Esce “Stilelibero”, settima produzione di nusica.org

“Stilelibero” è la settima produzione di nusica.org, un album che nasce da un’improvvisazione libera ad opera di due navigati ‘crawlisti in musica’.
A marzo 2014 Luigi Vitale e Luca Colussi colgono l’opportunità di suonare insieme in duo: si tuffano e si affidano al loro personale e codificato approccio strumentale, sperimentando, di bracciata in bracciata e di vasca in vasca, la loro naturale sinergia musicale, e registrando (homemade) quello che accade.
Gli otto pezzi di “Stilelibero” sono la fotografia di quell’allenamento senza sforzo, un progetto e un cd votato alla sorpresa, all’irripetibilità e al caso, che attraversa diversi “momenti” musicali lasciando aperte le infinite possibilità di evocazione che la musica, e in questo caso la libera improvvisazione, offrono a chi l’ascolta, dapprima a chi la fa, ossia di far emergere il bagaglio creativo (inconscio) e di giocare liberamente con il proprio stile.

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Ciao, Giampiero

rubei
Gerlando Gatto, Daniela Floris e tutta la redazione di A Proposito di Jazz salutano il leggendario Giampiero Rubei: Roma perde un pezzo storico del suo Jazz.
Presto Gerlando ne pubblicherà un ricordo: intanto abbracciamo la famiglia tutta, quella vera e quella altrettanto autentica degli appassionati e degli artisti che lo hanno conosciuto in questi lunghi anni di musica.

Ciao Giampiero

Classica. “Roma” di Georges Bizet: il tracciato dei ricordi

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«Se volete imparare la strumentazione non studiate le partiture di Wagner ma quella di Carmen. Che meravigliosa economia, ogni nota, ogni pausa al posto giusto.»

Queste parole pronunciava di fronte ai propri allievi non uno qualsiasi ma Richard Strauss, l’autore di “Eine Alpensinfonie” e “Ein Heldenleben”, opere che hanno rivoluzionato l’arte del colore orchestrale.

Georges Bizet, nato a Parigi nel 1838 e morto a Bougival nel 1879, non ebbe vita né lunga, né facile. Tormentato da da una insidiosa forma di angina pectoris che, forse, lo portò alla morte, anche se non è mai stato fugato il dubbio che si sia trattato di suicidio causato dalla depressione, fu una personalità ipersensibile e insicura, che per tutta la vita cercò l’approvazione di musicisti inferiori a lui o comunque lontanissimi dal suo temperamento come Charles Gounod.

Nel 1857 vinse il “Prix de Rome”, la celebre borsa di studio per giovani artisti istituita dallo stato francese. Gli venne quindi data la possibilità di studiare all’Accademia di Francia a Roma dove si trasferì subito dopo la vittoria fermandosi 5 anni, nei quali ebbe, come da statuto, l’obbligo di consegnare alcune nuove composizioni – cantate, sinfonie – perlopiù da concepirsi secondo canoni classici.

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