I nostri CD. Il “dono” di Susanne Abbuehl

E’ davvero un bel dono quello che la cantante svizzera Susanne Abbuehl ci porge con “The Gift” registrato nel luglio del 2012; accanto a lei Matthieu Michel al flicorno, Wolfert Brederode al piano e all’harmonium indiano, Olavi Louhivuori batteria e percussioni. Musica di grande raffinatezza, eseguita con sincerità d’ispirazione: queste le caratteristiche che risaltano evidenti già al secondo ascolto dell’album. La vocalist non è artista particolarmente prolifica tanto che questo suo album arriva ben otto anni dopo “Compass” (ECM, 2003-2004) e dodici anni dopo il suo debutto in casa ECM con “April”; eppure il filo rosso che si cominciò a dipanare con  “I Am Rose” (1997) è sempre lì a testimoniare allo stesso tempo la coerenza e la crescita dell’artista. Coerenza che si manifesta soprattutto nella scelta dei testi: in tutte le sue fatiche discografiche la Abbuehl punta su grandi poeti, in particolare, questa volta, Emily Dickinson ed Emily  Bronté del XIX secolo,  e Sara Teasdale e Wallace Stevens del XX secolo cosicché suoi testi appaiono solo in un brano di Wolfgang Lackerschmid, “Soon (Five Years Ago)”.

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