Le Guide all’ Ascolto terminano in bellezza

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George Gershwin

George Gershwin

Con un pomeriggio dedicato all’opera lirica americana e alle rivisitazioni jazzistiche d’ oltreoceano, si è concluso il ciclo delle Guide all’Ascolto di Gerlando Gatto, e il bilancio è stato estremamente positivo.  Positivo dal punto di vista dell’adesione, molta gente intervenuta a tutti e cinque gli incontri: nonostante il lunedì non sia certo giornata semplice, nonostante scioperi degli autobus ed il traffico di una Roma sempre più caotica, il pubblico ha risposto a dir poco entusiasticamente.  L’argomento era d’altronde accattivante e la curiosità rispetto a mondi così apparentemente distanti (ma possibile che ci siano legami tra la lirica eil jazz?) ha attirato un pubblico attento, che è stato ripagato con filmati, ascolti, musica dal vivo, interviste che hanno davvero aperto porte inaspettate e hanno instillato la voglia di ascoltare di più. Merito della musica, dei percorsi sonori decisi con cognizione di causa, degli ospiti intervenuti, tutti musicisti di grande esperienza e di livello eccezionale:Renzo Ruggieri,Francesco Venerucci, Mario Raja,  Enrico Bracco, Gerardo Iacoucci e Riccardo Fassi , tutti in grado, oltre che di regalare intensi momenti di musica dal vivo, anche di spiegare il perche’ di un’ attrazione quasi misteriosa verso il mondo della Lirica.

Il che non è poco, in un panorama musicale abbastanza oramai uniforme.  C’e’ voglia di capire, addirittura sembrerebbe di studiare, e durante questi incontri di sicuro c’e’ stata la possibilità di conoscere in maniera chiara e semplice grandi protagonisti dell’Opera Lirica e anche lavori di Jazzisti che sono stati irresistibilmente attratti dalle melodie che hanno reso la lirica famosa in tutto il mondo.
Lunedì è stata la volta di Leonard Bernstein e di George Gershwin: chi era lì ha potuto ascoltare Nat King Cole che reinterpretava “Ridi Pagliaccio” di Ruggero Leoncavallo, al pianoforte, in trio, in un’affascinante e inaspettata versione “Latin”.  Ma anche il celeberrimo “Maria” di Bernstein nella sua versione originale cinematografica e nella “sontuosa versione” (così definita, e a ragione, da Gatto)  per orchestra di Stan Kenton.  L’ospite della Guida all’ascolto, il pianista Riccardo Fassi ha aiutato a capire le sonorità di questo e di tutti i brani in video e in audio, dando preziose letture non solo tecniche ma anche storiche ed emozionali della musica (tanta) che Gatto – con un lavoro instancabile a monte – aveva deciso di mettere a disposizione.
I live pregevoli dello stesso Fassi (appena tornato dagli USA dove ha promosso il suo ultimo cd registrato con Antonio Sanchez e David Binney) hanno mostrato quanto sia adatta alla reinterpretazione jazzistica la metodicità’ insita nell’Opera Lirica.  “Summertime”, tratto da “Porgy & Bess” è stata proposta in versione originale, nella splendida versione di Louis Armstrong ed Ella Fitzgerald, e nella versione personalissima e intensa di Riccardo Fassi dal vivo.

Chi è uscito dalla Casa del Jazz è uscito con la positiva sensazione di voler ascoltare ancora più musica, di voler indagare ancora di più, e con la speranza di poter assistere ancora ad altri incontri. C’e’ fame di musica, c’e’ fame di comprensione dei legami dinamici che fanno della musica un’arte viva, in continuo divenire, c’e’ fame di capire cosa ci sia dietro al Jazz e dietro alla sensibilità improvvisativa degli artisti che il Jazz l’hanno reso patrimonio inesauribile di spunti e di creatività.
Al prossimo ciclo di Guide all’Ascolto dunque.  Le idee ci sono, il pubblico anche, e la musica pure: possiamo dunque attendere con fiducia.

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