Lo spettacolo al parco della Musica il 31 marzo

Tempo di lettura stimato: 2 minuti

Progetto donne Cinema

Un di solito abbina al messaggio sonoro quello visivo, generato dal “teatro involontario” dei musicisti. Nel caso di “Elle, singuliere, pluriel” (presentato al teatro Studio del Parco della Musica il 31 marzo scorso) si parla di “progetto multimediale di musica e immagini dedicato alle principali figure femminili del primo medio ‘900”; in realtà quanto elaborato dalla pittrice contemporanea Marie Reine Levrat e reso spettacolo a tutto tondo dal gruppo Isoritmo – con la vocalist Paola Massero ospite, la voce fuori campo di Gerlando Gatto (presentazione progetto e riferimenti storici) e l'elaborazione visiva di Massimo Achilli (e di Antonio Capaccio, in “Elle, Tram”) – è al contempo qualcosa di più immediato e più complesso.

Immediato perché lo spettatore viene sedotto – a tratti incantato, quantomeno incuriosito – dal flusso comunicativo attentamente montato e intrecciato che lo investe: musica dal vivo, disegni e dipinti trasformati in video, spezzoni documentari, narrazione storica, interventi aneddotici che ricostruiscono personaggi femminili ed epoche e li restituiscono nella loro immediatezza, quasi nello loro attualità. Complesso perché “Elle, singuliere, pluriel” è frutto di un lavoro articolato che richiede una vera e propria squadra di artisti, intellettuali e tecnici per renderlo vivo, per fare delle dodici tappe un itinerario avventuroso. Nei momenti migliori risulta davvero sinergico tra le arti della pittura, del cinema e della musica, in particolare del jazz.

Del resto Marie Reine Levrat ed il batterista-leader Giampaolo Ascolese sono al terzo progetto (dopo “Couleur musique” e “Let It Be…atles”) e il gruppo Isoritmo dà un apporto sostanziale a quanto ideato concettualmente e figurativamente dalla pittrice (creazione, progetto, disegni originali, scenografia progetto video). Gli arrangiamenti di Gerardo Iacoucci (direzione musicale e piano) costituiscono il tessuto connettivo della performance che vede i ritmi mutevoli di Ascolese e del contrabbasso di Elio Tatti, il vibrafono, la marimba e le percussioni di Rodolfo Rossi, il alto e soprano di Filiberto Palermini; ad essi si è aggiunta la bella e duttile voce di Paola Massero, indispensabile in uno spettacolo che elegge a protagoniste donne più o meno celebri che hanno segnato con la loro opera in diversi campi la progressiva affermazione della donna nella società novecentesca.

Il lungo flashback di “Elle, singuliere, pluriel” passa per il mondo dello spettacolo e della scienza (i premi Nobel, da M.me Curie a Grazia Deledda), lo sport e le avanguardie artistiche, la II guerra mondiale e la moda, la spiritualità e la filosofia. Tra le tante figure evocate Sarah Bernardt, Rita Levi Montalicini, Anna Magnani, Simone De Beauvoir, Aghata Christie e Angela Davis, in un'affollata galleria che unisce i trionfi sportivi alla vita di fabbrica, gli atelier degli artisti ai mezzi di comunicazione. Nell'alternanza regolare tra introduzione storica, filmato, musica si inserisce ogni tanto, a mo' di battitore libero, Giampaolo Ascolese (ha festeggiato quarant'anni di attività). Il batterista presenta e ringrazia tutto il gruppo dei performers (dietro e fuori le quinte), l'autrice, racconta aneddoti e nel bis non dimentica di ricordare la scomparsa – due anni fa – di Nicola Arigliano di cui è stato fedele accompagnatore con Elio Tatti, ed il pensiero è diventato un'esecuzione-omaggio allegra e divertita, come avrebbe voluto il cantante pugliese, de “Il pinguino innamorato”.

Ancora qualche notazione sui brani arrangiati ed eseguiti: particolarmente riusciti “The Jasmin Tree” di John Lewis (nel repertorio del Modern Jazz Quartet), “So What” di Miles Davis, “Girls” di Lennon-McCartney, “Un Poco Loco” di Bud Powell. Al suo debutto, “Elle, singuliere, pluriel” ha mostrato ottime potenzialità, con rari tempi morti ed un convincente sviluppo narrativo; il progetto sarà documentato con un Cd ed un Dvd prodotto dalla Lake Records. Resterà, così, ulteriore traccia di un progetto che in un momento economicamente, socialmente e politicamente molto difficile mette l'accento sul valore delle donne che, spesso, sono le prime a pagare in periodi di crisi nonostante da sempre il loro lavoro, più o meno manifesto, sia stato e sia motore instancabile delle società.

Articoli scelti per te:

Ti è piaciuto l'articolo? Lascia un commento!

Commenti

commenti

Shares