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Sabato 15 maggio Teatro Olimpico, ore 21
Non è cosa nuova un Pierino e il lupo in forma jazzistica, ma di certo è una novità avere Elio (senza le sue Storie Tese) nelle vesti di narratore di questa celeberrima e spassosa favola in musica. Questo è quanto avverrà sabato 15 maggio nella serata conclusiva della quindicesima edizione del festival New Conversations – Vicenza Jazz, che si terrà nella monumentale cornice del palladiano Teatro Olimpico di Vicenza.
Per il Pierino e il Lupo con Elio, una realizzazione concertistica creata in esclusiva per il festival Vicenza Jazz, la classica partitura ideata da Sergei Prokofiev sarà ripresa in chiave jazzistica orchestrale, grazie a un moderno e coinvolgente arrangiamento preparato da Roberto Spadoni che coinvolgerà l’Orchestra Jazz dei Conservatori del Veneto.
A rendere il tutto jazzisticamente esilarante ci penserà poi Elio, sul cui vero nome (Stefano Roberto Belisari) si potrebbe anche tacere, vista la caparbietà con la quale lo stesso Elio ha depistato per anni questo dettaglio della sua biografia. Lui è, per tutti, semplicemente Elio delle Storie Tese.
Nato a Milano nel 1961, nel 1979 fonda il gruppo musicale Elio e le Storie Tese, di cui è voce solista. Dopo un decennio di gloria locale nell’area milanese, a partire dagli anni Novanta la fama del gruppo cresce progressivamente e inarrestabilmente. Con una lunga sequenza di dischi, concerti e apparizioni mediatiche, Elio e le Storie Tese si impongono come una delle rock band più celebri della musica italiana, conservando sino a oggi la propria carica trasgressiva.
L’approccio stralunato di Elio, dopo aver rinverdito i fasti del rock ‘demenziale’, di recente ha lambito il terreno della musica colta, ottenendo in esso risultati non meno brillanti e arguti.
Vicenza Jazz è organizzato dal Comune di Vicenza, in collaborazione con la Regione Veneto, il Ministero per i beni e le attività culturali, con l’importante contributo del main sponsor Trivellato – Mercedes Benz e grazie al sostegno di A.I.M., Confcommercio Vicenza, Fondazione Cariverona e Panic Jazz Club.
