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Gianluca Petrella Cosmic Band, “Coming Tomorrow – part two” – spacebone records, BONE 1003

Registrato nel maggio 2008, mixato dal trombonista-produttore nel luglio 2011, il Cd fissa un momento del percorso della Cosmic Band ampiamente superato, per certi versi. Quattro anni per un gruppo di jazz sono un lungo tempo, scandito da svariati concerti in cui l’ensemble di Petrella ha messo a punto elementi che nelle incisioni in studio erano presenti allo stato grezzo. Resta forte la derivazione-parentela con la musica visionaria dell’Arkestra di Sun Ra; sono quattro (su undici) i brani del band-leader afroamericano riletti in libertà: “Friendly Galaxy no.2” (con elementi minimalistici), “We Sing This Song” dove domina il trombone effettato, l’espressionistico “The Satellites Are Spinning” e “Prelude and Shadow Light” in cui emerge il piano di Giovanni Guidi – via via sempre più disarticolato – prima che entrino i fiati su un furente ostinato. L’energia sonora è, senza ombra di dubbio, un altro dei punti di forza della Cosmic Band cui si aggiungono carica ritmica e ricerca timbrica mai separate da un’espressività a tratti ruvida, spesso polifonica. Il tentetto include nel suo linguaggio l’uso dell’elettronica, la distorsione del suono – con Petrella, il tastierista e polistrumentista Alfonso Santimone e il chitarrista Gabrio Baldacci in prima fila – e l’uso di riff per la costruzione quasi stratigrafica di brani originali. Fa eccezione “Dark Lady” dove, su una sorta di tempo libero, si staglia una pensosa melodia di Gianluca Petrella che conduce e arrangia (in tempo reale, con una sorta di conduction) una band forte – oltre ai già citati – di Francesco Bigoni e Beppe Scardino alle ance, Mirko Rubegni alla tromba, Francesco Ponticelli al contrabbasso, Simone Padovani alle percussioni e Federico Scettri alla batteria. Sun Ra avrebbe apprezzato questa Cosmic Band anche per le sue “entropie sonore”. (LO)

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