Rainbow Nation porta la grande avventura del jazz sudafricano allo Zingarò Jazz Club di Faenza.

Rainbow Nation @ Zingarò Jazz Club, Faenza

Rainbow Nation
Gaspare De Vito. sax alto
Francesco Bucci. trombone
Federico Squassabia. Fender Rhodes
Pierluigi Mingotti. basso
Youssef Ait Bouazza. batteria

Mercoledì 1 Febbraio 2017. ore 22
ingresso libero

Zingarò Jazz Club
Faenza. Via Campidori, 11
web: www.twitter.com/zingarojazzclub

Mercoledì primo febbraio 2017, lo Zingarò Jazz Club ospita uno sguardo al jazz sudafricano con Rainbow Nation, la formazione composta da Gaspare De Vito al sax alto, Francesco Bucci al trombone, Federico Squassabia al Fender Rhodes, Pierluigi Mingotti al basso e Youssef Ait Bouazza alla batteria. Il concerto avrà inizio alle 22 con ingresso libero.

Rainbow Nation vuole essere uno dei tanti ponti che parte dalla penisola italiana per dar vita ad un dialogo creativo con la visione sudafricana del jazz: il fulcro del progetto sono la scoperta di tradizioni e, nello stesso tempo, il volgere lo sguardo verso nuovi possibili orizzonti musicali.

Ritmi straripanti, una vitalità contagiosa e melodie indimenticabili sono l’emblema della musica sudafricana e della sua storia. Rainbow Nation, gruppo diretto da Gaspare De Vito e Federico Squassabia, rende omaggio a questa grande narrazione e a molti dei suoi protagonisti – come Abdullah Ibrahim, Dudu Pukwana, Chris McGregor e Luis Moholo tra gli altri – spesso inevitabilmente profughi in altre nazioni, soprattutto in Gran Bretagna. (altro…)

Chiara Pancaldi Trio @ Zingarò Jazz Club, Faenza

Chiara Pancaldi Trio “Songs don’t grow old alone”
Chiara Pancaldi. voce
Giancarlo Bianchetti. chitarra
Stefano Senni. contrabbasso

Mercoledì 25 Gennaio 2017. ore 22
ingresso libero

Zingarò Jazz Club
Faenza. Via Campidori, 11
web: www.twitter.com/zingarojazzclub ; www.ristorantezingaro.com

Mercoledì 25 gennaio 2017, la voce di Chiara Pancaldi è la protagonista sul palco dello Zingarò Jazz Club di Faenza. La cantante presenta il suo progetto in trio,  Songs don’t grow old alone, insieme a Giancarlo Bianchetti alla chitarra e Stefano Senni al contrabbasso. Il concerto avrà inizio alle 22 con ingresso libero.

Le canzoni non maturano da sole, hanno bisogno di essere condivise. Chiara Pancaldi costruisce un concerto intimo e delicato, cerca nella comunicazione intensa e coinvolgente tra i musicisti ed il pubblico l’ingrediente segreto che permette alle canzoni di svilupparsi e maturare. La musica brasiliana, gli standard della tradizione jazzistica e i brani originali vengono interpretati con freschezza e con la spiccata attitudine verso l’interplay e l’improvvisazione.

Un filo melodico ed espressivo tracciato dalla voce insieme alla versatile disposizione di due musicisti esperti e sensibili come il chitarrista Giancarlo Bianchetti e il contrabbassista Stefano Senni.

Chiara Pancaldi si avvicina alla musica con lo studio del pianoforte classico. La sua grande passione, però, è il canto. Dopo aver iniziato come autodidatta, a 18 anni inizia a studiare tecnica vocale: attraverso un lungo percorso, approfondisce lo studio del belcanto con diversi insegnanti e avvia il primo approccio al jazz. Le jam sessions sono la sua prima scuola e poi affina via via la tecnica vocale con seminari e workshop internazionali e con un percorso accademico di secondo livello in canto jazz presso il Conservatorio di Bologna. Si esibisce da oltre dieci anni in numerosi festival, rassegne e jazz club con varie formazioni. È stata finalista al concorso Chicco Bettinardi nel 2009 e vincitrice della Borsa di Studio per i corsi Berklee di Umbria Jazz al Premio Massimo Urbani nel 2010. Nel 2012, è uscito The song is you, il suo primo disco realizzato in quintetto per la Dodicilune Dischi. Grazie all’incontro con il pianista Cyrus Chestnut, si esibisce con il suo trio al Dizzy’s Club di New York. A seguito di questa esperienza, registra I Walk A Little Faster, con il trio formato da Cyrus Chestnut, John Webber al contrabbasso e Joe Farnsworth alla batteria. Il disco, pubblicato dall’etichetta olandese Challenge Records, vede la partecipazione di Jeremy Pelt in qualità di produttore artistico.

La stagione dello Zingarò Jazz Club è accompagnata dalla nuova installazione fotografica di Lorenzo Gaudenzi dedicata al jazz: gli scatti hanno anche una valenza ecologica, in quanto Gaudenzi ha utilizzato un particolare cartoncino riciclato sia per la stampa che per la confezione della mostra.

Mercoledì primo febbraio 2017, lo Zingarò Jazz Club ospita uno sguardo al jazz sudafricano con Rainbow Nation, la formazione composta da Gaspare De Vito al sax alto, Francesco Bucci al trombone, Federico Squassabia al Fender Rhodes, Pierluigi Mingotti al basso e Youssef Ait Bouazza alla batteria.

Lo Zingarò Jazz Club è a Faenza in Via Campidori, 11.

Muck al TrentinoInJazz il 28 settembre

TRENTINOINJAZZ 2016
…il percorso del jazz…
Autumn Edition: 21 settembre – 11 dicembre 2016

Mercoledì 28 settembre 2016
ore 21.30
Il Circolino
Piazza Venezia
Trento

MUCK

Gaspare De Vito: Sax, Samplers
Federico Squassabia: Keyboards, Synths, Effects
Marco Frattini: Drums

ingresso gratuito (altro…)

Zingarò Jazz Club: mercoledì 28 settembre prende il via la stagione 2016/17 del club di Faenza

Zingarò Jazz Club
Faenza. Via Campidori, 11
web: www.twitter.com/zingarojazzclub

Mercoledì 28 settembre 2016, sarà la formazione guidata da Giò De Luigi ad aprire la nuova stagione di concerti dello Zingarò Jazz Club di Faenza. Il direttore artistico della rassegna, Michele Francesconi, ha costruito, anche per la tredicesima rassegna, un programma che coinvolge le diverse tendenze stilistiche presenti nel panorama nazionale. Come di consueto, i concerti sono tutti ad ingresso libero e si terranno di mercoledì, con inizio alle 22, nella splendida sala di Via Campidori, 11.

Come si accennava nell’apertura, Michele Francesconi ha voluto tracciare il programma della nuova stagione tenendo conto delle tante realtà e delle diverse spinte che animano la scena jazzistica italiana, senza dimenticare i territori sonori vicini al jazz, capaci anch’essi di utilizzare elementi come la sintesi tra linguaggi differenti e l’improvvisazione. Saranno presenti jazzisti ormai affermati e presenti sui palchi dei festival più importanti e talenti emergenti e, naturalmente, ci sarà una particolare attenzione ai nuovi progetti dei musicisti del nostro territorio.

Si comincia con il viaggio nella musica black proposto da Giò De Luigi per attraversare nel corso di 28 appuntamenti tutte le matrici e le intepretazioni del jazz. La ricerca di Francesconi porta sul palco del club faentino la tradizione del jazz interpretata dalle voci di Francesca Bertazzo e Chiara Pancaldi e le tante possibili declinazioni del linguaggio offerte dalle formazioni guidate da Fabio Petretti, Federico Tassani, Gianni Azzali, Max Rocchetta, dal trio Manzi/Di Gregorio/Dominici e dai duo formati da Paolo Birro e Alfredo Ferrario e da Andrea Pozza e Mattia Cigalini. Lo spirito curioso di formazioni come il Tino Tracanna Trio, il Greg Burk Expanding Trio, il Fazzini/Fedrigo XY Quartet, il duo formato da Joe Pisto & Fausto Beccalossi, l’omaggio al jazz sudafricano di Rainbow Nation, il trio composto da Barend Middelhoff, Massimo Morganti e Nico Menci, la fusion di Havona e il quartetto Standard Quartet. La ricerca infine diretta verso le tanti radici etniche e popolari e le sue concatenazioni con il jazz vedrà protagonisti Relendo Villa Lobos, Paola Lorenzi/Pedro Mena Peraza Quartet, Vince Vallicelli Project, Minavagante, il Saxea 4tet e Tango Tres. (altro…)

JAZZIT FEST#4 CIVITATES PIEMONTE | Cumiana [TO], da venerdì 24a domenica 26 giugno 2016

0 CONTRIBUTI PUBBLICI + IMPRONTA ZERO AMBIENTALE

 1 BANCA DI SVILUPPO CULTURALE CON CIRCA 700 DONATORI [il 40% dei ricavi finanzierà la nascita di una ‘Casa Civica della Musica’ nel paese che ospita l’evento]

1 GOOD PRACTICE EUROPEA DAL TITOLO ‘CULTURE SHAPES THE SMART CITY’

1 BUONA PRATICA CULTURALE #LACULTURACHEVINCE

 1 PAESE CHE OSPITA E CHE FA ‘INCLUSIONE SOCIALE’ CON L’ARTE, LA MUSICA E LA CULTURA 

3 GIORNI DI MUSICA, WORKSHOP, CONFERENZE, SHOWCASE, CAMPUS DIDATTICO E LABORATORI DI MUSICA PER L’INFANZIA

 3 GIORNI DI TURISMO CULTURALE CON GUIDE LOCALI, STORYTELLING DIFFUSO, LABORATORI E DEGUSTAZIONE DI PRODOTTI TIPICI

3 GIORNI DI SHARING ECONOMY TRA MUSICISTI, ADDETTI AI LAVORI, SERVICE, VOLONTARI E COMUNITÀ LOCALE

 200 VOLONTARI provenienti da tutta Italia e dall’estero 

300 RESIDENZE CREATIVE VISSUTE DA MUSICISTI, CREATIVI, PROMOTER, DISCOGRAFICI, BLOGGER, EDUCATORI, INTELLETTUALI, ARTISTI, FOTOGRAFI e VIDEOMAKER

15.000 PRESENZE ATTESE

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Il JAZZIT FEST è una manifestazione promossa e prodotta dalle piattaforme editoriali JAZZIT e IL TURISMO CULTURALE, ed è uno degli eventi più rivoluzionari degli ultimi anni
In virtù dei suoi princìpi e dei suoi valori, il JAZZIT FEST  ha meritato una good practice europea dal titolo ‘Culture Shapes the Smart City’, il patrocinio onorario UNESCO e la buona pratica #laculturachevince.  Dopo tre edizioni promosse nel borgo medievale umbro di Collescipoli, il JAZZIT FEST cambia pelle e da festival diventa un processo sociale e culturale: CIVITATES. Da qui l’idea di essere itineranti e trasferire la nostra esperienza su scala nazionale: nel 2016 saremo in Piemonte, nella città di Cumiana (TO), nel 2017 in Veneto (a Feltre, BL) e nel 2018 in Puglia (ad Andria, BT).
Il JAZZIT FEST nasce come occasione di incontro e confronto per la comunità jazzistica nazionale; con CIVITATES, invece, vogliamo dimostrare che la musica, la creatività, l’etica e la partecipazione civica possano cambiare i destini di una comunità locale, avviando un percorso di sviluppo culturale, economico e sociale in modo giusto, coerente e sostenibile.
Questa, in sintesi, la nostra carta d’identità:
# è prodotto secondo una sua ‘Carta dei Valori’ che racchiude dentro di sé un ‘Codice Etico’ e un ‘Bilancio Sociale’
# è prodotto senza contributi pubblici, a basso impatto ambientale e in sharing economy
# si alimenta di una direzione artistica a ‘sorgente aperta’: per iniziativa diretta, libera e spontanea, di musicisti, addetti ai lavori e creativi
# si promuove esclusivamente attraverso due hastag: #benvenuti_jazzitfest [la comunità locale che ospita] ed #eccomi_jazzitfest [chi partecipa]
# la comunità locale ospita nelle proprie case tutti i protagonisti del programma
# si autofinanzia attraverso la ‘Banca di Sviluppo Culturale’, un crowdfunding innovativo perché il 40% dei ricavi sarà destinato alla fondazione di una ‘Scuola Civica della Musica’
# mette in scena coinvolgimento attivo della comunità locale
# è un esempio di co-working tra istituzioni, privati e comunità locale
# è un evento che nasce come incontro e confronto di una specifica comunità artistica, il jazz; occasione per scambiarsi informazioni e per attivare reti professionali
# è un evento che esprime un ‘Bilancio Emozionale’: una raccolta delle impressioni lasciate sui social da parte di tutti colore che hanno partecipato all’evento
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IL MECCANISMO OPERATIVO

☞ PARTECIPAZIONE ‘A SORGENTE APERTA’ → c’è una comunità di musicisti, creativi, artisti e intellettuali che decide spontaneamente, e senza invito, di vivere una tre giorni di ‘Residenza Creativa’ all’interno di una comunità locale, nello specifico Cumiana; lo fanno per condividere esperienze, performance e informazioni; per registrare, arrangiare e provare musica nuova; per attivare una rete di relazioni umane, artistiche e professionali; per saperne di più sulle novità del music business contemporaneo;

☞ LA COMUNITÀ LOCALE: ACCOGLIENZA E INCLUSIONE SOCIALE  → c’è una comunità locale che, spontaneamente, mette a disposizione le proprie case e le proprie strutture ricettive per ospitare e dare accoglieva a tutti i protagonisti delle ‘Residenze Creative’; famiglie e imprenditori locali che decidono di entrare in contatto e accogliere chi fa musica, arte, cultura e creatività;

☞ LE ISTITUZIONI PUBBLICHE COLLABORAZIONE MA NON CONTRIBUTI PUBBLICI → ci sono le istituzioni pubbliche, nello specifico il Comune di Cumiana, che ha stretto un protocollo collaborativo con il promoter del Jazzit Fest: non erogherà contributi pubblici e non finanzierà l’evento ma offrirà un sostegno logistico e burocratico necessario per la buona riuscita dell’evento e sensibilizzerà cittadini e imprenditori a offrire accoglienza, ristoro, beni e servizi;

☞ SERVICE, VOLONTARI, PUBBLICO E MECENATISMO: SHARING ECONOMY  → c’è una comunità di service, volontari, imprenditori sensibili e donatori che mette a disposizione dell’evento tutto ciò che può: tempo, competenze, beni, partecipazione e risorse, così da sostenere e finanziare il progetto

☞ LA NOSTRA ‘BANCA DI SVILUPPO CULTURALE’: SEMINARE CULTURA SUL TERRITORO → JAZZIT FEST » CIVITATES non fa utilizzo, per scelta, di contributi pubblici, e ci alimentiamo di donazioni e sponsorizzazioni che saranno raccolte dalla Banca di Sviluppo Culturale, una banca ideale che nasce come forma innovativa di crowdfunding: perché il 40% delle risorse raccolte sarà destinato alla fondazione di una ‘Casa Civica della Musica’ a Cumiana e al finanziamento di borse di studio per i giovani della città. Perché vogliamo dimostrare che il passaggio del nostro evento ‘semina’ cultura sul territorio e trasforma per sempre le abitudini di una comunità locale

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IL PROGRAMMA

Il programma del JAZZIT FEST si sviluppa su tre fasce orarie: mattina, pomeriggio e sera.

Ogni fase della giornata è connotata da una lunga serie di attività, in parte programmate [visite guidate, conferenze e showcase] e in parte lasciate alla libera iniziativa dei musicisti e artisti in programma [happening, house concert, mob, installazioni, etc].

Tutto ciò che concerne l’attività musicale, didattica e artistica è offerta a titolo gratuito e tutto ciò che si genererà all’interno delle ‘Resigenze Creative’ – a livello discografico, fotografico e video – sarà di pubblico dominio e ‘rojalties free’ in quanto generato dalla convergenza d’azione di più soggetti che operano senza scopo di lucro o commerciale.

Le iniziative di turismo culturale e di ristoro saranno invece offerte a pagamento: ma tali quote non saranno incassate dal JAZZIT FEST » CIVITATES , ma dirette a sostenere l’associazionismo culturale e sociale del territorio, e il tessuto imprenditoriale della comunità locale.

MATTINA [dalle ore 10.00 alle ore 15.00]

» itinerari di turismo culturale con guide locali; picnic sonori; trekking naturalistici

» mercatino locale

» laboratori del gusto, dell’artigianato e di storytelling

» stand enogastronomici a filiera corta

POMERIGGIO

[dalle ore 15.00 alle ore 18.00]

» conferenze, masterclass e laboratori di musica d’insieme

» proiezioni di film e videoclip musicali

» stand enogastronomici a filiera corta

SERA

[dalle ore 18.00 a dopo mezzanotte]

» showcase musicali diffusi [performance nelle piazze, nei chiostri, all’interno di residenze private, palazzi storici, chiese, etc]

» stand enogastronomici a filiera corta

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I PROTAGONISTI DELLE ‘RESIDENZE CREATIVE’ 

Al JAZZIT FEST » CIVITATES non si partecipa per suonare o vendere, ma per vivere, e condividere, l’esperienza di una ‘Residenza Creativa’; che significa scambiarsi informazioni, esperienze e capacità; registrare, produrre, suonare e arrangiare nuova musica; aggiornarsi sulle nuove forme del music business; ricordarsi che la musica è anche un fatto sociale.

Nell’arco di tre giorni, trecento persone – tra musicisti, artisti, creativi, promoter, fotografi, manager, educatori, produttori discografici, videomaker, blogger, intellettuali e critici musicali –

Accademia Europea di Firenze [scuola di musica]

Alma Progetto  [musicisti]

Giovanni Angelini Open4tet [musicisti]

Associazione Culturale Notabene [scuola di musica]

Audiation Institute [associazione musicale per l’educazione musicale]

Bagnolo Jazz Trio [musicisti]

Giuseppe Bassi – Eugenio Macchia [musicisti]

Ermanno Basso [direttore artistico della CAM Jazz] 

Duccio Bertini [arrangiatore]

Gabriele Boggio Ferraris [musicista e produttore della Ur Records] 

Capalbo – Falcone “Duologues’ [musicisti]

Piero Cardarelli Melodies In Jazz [musicisti]

Massimo Carrano [musicista]

Mario Ciampà [direttore artistico del Roma Jazz Festival]

Peppe Consolmagno “Flowing Spirits Trio” [musicisti]

Filippo Cosentino [musicista]

Marta Del Grandi [musicista]

Leonardo De Lorenzo ‘L’Isola dei Girasoli’ [musicisti]

Gaspare De Vito [musicista]

Federica Di Bari [blogger – Salt Peanuts]

Luca Di Bernardo [promoter Music:LX]

Sergio Di Gennaro Trio [musicisti]

Dock In Absolute [musicisti]

Edna [musicisti]

Elon University [scuola di musica]

Empathia Jazz Duo [musicisti]

Antonio Figura [musicista]

Daniela Floris [blogger – Jazz Daniels]

Maurizio Franco [musicologo – Civici Corsi di Jazz / Musica Oggi]

Marco Fumo [musicista – musicologo]

Paolo Galletta [fotografo]

Fabio Giachino [musicista]

Andrea Guariso – Performart [musicisti e artisti]

Honolulu Records [musicisti ed etichetta discografica]

Ashley Kahn [critico musicale]

☆ Il Turismo Culturale [rivista]

Jazz Hub [startup musicale]

Jazzit [rivista]

Anna Luglio [musicista]

Margherita Labbe [Jazz For Food_Cover -Accademia di Belle Arti di Brera]

Maloo [musicisti]

Francesco Mascio Duo [musicisti]

Andrea Massaria Hapax Trio [musicisti]

Milesi – Papetti ‘Dimidiam’ [musicisti]

MILK Studios [studio di registrazione ed etichetta discografica]

Nico Morelli [musicista]

Rosario Moreno [direttore e fondatore della BlueArt Management]

Mario Nappi Trio [musicisti]

No Smoke Gospel Choir [musicisti]

Luca Nostro Quartet [musicisti]

Note Legali [associazione di promozione sociale per tutelare e migliorare la professione del musicista]

Giovanni Palombo  [musicista]

Simona Parrinello Trio  [musicisti]

Poesia in Azione  [associazione culturale per la promozione e diffusione della poesia]

Andrea Rea  [musicista]

Massimiliano Rolff  [musicista]

Salieri – Govoni – Negrelli  [musicisti]

Satoyama  [musicisti]

Sonia Schiavone  [musicista]

Leonardo Schiavone  [fotografo]

David Schroeder  [direttore della NYU Steinhardt]

Simona Severini  [musicista]

Solitunes Records  [etichetta discografica e studio di registrazione]

Talkin’ All That Jazz   [stazione radiofonica]

Francesca Tandoi  [musicista]

Lorenzo Tucci  [musicista]

TriAd Vibration  [musicisti]

Francesco Turrisi  [musicista]

Unisono Groovemaker  [musicisti]

☆ Unisono Music School & Jazz Café  [scuola di musica]

University of North Carolina Chapell Hill  [scuola di musica]

Michele Villetti E-MAGO   [musicisti]

Antonella Vitale  [musicista]

Washington University Saint Louis  [scuola di musica]

 

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LINK – TESTIMONIANZE 

  1. Massimo Bray[direttore generale dell’Istituto della Enciclopedia Italiana ‘Treccani’] » https://www.youtube.com/watch?v=Wj__Kdz0Tpc
  2. Enrico Intra [musicista, protagonista di una Residenza Creativa’] » https://www.youtube.com/watch?v=O_kaZMGfmRo
  3. Massimo Nunzi[musicista, protagonista di una Residenza Creativa’] » https://www.youtube.com/watch?v=xchmZDedfdg
  4. Pasquale Innarella[musicista, protagonista di una Residenza Creativa’] » https://www.youtube.com/watch?v=uXx8J4mgjhk
    5. I volontari del Jazzit Fest » https://www.youtube.com/watch?v=tTSsSVdiNXQ
    6. Jazzit Fest: essere una good practice europea » https://www.youtube.com/watch?v=JeWj5SijjFo
    7. La comunità locale che racconta il Jazzit Fest » https://www.youtube.com/watch?v=T-4IqEY2yA0

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