Una nuova rubrica e un corrispondente di prestigio: il pianista Massimo Giuseppe Bianchi

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Come ben sapete qui su “A proposito di Jazz” abbiamo sempre avuto la curiosità di aprirci all’ ascolto di ogni altro tipo di musica: il Jazz stesso è un genere musicale che assorbe ogni qualsivoglia stimolo con cui venga casualmente o volutamente in contatto, e per sua natura non è mai chiuso in se stesso, quando è vero Jazz.
Proprio per questo motivo non ci siam fatti sfuggire un’ occasione imperdibile: aprire una finestra settimanale sul mondo discografico della musica classica. E chi ci terrà informati è egli stesso un artista di quel mondo, il pianista e compositore Massimo Giuseppe Bianchi. Un artista con un curriculum incredibilmente ricco, di cui possiamo qui condividere solo una parte, per ovvi motivi di spazio.
 Dopo il diploma al Conservatorio, Massimo Giuseppe Bianchi ha proseguito sotto la guida di Bruno Canino e si è specializzato nel repertorio cameristico seguendo i corsi di Franco Rossi, Maureen Jones, il Trio di Trieste e il Trio di Milano. Ha studiato composizione con Vittorio Fellegara e Bruno Zanolini frequentando anche una masterclass tenuta da György Ligeti. Ha partecipato a festival ed istituzioni di prestigio tra cui  “Settembre Musica” di Torino, Accademia Filarmonica Romana, Associazione Musicale Lucchese, I Concerti del Quirinale di Rai Radio 3, Columbia University (NYC), Parco della Musica.

Ha partecipato a molte trasmissioni radiofoniche perso la Radio Svizzera Italiana e Rai radio 3, come ad esempio “La Stanza della musica”, eseguendo musica in diretta. E’ stato ospite della nota trasmissione radiofonica di Rai Radio 3 “Uomini e Profeti”, condotta da Gabriella Caramore, in un ciclo di trasmissioni da lui ideato dal titolo “Il suono dell’ineffabile”.

Tra le sue numerose collaborazioni artistiche spiccano quelle con Bruno Canino, Antonio Ballista, Luca Lombardi, Michelle Makarski, Mariana Sirbu, Guido Corti, Lorna Windsor, Luca Avanzi, Aron Quartett, Orchestra da Camera di Mantova. Nei suoi concerti affronta spesso opere di rara esecuzione e notevole impegno virtuosistico, dalle Variazioni Goldberg di Bach, alla Sonata di Jean Barraquè; ha eseguito più volte il ciclo completo delle trascrizioni per pianoforte delle nove sinfonie di Beethoven realizzate da Franz Liszt.

Ha realizzato l’incisione integrale in due CD dell’opera pianistica di Giorgio Federico Ghedini uscita nel 2011, e quella delle opere per violino e pianoforte dello stesso autore con la violinista Emy Bernecoli uscita nel 2013 per l’etichetta Naxos. Quest’ultimo CD è stato candidato agli ICMA Awards 2013 nella sezione musica da camera. Sempre per Naxos e con la stessa violinista ha anche inciso l’opera integrale per violino e pianoforte di Ottorino Respighi e Riccardo Pick-Mangiagalli.

Il suo ultimo lavoro come compositore è l’opera “Il Rossini Perduto” con il libretto di Luigi Ballerini e le scenografie di Marco Gastini, presentato in anteprima nel Novembre 2012 presso Palazzo Reale a Milano. La sua prossima incisione uscirà nel 2015 per l’etichetta CPO.

Ma Massimo Giuseppe Bianchi (ed è per questo che lo abbiamo inizialmente conosciuto) è anche un notevole improvvisatore, istintivo, curioso, eclettico: queste sue qualità lo hanno portato ad una splendida collaborazione con il grande  Enrico Pieranunzi, con il quale si è esibito in diversi indimenticabili concerti improvvisati a due pianoforti. Ma ha suonato anche con il clarinettista Louis Sclavis e ancora  con il violoncellista Paolo Damiani.

Come potete vedere Massimo Giuseppe Bianchi sarà un corrispondente di grande prestigio, che nella sua rubrica “A proposito di classica” recensirà, autorevolmente, le più importanti uscite discografiche di un mondo musicale affascinante. Ne siamo molto orgogliosi e gli siamo naturalmente molto grati. Si parte!

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