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Cordoba Reunion – “Sin lugar a dudas”

Cordoba Reunion – “Sin lugar a dudas”

Cordoba Reunion – “Sin lugar a dudas” – abeat 100

Sotto l'insegna “Cordoba reunion”, troviamo un quartetto costituito daJavier Girotto

al sax soprano, Gerardo Di Giusto al piano, Carlos “el tero” Buschini al (componenti anche del quartetto argentino-giapponese Gaia Cuatro) e Gabriel “minino” Garay alla batteria. Il gruppo è impegnato su un repertorio di undici brani di cui tre scritti da Buschini, uno da Di Giusto e gli altri da Girotto. A questo punto, soprattutto per chi conosce bene Girotto, si ha già un'idea ben precisa della musica contenuta nel CD, registrato in Svizzera fra il 3 e il 5 aprile del 2008: innanzitutto il gusto per la melodia ed una certa malinconia di fondo che da sempre caratterizzano la poetica del musicista argentino; in secondo luogo una intensità espressiva non comune declinata sulle ali di una forte intesa di gruppo; infine un gradevole alternarsi tra brani più ritmici e pezzi più lenti, introspettivi. Si apre con una composizione di Bruschini, “La vuelta” in cui si capisce immediatamente quanto importante sarà il contributo del pianista Gerardo Di Giusto. Segue “El mastropiero” di Girotto in cui il musicista argentino mette in mostra quella lucidità e facilità di fraseggio che ne hanno fatto uomo di punta del moderno sassofonismo; “Pigro sentimento” è il primo pezzo di carattere meditativo: splendida introduzione di Di Giusto e Garay alle spazzole e quindi lungo intervento di Girotto che disegna, con un leggero vibrato, volute altamente coinvolgenti mentre Di Giusto contrappunta con rara eleganza e delicatezza; “La rural” come suggerisce il titolo è ispirato a melodie popolari e ci offre uno spettacoloso assolo di Garay mentre “La cambiada” di Di Giusto si caratterizza per la forte carica ritmica evidenziata sia dal piano dell'autore sia dal basso di Buschini; in “Sin lugar a dudas” e “Huayno en5”rispettivamente di Buschin e Di Giusto il peso maggiore delle esecuzioni, anche in questi casi fortemente ritmiche, ricade sulle capaci spalle di Girotto, protagonista, nell'ultimo pezzo, di un trascinante crescendo, splendidamente coadiuvato da Gerardo Di Giusto che usa il piano anche in funzione percussiva e da basso e batteria davvero superlativi per il sostegno così intenso e preciso. Tra i rimanenti brani da segnalare ancora “La luz de la noche” ancora di Di Giusto, un pezzo caratterizzato da una bella, nostalgica e suadente linea melodica interpretata con struggente delicatezza da Girotto ma soprattutto dall'autore.

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