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Ladysmith Black Mambazo – “Ladismith Black Mambazo and friends” -inakustik INAK 9111 2CD
Le corali maschili hanno un ruolo importante nella musica sudafricana. Nel Paese colonizzato da olandesi ed inglesi, la tradizione del canto collettivo di diverse etnie (bantu, xhosa, zulu) subì una qualche influenza dagli innari protestanti, fondendosi (nella II metà dell' ‘800) con gli spirituals afroamericani portati dai Fisk Jubilee Singers che nel loro tour mondiale (raccoglievano fondi per la prima università ‘black' degli Usa) toccarono Città del Capo e Durban prima di Londra. Nacque da lì una florida produzione corale che arriverà, inurbandosi, sino ai canti di lotta e protesta di sindacati e partiti, lasciando una profonda traccia anche nel jazz sudafricano dalla dimensione collettiva e cantabile. Tra i gruppi più famosi a livello internazionale ci sono i Ladysmith Black Mambazo emersi grazie al Lp “Graceland” di Paul Simon (1986). Il coro, guidato da Joseph Shabalala, vi figurava in “Homeless” (scritto da Simon e Shabalala) e in “Diamonds On the Soles of Her Shoes”: erano i tempi dell'apartheid ed il disco fu un'importante vetrina mondiale per i musicisti sudafricani, tra cui il virtuoso bassista Baghiti Khumalo. Da due decenni la Repubblica Sudafricana è uno stato non segregato ed i Ladysmith Black Mambazo hanno collaborato con tanti amici musicisti in ambiti sonori diversi. Nel doppio cd antologico (privo di formazioni complete e date di registrazione) si ascoltano, tra gli altri, gli africani Hugh Masekela, zap mama, Phoebe Snow; Simon, Dolly Parton, Emmylou Harris e vari artisti afroamericani, in un abbraccio ideale tra le sponde del Black Atlantic: il bluesman Taj Mahal, il vocalist Lou Rawls ed il Golden Gospel Singers guidato da Bob Singleton. (LO)
Buongiorno Gerlando, come sta?
Abbiamo letto la sua recensione a proposito di jazz.
Siamo rimasti davvero molto contenti per le sue parole di apprezzamento per il ns disco.
Ha colto davvero tutto ciò che per noi era importante cercare attraverso la musica e comunicarlo.
Le sue parole ci hanno gratificato moltissimo e ci hanno dato un slancio notevole.
La recensione è molto profonda e attenta ai dettagli e ai particolari.
Grazie davvero di cuore caro Gerlando anche da parte di Javier!
A presto e buona continuazione.