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MUSIKORCHESTRA DI  LUCA GARLASCHELLI – “Mingus in strings vo.1”

MUSIKORCHESTRA DI  LUCA GARLASCHELLI – “Mingus in strings vo.1” Rdio SNJ – 012

Come tutti possiamo facilmente constatare, quando una musica è fortemente caratterizzata risulta assai difficile ripresentarla con una veste del tutto nuova. Ora nel mondo del jazz la musica di Charles Mingus è talmente caratterizzata, talmente personalizzata che si fa grande fatica solo a pensarla eseguita da altri musicisti … figuriamoci se poi se ne vuole stravolgere il senso con una interpretazione basata esclusivamente sugli archi. Ebbene proprio questo è il senso della sfida affrontata dal contrabbassista Luca Garlaschelli: “liberare Mingus dagli stereotipi, per cogliere solo l’essenza di quello che lui ha scritto e trasporla in una formazione musicale quasi antitetica a quello che lui rappresentava.” Ecco,    quindi, questo CD di musiche mingusiane eseguite da un classico quintetto d’archi completato da due violini (Emanuele Parrini e Mariella Sanvito) una viola (Paolo Botti) e un violoncello (Eliana Gintoli). In alcuni  brani figurano, poi, in qualità di ospiti, la cantante Tiziana Ghiglioni, il pianista Davide Corini e il clarinettista Paolo Tomelleri. In repertorio undici brani, di cui dieci scritti da Mingus ed uno, “Mingus tango”, composto dallo stesso Garlaschelli.. Confesso che quando ho inserito il CD nel lettore lo scetticismo era tanto … ma alla fine dell’ascolto ho dovuto ricredermi. Intendiamoci: le versioni originali sono inarrivabili ma la chiave interpretativa cercata e trovata da Garlaschelli è tutt’altro che trascurabile. Il contrabbassista ha innanzitutto studiato a fondo le composizioni di Mingus cercando di carpirne lo spirito dopo di che le ha adattate ad una formazione di tipo completamente diverso, cercando di valorizzarne gli aspetti melodici ed armonici. Il tutto avendo l’accortezza di farsi coadiuvare da musicisti in grado di cogliere il senso dell’operazione. Di qui la scelta di musicisti quali Parrini, Sanvito, Botti e Gintoli in grado sia di eseguire alla perfezione musica scritta seppure di grande difficoltà, sia di improvvisare con assoluta libertà. Il risultato è davvero sorprendente. Non ci credete? Ascoltate il CD e ne riparliamo!

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