Cecilia Sanchietti con il fotografo Pino Ninfa per “Circle Time & Life”

cecilia sanchietti

La musica si fonde alle immagini: sabato 14 marzo alle ore 21 al Teatro Il Cantiere di Roma (via Gustavo Modena 92) la batterista e compositrice Cecilia Sanchietti presenta il suo album “Circle Time”, appena uscito con Alfa Music, insieme al fotografo Pino Ninfa, noto per la sua grande attività internazionale sia in ambito musicale (Heineken Jammin Festival, Blue Note, Time in Jazz, Vicenza Jazz Festival, Roccella Jonica, Valtellina Jazz, Prato Jazz Festival, Padova Jazz Festival, Nuoro Jazz) sia nel sociale (Emergency, Amani, CBM Italia e Cesvi).

La loro collaborazione nasce come frutto dell’esperienza parallela di entrambi in ambito interculturale, con viaggi di solidarietà e reportage in progetti di cooperazione. Le foto che Pino Ninfa ha selezionato per questo progetto, dal titolo “Circle Time & Life”, così come i brani del disco parlano di interazione, società, rapporti interpersonali, relazione con il diverso. In “Circle Time” ritroviamo infatti il grande percorso umano e professionale di Cecilia, parallelo a quello musicale: volontaria, educatrice e organizzatrice di eventi a sfondo sociale, Cecilia ha avuto esperienze in Serbia, Bosnia, Kossovo, Senegal, Chiapas, Repubblica Democratica del Congo, Rwanda e nei Municipi della Capitale raccogliendo esperienze e volti umani che si ritrovano tra i brani e tra le dediche del disco. Un lavoro dalla forte identità mista a volte a richiami etnici.

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Classica. Wolfgang Amadeus Mozart: Così Fan Tutte, ossia la scuola degli amanti

Mozart

Così Fan Tutte K. 588 di Mozart è la terza delle sue opere italiane, dopo Le Nozze di Figaro e Don Giovanni. Frutto della collaborazione con Lorenzo Da Ponte è, delle tre, la più misteriosa e ambigua. Dietro l’apparenza di una farsa incentrata su uno scambio di coppie, questo “Dramma Giocoso” è una crudele riflessione sulla caducità delle cose umane e sulla fedeltà: un’opera “che disseziona il cuore degli amanti”, come osserva Paolo Castaldi a proposito di questo frutto del “Terzo Stile” mozartiano nello stupendo libro “Bach, Debussy, Stravinsky” (Adelphi edizioni).

La trama, in breve.

A Napoli, gli ufficiali militari Guglielmo e Ferrando sono fidanzati con due sorelle ferraresi, Fiordaligi e Dorabella. A seguito di una scommessa con l’amico don Alfonso, essi decidono di mettere alla prova la fedeltà delle compagne.
Dopo aver simulato una partenza improvvisa per il fronte, si travestono da ufficiali albanesi e, sotto tali mentite spoglie, tentano di insidiare la virtù delle due fanciulle con la complicità della cameriera Despina, anch’essa in combutta con don Alfonso.

Facile immaginare come andrà; il tradimento verrà consumato, anche a parti invertite, tuttavia dopo varie vicissitudini le coppie torneranno a ricomporsi.

Ed ecco la morale agrodolce:”Fortunato l’uom che prende / ogni cosa pel buon verso, / e tra i casi e le vicende / da ragion guidar si fa”.

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