Lara Iacovini a Londra

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Lara Iacovini è una delle vocalist più interessanti del panorama jazzistico italiano; artista di grande spessore, dotata di notevoli capacità interpretative, ha realizzato alcune produzioni discografiche di indiscusso livello quali “ ‘S Wonderful” e “Right Together”

In questi ultimi giorni ha ottenuto un importante riconoscimento internazionale: le è stata assegnata una borsa di studio nell’ambito del progetto europeo “Leonardo” che prevede un’esperienza lavorativa all’estero, nel caso specifico a Londra.

Lara sta, quindi,  insegnando repertorio jazz, improvvisazione, elementi di tecnica vocale e dovrà altresì aiutare gli studenti nello studio di alcuni Musical che stanno preparando.

ASCOLTA L’INTERVISTA PODCAST CON LARA IACOVINI

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Episodio 21. Intervista con Luigi Viva

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Il nostro podcast supera i 20 episodi, grazie a tutti per l’affetto e la passione con cui ci seguite! Oggi non intervisto un musicista, ma un personaggio ugualmente molto legato alla musica: il giornalista e scrittore Luigi Viva, autore di biografie di personaggi del calibro di Pat Metheny e Fabrizio De André. Volete saperne di più? Buon ascolto!

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Francesca Sortino. L’importante è il sound

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Avevano imparato a conoscerla nel 1995 grazie ad un ottimo album registrato per la Soul Note con grandi artisti quali Jim McNeely, Harvie Swartz, Eliot Zigmund, Rick Margitza; poi la collaborazione con i Gabin nel famoso brano ” doo uap doo uap doo uap” e un altro album nel 2004 per la Sugarmusic (“Kiss Me”), fino a “the Music I Play” del 2008, e quindi apparizioni sempre più sporadiche anche se di notevole pregio come nel progetto dell’etichetta Dejavu’ “Idea 6” a fianco di grandi nomi del jazz italiano, Dino Piana, Gianni Basso, e le collaborazioni con Gerardo Frisina (“Join The Dance”) e con il progetto “Train up” ecc.

Adesso Francesca Sortino è tornata alla grande nel mondo del jazz con l’album “Francy’s Kicks” (Abeat 529) di cui vi diamo conto in un post precedente. Ma come mai questa così lunga lontananza dalle scene jazzistiche? Cosa ha motivato questo suo rientro? Di questo e di molto altro abbiamo parlato con la vocalist nell’intervista che qui di seguito pubblichiamo:

-Il tuo è un ritorno sulle scene jazzistiche; da quando ne mancavi?
“ Da circa cinque anni”.

-Cosa è accaduto durante questo lasso di tempo?
“Non molto. In particolare l’ultima mia sortita sulla scena musicale non è stata prettamente jazzistica: l’ultimo album era costituito da brani di mia composizione ma con arrangiamenti di chiara marca pop; tanto per fare un esempio c’era il singolo “Namorada” che è stato lanciato da Fiorello in Viva Radio 2. E il pezzo ottenne davvero un grosso successo: i giornali specializzati ne parlavano come di uno dei possibili successi dell’estate e lo steso Eumir Deodato mi scrisse dicendomi che il brano gli era piaciuto moltissimo e che avevo tra le mani una hit. Insomma sembrava che il disco avesse delle forti potenzialità commerciali e invece il tutto si è arenato anche perché il produttore e la casa discografica non hanno saputo cogliere il momento… in buona sostanza non ci hanno creduto, non hanno investito, non è stato ben distribuito tanto che molti mi scrivevano dicendomi che il disco non si trovava, non è stato organizzato il live… e così tutto a poco a poco si è afflosciato. Ora per me questa battura d’arresto è stata molto grave perché se è vero che il disco apriva verso nuovi pubblici è altrettanto vero che chiudeva verso il mio pubblico tradizionale che evidentemente da me si aspettava qualcosa di diverso, con un linguaggio più jazzistico. E invece non ho guadagnato un nuovo pubblico e ho perso il vecchio. Insomma una specie di disastro”.

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