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Mattia Cigalini Trio (foto Luciano Rossetti)
Daniela Floris continua la sua rassegna dei concerti del festival Bergamo Jazz 2012. Cliccando su questi link è possibile leggere le puntate precedenti:
Auditorium di Piazza della Libertà Sabato 24 marzo, ore 12
Mattia Cigalini Trio, la forza della gioventù
Cigalini è talentuosissimo sassofonista poco più che ventenne, e il sax lo sa suonare bene. Forte di una tecnica notevole ha presentato a Bergamo Jazz un progetto ancora in fieri che presto dovrebbe divenire un cd, e che consta della rilettura in chiave jazzistica di brani hit da discoteca, che (come afferma lui stesso) sono pane quotidiano per i suoi coetanei.
Il risultato è gradevole, perché Cigalini ha scelto successi che anche chi non segue il genere conosce a memoria: “Mister Saxobit”, “Fire Works”, “Bad Romance” di Lady Gaga, persino il “Waka Waka”, e poiché anche se giovanissimo sa quali siano, naturalmente, le “leggi” del jazz, e ha una sezione ritmica più che esperta (Bagnoli e Fioravanti), un’ora e mezzo di concerto passa via veloce e divertente.
Quasi conforta vedere un ragazzo prodigio gettarsi a capofitto nel mondo dei suoi coetanei, e dunque si trovano naturali l’irruenza, una tendenza a coprire con le note tutti gli spazi possibili, i volumi alti (ma bisogna dire mai eccessivi). Espressivo specialmente nei brani più soft, Cigalini commuove nel brano dedicato a sua madre, purtroppo da poco scomparsa. Commuove con le note, non solo con le parole, e si capisce che in nuce ci sono le premesse per approfondire musicalmente anche la parte più strettamente espressiva che connota poi il jazzista vero da quello manieristico e atleticamente tecnico, il che si era già evinto nell’ascoltare il suo precedente lavoro “Res Nova”, del quale troverete la recensione in questo stesso sito.
Emozionato e applauditissimo ha mostrato di avere la stoffa per intraprendere una bella carriera. Il concerto è stato registrato e fornirà materiale per l’incisione di questo nuovo progetto.
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