In programma all'Auditorium dal 12 ottobre al 25 novembre

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Herbie Hancock

Herbie Hancock

“Visual Jazz”: questa l'insegna che caratterizza il XXXVI Roma Jazz Festival che si svolgerà presso l'Auditorium dal 12 ottobre al 25 novembre, con una lunga interruzione dal 3 al 22 novembre a causa delle note vicende che hanno interessato il Festival del Cinema.

Ancora una volta la manifestazione, curata da Mario Ciampà, trova una sua precisa ragion d'essere nell'accurata progettualità: durante le tante giornate del Festival non assisteremo a concerti presentati semplicemente per fare vetrina (cosa che accade puntualmente in molti altri Festival come Umbria Jazz) ma quasi tutte le serate sono legate da un filo rosso costituito, per l'appunto, dal tema scelto.

Questa volta, come si accennava, ci si rivolge al rapporto tra il jazz e il linguaggio audiovisivo, quindi non solo cinema ma anche i documentari, i corti, le biografie epiche, le riprese televisive, i video clip… In altri termini si cerca di cogliere le fruttuose tendenze in atto nelle reciproche influenze tra jazz e nuovi media, non trascurando naturalmente il cinema. Di qui una rassegna che vede non solo concerti ma anche espressioni di video arte e performance live.

In particolare per quanto concerne il rapporto tra musica e video arte, l'evento forse più stimolante è quello che in apertura vedrà impegnato l'artista olandese JacobTV con il suo progetto “The News”;  si tratta di video remixati dai media televisivi stile urbano tra speech, groove strumentali e molto jazz.

Martedì 23 ottobre sarà la volta di Martin Reiter-Eva Fischer con “Inventions&impressions”, temi e improvvisazioni in combinazioni con le immagini; successivamente “Triple vision(i) ( giovedì 25 ottobre) rappresenta una sorta di viaggio sentimentale e onirico all'interno della musica e dell'arte visuale declinato da un gruppo di eccellenti musicisti italiani tra cui Marcello Allulli ai sax, alla chitarra, Antonio Jasevoli alla chitarra elettronica e Michele Rabbia alle percussioni.

Sempre in questo ambito da evidenziare i lavori di Giovanni Guidi (mercoledì 17 ottobre), Manu Katché (giovedì 18 ottobre), Xavier Dotras (sabato 20 ottobre), del trio Romano, Sclavis, Texier (domenica 21 ottobre), Francesco Bearzatti Tinissima Quartet (sabato 3 novembre) le cui note si sposano magnificamente con i vari progetti visivi realizzati per l'occasione. In particolare la performance di Bearzatti e compagni è incentrata su un particolare omaggio a Thelonious Monk: alcuni pezzi dei più famosi artisti rock quali Led Zeppelin, Pink Floyd, Lou Reed, Michael Jackson… si intersecano con i temi più famosi di Monk mentre scorre un live video curato da Antonio Vanni. Dal canto suo il batterista Manu Katché presenta in prima italiana “Third Round” con un gruppo straordinario comprendente Nils Petter Molvaer e Luca Aquino alla tromba , Tore Brunborg ai sassofoni e Michael Gorman all'Hammond B3.

Altrettanto interessanti i lavori che si ispirano al cinema. Così da non perdere l'appuntamento di sabato 13 ottobre: “Il Sorpasso”, celebre film di Dino Risi, nella rielaborazione della colonna sonora a cura di Fabrizio Bosso, che andrà a intersecarsi con surreali dialoghi.

Martedì 16 ottobre il quartetto Campobasso & Manzoni proporranno un viaggio nell'immaginario cinematografico attraverso un omaggii a Stanley Kubrick mentre venerdì 26 ottobre Rita Marcotulli presenterà il suo progetto “ Omaggio a Truffaut”; Sempre nell'ambito cinematografico ma con un'attenzione per la colonna sonora due proposte simili: Gianluca Petrella I-Jazz Ensemble  con il “Il Bidone” omaggio a Nino Rota (martedì 30 ottobre) e Franco Micalizzi con il progetto “Cult Soundtracks and Jazz” (sabato 27 ottobre), colonne sonore ed immagini dei cult movie del filone poliziesco italiano, enfatizzate da un jazz funk orchestrale; infine il 21 ottobre, domenica, sonorizzazione dal vivo di una serie di preziosi e stimolanti “corti” di animazione eseguite dal duo Enzo Pietropaoli e Michele Rabbia.

Particolare la proposta di Cesare Picco (venerdì 19 ottobre): un concerto per piano solo al buio totale immergendo così il pubblico in una nuova dimensione sensoriale.
Quattro gli eventi speciali che in qualche modo si distaccano dalla linea portante: “The Duke” di  Joe Jackson, dove brani di Ellington filtrano attraverso l'immaginazione e la creatività del musicista inglese mercoledì 31 ottobre); “Plugged In. A Night of Solo Explorations” con Herbie Hancock, che per la prima volta nella sua carriera affronterà un concerto di piano solo, con l'ausilio del computer e del sintetizzatore (22 ottobre); “When The Heart Emerges Glistening” del nuovo talentuoso trombettista Ambrose Akinmusire (24 ottobre) e il concerto di chiusura con Irene Grandi e Stefano Bollani.

Anche quest'anno un significativo spazio è stato riservati al “nuovo jazz”, vale a dire alle nuove proposte provenienti un po' da tutta Europa. In particolare proveniente dalla Svizzera ascolteremo “Rusconi” (domenica 28 ottobre); dalla Francia vengono gli “Actuum” in programma il 22 novembre mentre il gruppo lituano Insearch (venerdì 23 novembre) presenta in “Art Alarm” un mix tra jazz e alternative post rock. In quest'ambito gli organizzatori pongono anche il trombettista norvegese Arve Henriksen che viceversa, a parere di chi scrive, rappresenta già una ben consolidata realtà tanto da essere considerato uno dei migliori trombettisti europei (sabato 24 novembre).

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