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Antonello Salis, Furio Di Castri

Antonello Salis, Furio Di Castri

Dopo il successo dell’edizione passata – record di presenze, gradimento e anche qualità artistica – torna quest’anno, sempre con la direzione artistica di Produzioni Fuorivia, il Pino Jazz Fest, uno degli appuntamenti più importanti e attesi per il Jazz Italiano e per l’estate piemontese.
Per questa edizione, incentrata sulla commistione dei linguaggi e sulla trasversalità, Niccolo’ Fabi con il Gnu Quartet, Maria Pia De Vito, Antonello Salis, Furio Di Castri, Mauro Negri, Luciano Biondini, Gavino Murgia e molti altri, senza dimenticare gli “APERITIVI IN JAZZ” per coniugare la buona musica con le eccellenze enogastronomiche del territorio.
Voluto dal Comune di Pino Torinese, col patrocinio di Regione Piemonte e Provincia di Torino (nell’ambito del programma di “JazzIn’Provincia”), oltre al contributo d’importanti sponsor, il Festival Jazz di Pino Torinese si riconferma come uno degli appuntamenti più prestigiosi dell’estate jazz non solo piemontese, ma nazionale, attento al panorama jazz italiano di qualità e da quest’anno con un occhio rivolto anche alla musica “altra”, nella convinzione precisa che ogni rigida divisione di generi è una barriera e ogni barriera un limite. “Orizzonti – il jazz oltre il jazz” il tema, infatti, di questa XIIª edizione.
Non a caso, proprio ad apertura del Festival, è stata programmata, come una vera dichiarazione d’intenti, una serata in cui la musica prova a dialogare con se stessa. Da un lato ci sarà un quartetto jazz classico, quello del clarinettista Mauro Negri insieme ad Alfred Kramer, Aldo Zunino e special guest Enrico Intra; dall’altro Niccolò Fabi, nome assai noto del pop italiano, qui presente, però, in una formazione del tutto inusuale, insieme all’eclettico Gnu Quartet, ensemble di musicisti a proprio agio con la musica classica, quella brasiliana, il jazz e tutto ciò che ha a che fare con il bello e il nuovo. Tra la prima e la seconda parte ci sarà senz’altro un momento comune. Mauro Negri non ha mai incontrato Niccolò Fabi, ma sul palco di Pino proveranno, per un momento, a improvvisare insieme.

Quindi il programma proseguirà con IL VINO ALL’OPERA, progetto originale e speciale del Pino Jazz Fest 2010 che porta la firma di Furio Di Castri e Antonello Salis con Michele Rabbia, Mauro Negri e Mauro Ottolini. A Pino, sempre continuando nell’ottica della trasversalità dei linguaggi, si unirà al gruppo, in un incontro assolutamente inedito, l’attore Michele Di Mauro per mescolare musica e parole.

Terza serata, infine, all’insegna del grande jazz attento alle nuove sonorità. Aprono Luciano Biondini e Gavino Murgia, un duo di virtuosi che mantiene saldo il legame con la terra e sa guardare al nuovo con i piedi ben piantati nelle radici. Continua l’eclettica Maria Pia De Vito che porterà per la prima volta in Piemonte il suo progetto Mind the Gap (premio della critica per la produzione internazionale di musica Jazz del mensile Musica e Dischi per il 2009).

Ritornano infine anche quest’anno nei primi due giorni del Festival, dopo il successo della passata stagione, gli “Aperitivi in Jazz” ai Giardini di Villa Grazia che uniranno il jazz ai prodotti enogastronomici dell’eccellenza del territorio.
Venerdì 11 giugno, insieme alla musica del Luigi Tessarollo (chitarra classica) – Fulvio Chiara (tromba) duo (protagonisti anche dell’apertura in piazza Municipio del giorno dopo, 12 giugno) ci sarà la degustazione del vino della Cascina Gilli di Castelnuovo Don Bosco e sabato 12 giugno la musica di Mauro Negri (clarinetto) e Aldo Zunino (contrabbasso) si accompagnerà alla degustazione di birre artigianali e non pastorizzate del birrificio chierese Grado Plato.
Domenica 13 giugno, sempre ai giardini di Villa Grazia e sempre nella dimensione dell’aperitivo, ci sarà infine la presentazione in anteprima del doppio volume di Guido Michelone “SPEAK JAZZMEN” e “JAZZ IS A WOMAN”, il risultato di una serie di interviste realizzate dall’autore a un centinaio di jazzisti europei e americani. Parteciperà alla presentazione anche Francesca Tini Brunozzi con SWING IN VERSI, jazz poetry italiana.

Il nostro obiettivo è fare in modo che il pubblico dei concerti serali possa decidere di venire a Pino ben prima dell’orario di inizio e trovare un “paese in festa” nel quale tutto parla di musica e di jazz: prendere un aperitivo, mangiare in uno dei ristoranti che proporranno “Menù Jazz”, fare due passi in centro…

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