Ai nastri di partenza JAZZMI 2018: dal 1 al 13 novembre a Milano

Terza edizione per il festival JAZZMI che punta a consolidare il successo ottenuto nei suoi primi due anni di vita, e a confermare una formula che ha raccolto il consenso unanime di pubblico e critica. Jazz quindi, sempre nella sua accezione più ampia, ovvero Jazz raccontato, narrato, vissuto, proiettato, fotografato, suonato, gustato, cantato, divulgato, spiegato, letto, urlato, sognato, declinato, partecipato, condiviso.

Storia, attualità, futuro di questo genere musicale in perenne movimento, fatto di integrazione tra culture diverse, accogliente, ospitale, universale e atto a rappresentare al meglio il nostro tempo.

Ad aprire l’edizione 2018 sarà l’ART ENSEMBLE OF CHICAGO, leggendaria formazione dell’avanguardia chicagoana, che inizia così a festeggiare i 50 anni di attività e carriera. Una scelta fortemente simbolica. “GREAT BLACK MUSIC-ANCIENT TO THE FUTURE” è, infatti, il loro slogan per definire un approccio che agli organizzatori di JAZZMI è stato da sempre modello e ispirazione.

JAZZMI ideato e prodotto da Triennale di Milano, Triennale Teatro dell’Arte e Ponderosa Music & Art, in collaborazione con Blue Note Milano, realizzato grazie al Comune di Milano – Assessorato alla Cultura, con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, main partner INTESA SANPAOLO, partner HAMILTON WATCH e FLYING BLUE di AIR FRANCE e KLM, si svolge sotto la direzione artistica di Luciano Linzi e Titti Santini.

Il palcoscenico del Teatro Dell’Arte sarà per il terzo anno la base di partenza del festival per esplorare la città. Qui si esibiranno grandi nomi del Jazz e in particolare nuovi talenti di tutto il mondo; si potranno approfondire le storie del Jazz attraverso conferenze spettacolo e si articoleranno le giornate della seconda edizione di JAZZDOIT, ideato per riunire gli operatori e il pubblico intorno a tavoli di lavoro per scambiare idee su temi culturali, economici ed estetici”, dice Severino Salvemini, presidente del Triennale Teatro dell’Arte.

Dalla Triennale JAZZMI si allargherà coinvolgendo Teatro dal Verme, Sala della Balla del Castello Sforzesco, Palazzina Appiani e Pinacoteca di Brera (con un’apertura straordinaria dedicata al festival) per arrivare così al secondo cuore pulsante del festival, Blue Note Milano, con tante novità ed importanti ritorni.

JAZZMI diventa anche un’occasione unica per vivere i quartieri della città fuori dal centro, zone periferiche che offrono la possibilità di ascoltare Jazz in luoghi simbolici. Nei weekend sono articolati quattro percorsi dalla mattina alla sera che permettono, di concerto in concerto, di esplorare le diverse anime di Milano: Quarto Oggiaro, Niguarda e Dergano fra biblioteche, bocciofile, bunker e scuole. Ma anche beni sequestrati alle mafie, una chiesetta in un parco, mulini e due palestre fra Chiaravalle, Corvetto e via Padova grazie alle collaborazioni avviate con LaCittàIntorno, il progetto triennale promosso da Fondazione Cariplo per favorire il benessere e la qualità della vita nelle nostre città e in particolare nelle aree più fragili in esse presenti.

Al Triennale Teatro dell’Arte si terrà una fitta programmazione di concerti nazionali ed internazionali: Art Ensemble Of Chicago, (il concerto sarà aperto da un reading di Paolo Rossi) Kamaal Williams, James Senese e Napoli Centrale, Judi Jackson, Paolino Dalla Porta, Artchipel Orchestra, Camille Bertault, Abdullah Ibrahim, Bireli Lagrene, Yazz Ahmed, Madeleine Peyroux, Azul, Gianni Coscia e Daniele Di Bonaventura, Antonio Sanchez, Imogen Heap, Enrico Rava feat Joe Lovano, Colin Stetson, Jason Moran, Marquis Hill Blacktet.

La programmazione del Blue Note prevede i live di: Nnenna Freelon, Victor Wooten Trio, Aziza Quartet, Steve Kuhn Trio, John Scofield, Bill Frisell, Ron Carter, Chiara Civello, Christian Sands Trio e Yellow Jackets.

Anche quest’anno in cartellone abbiamo esponenti storici del panorama Jazz italiano, Paolo Conte al Teatro Arcimboldi in una serata celebrativa per i Cinquant’anni di Azzurro, Stefano Bollani con il suo nuovo progetto dedicato al Brasile (Que Bom) e Paolo Fresu & Lars Danielsson, alla Sala Verdi del Conservatorio.

Anche per la terza edizione JAZZMI arriverà in tutta la città, con concerti in importanti sedi come Santeria Social Club, Base Milano, Alcatraz e una nuova prestigiosa location, il Teatro Gerolamo, spesso definito come la “Piccola Scala” i cui protagonisti in tre serate saranno Enrico Intra, Alberto Tafuri e Mario Rusca.

Il Teatro dal Verme vedrà esibirsi un duo d’eccezione composto da John Zorn, figura chiave della musica contemporanea in coppia con l’eclettico Bill Laswell.

Il Conservatorio aprirà le sue porte anche per il concerto del pianista Chick Corea; mentre all’Alcatraz è atteso Maceo Parker, capostipite del movimento Funk formatosi alla scuola di James Brown.

Sempre tanti luoghi in programma per i concerti: la Santeria Social Club ospiterà il 10 novembre il concerto dell’eclettico quartetto britannico dei Portico Quartet mentre all’Arci Biko sono attesi Hailu Mergia, polistrumentista autore di un raffinato e coinvolgente Ethio-Jazz e il batterista Yussuf Dayes, capace di fondere Jazz, Hip Hop ed elettronica.

Prevista anche una gita fuori porta, al Cine Teatro Nuovo di Varese, (il 10 novembre) con Peppe Servillo e il suo tributo a Lucio Battisti con eccellenti musicisti Jazz.

A Mare Culturale Urbano il live del saxofonista Odet Tzur, per un incontro tra Oriente e Occidente, a BASE Milano la notte di festa del festival il 2 novembre con gli Istanbul Session e Dj Gruff.

Menzione particolare merita “Jazz, Istruzioni per l’uso” una band di sei elementi capitanata da Massimo Nunzi che domenica 4 Novembre, al Conservatorio, ripercorre il passaggio epocale del 1968, anno che tanto ha segnato la cultura e la musica in generale.

Agli “Art Ensemble Of Chicago” protagonisti nella serata di apertura è dedicata la presentazione del libro “Grande Musica Nera”, in cui Paul Steinbeck analizza l’epopea del mitico combo di Chicago. (Triennale di Milano, 1 novembre). E nella sezione dedicata alla presentazione di libri da segnalare che il 13 novembre, presso la libreria e centro nevralgico del Touring Club Italiano, in corso Italia 10, il nostro direttore Gerlando Gatto presenterà il suo ultimo libro “L’altra metà del Jazz – Voci di Donne nella Musica Jazz” edito da Euritmica/Kappavu.

Redazione

Piacenza Jazz Fest 2018: XV Edizione dal 17/02 al 25/03

Sarà un traguardo importante quello del prossimo Piacenza Jazz Fest che si accinge a spegnere quindici candeline. Tante infatti sono le edizioni della manifestazione che ormai ha abituato la città di Piacenza e alcuni comuni limitrofi ad essere per un mese e mezzo il centro di molteplici iniziative di grande qualità e portata artistica, nonché un evento culturale a tutto tondo. Ad affiancare il cartellone principale, composto dai più grandi nomi del panorama musicale nazionale e internazionale, viene confermata la costellazione di tutti gli eventi cosiddetti collaterali, che formano ormai l’identità profonda di questo festival e che si vanno a intrecciare ogni anno più profondamente col tessuto sociale del territorio, dove si inseriscono, arricchendolo e vivacizzandolo. Il festival conferma la sua formula, che è stata e ancora è uno dei punti forti del successo, e presenta musica per oltre un mese, a volte con più appuntamenti in una stessa giornata, nei luoghi più belli e suggestivi della città di Piacenza e con alcune trasferte nei comuni che hanno aderito al progetto e alla visione dell’organizzazione.

La manifestazione, ideata e organizzata dall’Associazione culturale Piacenza Jazz Club che si fregia del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali per il sesto anno consecutivo, è diretta artisticamente da Gianni Azzali, presidente del Piacenza Jazz Club e si avvale del determinante sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, con il supporto della Regione Emilia-Romagna e dei Comuni di Fiorenzuola d’Arda e di Salsomaggiore Terme, oltre al supporto di alcune realtà istituzionali e imprenditoriali del territorio. Tante e preziose le collaborazioni con associazioni o enti che hanno aderito così alle finalità e agli obiettivi della manifestazione, abbracciandone gli intenti, come il Teatro Sociale di Stradella, in provincia di Pavia (grazie alla collaborazione con l’associazione “Tetracordo” di Livio Bollani.), il Comune di Salsomaggiore Terme, in provincia di Parma, compagnie teatrali locali: le Stagnotte con uno spettacolo a favore dell’AISM dal titolo “Storyville” e TraAttori per “Scuola e Jazz”, co-produzioni con Fondazione Teatri di Piacenza e con l’associazione Jazz Network – Crossroads, il consolidamento del rapporto con le più importanti realtà locali: la Galleria Ricci Oddi, il Conservatorio “Nicolini”, la Galleria Alberoni, il centro commerciale “Gotico”, l’associazione “Il Pellicano Onlus” e l’AUSL, la casa residenza anziani “Vittorio Emanuele”, i Licei “Gioia” e “Respighi” e la Casa Circondariale delle Novate.

IL CARTELLONE PRINCIPALE

Il cartellone principale si caratterizza per l’elevata qualità artistica e l’originalità delle sue proposte e riunisce nomi di primo piano della scena internazionale.

Sono ospiti di questa edizione alcune delle figure più rappresentative, delle vere e proprie pietre miliari in campo musicale che hanno reso grande il Jazz, portandolo alla sua forma attuale. Stiamo parlando di artisti della caratura di Michel Portal insieme al suo storico trio con l’aggiunta speciale di Louis Sclavis, al Salone degli Arazzi il 17 marzo; della grande figura storica, icona del Cool Jazz, il mitico Lee Konitz, che si esibirà il 20 marzo al Milestone; da New York sono in arrivo poi i due fuoriclasse Dave Douglas e Uri Caine che presenteranno al Conservatorio Nicolini il 3 marzo il loro nuovo progetto: “Presents Joys”. Sempre al Nicolini il 13 marzo una stella nascente: il pianista albanese, naturalizzato statunitense Vijay Iyer in piano solo, una vera chicca all’interno del nutrito cartellone 2018. Un’altra stella direttamente dagli Stati Uniti è Nnenna Freelon, una cantante, compositrice, produttrice, arrangiatrice dalla voce di velluto che regalerà un concerto incantevole il 10 marzo in quel gioiello che è il Teatro Verdi di Fiorenzuola d’Arda (PC).

Anche il Jazz italiano è molto ben rappresentato, grazie alla presenza di tanti grandi, tra cui spicca il trombonista Mauro Ottolini. Sarà proprio lui, in veste anche di direttore alla testa di un’intera orchestra ritmico-sinfonica, a dare il via a questa edizione con un omaggio imperdibile a Luigi Tenco con l’ausilio delle voci di Karima e Vanessa Tagliabue Yorke, allo Spazio Rotative la sera del 17 febbraio.

Presente poi una rappresentanza di quei musicisti che hanno l’Italia nel cuore o che dell’Italia hanno fatto la loro seconda patria. Primo tra tutti un personaggio molto amato come Toquinho che troverà spazio il 23 marzo nel teatro più bello di Piacenza, il Municipale, per un concerto di quelli da incorniciare nell’album dei ricordi. Gli altri due sono un grande amico del festival come Javier Girotto che al Palazzo dei Congressi di Salsomaggiore Terme il 3 marzo presenterà un progetto legato alle musiche della sua terra di origine insieme a un altro musicista, il giovane e valente bandoneonista Pablo Corradini, con cui condivide alcune note biografiche, dato che entrambi sono argentini di nascita che hanno messo però radici in Italia.

Chiudiamo questa sfilata di grandi artisti con tre musicisti che, in omaggio a una delle caratteristiche peculiari della musica di fare da collante al di là delle differenze, hanno deciso di unire le loro forze per fare di tre mondi una realtà del tutto nuova: vi riescono brillantemente l’italiano Fausto Beccalossi, il brasiliano Roberto Taufic e l’argentino Carlos “el tero” Buschini che presenteranno il progetto “Tres Mundos” il 15 marzo nel Teatro Sociale di Stradella (PV), grazie alla collaborazione con “Tetracordo”.

Un cast di alto livello come si diceva, per festeggiare nel migliore dei modi i quindici anni del festival.

Allo Spazio Rotative poi si chiuderà il programma domenica 25 marzo alle ore 18.00 con ingresso libero con il classico Galà di premiazione dei vincitori dell’edizione 2018 del concorso “Bettinardi”. Prima della proclamazione delle classifiche saliranno sul palco ad esibirsi i primi due classificati di ogni sezione in cui si divide il concorso: solisti, gruppi e cantanti. Al termine della serata, non potrà mancare il tradizionale brindisi con vini e salumi piacentini per salutare il festival e dare appuntamento all’estate con Summertime in Jazz, la rassegna itinerante che si snoda lungo le più belle e suggestive vallate della nostra provincia.

L’ALTRO FESTIVAL

Com’è ormai piacevole consuetudine, durante il periodo del festival la musica si diffonderà in tutta la città. Tornerà “Piacenza Suona Jazz!” e le sue numerose esibizioni live in contesti informali e conviviali, ambientate in luoghi alternativi ai teatri quali locali e club, distribuiti sia in centro che fuori città.

Torna a grande richiesta la rassegna “Il Jazz al Centro – Aperitivo Swing”, in stretta collaborazione con la Direzione del Centro Gotico che vedrà quest’anno esibirsi, sempre dalle ore 17.45, tre formazioni davvero ragguardevoli.

Tornano a grande richiesta le “Incursioni Jazz” che allieteranno a suon di Swing alcuni luoghi a sorpresa, come esercizi commerciali o uffici del centro storico e della periferia, concedendo una breve, ma godibilissima pausa dalle attività da cui ciascuno è preso nel corso della giornata.

Sarà sempre una marchin’ band che accompagnerà a scuola swingando i bambini di alcune scuole primarie attraverso i pedibus musicali.

Piacenza Jazz Fest per il sociale significa: Donatori di musica in Ospedale e nelle case protette e concerto nella casa circondariale delle Novate.

Alla Galleria Ricci Oddi, l’appuntamento di quest’anno sarà “Improvvisazione tra le Opere” (sabato 24 febbraio ore 18.00) che vedrà dialogare alcuni dei quadri di questo autentico gioiello piacentino con la musica del trio di Luciano Biondini, composto oltre che dalla sua fisarmonica anche da una chitarra classica e da un basso acustico.

E poi ancora presentazioni di libri, workshop musicali, conferenze, masterclass, una giornata di studi dedicata al rapporto tra il Jazz e il Cinema, Jazz Brunch.

Ciao Isio, buon viaggio

Isio Saba

Un altro amico nel mondo del jazz se ne è andato: Isio Saba, fotografo e promoter di origine sarda (era nato a Ozieri 71 anni fa), si è spento qualche giorno fa ad Amantea in Calabria dove viveva da qualche anno.
Sulla sua scomparsa riceviamo questa breve nota di Amedeo Furfaro che volentieri pubblichiamo.

“La scomparsa di Isio Saba è una grave perdita per il mondo del jazz. Sarà impossibile che possa ripetersi in futuro un’esperienza come la sua, maturata a fianco di musicisti del calibro di Fontella Bass, David Peaston, Lynne Arriale, Nnenna Freelon, Ray Gelato, e gli italiani, come il conterraneo Paolo Fresu… tutti artisti con i quali il rapporto di lavoro si era trasformato negli anni in una sorta di frequentazione amicale, basata sulla fiducia totale, sulla stima, sull’affetto reciproco. Dei “suoi” artisti Isio aveva imparato a conoscere ogni esigenza, a soddisfare ogni desiderio, oltre a curare ogni dettaglio di tipo organizzativo, a fotografarli nei momenti più vari per documentare gli eventi musicali che ricevevano il suo input promotore.

(altro…)