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Leszek Mozdzer – “Komeda”

Leszek Mozdzer – “Komeda” – act 9516
Krzysztof Komeda è il più importante musicista polacco degli ultimi decenni; morto nel 1969 all’età di soli 38 anni, Komeda divenne famoso per aver scritto le colonne sonore di quasi tutti i film di Roman Polanski e per aver elaborato uno stile compositivo affatto personale che trasferiva un certo sound americano all’interno del linguaggio europeo, con ciò svecchiando non poco la scena musicale polacca. Di qui la notevole influenza che questo compositore ha esercitato anche al di fuori del proprio Paese anche se , finora, il suo più grande interprete in campo jazzistico è stato un altro polacco vale a dire Tomasz Stanko di cui ricordiamo il bellissimo album “Litania”. E polacco è anche questo pianista, Leszek Moder, al suo debutto su un’etichetta importante come la ACT. E diciamo subito che si tratta di un debutto alla grande dal momento che l’album è davvero notevole. Nato nel 1971, Moder è considerato, a quarant’anni compiuti, uno degli esponenti di maggior rilievo del nuovo jazz polacco tanto da essere osannato come una sorta di pop star. La particolarità stilistica di Mozdzer consiste nel fatto che ad una solida preparazione classica (ha studiato in tal senso fino ai 18 anni) ha saputo accoppiare un sincero amore per il jazz giungendo ad una sintesi di assoluto livello. Moder è infatti molto ferrato dal punto di vista tecnico… ma lo è altrettanto da quello espressivo dal momento che il suo pianismo, grazie anche a non comuni capacità improvvisative, è in grado di ben rappresentare la vasta gamma di emozioni racchiusa nella musica di Komeda così come in quella di tutti i compositori di vaglia. Tornando all’album, il suo lato romantico viene esaltato nell’esecuzione di “Ballad for Bernt” mentre in “Sleep safe and warm” scritta da Polanski per “Rosemary’s baby” il suo pianismo diventa scuro, quasi cupo come si addice allo spirito del brano.. per successivamente riavvicinarsi a linguaggi più prettamente jazzistici in “Crazy Girl”.

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