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El portal – “New Trophy” – CAM Jazz3312-2
Sono cinque statunitensi all'esordio con la CAM Jazz i componenti di questo quintetto postosi immediatamente all'attenzione del pubblico e della critica: Nolan Lem al sax tenore, Rainer Davies alla chitarra elettrica, Paul Bedal al fender Rhodes, Joe Rehmer al basso e Dio Keith Kerr IV alla batteria. La genesi di questo gruppo è particolarmente strana: nasce,infatti, a Miami nel autunno del 2006 in una casa con le finestre blindate, dove i componenti si recarono per mettersi al riparo dal violentissimo uragano Katrina che sconvolse le coste degli States. Lì, mentre le forze della natura premevano con tutta la loro potenza, questi cinque musicisti gettarono le basi per un percorso comune che di lì a poco si sarebbe sviluppato con risultati straordinari. Nasce così un'intesa di fondo ed un gruppo che chiamano El Portal proprio da un quartiere di Miami. Senonchè il quintetto stenta a solidificarsi in quanto, col trascorrere del tempo, i vari membri si disperdono spostandosi in altre città come Chicago, Philadelphia, Kansas City e Foligno. Qui si stabilisce il leader del gruppo, il bassista Joe Rehmer che trova il modo di farsi apprezzare dai musicisti “nostrani” che lo chiamano spesso e volentieri. Lo scorso anno, i cinque decidono di effettuare una tournée in Italia culminata con la partecipazione allo Young Jazz Festival 2011. Ascoltando l'album un dato balza subito evidente: questi ragazzi suonano con originalità, allontanandosi da qualsivoglia clichés siamo abituati ad ascoltare in questi periodi. La loro musica è fresca, moderna, ma non scevra da influenze “tradizionali”. Così, tanto per intenderci, ad assolo tirati e improvvisati alla free jazz fanno da contraltare mutamenti di ritmo propri della poetica mingusiana o stilemi nell'utilizzo del basso propri della musica rock. Il tutto amalgamato da una grande empatia, da una padronanza strumentale sempre posta al servizio dell'espressività e da una ricerca sul suono assai interessante. Anche il repertorio presenta notevoli motivi di interesse essendo stato composto, nella totalità, dal tenorista Nolan Iem. (GG)
Buongiorno Gerlando, come sta?
Abbiamo letto la sua recensione a proposito di jazz.
Siamo rimasti davvero molto contenti per le sue parole di apprezzamento per il ns disco.
Ha colto davvero tutto ciò che per noi era importante cercare attraverso la musica e comunicarlo.
Le sue parole ci hanno gratificato moltissimo e ci hanno dato un slancio notevole.
La recensione è molto profonda e attenta ai dettagli e ai particolari.
Grazie davvero di cuore caro Gerlando anche da parte di Javier!
A presto e buona continuazione.