Agosto

Tempo di lettura stimato: 21 minuti

Mattia Cigalini – Res Nova

Mattia Cigalini – Res Nova

Mattia Cigalini – Res Nova – My Favourite Records 8034135080219
Solitamente musicisti talentuosissimi e molto giovani stupiscono positivamente, ma soffrono di una sorta di “impazienza impulsiva” che li porta a scoprire tutte le carte tecniche che hanno a disposizione. Ascoltando il ventunenne Cigalini in questo notevole “Res Nova” ciò che stupisce invece (oltre all'indubbia bravura) è la maturità espressiva, la capacità di utilizzare musicalmente tutto il proprio know how, che non è sola tecnica ferrea, ma è fatto di musica ascoltata, freschezza compositiva (i brani sono tutti originali), e anche, se così si può dire, vero e proprio “buon gusto”. No ai virtuosismi fini a se stessi dunque, che spesso sono tentazione irresistibile per gli strumentisti più capaci tecnicamente, neanche nei momenti più atonali e frenetici, (“Fantasy”), in un dipanarsi d'idee variegate e sviluppate musicalmente sempre fino in fondo. No neanche alla superficialità dell'accennare e precipitosamente andare oltre. Ogni pezzo è articolato (magari alternando episodi armonici ritmici) ma non artefatto (un esempio? “Faith”, otto minuti abbondanti di spunti, un lungo solo di sax con fraseggi di ampio respiro e dinamiche curatissime); i brani sono magari caratterizzati da temi accattivanti e persino orecchiabili nonostante non siano mai scontatamente semplici (“Love” rimane in testa anche al primo ascolto); oppure possono essere struggenti, come “Dreams”, in cui ancora una volta e' da sottolineare la bravura intensa e raffinata di Yuri Goloubev al contrabbasso, che in tutta quest' ora abbondante di musica non fa che rendere prezioso ogni singolo attimo, per la sua sensibilità nel trattare ogni minimo spunto, facendo un lavoro davvero splendido. Ma anche Mario Zara al pianoforte e Tony Arco alla batteria mostrano di essere appassionati “architetti” di suggestioni, jazzistiche e anche musicali in assoluto: “Hope” e' un esempio di morbidezza e feeling, perseguiti dal primo momento, di timbrica, in cui la batteria ha un' importanza fondamentale nel dare il senso ad un flusso sonoro suggestivo; dal canto suo il pianoforte swinga, e diventa indolentemente latino, svoltando infine armonicamente in un ambito tonale ed armonico più classico, con disinvolta ed intensa capacità di reinventare se stesso.
Un cd da ascoltare più volte, per la ricchezza di particolari, un artista da seguire attentamente fin da ora, fin da subito. (Daniela Floris)

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