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Valore e collocazione della Musica
Se entrassimo in un negozio che vende articoli di seconda mano, in qualsiasi strada del centro di Gothenburg, troveremmo stanzoni pieni di mobili, oggetti, vestiti, elettrodomestici e strumenti musicali usati. Senza troppe difficoltà scorgeremmo dei pianoforti verticali con le targhette dei prezzi sopra, attaccati con dello scotch. In questi second hand un pianoforte costa da 0 a 100KR ( da 0 a 11 euro ). Pianoforti verticali, si intende, di fattura Svedese o magari Russa.
Frughi nelle tasche, prendi la tua banconota da 50 KR ( 5 euro ) e porti via lo strumento.
Questo fenomeno dei pianoforti usati non è frutto di una follia collettiva o di una invasione di tarme mangia legno Svedesi.
In Svezia, in tutte le case, fino ad una ventina di anni fa, le famiglie possedevano un pianoforte. In famiglia si suonava e si suona ancora oggi regolarmente.
Sono stato ospite in molte case Svedesi ed in effetti ho sempre visto un pianoforte verticale in salotto. Fra le mura domestiche si suona principalmente folk, melodie popolari e qualche canzone di jazz. Si suona per lo più dopo i pasti durante i giorni di festa, dopo il dolce. La TV è spenta e si canta tutti insieme.

I Comuni delle principali città della Svezia noleggiano per poche decine di Euro qualsiasi strumento musicale. Bisogna provare, toccare e studiare uno strumento prima di annoiarsi e riportarlo all’ufficio noleggiatore o tenerlo per continuare a studiarlo. Un sax deve essere accessibile a tutti; mamma e papà non devono fare sacrifici per comprare un trombone.
Tutti gli Svedesi nella loro educazione scolastica hanno avuto, così, a che fare con uno strumento, specie se a fiato. Nel percorso educativo di uno Svedese, la Musica è da sempre riconosciuta come elemento formativo.
Prima ancora che per fini artistici, la Musica è il miglior pretesto per comunicare, ed interagire con gli altri. Da subito. Sin da piccoli.
Questi sono i presupposti per poter iniziare ad analizzare il ruolo delle Musica in Svezia…quale posto occupa nella scala dei valori della società.
La parola, che credo possa sintetizzare bene questa riflessione, è ACCESSIBILITA’.
Fare Musica, studiarla, è la norma.
Fino alle scuole dell’obbligo studiare uno strumento e/o cantare è un dovere, una materia importante, un’attività come l’educazione fisica o la chimica. Dopo la scuola , diventa facile continuare a farlo da se, per passione o per obbiettivi professionali. L’accademia di Musica, per chi vuole avere una formazione professionale, ( ce ne sono diverse sparse in tutta la Svezia ) è gratuita fino a 46 anni , come del resto tutte le Università.
Accessibilità alla Musica vuol dire che percorrendo la centralissima strada Andralånggatan, si arriva ad Övre Husargat. Li; al civico 35 troveremmo un grande negozio: la Windcorp ( www.windcorp.se ). Presso la Windcorp si possono trovare tutti gli ottoni esitenti. Gli strumenti sono tutti di buona-ottima qualità. Basta scegliere lo strumento, entrare in una apposita sala insonorizzata e suonare. Per gli strumenti ad ancia viene offerta anche l’ancia da montare.
Alessandra, la mia compagna, ha studiato da autodidatta flauto traverso. Ne sentiva l’esigenza da molto tempo, da quando vivevamo ancora a Roma. Mi ricordo che scelse uno strumento che, nuovo, valeva circa 1.000 euro. Per una cifra di 18 euro al mese ha potuto studiare flauto traverso noleggiandolo, senza acquistarlo, ma semplicemente usando l’oggetto fino a quando è durato il periodo di “prova”.
Il metodo, i libri? Le biblioteche ne mettono a disposizione gratuitamente per tutti gli strumenti. D’estate quando tutti sono in vacanza, le biblioteche trovano alloggio in enormi camper che si parcheggiano in riva al lago o nel bosco, cosi se viene voglia si può consultare quel libro o quel manuale di armonia. La biblioteca viaggia su quattro ruote e viene da te.

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  1. Prefazione
  2. Improvvisazione e collettività
  3. Valore e collocazione della Musica
  4. La Musica
  5. L’Improvvisazione
  6. * Tutto in una pagina *
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