Parte male il serale di Amici

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amici 2013 serale

E poi ci si chiede perché la musica leggera italiana non riesce più ad esprimere una personalità di rilievo internazionale! Se una giuria che dovrebbe essere consapevole di ciò che ascolta arriva a preferire Fabri Fibra a Gino Paoli i risultati non possono che essere questi.

Il “fattaccio” sabato sera durante la prima puntata serale di “Amici” talent show di Canale 5. Quest'anno, almeno fino ad ora, le cose erano andate meglio rispetto agli anni precedenti. Certo, la Celentano mai ha smesso i panni dell'antipatica adoperando il suo solito linguaggio non proprio gentile mentre la De Michele è sembrata più dolce e comprensiva del solito. Dal canto loro anche i ragazzi sono apparsi più educati e meno rozzamente competitivi.

Eccoci, dunque, alla prima puntata del serale accompagnata dalle polemiche suscitate dalla scelta di mandarla in onda non in diretta ma in differita; i ragazzi sono organizzati in due squadre sotto la guida di altrettanti direttori artistici. E già a questo punto la scelta non convince appieno: la squadra blu viene affidata a Miguel Bosé, la bianca ad Emma. Ora, con tutto il rispetto per la giovane cantante, non mi sembra che le due carriere artistiche siano minimamente paragonabili.

Comunque la serata parte bene con l'intervento di Matteo Renzi che invita i giovani a non perdere la speranza.
Poi si entra nel vivo della gara; a giudicare le performance sono chiamati Sabrina Ferilli, Luca Argentero e Gabry Ponte con l'aggiunta di uno straordinario quarto giurato nella persona del grande Harrison Ford il cui voto, in due circostanze, varrà il doppio. Già dalle prime valutazioni si avverte che assisteremo a qualcosa di strano: valutando un balletto non si dice che l'un ballerino è stato più bravo dell'altra, ma che la seconda esibizione è stata più divertente. E il valore intrinseco del ballerino? Il talento che si vuole mettere in evidenza?

Mistero… a meno che oggi non si assegni all'arte una funzione prettamente giullaresca che spiega il “fattaccio” che qui di seguito riportiamo.

La gara prosegue e le squadre schierano due duetti: i blu Gino Paoli con Ylenia e i bianchi Fabri Fibra con Moreno, l'unico rapper del programma.

I primi interpretano con grande partecipazione e bravura un bellissimo brano: “Una lunga storia d'amore”; l'atmosfera è intensa, coinvolgente, tanto che la Maionchi piange… e non è l'unica.

Poi è la volta di Fabri Fibra e Moreno che intonano “Rap Futuristico” e lo studio si trasforma in una bolgia di ragazzini urlanti… ma a decidere non sono i ragazzini ma i tre giurati che senza la minima esitazione assegnano la vittoria ai “moderni”. Motivazione? Fabri Fibra e Moreno risultano più coinvolgenti… e a questo punto francamente cadono le braccia e mi accascio sul divano privo di forze. Ma come si fa ad emettere un giudizio del genere?!? Ché se poi ci pensate bene, questo modo di ragionare, di vedere la musica e più in generale , l'arte ha purtroppo invaso anche il mondo del jazz, privilegiando l'intrattenimento sulla sostanza… Ma non voglio farla lunga dal momento che i miei lettori sanno benissimo voglio andare a parare.

Comunque la gara si conclude in parità con una esclusione per ciascuna squadra. Ed
al riguardo un'ultima considerazione: la formula scelta per l'eliminazione è semplicemente assurda in quanto i due concorrenti scartati – Chiara Provvidenza dei bianchi ed Andrea Di Giovanni dei blu – non hanno neanche avuto la possibilità di esibirsi. E allora ci si domanda: perché li hanno scartati? Mistero anche questo…

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