Agosto

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Stefano Di Battista – “Woman's Land”

Stefano – “Woman's Land”

Stefano Di Battista – “Woman's Land” – Alice Records
Stefano Di Battista è una delle punte di diamante del jazz made in Italy; il suo stile, il suo sound sia all'alto sia al soprano, sono oramai perfettamente riconoscibili a conferma della statura del . E questa valenza si rende del tutto evidente sia nei concerti sia nei dischi che il sassofonista registra con buona parsimonia. Questo “Woman's Land” è l'ultima creatura e come dice il titolo è dedicato alle donne, o meglio ad alcune grandi personalità che hanno informato la storia. A questo punto, prima di proseguire, si rende necessaria una precisazione: l'album è superlativo, Di Battista è in gran forma perfettamente coadiuvato da suoi compagni di viaggio: semplicemente strepitoso Jeff Ballard alla batteria, preciso e armonicamente prezioso Francesco Puglisi al contrabbasso, sempre pertinente Jonathan Kreisberg alle chitarre acustica ed elettrica, originali i due pianisti Roberto Tarenzi e Julian Oliver Mazzariello il tutto impreziosito dalla voce di Ivan Lins in “Rita Levi” e dalla tromba di Fabrizio Bosso in “Maria Lany” e “Lucy”. Quanto al repertorio i dodici brani, tutti di Di Battista, appaiono ben scritti, ben costruiti e altrettanto ben arrangiati. Insomma un disco di notevole livello, forse non tra i cento da portare sulla luna, ma sicuramente tra i migliori di quest'anno. Eppure tutto ciò non è bastato ché oggi se non hai un “progetto” sei nessuno. Ecco, quindi, l'idea “forte” come si dice oggi: dedicare non solo l'album ma ogni singolo brano ad una donna particolarmente importante. Ed ecco quindi Gino Castaldo (quello de “Il buio, il fuoco, il desiderio” in cui si annuncia la fine della Musica) vergare dodici brevi dediche rivolte nell'ordine a Rita Levi Montalcini, Molly Bloom, Maria Lani, Anna Magnani, Madame Lily Devalier, Josephine Baker, Ella (Fitzgerald ovviamente), Lara Croft, Lucy, Coco Chanel, Valentina Tereskova… coerente il titolo “Woman's Land”… e il disco è pronto. Ora, senza entrare nel merito del discorso circa la coerenza dei brani con ogni singolo personaggio, vorrei rivolgere un sincero invito a Di Battista: caro Stefano – scusami se ti do del tu – ma oramai sei un vero fuoriclasse, uno dei migliori sassofonisti che il Vecchio Continente possa vantare, eccellente compositore; la tua musica basta da sola a deliziarci… veramente non ha bisogno d'altro!

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