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Da venerdi 29 maggio a martedì 2 giugno

In un paese come il nostro, molto diffidente nei confronti dei giovani, un festival a loro dedicato è una notizia e Young Jazz, che si terrà a Foligno, da venerdi 29 maggio a martedì 2 giugno, è un evento unico nel panorama jazzistico europeo in quanto permette la realizzazione di progetti musicali che vedono la presenza di giovani musicisti accanto a nomi già affermati ed inoltre presenta al pubblico nuove formazioni che stanno proponendo ed affermando in Italia e all’estero una nuova linea di ricerca musicale.

Il festival nasce nel 2005 dall’impegno ed il lavoro dell’Associazione Culturale “In Blue”, con il patrocinio ed il contributo del Comune di Foligno,Regione Umbria e Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno Di grande rilievo il patrocinio da quest’anno di Umbria Jazz e infine, la collaborazione con l’etichetta discografica CAM Jazz.

La direzione artistica di Young Jazz è affidata a Giovanni Guidi, talento emergente del jazz italiano e vincitore del Top Jazz 2007 come musicista emergente.

L’edizione 2009 di Young Jazz , aprirà nella mattinata di venerdi 29 maggio con una Street Band che scorazzerà nel centro storico di Foligno, quindi proseguirà nel pomeriggio e in serata con i concerti a Palazzo Pierantoni- Ostello della Gioventù del Giorgio Ferrera Quartet che presenterà il suo primo progetto discografico dal titolo “Chromosome”, quindi, Chant Trio, un progetto che nasce da un’idea del batterista Cristiano Calcagnile. L’approdo al trio coincide con la realizzazione dell’obiettivo primario del progetto: un lavoro di ricerca sul linguaggio dell’improvvisazione – anche attraverso composizioni scritte – nel quale si realizzasse un superamento dei generi musicali attraverso l’accoglimento delle esperienze di provenienza degli elementi del trio: la musica classica del passato e quella contemporanea, l’improvvisazione radicale e il jazz storico. E infine Sousaphonix guidato da trombonista Mauro Ottolini. Una formazione di nove polistrumentisti, che riesce a trasformare una marchin band in un ensamble d’avanguardia dalle innumerevoli combinazioni timbriche.Le composizioni originali e gli arrangiamenti di brani accuratamente scelti da un repertorio tradizionale e non, sono ricchi di sfumature folk, elettroniche, psicadeliche e spesso surreali.Un percorso musicale,quello dei Sousaphonix, che affonda le radici nelle strade di New Orleans, per ripercorrere un intero secolo di musica sentendo fortemente l influenza musicale di Ellington, Mingus, Monk, Lester Bowie, Sun Ra, Frank Zappa, Led Zeppelin… A chiusura di serata, jam session che coinvolgerà tutti i musicisti presenti.

Sabato 30 maggio, seconda giornata di Young Jazz:nel pomeriggio nella Libreria Carnevali il trio composto da Mauro Ottolini,al trombone,Titti Castrini,alla fisarmonica e Daniele D’Agaro al sax,improvvisazione e virtuosismo alla base di questo progetto,dove risalta la straordinaria bravura dei tre musicisti,in serata a Palazzo Pierantoni-Ostello della Gioventu’ ,dalla Finlandia il Sun Trio,che ha realizzato con Cam Jazz Presents, la collana della CAM Jazz dedicata alla valorizzazione dei nuovi talenti internazionali,“Time Is Now” che presenta brani, tutti originali, che nell’insieme rivelano quella raffinata ricerca sonora tipica dei musicisti nordeuropei, ed in particolar modo scandinavi.Infine a chiudere la serata:”Downtown” il trio di Roberto Cecchetto con Giovanni Maier al contrabbasso e Michele Rabbia alla batteria e percussioni nell’ambito del quale esplorano l’improvvisazione più fantasiosa servendosi anche dell’elettronica.

Domenica 31 maggio,nel pomeriggio,presso la Cantina Scacciadiavoli,nell’ambito del programma di Cantine:concerto del gruppo Lato Latino,composto da trombone (Mauro Ottolini), fisarmonica (Titti Castrini ) e chitarra (Francisco Palmas) ,tre strumenti, questi, in perfetta sintonia con questa musica che vuole rendere omaggio alle grandi melodie latine, estrapolate, dagli anni 50 ad oggi, da ogni parte nel mondo. In serata straordinario appuntamento con la musica elettronica nel Parco Fluviale Hoffman con i Matmos, Duo elettronico di San Francisco, formato da Martin C. Schmidt e Drew Daniel. Nella loro attività ultradecennale hanno campionato e utilizzato suoni della più svariata e incredibile provenienza:dall’attività nervosa del gambero d’acqua dolce amplificato a conversazioni in tubi, da treni polacchi in moto al suono del metallo a contatto con il ghiaccio secco. L’ironia e l’autoironia è un ingrediente essenziale del loro lavoro.Hanno lavorato con Bjork, Terry Riley, Wire, Kronos Quartet.Alcuni loro pezzi sono al Whitney Museum of American Art e hanno creato un’installazione per lo Yerba Buena Museum of Contemporary Art di San Francisco. Il loro lavoro spazia dalla canzone quasi-pop al rumorismo idiosincratico.Subito dopo Dj Set Night,durante la quale si avvicenderanno vari dj.

Lunedi 1 giugno,apertura,nel pomeriggio,con il quartetto di Daniele Tittarelli,uno dei più interessanti giovani musicisti del jazz italiano.In serata, Christian Wallumrød Sextet raffinato e colto esponente della scena contemporanea norvegese, da anni con la sua musica incanta per sintesi ed equilibrio nei contrasti,ensemble giovane e affiatato,la sua musica ha un’estetica inconfondibile, per l’occasione presenterà alcune nuove composizioni che confluiranno nella registrazione del nuovo album in uscita su Ecm a novembre.Chiuderà la serata il raffinato duo composto da Fulvio Sigurtà alla tromba e Federico Casagrande alla chitarra,li accomuna la ricerca di un linguaggio musicale profondo che arriva direttamente alle persone, senza fermarsi alla superficie delle forme musicali. Durante il concerto presenteranno composizioni tratte dal loro cd appena uscito,”Conversations”.
Grande chiusura di Young Jazz martedì 2 giugno, nel pomeriggio con Raffaele Casarano & Locomotive, un treno, una locomotiva che stantuffa e sfiata con inconsueta impertinenza. E già, perché a condurre il convoglio c’è un giovanissimo sassofonista leccese (classe 1981) accompagnato da altri quattro musicisti tutti pugliesi.Gran finale,in serata,nello splendido scenario di Corte Palazzo Trinci con gli irlandesi del Morla Duo ,due delle voci più originali della scena dublinese esecutori di una musica sorprendente, i cui colori caleidoscopici, le trame e le linee originali risultano sempre imprevvedibili, e infine Enrico Rava Special Edition.Chi meglio di Enrico Rava a chiudere Young Jazz;un festival che vede i giovani protagonisti, infatti Rava è stato molto impegnato nella valorizzazione dei più giovani e promettenti musicisti nazionali, a partire dai suoi gruppi Under 21 e New Generation. Le composizioni di Enrico Rava, molte delle quali ormai divenute veri e propri standard moderni, saranno al centro della proposta musicale della Special Edition capeggiata dal trombettista italiano più noto a livello internazionale con una formazione inedita, composta da jazzisti in gran parte italiani, tutti al di sotto dei 30 anni,tra i quali,Giovanni Guidi (che ha vinto nel 2007 il Top Jazz assegnato dalla rivista Musica Jazz come miglior nuovo talento dell’anno), Stefano Senni, il batterista Zeno De Rossi e il sassofonista Dan Kinzelman, nativo del Michigan e già ripetutamente vincitore del premio che Down Beat assegna ai giovani studenti di musica.

PER TUTTA LA DURATA DI YOUNG JAZZ,PRIMA E DOPO I CONCERTI,LA CANTINA SCACCIADIAVOLI DI MONTEFALCO PROPORRA’ DEGUSTAZIONI DEI SUOI VINI: Montefalco Sagrantino DOCG secco e passito, Montefalco Rosso DOC e Grechetto dell’Umbria IGT.
La cantina Scacciadiavoli è una delle più antiche aziende del territorio,Montefalco„.
Il nome Scacciadiavoli deriva da quello di un antico borgo, che sorge in prossimità della Tenuta, in cui viveva un esorcista.

La cantina costruita nella seconda metà dell’ ’800 e recentemente restaurata, è razionale e dotata di moderni impianti. A metà del secolo XX, il nonno degli attuali proprietari, Amilcare Pambuffetti, l’acquisiva.
La dimensione aziendale è di 130 Ha di superficie di cui Ha 35 impiantati a vigneto.

La produzione attuale è di 250.000 bottiglie.

I terreni sono di composizione scisto argillosa, l’esposizione dei vigneti è a est e sud-est e l’altitudine media è di 400 m s.l.m.

La riconversione e lo sviluppo della superficie vinicola, ormai completata, ha previsto la realizzazione dei vigneti con almeno 5000 ceppi/ha, tesi ad ottenere il miglior livello qualitativo.
I vini prodotti sono quelli tipici della zona: Montefalco Sagrantino DOCG secco e passito, Montefalco Rosso DOC e Grechetto dell’Umbria IGT.

L’azienda negli ultimi anni ha presentato lo Spumente Brut Metodo Classico da uve Sagrantino.
Il motto „Sola Fides„ sintetizza la filosofia di Scacciadiavoli che punta sulle potenzialità del Territorio, del microclima, sulla collaborazione di agronomi ed enologi di elevata esperienza e sull’investimento personale da parte di tutta l’equipe che ci lavora.

Durante tutta la durate del festival saranno organizzate anche visite guidate nella Valle Umbra, degustazioni gastronomiche di prodotti tipici e degustazioni di vini del territorio

PROGRAMMA
VENERDI 29 MAGGIO
Centro Storico ore 12.00:Street Band
Palazzo Pierantoni Ostello della Gioventu’ h17.30: Giorgio Ferrera 4et
Seguirà:degustazione vini della Cantina Scacciadiavoli.

Palazzo Pierantoni Ostello della Gioventu’ ore 21.00
Cristiano Calcagnile Chant Trio
Libero Mureddu – pianoforte, clavicordo elettrico, tastiere
Antonio Borghini – contrabbasso e basso elettrico
Cristiano Calcagnile – batteria, percussioni e oggetti elettrificati
a seguire
Sousaphonix
Mauro Ottolini trombone e sousaphone
Fulvio Sigurtà tromba
Daniele D’Agaro sax tenore e clarinetto
Dan Kinzelman sax tenore e clarinetto
Titti Castrini fisarmonica
Enrico Terragnoli chitarra
Vincenzo Vasi theremin
Danilo Gallo contrabbasso
Zeno De Rossi batteria

Jam Session ore 23.00-

SABATO 30 MAGGIO
Libreria Carnevali ore 17.30:-Ottolini/Castrini/D’Agaro trio

Palazzo Pierantoni Ostello della Gioventu’ ore 21.00
durante i concerti degustazione vini Cantina Scacciadiavoli

-Sun Trio(Finlandia)

-Roberto Cecchetto “Downtown”

Jam Session ore 23.00

DOMENICA 31 MAGGIO

Cantina Scacciadiavoli (MONTEFALCO)ore 18.00:Lato Latino
Parco Fluviale Hoffman ore 22.00:Matmos (USA)
a seguire Dj Set

LUNEDI 1 GIUGNO
Palazzo Pierantoni Ostello della Gioventu’ ore 17.30:DanieleTittarelli4et a seguire degustazione vini Cantina Scacciadiavoli
Auditorium San Domenico ore 21.00:
Christian Wallumrød Sextet(Norvegia)ECM
a seguire
Fulvio Sigurta’/Federico Casagrande Duo
Jam Session ore 23.00

DOMENICA 2 GIUGNO
Palazzo Pierantoni Ostello della Gioventu’ ore 17.30:Raffaele Casarano & Locomotive
Corte Palazzo Trinci ore 21.00
Morla Duo(Irlanda))
a seguire
Enrico Rava Special Edition
Enrico Rava,tromba
Giovanni Guidi,pianoforte
Dan Kinzelman,sax
Daniele Tittarelli,sax
Mauro Ottolini,trombone
Stefano Senni,contrabbasso
Zeno De Rossi,batteria
(durante i concert degustazione vini Cantina Scacciadiavoli)
Jam Session ore 23.00

Per informazioni: 0742.33.00.01

Relazioni con la stampa:
Maurizio Quattrini
338/8485333
maurizioquattrini@yahoo.it

FOLIGNO
Come attestano iscrizioni e tradizioni religiose, il territorio di Foligno fu abitato da popolazioni umbre. La penetrazione romana avvenne con la realizzazione della via Flaminia. L’etimologia del nome sarebbe da collegarsi ad un’origine sacrale, con riferimento all’esistenza dei culto della dea Fulginia.
L’area occupata dalla città romana doveva situarsi a nord dell’attuale centro, come provano ritrovamenti di necropoli e domus. Inclusa nel Ducato di Spoleto, Foligno subì le incursioni barbariche. Numerosa la documentazione relativa alla penetrazione dei Cristianesimo.
Intorno alla tomba di S. Feliciano fu eretto un nucleo edilizio che fu dapprima il Castrum e poi la Civitas S. Feliciani. Nel XII sec. si venne costituendo il Comune. Dimostratasi ghibellina, dovette subire nel 1253 un duro assedio da parte di Perugia. Nel 1264 tornarono a prevalere i ghibellini capitanati da A. Anastasi. Dal 1305 al 1439 i Trinci instaurarono nella città il loro potere come vicari pontifici.
Rotta l’intesa col papato Eugenio IV fece assediare Foligno nel 1439 dal cardinale Giovanni Vitelleschi, ponendovi a capo un governatore pontificio. Dal 1798 al 1799 e dal 1809 al 1814, subì la dominazione francese.
Partecipò al movimento risorgimentale. Nell’ultimo conflitto venne sottoposta a bombardamenti e fu centro attivo nella lotta di liberazione.
LA CITTA’ ROMANA – Ancora nella seconda metà del sec. XVI erano visibili nell’area sud-orientale di Foligno, vicino a Santa Maria in Campis, numerosi resti archeologici dell’antica Fulginia. Probabilmente l’attività edilizia della città nel ‘500 e nel ‘600 accellerò, con il recupero di materiale da costruzione, la scomparsa di queste memorie.
La successiva individuazione topografica della città romana avverrà attraverso numerosi rinvenimenti che ci consentono di ridisegnarne alcuni tratti.
L’antica Fulginia dovette essere abbandonata a seguito delle invasioni barbariche. Probabile che le popolazioni si rifugiassero sul Colle di San Valentino, ad est della città, dove esisteva un insediamento oggi scomparso.
Il nome del colle venne accompagnato per tutto il medioevo dall’appellativo di Civitavecchia, forse per distinguere la città vecchia dalla nuova sorta a ridosso del fiume Topino, sulla tomba del martire Feliciano.
I resti rinvenuti nella località dove si pensa sorgesse Fulginia, sono di edifici di età romana e di tombe di età romana e preromana: le domus in proprietà De Gregori, in Via Costantíni, in Via Liverani e presso il Ponte d’Antimo, un’insula presso la stazione ferroviaria, resti di un anfiteatro e di un acquedotto, i reperti rinvenuti attestano il maggiore sviluppo del centro di Fulginia per la prima età imperiale.
CITTA’ MEDIOEVALE E MODERNA – La sua forma ovale ormai persa nella ragnatela della periferia, è percepibile dalle colline che la circondano scendendo da Montefalco o lungo la vallata del Menotre. Viali alberati conducono dai quattro punti cardinali alle porte unite dal tessuto ancora percepibile delle mura medievali.
Il fiume Topino lambisce le mura del versante nord, mentre un suo ramo interno, in cui sopravvive l’antico corso, attraversa la città in alcuni dei suoi angoli più caratteristici, dove un tempo erano attivi antichi opifici. A ridosso delle mura gli orti, al di là delle porte le piazze intorno a cui si affacciano i monumenti più ragguardevoli.
In piazza S. Domenico, superata Porta S. Maria (oggi Porta Todi) si trovano la chiesa di S. Maria Infraportas e quella di S. Domenico. In piazza S. Francesco, al di là della Porta Romana, la chiesa di S.Francesco e la più tarda chiesa del Gonfalone. Dalla porta dell’Abbadia (oggi Porta Ancona) si giunge a piazza Garibaldi con le chiese di S. Salvatore e S. Agostino.
Infine piazza S. Giacomo, sul versante nord, dove sorge l’omonima chiesa, appena superato il ponte sul fiume Topino. Dalle piazze si diramano le direttrici della città che confluiscono in piazza della Repubblica, tra ricchi palazzi. E’ qui il nodo genetico della città sviluppatasi distendendo le sue singolari geometrie.
Il territorio comprende la bella pianura della Valle Umbra, i dolci rilievi collinari ed i contrafforti della dorsale appenninica. La via Flaminia è la strada che per secoli ha dato vita agli scambi economici, culturali di quest’area.

Il comprensorio comprende nove comuni:
Foligno, al centro della valle e incrocio delle grandi vie di comunicazione;
Bevagna, culla delle tradizioni artigiane;
Gualdo Cattaneo, con la rocca ed i castelli medievali;
Montefalco con il suo pregevole Museo;
Nocera Umbra, la città delle acque;
Sellano, con l’incantevole Valle del Vigi;
Spello, la splendidissima colonia Julia;
Trevi, adagiata sulla collina che guarda al Clitunno;
Valtopina, centro della raccolta del tartufo

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