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Viva la Black

Dalle Nuove Musiche Al Suono Mondiale – XX STAGIONE
Sabato 10 aprile ore 21.00 Teatro Astra Torino

In Sud Africa la lotta contro la segregazione razziale non è stata combattuta solo con le armi della politica e della diplomazia, ma anche con la musica.
Il concerto straordinario che Musica 90 presenta nell’ambito del ventennale della rassegna Dalle Nuove Musiche Al Suono Mondiale sabato 10 aprile al Teatro Astra ripercorre un pezzo di quella straordinaria stagione in cui il jazz è stato uno dei territori in cui si è più evidentemente allargato il fronte del dialogo culturale fra bianchi e neri e che ha trovato in questa musica una delle espressioni più alte.

Del resto il jazz, nato dalla volontà di riscatto della comunità afroamericana, non poteva restare muto davanti al regime razzista di Pretoria e alla lotta parteciparono musicisti bianchi e neri, sudafricani ed europei, che proprio suonando insieme intendevano rappresentare una sfida permanente al regime che vietava lo scambio culturale fra gli artisti di colore e quelli di origine europea.
Uno dei casi più interessanti è quello di Chris MacGregor, pianista e direttore d’orchestra bianco, che nel 1964 lasciò il Sudafrica e si stabilì a Londra, dove iniziò una fruttuosa collaborazione con i jazzisti inglesi e con altri esuli sudafricani. Nacque una band che ha chiara origine sudafricana, terra di nascita di McGregor e dei suoi compari di colore Mongezi Feza, Dudu Pukwana e Louis Moholo, il nocciolo duro che sta al centro di questo meraviglioso progetto che ha dato frutti succosi e profumatissimi. L’orchestra originaria si chiamava Blue Notes, ma dopo l’arrivo in Gran Bretagna venne ribattezzata Brotherhood of Breath. La “confraternita del respiro” sintetizzava in maniera perfetta la volontà di suonare insieme, bianchi e neri, con il massimo dell’energia vitale. Il loro suono sembrava esplodere verso la galassia, pieni di eccitanti riff nei quali i fiati giocavano a rimpiattino con la sezione ritmica, carichi di giocosità e voglia di trascinare. Il free jazz dimostrava forse per la prima volta di potersi ben raccordare con la musica popolare, una musica talmente libera da potersi permettere di essere anche accattivante.

Viva la Black, un concerto eccezionale in data unica per la stagione di Musica 90, ripercorre quella stagione con l’intento di valorizzare l’incontro fra la scena jazz europea e quella musicale africana. I protagonisti sono il batterista Louis ‘Moholo’ Moholo, uno degli artefici africani della meravigliosa esperienza della Brotherhood of Breath, il celebre pianista jazz inglese Keith Tippett insieme alla moglie cantante e attrice Julie Tippetts – o Julie Driscoll per chi la ricorda così -insieme alla Minafric Orchestra. Keith Tippett dirige con grande autorità, muovendo le masse sonore delle varie sezioni in maniera plastica e inventiva, Julie Tippetts inserisce la sua voce inconfondibile tra le fitte trame degli arrangiamenti con grazia e discrezione, mentre Louis Moholo-Moholo illumina la propulsione ritmica con figure ritmiche cangianti. L’orchestra di Pino Minafra raccoglie alcuni fra i maggiori musicisti italiani che hanno condiviso con i loro colleghi africani ed inglesi, un linguaggio ed un atteggiamento aperto e disincantato nei confronti dell’improvvisazione e dell’interpretazione della storia musicale afroamericana. L’insieme è entusiasmante, semplicemente imperdibile.

Il concerto sarà trasmesso in diretta su Radio Rai 3 e su Euro Radio.

Viva la Black
Louis Moholo-Moholo, batteria percussioni – Keith Tippett, pianoforte – Julie Tippetts, voce.
Minafric Orchestra: Pino Minafra, Luca Calabrese e Vito Francesco Mitoli, trombe – Roberto Ottaviano, Sandro Satta, Carlo Actis Dato e Rossano Emili, sassofoni – Lauro Rossi, Beppe Caruso e Gianpiero Malfatto, tromboni – Giovanni Maier, contrabbasso – Livio Minafra, tastiere – Vincenzo Mazzone, batteria – Valentina Casula, Sandrine Seubille e Sylvie Ah-Moye , voci.

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