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Giovanni Falzone – “Around Ornette”

Giovanni Falzone – “Around Ornette”

Giovanni Falzone – “Around Ornette” – Parco della Musica Records
Questo album fa parte della serie “Recording Studio” ovvero delle sedute di registrazione aperte al pubblico che si svolgono nella sale dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. Evidentemente la scelta dei produttori si focalizza su progetti di sicura rilevanza, e questo indubbiamente lo è per più di un motivo. Innanzitutto la scelta della materia musicale; come ben sa chi legge questa rubrica, non amo molto i dischi dedicati fuori contesto, vale a dire intitolati a grandi personaggi della storia o della politica che con la musica poco hanno a che vedere; diverso il discorso, come in questo caso, quando si ha il coraggio di connettersi ad un musicista illustre per cui è molto più facile valutare la congruità e pertinenza dell’omaggio. Ornette Coleman è un gigante della musica, al di là di qualsivoglia etichetta, e misurarsi con artisti di tal fatta è sempre impresa assai difficile. E occorre sottolineare come Falzone, da musicista esperto e versatile, l’abbia affrontata con rispetto ed intelligenza. Innanzitutto chiamando a sé compagni di eccezionale bravura quali il sassofonista e clarinettista Francesco Bearzatti, il trombonista Beppe Caruso, il contrabbassista Paolino Dalla Porta e il batterista Zeno De Rossi, in grado di assicurargli una piena rispondenza sotto il profilo esecutivo ed espressivo. In secondo luogo i brani: scegliere un repertorio composto tutto da pezzi colemaniani sarebbe stato piuttosto banale; articolare un programma esclusivamente su originals che in qualche modo si richiamassero al sassofonista sarebbe risultato quanto meno presuntuoso. Meglio un mix ovvero quattro brani di Ornette e quattro di Falzone che si alternano quasi in forma di suite. E l’idea è risultata vincente. In effetti, al di là della indiscussa bravura del gruppo, resta il fatto che ascoltando l’album nella sua interezza si coglie, nettamente, quella sorta di dialogo che Falzone ha voluto intraprendere con il maestro, dialogo in cui i cinque italiani riescono ancora una volta a porre in bella evidenza il genio creativo e la liricità di Coleman senza oscurare le pur notevoli capacità compositive di Falzone.

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