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Joe Barbieri – “Respiro”

Joe Barbieri – “Respiro”

Joe Barbieri – “Respiro” – Microcosmo Dischi MCD 034
Joe Barbieri può oramai essere considerata una delle personalità più interessanti del nostro panorama musicale, al di là di qualsivoglia classificazione. Le sue modalità di scrittura, gli stilemi del canto, la varietà di ispirazioni lo pongono in una sorta di territorio assolutamente personale che pur avendo notevoli affinità con altri generi mal sopportano la limitazione in un recinto predefinito. Di qui la scelta degli ospiti che la dice lunga su quali siano state, in questa occasione, le intenzioni del cantautore napoletano impegnato, senza dubbio alcuno, nella prova più significativa e ambiziosa della sua carriera. Non a caso l' esce contemporaneamente in 62 Paesi dei cinque Continenti, dopo essere stato registrato nel nuovo Mad Recording Studio installato in un luogo particolare e dal forte significato simbolico, vale a dire l'appartamento che fu set di due film celebri di Vittorio De Sica regista, “Matrimonio all'italiana” con Sophia Loren e Marcello Mastroianni e “L'oro di Napoli”. Ma veniamo alla musica; anche questa volta Barbieri ha voluto innanzitutto circondarsi di musicisti che conosce assai bene quali, tanto per fare qualche nome, Antonio Fresa, Giacomo Pedicini, Sergio Di Natale, Pasquale Bardaro, Oscar Montalbano, Stefano Jorio, Emidio Ausiello… cui, come si accennava ha aggiunto di volta in volta ospiti illustri, prima fra tutte l'orchestra d'archi del primo violino albanese Armand Priftuli presente in ben sette degli undici brani. Il disco si apre con “Zenzero e cannella” un brano a tempo medio caratterizzato da una dolce melodia che come confessa lo stesso Barbieri coniuga due sue grandi passioni, musica e cucina. “Scusami” è un delicato e nostalgico bolero composto in mezz'ora mentre “Diamoci del tu” trae ispirazione dallo swing del Trio Lescano e di Django Reinhardt; notevole il lavoro di Oscar Montalbano alla chitarra e di Pasquale Bardaro al vibrafono. “Un regno da disfare” è impreziosito dalla presenza del pianista Stefano Bollani che dimostra di essersi calato appieno nella poetica di Barbieri. In “Sostanza e forma” risalata ancora l'amore di Barbieri per la linea melodica; “E vase annure” è un omaggio rivolto contemporaneamente sia a Napoli sia al Brasile, omaggio reso possibile dalla straordinaria tromba di Fabrizio Bosso, presente anche in “Etape par étape par étape” una canzone che si rifà volutamente alla canzone francese degli anni '30 e '40. In “Le milonghe del sabato” c'è tutta la passione di Barbieri per il tango magnificamente coadiuvato nell'occasione da Gianmaria Testa mentre in “Diario di una caduta” troviamo l'ultimo ospite dell'album, Jorge Drexler. Il disco si chiude con altre due delicate composizioni di Barbieri, “Come una casa” e “Il balconcino del quinto piano”. (GG)

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