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Come abbiamo più volte sottolineato anche su questi spazi, il jazz è praticamente sparito dai media ufficiali. I quotidiani, e più in generale la carta stampata, quasi mai se ne occupano, per non parlare delle reti televisive che oramai non dedicano alcuno spazio a questa musica. Ogni tanto compare “Rai 5” ma è troppo poco per un linguaggio che ha conquistato il mondo e che da un punto di vista prettamente musicale rappresenta l’unica vera novità emersa nel secolo scorso.
Per fortuna resta la rete, resta Internet in cui è abbastanza facile trovare e leggere notizie e articoli sul jazz. Certo non è tutto oro quello che luce ma indubbiamente i siti a cui abbeverarsi per trovare qualcosa di interessante non sono pochi, checché ne dica qualche solone che ritiene di aver il diritto di criticare tutto e tutti, non si capisce, poi, bene da quale pulpito.
Nell’ambito delle recenti realizzazioni sulla rete, vogliamo segnalarvi un sito che ci pare degno di attenzione, il “Latina Jazz Club Luciano Marinelli” (www.latinajazzclub.it).
Il sito è intitolato all’avvocato Luciano Marinelli, protagonista del jazz e del basket pontino, scomparso nel maggio dello scorso anno ad 82 anni. Marinelli era un pezzo di storia della città di Latina; professionista conosciuto e molto apprezzato nel capoluogo, era stato presidente del Latina Jazz Club e coach di pallacanestro protagonista di stagioni di successo. Sono in molti infatti a ricordarlo oggi come colui che ha portato a Latina il jazz e il basket.
In particolare per quanto concerne il jazz, Marinelli aveva dedicato molte delle sue energie alla vita del Latina Jazz Club dove era riuscito a portare molti artisti di successo quali Mike Melillo, con cui è stato realizzato un album dal vivo da titolo “Three For Tea” Live In Latina, Scott Hamilton, Dave Glasser, Dave Hazeltine, Cyrus Chestnut, David Liebman, ecc… per non parlare degli italiani Mauro Zazzarini, Filiberto Palermini, Elio Tatti, Lucio Turco, Riccardo Biseo, Pietro Iodice, Francesco Venerucci, Dario Rosciglione, Amedeo Ariano, Giampaolo Ascolese, Marcello Rosa, Cinzia Tedesco, Stefano Sabatini, Danilo Rea (Presidente onorario del “Latina Jazz Club Luciano Marinelli”)… tanto per fare qualche nome.
E non è certo un caso che a Latina negli ultimi anni il Jazz, da musica di pochi eletti, sia divenuto un genere sempre più apprezzato dal pubblico.

Sulla scorta di tanto sincero entusiasmo, come si accennava, è nato nell’estate del 2019, il Latina Jazz Club Luciano Marinelli: sotto questo nome si sono riuniti i figli, Piergiorgio e Francesco, affiancati da quello che è stato l’alter ego artistico di Luciano, Elio Tatti, valente contrabbassista, e ancora gli amici che hanno voluto dire che sì, si può fare.
Il Latina Jazz Club Luciano Marinelli è una famiglia di volontari prestati alla musica, alla sua anima, alla sua parte più vera, quella delle performance live dei migliori artisti e interpreti jazz sulla scena italiana e internazionale.
“La sua sede – si legge nella presentazione del sito -è tutta la città di Latina, laddove si annida uno strumento, laddove un musicista decida di suonare o intraprendere la via del jazz. Le stagioni concertistiche del Latina Jazz Club animano da anni la giovane città pontina, permettendo ai suoi cittadini non solo di avere momenti in cui fondare e riconoscersi comunità, ma anche occasione di partecipazione e progresso della cultura del territorio”.
Questi concetti si sono concretizzati in quattro video-concerti jazz in streaming per l’iniziativa musicale online “Latina, Jazz Art & Architecture” organizzata dal “Latina Jazz Club Luciano Marinelli” (con il contributo del Comune di Latina), nell’ambito della rassegna “La cultura e l’arte al tempo del COVID19”. Sono quindi stati pubblicati quattro video, registrati in quattro diversi luoghi della città, con grandi artisti del panorama jazzistico e il contributo del videomaker Aniello Grieco che collaborato con le maggiori produzioni nazionali e internazionali nella realizzazione di documentari, spot, videoclip e cortometraggi. In particolare nel punto più alto della città di Latina, all’interno della Torre Pontina, Andrea Beneventano al piano elettrico e Claudio Corvini alla tromba hanno portato il jazz a toccare il cielo con le note di “Sandu” di Clifford Brown, “Barbara” di Horace Silver e “My Shining Hour” di Harold Arlen. Nella Sala del Palazzo del Governo, in cui domina il preziosissimo affresco di Duilio Cambellotti intitolato la Redenzione dell’Agro, con le immagini a raccontare la storia del territorio, Elio Tatti al contrabasso, Mauro Zazzarini al sax e Giampaolo Ascolese alla batteria eseguono con grande partecipazione “What’ New” di B. Haggart, “Jump Up” di Lou Donaldson, “Exactly You” di J.Mchugh, D.Field e “Stars Fell on Alabama” di F. Perkins. In uno dei più importanti musei della città, dove le origini contadine del  territorio incontrano le grandi menti dell’arte del ‘900, Marco Malagola al pianoforte e Claudio Olimpio alla chitarra, danno vita con il loro talento a “Stella by Starlight” di Victor Young e “Darn That Dream” di Jimmy Van Heusen. Infine il Circolo Cittadino, ovvero la sala che ogni anno vede la stagione del Latina Jazz Club Luciano Marinelli, vede protagonisti due cristallini talenti pontini come Vincenzo Bianchi al pianoforte ed Eleonora Serarcangeli alla voce con brani come “Misty” di Errol Gardner, “Soon” di George Gershwin, “Route66” di Bobby Troup e “Just in Time” di Jule Styne.

Gerlando Gatto

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