASQUALE MIRRA

Nuovo appuntamento autunnale del TrentinoIn JazzClub, il ciclo del TrentinoInJazz ideato da Emilio Galante per coinvolgere i club di Trento e Rovereto, con un concerto intimo a cura di due nomi cari al TrentinoInJazz: Gaia Mattiuzzi e Pasquale Mirra, ovvero Ex Aequo.

Gaia Mattiuzzi e Pasquale Mirra, già presenti all’edizione 2017 del Festival, si incontrano nuovamente animati dal desiderio di esplorare nuove forme espressive nell’arte del duo. Il repertorio affrontato, composto da brani originali e rivisitazioni personali, si mantiene in equilibrio tra complessità contrappuntistica e lirismo. Il duo affronta le molteplici possibilità timbriche dei rispettivi strumenti alla ricerca di una dimensione sonora personale.

Gaia Mattiuzzi è attiva nell’ambito della musica jazz, classica e contemporanea. Svolge un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero, ha collaborato con orchestre sinfoniche e ensemble di vario genere, ma anche con nomi del calibro di Michele Rabbia, Gabriele Mirabassi, Francesco Cusa, Vincenzo Vasi, Gianni Gebbia, Xabier Iriondo, Mauro Pagani, Elliot Sharp, Wu Ming, Moni Ovadia, Baba Sissoko. Collabora stabilmente con Fabrizio Puglisi e Cristiano Calcagnile ( Laut). Pasquale Mirra è considerato uno dei vibrafonisti più interessanti della scena italiana e internazionale. Collabora e ha collaborato con grandi improvvisatori come Michel Portal, Fred Frith, Nicole Mitchell, Tristan Honsinger, Ernst Rijseger, Rob Mazurek, Ballakè Sissoko, Hamid Drake. Nel 2013, 2014, 2015 viene nominato miglior vibrafonista italiano dalla rivista di settore Jazzit. Nel 2014 e nel 2015 inoltre considerato tra i migliori musicisti dell’anno per i critici della rivista Musica Jazz.

Prossimo appuntamento con il TrentinoInJazz giovedì 6 dicembre: Sonata Islands a Rovereto.

No More Minimal: Emilio Galante al TrentinoInJazz

Giovedì 29 novembre 2018
ore 21.30
Loco’s Bar
Via Valbusa Grande 7
Rovereto (TN)

EMILIO GALANTE:
NO MORE MINIMAL

Giovedì 29 novembre a Rovereto ultimo appuntamento con Ai confini e oltre, la sezione del TrentinoInJazz 2018 che ha fatto dialogare aree musicali ed extra tra jazz, avanguardie e cinema. Al Loco’s Bar arriva una delle anime del TrentinoInJazz, nonchè uno dei musicisti più interessanti e attivi in Italia nel campo della musica colta ai confini con jazz e rock progressivo: Emilio Galante. I

l flautista trentino porta a Rovereto un nuovo progetto ribattezzato No More Minimal, un programma per flauto, tape e video, con musiche di Zack Browning (acido postminimalista americano), di Jacob TV (fantasioso compositore olandese), di Steve Reich (con Vermont Counterpoint, un classico della letteratura minimalista), e dello stesso Galante (Ritmi di Stazione, una rimusicazione di un documentario dei primi anni Trenta sulla Stazione Termini di Roma del regista futurista Corrado D’Errico). Sulle musiche eseguite live, tre video di Fabio D’Ambrosio, milanese per nascita, fotografo e ideatore di altro, per professione. Fonda fahrenheit451 nel 1996 come contesto interdisciplinare, fornendo servizi di consulenza per la comunicazione grafici, fotografici, multimediali. I lavori teatrali, video e cinematografici prodotti da fahrenheit451 con D’ambrosio editore sono progetti in cui i diversi ambiti dell’espressione artistica (letteratura, scultura, pittura, musica e cinema) interagiscono in operazioni pluridisciplinari: nella dialettica dei molteplici codici espressivi l’apporto del fruitore è restituito ad una modalità di partecipazione attiva e sinestesica emancipata dall’abitudine alloppiante al monolinguismo commerciale.

Prossimo appuntamento con il TrentinoInJazz 2018 sabato 1 dicembre: Note di Donne a Trento.

FCT Trio al TrentinoInJazz 2018

Sonata Islands
presenta:

Giovedì 15 novembre 2018
ore 21.30
Loco’s Bar
Via Valbusa Grande 7
Rovereto (TN)

FCT TRIO

Giovedì 15 novembre a Rovereto nuovo appuntamento con Ai confini e oltre, la sezione del TrentinoInJazz 2018 che ha fa dialogare aree musicali ed extra tra jazz, avanguardie e cinema. Al Loco’s Bar arriva FCT Trio, la nuova creatura del batterista Francesco Cusa, insieme al pianista Gianni Lenoci e il bassista Ferdinando Romano. Il trio FCT esplora i territori delle composizioni originali e della poliritmia, ripropone in chiave acustica le esperienze progettuali del passato del percussionista siciliano con uno sguardo alla musica di tradizione e agli standard, debitamente rivisitati.

Dichiara Cusa: “La mia idea per questo lavoro nasce da una prospettiva opposta rispetto a quella dei normali processi che determinano la prassi musicale. Si parte da materiali improvvisati con lo scopo di costruire strutture poliritmiche, melodie, che soltanto in futuro determineranno (semmai) un processo compositivo che potrà essere fermato sulla carta. Troppo spesso viviamo nell’urgenza di produzioni contingenti, di idee musicali anche nobili che necessiterebbero però di ben altre sedimentazioni, di tempo, di maturazione. Per queste ragioni ho tentato di invertire il processo, ovvero di creare un trio con il quale esercitare un’idea quasi minimalista di composizione istantanea, con cui prestare ascolto alla scintilla creativa dell’istante e sviluppare le cellule sonore frutto delle influenze ambientali, degli umori del momento, delle suggestioni del viaggio, dei cibi assaporati, ecc. Ma sarebbe delittuoso parlare di “musica improvvisata”: la definirei piuttosto una centratura subliminale atta a determinare l’edificarsi di architetture sonore. Un processo “inevitabile” che col tempo determinerà la necessità espressiva del trio, in modo che, nel suo inesorabile farsi, ogni nota, ogni colpo inferto allo strumento, saranno quelle scaturite dall’ineluttabile. Nessuna scelta”.

Third Stream al TrentinoInJazz

Sonata Islands
presenta:

Sabato 27 ottobre 2018
ore 17.00
Sala Sosat
Via Malpaga
Trento

THIRD STREAM
REAL TIME COMPOSING

Sabato 27 ottobre a Trento un appuntamento speciale con Ai confini e oltre, la sezione del TrentinoInJazz 2018 che ha l’obiettivo di far dialogare aree musicali ed extra tra jazz, avanguardie e cinema. Uno happening speciale perchè evento conclusivo di un breve ma intensissimo workshop su composizione e improvvisazione intitolato Third Stream: Real Time Composing, svoltosi il 25 e 26 ottobre.

Cosa accade quando si improvvisa senza un progetto compositivo o quando si compone perdendo la spontaneità dell’improvvisazione? Third Stream ha proposto una terza possibilità, che coniuga le attitudini immaginative e organizzative del compositore con le competenze sintattico-improvvisative dello strumentista: una sorta di “salto nel vuoto organizzato”, efficace antidoto all’horror vacui, concetto di cui si occupa quest’anno Chi ha paura del Novecento?, rassegna di lezioni-concerto e conferenze alla quale il workshop ha offerto un indispensabile contributo. Progettato da TrentinoJazz in collaborazione con il SUmMit, Laboratorio di Studi Umanistici sugli scambi culturali e con la Mitteleuropa del CeASUm (Centro di Alti Studi Umanistici dell’Università di Trento), Third Stream si è svolto il 25-26 ottobre all’Università di Trento. Hanno partecipato cinque interpreti in residenza a Trento (Massimiliano Milesi, Luca Pissavini, Luca Pedeferri, Alessandro Bianchini, Emilio Galante) e cinque compositori (Galante, Milesi, Pedeferri, Marco Uvietta, Luca Vianini) con progetti fra composizione e improvvisazione elaborati e composti insieme agli strumentisti-improvvisatori. I partecipanti hanno dialogato in una tavola rotonda con esperti del campo della musicologia, del repertorio jazz e della composizione eurocolta (Giordano Montecchi, Giuseppe Segala, Hubert Stuppner).

Il concerto in Sala Sosat consisterà in una no stop (17.00-20.00) in cui verranno presentate le nuove composizioni elaborate durante il workshop e alcuni progetti che coniugano opere di grandi compositori del ‘900 e improvvisazione: si parte alle 17.00 con un progetto dedicato a Olivier Messiaen (partecipano Milesi, Pissavini, Gabriele Boggio Ferraris e Andrea Baronchelli); alle 18.00 un viaggio tra le musiche di Henry Cowell di Luca Pedeferri (insieme all’autore, Fausto Tagliabue, Lello Colombo, Enrico Fagnoni, Mauro Gnecchi, Marco Menaballi); alle 19.00 concerto finale del workshop.

Valeria Sturba al TrentinoInJazz

Sonata Islands
presenta:

Giovedì 25 ottobre 2018
ore 21.30
Sala Sosat
Via Malpaga
Trento

Muti musicati: George Méliès

Con la partecipazione di Valeria Sturba

Giovedì 25 ottobre a Trento nuovo appuntamento con Ai confini e oltre, la sezione del TrentinoInJazz 2018 che si svolge in città e a Rovereto con l’obiettivo di far dialogare aree musicali ed extra tra jazz, avanguardie e cinema. Alla Sala Sosat arriva la rilettura in musica dei cortometraggi fantascientifici di George Méliès a cura di Valeria Sturba.

Con il suo set originale e variopinto, la polistrumentista abruzzese si destreggia tra violino, theremin, giocattoli e piccoli strumenti lo-fi: suoni surreali che si sommano, si fondono, si moltiplicano e accompagnano il professor Maboul e altri personaggi verso le più disparate avventure terrene e celesti, tra mongolfiere alla conquista del Polo Nord, mostri dei ghiacci e viaggi verso la Luna. Il lavoro di George Méliès (1861-1938), definito come “Giotto della settima arte”, secondo padre del cinema dopo i fratelli Lumière e figura monumentale per il cinema fantastico e avventuroso, rivive con il commento sonoro realizzato con violino, theremin, elettronica, looper, effetti, giocattoli.

Musicista di vasti orizzonti artistici, ha all’attivo numerose registrazioni, rimusicazioni di film muti, colonne sonore e reading. Ha partecipato a vari festival nazionali e internazionali, collabora con musicisti del calibro di con Vincenzo Vasi, John De Leo nella Grande Abarasse Orchestra, Francesco Cusa nei The Assassins. Ha collaborato con Enrico Gabrielli, Surgical Beat Bros, Fabrizio Puglisi, Mauro Ottolini, Cristina Donà, Médéric Collignon, Stefano Benni, Tiziano Popoli,Giancarlo Schiaffini, Luke Fischbeck e molti altri.

Michele Francesconi e Francesca Bertazzo Hart presentano al Rossini Jazz Club di Faenza il loro nuovo progetto dedicato a Jimmy Van Heusen

Giovedì 25 ottobre 2018, la stagione del Rossini Jazz Club di Faenza ospita il nuovo progetto di Michele Francesconi e Francesca Bertazzo, dedicato al SongBook di Jimmy Van Heusen. Il quartetto è formato da Michele Francesconi al pianoforte, Francesca Bertazzo alla voce, Stefano Colpi al contrabbasso e Mauro Beggio alla batteria. La rassegna diretta da Michele Francesconi si presenta in questa stagione con due cambiamenti sostanziali: il Bistrò Rossini di Piazza del Popolo è il nuovo “teatro” per i concerti che si terranno di giovedì. Resta immutato l’orario di inizio alle 22. Il concerto è ad ingresso libero.

Michele Francesconi e Francesca Bertazzo rendono omaggio al songbook del grande compositore Jimmy Van Heusen. Se, da un lato, c’è l’intenzione di sintetizzare le esperienze estetiche dei due musicisti per valorizzarne le peculiarità, dall’altro si vuole arrivare all’essenza della sua musica, grazie ad una analisi profonda nel materiale melodico e testuale offerto dalle canzoni e ad una cura precisa ed attenta di tutte le sfumature.

Vincitore del Premio Oscar nella categoria “miglior canzone” con il brano Swinging on A Star nel 1944, nonché autore di colonne sonore indimenticabili, Jimmy Van Heusen è considerato uno dei più grandi songwriter americani. Pianista per gli editori di Tin Pan Alley prima, compositore per Hollywood e i teatri di Broadway poi, Van Heusen ha scritto centinaia di brani dalle mille sfumature, spesso impreziositi dai testi di storici parolieri come Sammy Cahn, Johnny Burke, Eddie DeLange e Johnny Mercer. Protagonista della sua produzione è indubbiamente la voce, esplorata e valorizzata attraverso la molteplicità di toni che caratterizza le sue canzoni: dallo struggimento di Darn That Dream alla solarità di I Thought About You, passando per la dolcezza di It Could Happen To You.

Il lavoro prevede arrangiamenti originali di Michele Francesconi scritti per l’orchestra trentina di dodici elementi New Project, la cui realizzazione completa è prevista per il 2019.

Francesca Bertazzo Hart, interprete segnalata tra i migliori nuovi talenti nel referendum del 2003 indetto dalla rivista Musica Jazz; diplomata al Cpm di Milano (col massimo dei voti più nota di merito) sotto la guida di Tiziana Ghiglioni, nel suo curriculum una borsa di studio alla Manhattan School of Music e quattro anni di esperienza nei jazz club di New York. Unica insegnante italiana al “Summer Jazz Workshop 2007” di Veneto Jazz a fianco dell’intero corpo docente della “New School for Jazz and Contemporary Music” di New York.

Michele Francesconi è diplomato in pianoforte e in musica jazz. Ha insegnato presso i Conservatori di Adria, La Spezia, Cesena, Bologna, Perugia e L’Aquila. Nel 2015 ha pubblicato il libro Pianoforte Complementare in Stile Pop-Jazz (Volonte & Co). Tra le pubblicazioni discografiche, a suo nome e come sideman, si segnalano Italian Tunes, Mozart in Jazz, Recital Trio, Quintorigo Plays Mingus, Pane e Tempesta, Twice, La Donna di Cristallo, Skylark, Bologna Skyline e Songs. Ha suonato in diverse rassegne e jazz club: Ravenna Festival, Ethnoinsula Musicae, Festival Atlantide, Percuotere la mente, Jazz in der Altstadt, Itinerari Jazz, Garda Jazz Festival, Sabato in concerto – Fondazione Pescarabruzzo, Sonata Islands, Festival della filosofia di Modena, Cantina Bentivoglio, Roccella Jazz Festival, Casa del Jazz, Pinocchio Jazz Club, European Jazz Expo di Cagliari, Torino Jazz Festival, Auditorium Parco della Musica, Crossroads, Iseo Jazz, Torrione Jazz Club.

La rassegna musicale diretta da Michele Francesconi, dopo oltre dieci anni, cambia sede e si sposta al Bistrò Rossini che diventerà, ogni giovedì, il Rossini Jazz Club: la seconda importante novità riguarda proprio il giorno della settimana, si passa appunto al giovedì come giorno “assegnato” ai concerti. Resta invece immutato lo spirito che anima l’intero progetto: al direttore artistico Michele Francesconi e all’organizzazione generale di Gigi Zaccarini si unisce, da quest’anno, la passione e l’accoglienza dello staff del Bistrò Rossini e l’intenzione di offrire all’appassionato e competente pubblico faentino una stagione di concerti coerente con quanto proposto in passato.

Giovedì primo novembre, sempre alle 22, si terrà il prossimo appuntamento con il Rossini Jazz Club. Sul palco del club faentino, suonerà lo Stevie Biondi “Modern Vintage Trio” con Stevie Biondi alla voce, al synth drum, alla loop station, al beatbox e alle percussioni, Stefano Freddi al pianoforte e Lorenzo Pignattari al contrabbasso.

Il Bistrò Rossini è a Faenza, in Piazza del Popolo, 22.