Commenti lusinghieri da tutto il mondo, compreso quello di David Crosby!

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Poco tempo fa vi ho parlato del “Coro che non c’è” un insieme di circa 100 ragazzi provenienti dai licei e dalle università romane che si stava affermando come una delle più belle realtà musicali capitoline.

Una clamorosa conferma della validità artistica di questo coro a cappella si è avuta nei giorni scorsi; per iniziativa di una ragazza hanno deciso di tentare un’impresa difficile. Così, scelto un pezzo – il celebre “Helplessly Hoping” di Crosby, Stills Nash, contenuto nel loro album di debutto nel 1969, nell’arrangiamento degli ‘Home Free’ – si è proceduto a scrivere le varie parti. Queste sono state inviate ai singoli ragazzi che le hanno incise da casa ovviamente con strumenti tutt’altro che professionali. Una volta registrate, le varie parti sono state assemblate da un membro del coro, Leonardo Ciamberlini. Risultato il video che potrete vedere qui: https://youtu.be/KtX1r0SzxlI.

Screenshot youtube

Immediate e francamente inimmaginabili le reazioni dei social (Youtube, Twitter, Instagram). In poche ore ci sono state oltre 80.000 visualizzazioni con circa 2.500 like e soli 8 dislike, e una serie di commenti positivi provenienti in massima parte dagli States.

In particolare molte e incredibili le reazioni del mondo musicale. Ecco quindi farsi sentire proprio alcuni componenti di quel gruppo a cappella da cui, come si diceva, è stato tratto l’arrangiamento, vale a dire Adam Chance, e Rob Lundquist degli “Home Free”, dichiarare rispettivamente: “Questa è bellissima, ragazzi! Questo gruppo ha fatto una versione in quarantena del nostro arrangiamento di Helplessly Hoping, ed è veramente commovente. Guardatela. Questa è meravigliosa ragazzi! Restate al sicuro e sani e continuate a cantare!”, “Questa è bellissima”.

Home Free

Ma nessuno avrebbe potuto immaginare che si sarebbe pronunciato niente di meno che uno degli autori del pezzo, vale a dire il mitico David Van Cortlandt Crosby, il quale si è lasciato andare ad un complimento tanto lusinghiero quanto inaspettato: “Grazie Italia per avermi reso la giornata meravigliosa cantando quella canzone così bene e con un tale cuore… amo l’Italia e gli italiani e questo spirito è una delle principali ragioni. Questa ora è la mia versione preferita di questa canzone in assoluto… mi piace più della nostra versione originale.”

David Crosby

Sintetici ma efficaci i messaggi di Jamie Margulis (Snarky Puppy): “Wow… 💗💗💗💗💗   -Jamie” e di Steve Van Zandt chitarrista, cantante, attore meglio conosciuto come Little Richard, in onore di Little Richard, o come Miami Steve, soprannome datogli da alcuni amici per il fatto che pare soffrisse sempre il freddo (Miami è una delle città più calde degli Stati Uniti d’America) “Wow. È bellissimo”.

Diverse le testimonianze anche dal mondo della cultura. Così Jeff Jarvis, giornalista, professore, scrittore americano “Questo mi ha illuminato la mattinata. Attraverso il mio maestro di coro via internet.”

Significativa la notazione di Deborah Copaken scrittrice, fotogiornalista anch’ella statunitense “Giusto per contrapporla all’odio che spopola qui, eccovi una canzone che vi metterà in ginocchio con l’amore.”

Diane Lewis, giornalista ed editrice di KING-TV, rete televisiva americana, ha scritto: “Questa è sempre stata una delle mie canzoni preferite di tutti i tempi. Amo questa versione. Mi fa piangere data la situazione in cui siamo, ma amerò per sempre la versione dei CSN fino alla morte.”

Dello stesso tenore il parere dell’altra giornalista dell’Atlantic e del New York Times, Rachel Donadio, secondo cui: “Ok, questo è meraviglioso. Ricordate che in italiano la H non si pronuncia.”

Ad occhi chiusi la reazione di un altro giornalista americano che scrive per il Wall Street Journal, Francis Xavier Rocca: “Piuttosto immaginatevi questo: degli studenti romani in un concerto virtuale.”

Screenshot YouTube

Bene ha interpretato lo spirito del video il critico d’arte, sociologo e saggista statunitense Howard Rheingold il quale è certo che “questo vi solleverà lo spirito. I volti e le voci della speranza.”

Entusiasta l’invito dell’arts administrator e scrittore Howard Sherman, anch’egli statunitense, “Avete visto questa bellissima Helplessly Hoping fatta da studenti italiani?”

E per non annoiarvi mi fermo qui tralasciando quindi le numerose testimonianze giunte dall’Italia nonostante il terribile momento che stiamo vivendo. Ma credo sia stato importante segnalare la voglia di questi ragazzi che amano la musica e vogliono farne una sorta di inno alla speranza che tutto passi e che si possa tornare presto alla normalità…magari, aggiungo io, con qualche differenza non proprio secondaria, rispetto al passato.

Gerlando Gatto

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