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Lara Iacovini – “'S Wonderful”

Lara Iacovini – “'S Wonderful”

Lara Iacovini – “'S Wonderful” – abeat
Lara Iacovini è una delle vocalist più interessanti e preparate che il panorama jazzistico nostrano possa vantare. Nata a Iseo (BS), ha studiato pianoforte classico al Conservatorio S. Cecilia di Roma conseguendo il diploma di compimento inferiore e, nel 1998, anche il Diploma di compimento inferiore di canto lirico al Conservatorio Luca Marenzio di Brescia. Ma non basta… dal momento che ha pensato bene di laurearsi in “Lettere moderne” all'Universita' La Sapienza di Roma, e al triennio sperimentale di jazz del Conservatorio “F. E. Dall'Abaco” di Verona, diretto dal Maestro Roberto Rossi. Forte di un simile bagaglio oramai da qualche anno “frequenta” assiduamente l'ambiente jazzistico lavorando con diverse formazioni tra cui con l'E.S.P. trio di Attilio Zanchi, Roberto Cipelli e Gianni Cazzola. Il primo album, “Everybody's song”, esce nel 2008 per la Splasc(H) cui fa seguito nel 2009 “In the Mood of Chet” evidentemente dedicato a Chet Baker, album che la impone definitivamente all'attenzione dell'ambiente jazzistico. Adesso Lara osa ancora di più andando a toccare due mostri sacri della musica, due veri e propri monumenti quali Stevie Wonder e George Gershwin. Ad accompagnarla in questa difficile impresa Riccardo Fioravanti (contrabbasso), Andrea Dulbecco (vibrafono) e Francesco D'Auria (percussioni), mentre quali ospiti d'onore possiamo ascoltare Alessio Menconi (chitarra), (piano, rhodes & synth), Giulio Visibelli (sax soprano, flauto) e DJ Skizo, presente per il remix dance di “I got rhythm”. L'idea, spiega la stessa Iacovini, nasce da una forte passione per due grandi artisti del ‘900, “nasce dal desiderio di immaginare un incontro tra loro, durante il quale essi si scambiano stile, idee, modi di interpretare, mantenendo però quella linea comune, che per noi è stata il trait-d'union del progetto: il gusto jazzistico… così il materiale sonoro è stato rielaborato ma in consonanza con l'idea iniziale, quella di interscambiare gli stili tra i due compositori”.” Obiettivo raggiunto? Direi di sì. I sapidi arrangiamenti di Riccardo Fioravanti danno alla cantante la possibilità di esprimersi al meglio, senza remore, senza paura di precipitare nel vuoto, sempre con perfetta padronanza del mezzo vocale. Laura si conferma così interprete dalla squisita sensibilità e grande musicalità doti, queste, accoppiate alla capacità, non sempre così presente nei cantanti in generale, di interagire prontamente e umilmente con chi sta suonando con te. Quindi la Iacovini e i compagni di viaggio appaiono sempre pronti a padroneggiare la situazione, a guidare con mano sicura la musica laddove si vuole che arrivi E il risultato si nota ascoltando con attenzione l'album: alcuni dei grandi successi di Stevie (dagli “storici” You are the sunshine of my life”, “I wish”, “Master Blaster” … fino al recente “Sweetest somebody I know”) trasformati in veri e propri standard jazzistici, mentre alcuni brani di Gershwin (“ It's wonderful”, “I got rhythm”, “Summertime”) vengono confezionati un po' alla maniera di Stevie Wonder quindi con nuances pop, soul e r&b, in un continuo interscambio di sound, di situazioni, di riferimenti che dimostrano ancora una volta come la Buona musica non conosce confini.

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