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- Banda Olifante – “10.000 Migrants” – felmay fy 7034
- Gianni Cellamere & Taranto 4Tet – “'U popole mije” – Fonosfere 103
- Max De Aloe – “Björk on the Moon” – Abeat Records 105
- E.S.T. Trio – “301” – act 9029-2
- Riccardo Fassi – “Sitting in a song” – Alice Records
- Gianni Insalata – “Work in progress” – Dodicilune 294
- Lydian Sound Orchestra – “Monk at Town Hall & More”- abeat AB JZ 013
- Loredana Melodia – “Sleepless” – Koiné 013
- Ada Montellanico – “Suono di donna” – Incipit 138
- Enrico Pieranunzi – “Permutation” – CAMJ7845-2
- Matthias Schriefl – “Six, Alps & Jazz” – act 9670-2
- Fulvio Sigurtà, Claudio Filippini – “Through the jurney” – CamJazz 78-512
- Angelo Valori – “Il caffè dalle Americhe” – wide sound WD 191
Banda Olifante – “10.000 Migrants” – felmay fy 7034
La formazione ha dodici elementi ed è un originalissimo incrocio tra marching band, orchestra jazz, street band, e fanfara balcanica. I brani, caratterizzati in genere dalla contagiosa ed esplosiva carica ritmica, sono in gran parte del percussionista Massimo Eusebio e del polistrumentista Stefano Bertozzi, leaders della Banda Olifante nonché arrangiatori del repertorio e produttori del Cd registrato tra il gennaio 2010 e l'aprile 2011. Secondo album (il primo è uscito nel 2009) vede la presenza di nove ospiti, alcuni dei quali non solo arricchiscono la già densa trama timbrica della Banda ma caratterizzano i brani con il loro solismo carismatico. E' il caso del sax alto di Matt Darriau in “African Dandy” e “Spanish Town”, della kora di Mamadou Diabaté in “Le chemin di griot”, di Mauro Ottolini rispettivamente in “African Dandy” (alla tromba bassa) ed in “Elephant Dance” (al trombone manipolato elettronicamente). La formazione ha uno slancio ed una compattezza collettiva ammirabili e comprende Luigi Faggi ed Eusebio Martinelli alle trombe; Federico Tassani e Antonio “Nijen” Coatti ai tromboni; Stefano Bertozzi, Serena Santificetur, Samanta Balzani, Emiliano Rodriguez, Massimo Semprini ed Enrico Benvenuti alle ance; Ivan Macrelli alla chitarra elettrica; Nicolò Fiori e Mauro Mussoni ai contrabbassi; Massimo Eusebio e Giacomo Depaoli alle percussioni. Le varie ed eterogee collaborazioni dei membri della Banda Olifante vanno da Rava-Trovesi-Fresu ai Dirotta su Cuba, da Bruno Tommaso a vinicio capossela, da Misha Mengelberg a Carla Bley. E, creativamente, si sente! (LO)
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carissimo Gerlando
ho letto la tua recensione di Duology e desidero
quindi ringraziarti molto per le tue parole di apprezzamento.
Come immagini fanno sempre molto piacere e confermano energia
e determinazone per il futuro…
un abbraccio //
Claudio
Ciao Gerlando,
ho avuto modo di conoscere di persona Magnus Öström ad un seminario presso l’Accademia di Musica di Gothenburg.
Tanto “famoso” e bravo quanto una persona umile ed imbarazzata ai complimenti, una persona di una semplicità meravigliosa.
L’E.S.T. trio stava raggiungendo una fama mondiale ed una maturità d’insieme alla pari dei grandi trio del jazz. I tre musicisti suonavano insieme sin da adolescenti.Quel suono di cui parla la recensione era maturato con 20 anni di concerti, e tutti noi ce ne stavamo accorgendo.Davvero una brutta perdita.Rimane la musica, quella sempre rimane.
Luigi Bozzolan